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Autore: ehydarlin    30/04/2013    10 recensioni
(dal capitolo 3)
«Posso chiederti una cosa?» disse guardandomi con i suoi occhi blu oceano.
«C-certo.» dissi un attimo in soggezione dai suoi occhi.
«Perché sei andata così tante volte in prigione?» Louis mi guardava troppo intensamente...
Ecco la domanda che non doveva mai rivolgermi. Sicuramente non gli avrei mai detto che c’ero tornata così tante volte in carcere per cercare di trovare Niall.
«Solamente, mi beccarono più volte…» finsi palesemente.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Riscatto?













La pistola puntata ancora addosso. Il suo sguardo che tentava di essere forte, ma che svelava angoscia, quasi… paura. Il tempo che passava, e tutte le mie cellule che non rispondevano a neanche un comando da parte mia.

“Reagisci!” mi dicevo, ma il mio corpo non mi ascoltava. Ero immobilizzata. Mi avrebbe davvero sparato?

«Sparale.» disse una voce dietro di me. Doveva essere l’uomo che mi ha parlato poco fa.

Rachel strinse l’arma nel suo pugno. Tremava come una foglia, se avrebbe sparato c’erano molte probabilità che non mi prendesse, ma continuavo a non avere un collegamento corpo-cervello, in modo che io continuavo ad aspettare chissà cosa. Ogni ricordo mi passò davanti agli occhi. Tutta la mia vita.

Le rapine che avevo fatto, le sbarre, i discorsi con gli altri detenuti, il fatto che volevo tornare in prigione per rivedere Niall, la piscina dove avevo baciato sia Niall che Louis, quando avevo capito che mi ero innamorata anche di Louis, il doppio appuntamento sotto consiglio di Sophie, il sapere della malattia di Sophie… tutto, era tutto così nitido, mentre in sfondo c’era ancora impressa l’immagine della ragazza che mi punta la pistola addosso.

«Sei una cacasotto, Rachel!»

Dopo quella frase dell’uomo tutto intorno diventò bianco, così bianco che mi accecò. Mi sentii mancare, caddi a terra, e senza nemmeno rendermene conto chiusi gli occhi e da lì iniziò il mio incubo.

 

*Louis’s POV*

Vidi tutto a rallentatore… Meg che cercava di fermare quella gente, la ragazza che le puntava la pistola contro. Quanto tempo sarà passato? Un minuto massimo, ma sembravano secoli.

«Sparale.» disse l’uomo col passamontagna per non farsi riconoscere.

Vidi la ragazza che esitò alle sue parole, e strinse l’arma più forte nelle sue mani.

“No… Megan!”

«Sei una cacasotto, Rachel!»

“Rachel si chiama…”

Di punto in bianco l’uomo si muove velocemente verso Megan e con un colpo dritto alla base del collo, la fa svenire all’istante.

La vidi accasciarsi sul pavimento subito dopo il colpo.

Ogni secondo erano secoli. Vidi quella scena, mi rimarrà sempre impressa nella retina.

Mi mossi di un solo millimetro, ma a quanto pare non sono stato bravo nel movimento… perché subito – come si chiamava? – Rachel mi puntò la pistola contro.

«Non ti muovere.» sibilò a denti stretti.

Stetti fermo, voltai la testa a guardare l’uomo di fianco a Meg che intanto era sdraiata a terra.

Lui piegò la testa di lato scrutandomi con quello che sembrava… interesse. L’angolo della sua bocca si alzò in un sorriso perfido. Poi tornò a fissare Meg e avvicinò il suo – lurido – piede vicino a lei, poco più in alto del fianco, facendola girare da sdraiata a pancia in giù, fino a stenderla supina.

Poi si accovacciò mettendosi seduto sui talloni e fissandola in viso.

«Immagino che questa ragazza ti interessi…» sussurrò l’uomo tornando a guardarmi con il solito sorrisetto stampato sulla sua faccia. «Mmh…» mugolò riponendo l’attenzione a Meg.

Prese il suo viso tra la mano, stringendo le dita attorno le sue guance e le mosse il viso per esaminarla meglio.

«Lasciala andare, brutto bastardo.» La mia voce era incredibilmente ferma e sicura di sé, tutto il contrario di ciò che sentivo dentro…

«Credo che potremmo divertirci con lei, vero, Rachel?» Mi ignorò totalmente, rivolgendosi poi alla sua complice. Si stava riferendo a Megan?

“Non toccarla, stronzo!”

La ragazza non disse niente, ma mi fissò senza espressioni.

«Capo… qui non c’è nient’altro.» disse l’altra persona che, mentre i suoi complici si occupavano di Megan, stava continuando a svaligiare il negozio mettendo tutti i gioielli che trovava in un sacco che teneva in mano.

«Bene.» disse solamente, e poi si rivolse a Rachel: «Non possiamo permetterci di perderti… ti sei fatta vedere in faccia, quindi…» mi scrutò attentamente prima di continuare a parlare senza togliermi gli occhi di dosso. «credo che questi due debbano venire con noi.»

Guardò Megan continuando a sorridere in modo crudele.

“Che diavolo vuole farle?”

«Ehi, bimbo.» si rivolgeva a me. «Questa è la tua femmina?»

“La mia femmina?”

Che diavolo aveva in mente quello squilibrato mentale? Cosa voleva fare a Megan?

«Sì.» Lo guardai truce, ma non sembrava gli desse timore, anzi, il suo sorriso si allargò ancora di più.

“Figlio di puttana, se tocchi Megan ti uccido!”

«Perfetto.» Fece un segno ai suoi complici e loro si avvicinarono insieme a Megan.

«Che state facendo?» chiesi esasperato, e il mio terrore era palpabile ormai, e la mia voce non mi aiutava in quel momento.

«La stiamo portando via.» Si avvicinò a me e continuò a parlarmi. «Come ostaggio.»

Tutto in quel momento era terribilmente opprimente, sentivo la rabbia salirmi per ogni singola cellula del mio corpo. “Ostaggio?”

Senza rendermene conto trattenni il respiro.

«Non. Toccare. Megan.»

Per un millesimo di secondo, in qualche angolo oscuro nella mia mente, vidi lo smorzarsi del sorriso di quello stronzo, ma questa impressione non durò a lungo.

«Che strano… era proprio quello che volevo fare.»

A quel punto non ci vidi più dalla rabbia. Mi scagliai contro di lui.

“Megan non si tocca!”

Lo presi per il maglione nero che stava portando, e con tutta la rabbia che avevo in corpo, lo colpii con un pugno dritto in faccia.

Cadde all’indietro portandosi la mano al mento, dove l’avevo colpito. Mi avvicinai velocemente per continuare a sfogare la mia rabbia, ma lui fu più veloce di me. Prese dalla cintura la sua pistola e sparò un colpo che superò di pochi centimetri la mia spalla. Cosa che mi fece fermare all’istante. Subito dopo sentii un calcio arrivarmi dietro alla schiena che mi face cadere a terra. Il complice era andato in soccorso dell’uomo.

Puntai le braccia al pavimento per rialzarmi, ma, prontamente, l’uomo mi spinse la schiena a terra con un piede, quindi mi prese le mani e me le legò con una fascetta stringicavo. Cercai di liberarmi, ma più tiravo verso l’esterno, più le fascette solcavano la carne… facevano male.

«Brutto stronzo, la pagherai per quello che hai fatto.» disse l’uomo che avevo colpito poco prima che si stava pulendo con il dorso della mano il sangue che sgorgava dal suo labbro spaccato. «Credo che quella non sia pericolosa…» disse osservando la commessa che era svenuta dietro il balcone dove c’era la cassa. Non c’era nessun’altro di cliente… «Questa va nel furgone. Rachel, tu stai con il bamboccio» fece un segno all’uomo e lui sollevò Megan solo per le spalle, la fece strisciare fino all’esterno, poi dentro il furgone.

“Che cosa vogliono farle?”

L’uomo insanguinante prese il sacco che il suo complice aveva lasciato vicino alla cassa prima di legarmi, ed uscì.

“Megan!”

Rachel mi fece alzare e, a forza di spintoni, mi fece uscire.

Rimanemmo nel retro del furgoncino color grigio fumo. Adagiarono Megan sdraiata nella parte posteriore del veicolo e io non potevo far altro che fissarla e far accrescere la mia ira verso quegli uomini.

Quello che doveva essere il capo si sedette vicino a lei, su uno sgabello già presente nel mezzo di trasporto.

«Voglio cinquantamila dollari.» disse semplicemente accendendosi una sigaretta.

Sgranai gli occhi. Cinquantamila dollari? «Non voglio sapere da dove li prenderai, come li prenderai; ma li voglio.»

Estrasse la pistola dalle cinghie dei pantaloni. Abbassò l’arma vicino al corpo di Meg, passandole la canna della pistola su tutto il ventre, tra i seni, sul petto, sul collo…

“Fermati!”

«Hai capito? Cinquantamila dollari.» La pistola arrivò fino alla sua tempia. «Altrimenti la uccido.» la guardò con un sorriso perverso che mi fece venire quasi dei conati di vomito. «Rispondimi.» ringhiò.

«Ho capito. Cinquantamila dollari.» gli risposi.

Vidi che sorrise… il solito sorriso mesto, avevo davvero voglia di prenderlo a pugni fino a fargli perdere i sensi… se non ucciderlo. “Non toccare Megan!”

«Bene, bamboccio. Rachel verrà con te, passereste più inosservati. Noi abbiamo un dispositivo che rileva ogni suo movimento. Dovrete far finta di essere fidanzati. Per di più, nella sua collana c’è una telecamera e un microfono. Sentiremo tutto. Voglio cinquantamila dollari. Hai tre ore.» spiegò tutto continuando a consumare la sua sigaretta.

«Tre ore? Come faccio a procurarmi tutti quei soldi in così poco tempo?» cercai di controbattere.

«Non lo so…» mi schernì semplicemente. «E non mi interessa. Ma portami quei soldi, oppure» tornò a guardare Megan. Si alzò dallo sgabello e le girò intorno. Dopo aver fatto un giro completo si accovacciò all’altezza della sua testa accarezzandole il volto, ma subito dopo afferrò il suo collo. Le sue mani minacciavano di strozzarla. Poi tornò a guardarmi: «oppure prima di ucciderla me la scopo.»












Crawling

Buon pomeriggio/sera/giorno (dipende quando leggerete questo capitolo ahahha) GENTEEE c:


So che il capitolo è relativamente corto, ma ho aggiornato presto rispetto alle altre volte, quindi credo che dovrete accontentarvi ahah.

Okay... il capitolo, non è di passaggio, ma quasi. Sto facendo solo un po' di "suspence", spero che non mi odierete... lol.


Ultimamente ho più ispirazione delle altre volte, per questo ho aggiornato presto, ma l'ispirazione ce l'ho solo per questa storia. L'altra mia long (se non sapete quale sia, cliccate qui.) non la continuo più quasi da un mese, e un po' mi dispiace, perché avevo (e ho tutt'ora) grandissime idee per quella storia, ma non riesco a metterle per iscritto. Un po' per la mancanza di tempo e un po' perché non mi viene la forza di scrivere, e so che se soltanto ci mettessi dell'impegno, verrebbe comunque una schifezzuola, quindi è meglio evitare. 

Per chi segue la storia: METTERO' L'ULTIMO CAPITOLO SABATO, POI SOSPENDERO' LA STORIA FINO A INIZIO LUGLIO, non è l'ultimo capitolo della storia, ma solo per adesso visto che devo studiare davvero troppo.

quindi... aspetto le vostre recensioni :)

Se avete domande da farmi, voler chiarire qualcosa della storia, o solamente chiacchierare con me potete trovarmi su twitter (@niallersbreath) o su ask (dontbetamed). Alla prossima bellissimi! :)

PS: se cliccate sul titolo dello spazio autrice vi esce una canzone c:

   
 
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