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Autore: cucciolo di payne    01/05/2013    1 recensioni
Hope Smit è una sedicenne con una vita al quanto traumatizzante,vive in una casa famiglia con due mostri... ma qualcosa o qualcuno la aiuterà....
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con
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Mi svegliai e posai una mano sui miei occhi ancora chiusi,mi stiracchiai un po, mi girai a destra e incominciai a battere la mia mano sul materasso in cerca di un corpo. Ad un certo punto la mia mano toccò un pezzi carta,lo presi e lo portai a i miei occhi ,esitai un po e poi gli aprì:
'Buon giorno vita,appena ti svegli vai in bagno lavati,vestiti e poi vieni sulla spiaggia dell'altra volta ho una sorpresa per te. Ti aspetto.
Ti amo
Nialler '
 
Sorrisi e poi decisi di alzarmi da li. Avevo intenzione di fare esattamente quello che mi aveva detto il mio ragazzo. Per prima cosa mi diressi in bagno ma con mia grande sorpresa trovai la porta chiusa,bussai e dall'altra parte della porta in legno mi rispose una voce fin troppo famigliare. Aspettai che la persona che era dentro uscisse, ma quando lo fece non fui molto contenta di vederla
-Oh - disse Zayn appena uscito dal bagno e vedendomi li ferma appoggiata alla parete
Mi scoppiò a ridere in faccia. Io aggrottai le sopracciglia e lo guardai stranita
-Perchè ridi?!- lo rimproverai
-Guardati dolcezza- mi disse prima di girarsi e continuando a ridere andarsene
Ma che? Guardarmi allo specchio? Ehi ma aspettate mi aveva chiamata dolcezza?!
-Come..- non conclusi nemmeno la frase,era completamente inutile era troppo lontano per sentirmi.
Entrai in bagno e per prima cosa mi guardai allo specchi come mi aveva consigliato lo stronzo. 
-O mio Dio- sussurrai toccandomi la faccia.Alla vista di ciò che c'era riflesso rimasi pietrificata: ero orrenda! 
I residui di mascara erano colati a causa del pianto della sera prima,i capelli arruffati sembravano paglia,guance rigate dal mascara nero in mezzo e di lato rosse come ciliege,labbra screpolate a causa dei continui morsi dati per non piangere ulteriormente la sera e il tutto incorniciato da degli occhi rossi e gonfi.
Mi lavai più di una volta per togliere quel nero pece dalle mie guance e stetti fin troppo tempo sui capelli che erano più ribelli del solito.
Finito con il bagno andai in camera mia dove mi aspettava una delle scelte più dure da affrontare per una ragazza: come mi dovevo vestire?
Fuori piovigginava e dai vetri appannati potevo tranquillamente dedurre che faceva freddo. Aprì quel piccolo armadio e incominciai a vedere cosa potevo mettermi,alla fine optai per dei blu jeans,un maglioncino color pesca e una sciarpa di color rosa pastello,uno dei pochi indumenti di quel colore, e ai piedi le mie fidatissime all star invernali che dentro avevano il pelliccio. Presi il giacchino e uscì di casa.
 
 
Stavo correndo,ormai ero quasi a metà strada,cercavo di ricordare dove fosse esattamente la spiaggia così la mia mente tornò a ieri: ricordai del supermercato e automaticamente del vicolo,della macchina,degli occhi blu e dell'uomo sotto la mia finestra. Incominciò a girarmi la testa e un brivido percorse tutta la mia schiena,incominciai  barcollare sentendomi le gambe cedere da un momento all'altro e per non cadere allungai una mano cercando di afferrare qualcosa per sostenermi,ma non trovavo niente;era come afferrare l'aria. La mia mano ad un certo punto afferrò qualcosa di molliccio ricoperto da un tessuto ruvido e bagnato che mi impedì di cadere.
Guardai verso la mia mano che era saldamente aggrappata a un braccio,percorsi stranita tutta la lunghezza dell'arto con gli occhi fono ad arrivare alla faccia.
Il cuore per un secondo cessò di battere,le gambe incominciarono a tremare,gli occhi a riempirsi di lacrime,odio,rabbia, tristezza e malinconia incominciarono a mischiarsi uno con l'altro dentro di me, il rumore della pioggia che batteva sull'asfalto sembrò svanire, attorno a me regnava il silenzio sentivo solo il cuore accelerare rapidamente pompando più sangue al resto del mio corpo: avevo difronte a me l'uomo che più avevo odiato in 16 anni. 
Sentì un braccio attorcigliarsi rapidamente alla mia vita, urlai ma il mio urlo venne stroncato sul nascere da una lurida mano che si posizionò sopra la mia bocca premendo con forza.
Venni trascinata in un vicolo dove venni spinta violentemente contro un cassonetto.Tentai di liberarmi dalla sua presa stretta sopra la mia bocca calciando ma era tutto inutile; quell'uomo,che io avrei dovuto chiamare papà, era più forte e robusto di me io ero uno scarafaggio in quel momento e lui un gatto, anche se avrei usato tutte le mie forse non mi sarei mai allontanata abbastanza da lui.
-Sh sh,stai calma tesoro- mi disse quel lurido verme -Allora tesoro che succede hai paura del tuo paparino?- continuò con un orribile ghigno sulla faccia. Tirai un calcio con tutte le mie forze al suo piede ma lui lo schivò
Fece un segno di disapprovazione con la bocca e poi parlò -No no non si fa- 
-Adesso ti tolgo la mano dalla bocca,ma ti do un consiglio non urlare non servirà a niente,nessuno verrà in tuo aiuto guardati in torno siamo solo io e te- disse prima che togliesse con esitazione la sua lurida mano dalle mie labbra. Appena la tolse raccolsi tutta la saliva che avevo in bocca e gli sputai in faccia. Lui si pulì e poi sorrise,sospirò e divento immediatamente serio,si avvicinò un po di più a me ma io indietreggiai di scatto facendo cadere per terra i bidoni della spazzatura
-Sai Hope, in questi giorni ti ho studiata- disse continuando ad avvicinarsi,ad ogni suo passo io ne facevo due all'indietro -Ti ho pedinata,ho studiato tutti i tuoi comportamenti,dal primo all'ultimo, sono stato li a guardarti da quando ti svegliavi fino a quando ti addormentavi, sono stato sempre accanto a te ma tu non mi vedevi... forse negli ultimi giorni mi hai visto ma questo,come puoi vedere, non mi ha impedito di raggiungere il mio obbiettivo-
Ogni sua parola era come carta vetrata per le mie orecchie,mi faceva rabbrividire. Ormai lo spazio a mia disposizione era finito e ad aspettarmi a un millimetro di distanza era il mio fedelissimo muro,che appariva sempre nei momenti meno opportuni.
-Sai tesoro, sei uguale a tua madre- feci un altro passo indietro e mi ritrovai con le spalle contro il muro,ero in trappola. -Stessi capelli..- e mi toccò i capelli -Stesso viso...- e mi sfiorò una guancia -E stesso sguardo impaurito- osservò i miei occhi -E.. ai me.. lo stesso carattere di merda- disse con tono arrabbiato per poi tirarmi uno schiaffo.
-C-c-che cosa vuoi da me?- dissi toccandomi la guancia dolorante
-Pensavo che lo sapessi.. voglio conclude ciò che ho iniziato prima che degli uomini in uniforme blu mi portassero in prigione!- finì la frase quasi urlando
Prese il mio viso fra  la sua enorme mano stritolandomi quasi le guance -E adesso, dopo 2 anni in una cella ho voglia di divertirmi un po- disse guardandomi malizioso
-Mi fai schifo!- quasi urlai
Lui sembrò scocciato da questa mia affermazione -Sono stanco della tua arroganza-
-Vuoi sapere cosa farò dopo che avrò finito con te? Andrò da quel ragazzo a cui tu sei così legata e innamorata,da quel biondino.. come si chiama? a si Niall. Andrò da lui e mi assicurerò che muoia nella maniera più dolorosa possibile e voglio che tu assista a tutto ciò così vediamo se quel muro che ti sei creata di arroganza viene demolito- disse sorridendo
con una frase aveva buttato giù quel muro che mi ero creata durante tutti quegli anni.Mi sentivo spiazzata,impaurita e spaventata da quell'uomo. Lo stesso che mi ha dato la vita colui che dovrebbe essere la cosa più importante al mondo, per me era soltanto un mostro.
I miei occhi si incominciarono a riempire di lacrime,ma tentai con tutte le mie forze di non farle scendere. Con tutta la rabbia trovai la forza e il coraggio di pestali un piede ma questo scatenò qualcosa di ancor più brutto. Mi prese dal collo e mi sbatté violentemente contro il muro più di una volta. In cominciai a vedere offuscato,sentivo le gambe cedermi, e un fortissimo mal di testa avvolgermi. Cadetti a terra con le spalle al muro,priva di forze, vidi mio padre posizionarsi davanti a me e incominciare a spogliarsi dopo di che tanto freddo,non solo dovuto al fatto che ero bagnata fradicia, e poi solo buio.
 
 
CAVOLETTI FRITTIII
HO MESSO IL CAPITOLO
E' AL QUANTO INQUIETANTE LO SO
L'HO FATTO PIU' LUNGO POSSIBILE
E HO AGGIORNATO IN FRETTA :)
RENDETEVI CONTO CHE QUESTO CAPITOLO L'HO PENSATO IERI SERA E 5 MINUTI FA HO INITO DI SCRIVERLO,NON SO A ME PIACE CREDO DI AVER FATTO UN BUON LAVORO. VOLEVO AGGIUNGERE ALTRE SCENE DI VIOLENZA MA POI MI SONO RICREDUTA PENSANDO CHE FOSSE FIN TROPPO E CHE LA POVERA HOPE NON DOVEVA SOFFRIRE PIU' DI TANTO
OK ADESSO PARLIAMO DEL CAPITOLO
CAVOLO CHE DIRE: COMPARE SUO PADRE
QUESTO UOMO COSI' CATTIVO E RUDE
NON CHIEDETEMI DA DOVE E' SALTATO FUORI PERCHE' LA MIA MENTE E' TROPPO STRANA PERFINO PER ME...
OK COMUNQUE POVERA HOPE
E QUESTO E' SOLO L'INIZIOOO
IL PROSSIMO CAPITOLO,PREPARATEVI PSICOLOGICAMENTE E' TRISTISSIMO QUINDI PREPARATE I FAZZOLETTI... tipo che io ho pianto,mi sono immedesimata talmente tanto nel personaggio che mi sono commossa
OK NO,HO DETTO TROPPO NON DOVEVO DIRLO!
VA BEH DAI SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO 
GRAZIE MILLE PER LE RECENSIONI CHE RICEVO ,MI FANNO VENIR VOGLIA DI CONTINUARE OGNI GIORNO DI PIÙ' QUESTA STORIA QUINDIIIII GRAZIEEEEEEE
ADESSO VI LASCIO UN BACIONE A TUTTE E ALLA PROSSIMA 
  
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