3) AGONY INSIDE.


Quando Zayn tornò a casa, tutti gli chiesero se fosse riuscito a trovare Harry. Lui, ovviamente, mentì
dicendo loro di no. Ma il guaio è che Malik non sapeva dire bugie.
Così Liam gli si avvicinò e gli
chiese di dire la verità. Ma lui non poteva, l’aveva promesso ad Harry.
Così insistette per convincere Liam, che alla fine si arrese senza essere completamente sicuro
che Zayn dicesse la verità.
Quel pomeriggio e quella notte passarono in fretta, per i ragazzi. Furono impegnati sino a tardi con
le prove dell’intervista che avrebbero dovuto fare il giorno seguente, così quando tornarono a
casa crollarono tutti per la stanchezza. Tutti tranne uno. Zayn. Lui continuava a pensare alle parole
di Harry. Avrebbe davvero lasciato gli one direction? Si sarebbe davvero buttato tutto alle spalle?
Centinaia di domande tempestavano il suo cervello senza ottenere nemmeno una risposta.
Tutto ad un tratto, mentre era immerso nei suoi pensieri, sentì la porta della sua stanza aprirsi.
Era Lou. Aveva addosso la felpa di Harry e un cuscino in mano.
‘T..ti disturbo, Zayn?’
Sussurrò.
Malik scosse la testa e gli fece posto nel suo letto.
Louis si distese accanto a lui stringendo al petto il cuscino.
‘Zayn..’
Sussurrò Louis.
‘Dimmi.’
Spostò lo sguardo su di lui.
‘Mi manca da morire..’
La voce di Louis tremò al pronunciare quelle parole, e lacrime salate iniziarono a rigare le sue
guance.
Zayn lo guardò triste e gli passò una mano tra i capelli.
‘Non preoccuparti, Boo. Lui tornerà.’
Avrebbe voluto dirgli tutto, in quel momento.
Louis gli sorrise e gli si avvicinò abbracciandolo.
Era così fragile.
Zayn lo strinse tra le sue braccia e si addormentarono. Così, come due bambini.


THE NEXT MORNING..


Grazie a Boo anche Malik riuscì ad addormentarsi.
Ma il loro stupendo sonno venne interrotto dalle urla di Liam.
‘Su ragazzi, tutti in piedi!’
Disse Liam aprendo le porte delle camere dei ragazzi.
‘LIAM, VAFFANCULO!’
Sussurrò Niall coprendosi il viso con il cuscino.
Payne scoppiò in una risata che si concluse presto quando vide Zayn e Louis a letto abbracciati.
‘C..cosa succede qui? Qualcosa non va?’
Chiese seriamente preoccupato.
‘No, va tutto bene.’
Disse Zayn abbandonando il letto e dirigendosi in bagno baciando delicatamente Louis sulla fronte.
‘Allora, come stai?’
disse Liam delicatamente rivolgendosi a Louis.
‘una merda. Sono una merda. Sono un fottuto peso, non ho messo in conto che anche per voi
questa situazione deve essere difficile. Ho pensato solo a me e al mio dolore.’
sbuffò Louis gettando via il cuscino.
Liam gli si avvicinò.
‘Ragazzo, il nostro rapporto con Harry è diverso. E questo tu lo sai. Il dolore che proviamo noi, non è
nemmeno un quarto di quello che provi tu. Non ti biasimiamo per nulla.’
sussurrò stringendo Louis tra le sue braccia.
‘Anche io voglio un abbraccio da orso!’
Urlò Niall entrando nella stanza e tuffandosi addosso a loro.
Louis scoppiò a ridere.
è incredibile quanta allegria potesse portare il biondo.
‘Ragazzi ora è meglio se andiamo. Chi se lo sente Jacob se facciamo tardi?’
disse Liam.
‘no è vero, hai ragione. Jacob è l’ultima persona che voglio sentire adesso.’
Rispose Louis sorridendo.
Così tutti e quattro si prepararono e scesero dall'appartamento in attesa che Jacob arrivasse.
‘ragazzi, non vi sembra strano che stia facendo ritardo?’
accennò Liam.
nemmeno terminata la frase ed ecco che arrivò Jacob con una limousine.
‘Entrate, ragazzi.’
disse calando leggermente il finestrino.
Liam, Zayn e Niall entrarono subito dentro, prima che qualcuno potesse notarli.
Louis si guardò attorno con gli occhi. Cercava Harry.
‘Sbrigati, Tomlinson.’
disse Jacob.
Salì anche lui.
Quando chiuse la porta notò una figura femminile di fianco a lui, e prima che potesse dire
qualcosa, Jacob intervenne.
‘Lei è Eleanor, belli. D’ora in poi sarà per tutti la donna di Louis.’
I ragazzi si guardano tra loro.
‘L..la mia ragazza?’
sussurrò Louis.
‘Esatto.’
disse Jacob.
Louis rimase sconvolto dal comportamento di Jacob.
Sapeva che non gl’importasse nulla di loro, ma arrivare a tal punto no. Non ci avrebbe mai
creduto. Voltò lo sguardo fuori dal finestrino. Perso, completamente.
In quel momento si sentì una voce sbuffare.
Era Malik.
Il suo volto era straziato, più di quello di Louis. Lui, povero, non sapeva cosa sarebbe successo
quella mattina. Non ne aveva la ben che minima idea.
Durante tutto il tragitto, Zayn provò a chiamare Harry.
Ma nulla, sempre la segreteria telefonica.
Finalmente quel viaggio infernale finì e arrivarono in studio.
C’erano già tantissimi giornalisti e qualche fan sparso qui e là.
Prima di andare in ‘onda’, Zayn provò per l’ultima volta a chiamare Harry.
Questa volta rispose. Si sentiva un casino infernale.
Malik subito capì.
Non era riuscito a fermare lo strazio di cuori che ci sarebbe stato quella mattinata.
I suoi occhi divennero lucidi.
Ma non poteva farsi prendere dal sentimento in quel momento.
Così chiuse la telefonata, senza dir nulla ad Harold, ed entrò in scena.
I manager fecero sedere i ragazzi uno accanto all’altro.
Eleanor si mise di fianco a Louis e gli strinse la mano.
Zayn guardò tra i presenti. Non avrebbe mai voluto incrociare quegli occhi verdi.
Eppure eccoli lì, precisi, ancora sorridenti perché avrebbero visto la loro ragione di vita.
Ma, tutto ad un tratto, quella luce che rendeva il suo sguardo verde smeraldo, si spense.
Un bacio, e poi un altro, e un altro ancora.
Le labbra di Louis ed Eleanor sembravano un tutt'uno.
Tra lo stupore della gente, la tristezza dei ragazzi, e i pezzi del cuore di Harry sparsi per il suo corpo,
un applauso partì dal fondo della stanza.
Zayn chiuse gli occhi.
Avrebbe voluto essere da tutte le parti tranne che lì.
In quel momento, Liam che era al suo fianco, si avvicinò al suo orecchio.
‘T..ti prego, dimmi che quegli occhi che ho visto prima nella folla, e che ora sono scomparsi, non
erano di Harry. Dimmelo ti prego.’
La sua voce si ruppe.
Malik accennò un sorriso malinconico.
Payne capì. Le sue mani salirono a sfiorarsi i capelli.
In studio c’era un baccano tremendo, e ciò aumentava la confusione nella mente dei ragazzi.
Non sapevano cosa dire, cosa fare.
Tutto ad un tratto Zayn si alzò rompendo quell’orribile mix di voci.
‘Perdonatemi ma io non posso più restare qui. Mi sento poco bene, scusatemi di nuovo.’
Sussurrò questa flebile frase e uscì di scena.
Appena raggiunte le quinte, Zayn cominciò a piangere. Forte, come non aveva mai fatto.
Credeva di essere solo, e invece una voce fermò il suo pianto.
‘Dj Malik che piange, cosa succede?’
sussurrò Jacob saltando fuori dal nulla.
Zayn si asciugò subito le lacrime. Odiava farsi vedere mentre piangeva.
‘Sei una fottuta merda, ecco cosa succede, Jacob.’
le parole di Malik rimbombarono dietro le quinte.
ma nessuno le sentì, per fortuna o purtroppo.
‘cosa ti prende, Zayn? Ti fai prendere dai sentimenti?’
Malik strinse i pugni e gettò uno sguardo fulminante sul manager.
‘non c’è nulla di male nell'avere sentimenti, anzi. È meglio che essere solo una carcassa che sfrutta
tutto e tutto per fare soldi. Come te, Jacob.’
la sua voce tremò, come se non riuscisse più a controllare tutta la rabbia che avesse dentro.
Jacob abbozzò un sorriso, per niente sfiorato da quelle parole taglienti.
Il suo cuore era terribilmente gelido, e nonostante tutti si fossero chiesti il perché, nessuno aveva mai
avuto il coraggio di porgli questa domanda.
‘Malik, senti. Alle volte bisogna fare dei sacrifici, nella vita. E questa volta è toccato ad Harry e
Louis.’
accennò Jacob con voce più rilassata. Tutto l’esatto contrario di Zayn.
‘no, cazzo. Non esiste. Li hai visti? No dico, ti rendi conto di quello che stai facendo? Se volevi
gestire vite altrui, ti compravi un circolo di burattini invece che fare il manager.’
Jawaad era fuori controllo, completamente.
Nel frattempo il resto dei ragazzi, che aveva cercato di controllare quella massa di media, li
raggiunsero. Nessuno dei due li calcolò.
Jacob voltò uno sguardo verso Zayn.
‘rilassati, uhm? Ma cosa pensavate, che diventando famosi avreste potuto gestire la vostra vita
così come prima? Che avreste potuto fare tutto alla luce del sole? Siete dei fottuti ingenui, cazzo.
Ma è ovvio, è ovvio che lo siete. Avete diciotto anni e più, il cervello ancora vi funziona.’
sentendo quelle frasi, quelle parole sputate senza un minimo di ritegno come una dose fatale di
veleno, il respiro di Zayn si fece affannoso e più frequente. Perse del tutto la sua regolarità. Liam
gli poggiò una mano sulla spalla, come per tranquillizzarlo, anche se sapeva sarebbe servito a poco.
‘io.. io non ho la minima idea di quale sia la tua intenzione, Jacob. Ma te lo giuro adesso, questa è
l’ultima volta che vedrò Harry e Louis soffrire. L’ultima. Non resterò un minuto di più al tuo fianco, se
si ripeterà una cosa simile. Sappilo.’
sussurrò a fatica Malik.
‘Ah si? E cosa farai? Te ne andrai anche tu come ha fatto quel coglione di Harry? Ma prego, fa
pure. Anzi, fate così, andatevene via tutti. Tornate alle vostre case, e quando sarete più maturi,
fatemi uno squillo.’
girò le spalle e si allontanò, senza lasciare a nessuno il tempo di rispondere.