6.
 
Jessy tornò a casa più radiosa che mai.
‘Steve è gentilissimo Allison, non sono mai uscita con un ragazzo così, è il primo che non si avvicina a me solo per fare sesso e che mi vuole davvero bene’ le si illuminarono gli occhi.
Ero davvero felice per lei: tutti i ragazzi con la quale era stata erano dei grandi puttanieri che pensavano solo a portarsela a letto e la facevano soffrire.
Jessy si mise il pigiama e si infilò nel mio letto, come eravamo sempre solite fare.
 
L’indomani ci svegliammo in tempo per andare a scuola, facemmo colazione con i Cheerios e andammo a vestirci, io con un maglioncino leggero grigio e con dei leggins neri, mentre Jess con una felpa colorata e i leggins grigi.
Dopo esserci truccate per bene, andammo alla fermata del pullman per poi arrivare a scuola per un’altra giornata stressante.
 
Incontrai Niall in corridoio che mi salutò con un bacio sulla guancia
‘Sii puntuale, mi raccomando’ disse appoggiandomi le grandi mai sulle spalle.
‘Certo Niall!’ ribattei col sorriso sulle labbra.
Le quattro ore del mercoledì passarono velocemente e, la versione di latino, era più semplice di quanto mi aspettassi.
Almeno se facevo bene questo compito non rischiavo di ritrovarmi l’insufficienza.
 
Dopo aver fatto pranzo chiamai mio padre:
‘Ehi papi, com’è l’Olanda? Tutto bene?’ domandai
‘Tesoro, l’Olanda è molto bella, ti ho comprato un po’ di cosine ovviamente’ disse ridendo.
‘Ma ora corri a studiare, saluta Jess e fate le brave, mi fido! Ah e niente ragazzi in casa!’ mi avvertì.
‘Ovvio papà!’ mentii spudoratamente.
‘Alli, che ha detto tuo padre?’ chiese curiosa la mia amica.
‘Niente ragazzi in casa’ risi spudoratamente.
‘Ah, tutti uguali, anche i miei dicono così’ si lamentò Jess.
 
Dopo aver guardato la tv (tra cui Extreme Makeover Home Edition, la mia ossessione) ed aver ascoltato il cd di Lana Del Rey (altra mia ossessione) andai a prepararmi per l’appuntamento.
Dato che era giorno avevo indossato un vestito che arrivava fino al ginocchio e si stringeva sulla vita con fantasie floreali e delle decolté color pesca.
Legai i capelli in una toppa e misi un cerchietto sempre color pesca.
Sembravo molto femminile e signorile con quel look.
‘Hai capito la nostra Allison Parker!’ esclamò stupita Jess mentre io scoppiai in una grassa risata.
‘Cavolo, ma sei bellissima! Povero Niall, chissà come farà a resisterti!’ disse la mia amica facendomi il solletico sulla pancia.
 
Ad un tratto sentii suonare alla porta: Niall era arrivato ed era anche puntuale.
Quando scesi le scale provai felicità nel vedere il suo sguardo compiaciuto alla vista della mia sagoma scendere dalle scale.
‘Wow Allison!’ esclamò il biondo.
‘Ti piace?’ domandai facendo un giro su me stessa mostrando il vestito.
‘E-e che domande! Sei bellissima’ sorrise imbarazzato il ragazzo.
‘Bene, vogliamo andare?’ chiesi ironicamente.
‘Certo’ e mi porse il suo braccio al quale mi aggrappai.
‘Ciao Jess!’ salutai la mia amica.
‘A dopo Alli!’ rimbombò la sua voce dalla cucina.
Niall mi diresse fino alla sua auto e aprì lo sportello, io mi accomodai e sistemai la cintura.
‘Allora dove la porto signorina?’ chiese.
‘Dove vuole!’ risposi.
‘Allora andiamo nella gelateria più buona di Oxford!’ esclamò Niall.
 
Niall’s pov
Dopo circa dieci minuti di auto arrivammo in gelateria e io presi il solito cono al pistacchio, mentre Allison prese la coppetta al cioccolato.
Il cioccolato: dolce come lei.
‘Tua sorella è bellissima, ti somiglia un tanto’ se ne uscì Allison ad un tratto
‘Ah, stai affermando che io sia bello?’ domandai scherzoso.
‘Scemo, adesso ti sporco col gelato!’ rise lei minacciandomi.
Era bellissima quando rideva: le sue fossette.
Dio che le avrei fatto.
Per non parlare degli occhi verdi, che con la luce del sole erano spettacolari.
‘Si, ma non è proprio mia sorella, è la figlia di mamma e del suo compagno. Mio padre ha divorziato con mia madre e non lo vedo quasi mai’ spiegai alla bellissima ragazza.
‘Ah, scusa non lo sapevo’ disse a disagio.
‘Non preoccuparti, comunque sbrigati a finire quel gelato altrimenti lo mangio tutto io’ scherzai.
‘Ehi, è mio! Se vuoi ci andiamo a fare una passeggiata, no? Ora che ti sei rifocillato devi smaltire’ esclamò toccandomi la pancia, così ci alzammo, pagai il gelato anche per lei da vero gentiluomo e uscimmo a fare un giro.
 
Allison’s pov
 Mentre camminavamo per il centro di Oxford, Niall mi tese la mano, così sorrisi e la strinsi.
Quel ragazzo era più dolce del miele.
 
Dopo aver passeggiato per il centro (sempre mano nella mano) mi portò al South Park, c’ero stata giusto un paio di volte con mio padre quando era piccolo.
C’erano soltanto alcuni bambini a giocare a calcio, dato che era mercoledì.
 
Allora io e Niall ci sedemmo sul prato, erano circa le sei e c’era il tramonto di una splendida giornata soleggiata.
Niall guardava i bambini che giocavano: era bellissimo quando era concentrato.
‘Ti sei incantato?’ sussurrai al suo orecchio.
‘No, questo posto mi ricorda tanti pomeriggi passati con gli amici’ si girò sorridendomi.
Ad un tratto il bel ragazzo biondo prese una margherita, la osservò, la rigirò più volte tra le dita e incominciò a dire:
‘M’ama, non m’ama, m’ama, non m’ama’ fino alla fine.
Uscì m’ama.
‘Ah, allora mi ami Allison?’ si voltò malizioso a guardarmi.
‘Che scemo che sei!’ scherzai mollandogli uno schiaffetto sulla guancia.
Di certo provavo qualcosa di forte per lui, ma era presto per innamorarsi.
Passammo circa un quarto d’ora ad osservare i colori tenui di quel tramonto di settembre, poi Niall si alzò, mi sorrise e mi tese la mano per aiutarmi ad alzarmi.
‘Andiamo Alli, ti riporto a casa che sono quasi le sette’ spiegò.
‘Va bene’ e ci incamminammo verso la sua auto mano nella mano.
Avevo passato un bellissimo pomeriggio con un bellissimo ragazzo.
 
In auto Niall mise le canzoni di Lana Del Rey, il che era inaspettato per me, dato che quasi tutti i ragazzi ascoltavano il rap.
‘Anche a te piace Lana?’ chiesi.
‘A quanto pare’ disse il biondo voltandosi verso di me.
 
Dopo pochi minuti arrivammo a casa mia, Niall scese dall’auto e mi aprì lo sportello, come già aveva fatto in precedenza e mi accompagnò fino alla porta.
‘Allora…Ci vediamo!’ esclamò.
‘Ovviamente, grazie del pomeriggio passato, sono stata bene.’ Sorrisi.
A quelle parole il ragazzo mi prese la mano, la portò all’ altezza delle nostre spalle, mi prese per il bacino e mi stampò un dolce e delicato bacio sulle labbra.
‘Anche io sono stato bene piccola’ sussurrò al mio orecchio provocando le farfalle nello stomaco.
Niall poi si incamminò verso la sua auto e andò via sorridendomi.
ODDIO, NON POTEVO CREDERCI, MI AVEVA BACIATA.

WE BELLE FDHGBDSFHKDSFHSD C': ECCO IL NUOVO CAPITOLO, RECENSITE? CIAU, Ilaria