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Autore: SamuelRoth93    03/05/2013    2 recensioni
N.B. LA PRIMA STAGIONE è COMPOSTA DA 22 EPISODI.
Aria aveva un sogno: Viaggiare per i sette mondi. Per tutta la vita aveva immaginato attraverso i libri di una biblioteca, come potesse essere il mondo fuori dal suo villaggio, un mondo misterioso, fantastico e con creature e luoghi che vanno oltre l'inimmaginabile. Un giorno, conobbe il viaggiatore e da lì iniziò la sua avventura verso l'ignoto!
(IN ATTESA DI COMMENTI, GRAZIE!)
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO TRE

“One Who Shows the Way”

 

Cit. “Non aveva altro scopo nella vita, era stato creato per mostrare la giusta via da seguire.”

 

La misteriosa nave si stava avvicinando, il viaggiatore temeva in una minaccia e si mise davanti ad Aria e Moonflower in segno di protezione, poi, l’altra nave si fermò accanto alla loro. A prima vista sembrava non ci fosse nessuno.

“Viaggiatore, dove vai?” domandò Moonflower preoccupata. “Bisogna controllare se ci sia qualcuno all’interno della nave. Potrebbe esserci qualche ferito che vaga ormai da molto tempo!” esclamò il viaggiatore avvicinandosi ad una macchina con delle leve. “quelle cosa sono?” domandò Aria curiosa. “ sono alcune strumentazioni della nave. La leva verde, ad esempio, serve ad allungare un ponte di collegamento con un’altra nave. È così che scambiavo le merci con altre navi!” spiegò il viaggiatore, mentre il ponte, mediante un meccanismo di ingranaggi, si allungava verso l’altra nave per collegarle. “ No, viaggiatore! Non andare, abbiamo paura!” commentò Moonflower. “Tranquilla…andremo tutti insieme, non vi lascio da sole!” esclamò il viaggiatore sorridendole.

I tre attraversarono il ponte e giunsero dall’altra parte. Il viaggiatore iniziò a fissare la bandiera posta sopra la nave; la guardava con leggero timore. “Pirati!” esclamò vedendo il disegno del teschio. “Sono cattivi i pirati?” chiese Aria vedendo la sua espressione. “ Dipende…ne ho incontrati di amichevoli, ma non sempre è così. Comunque sia, non dovete temere, io vi proteggerò!” esclamò lui, mentre Aria si sentiva già più al sicuro. Improvvisamente, poi, nel silenzio di quella nave misteriosa, si sentì una voce avvicinarsi.

“Ehilà! Salve!” esclamò un tizio con la bandana in testa e con un fisico robusto. “Allora la nave non era disabitata. Dov’è l’equipaggio?” chiese il viaggiatore. “ Siamo solo in quattro, il resto dell’equipaggio è sceso nelle isole Ripado!” esclamò il pirata avvicinandosi a loro cordialmente. “Immagino il perché! A nessuno piace avventurarsi per l’oceano di Samara, soprattutto, se ci si imbatte per le Nebbie labirinto.”  suppose il viaggiatore stringendoli la mano. “ Io sono Blugos, piacere di conoscervi!” si presentò il pirata. “lui, invece, è il viaggiatore, il famoso viaggiatore!” rise Aria presentandolo. “Aria, sei impazzita? Non devi presentare il viaggiatore a degli estranei, nessuno deve mai saperlo!” le bisbigliò Moonflower tirandole un pizzicotto. “Quindi lei è il viaggiatore? Si sente parlare di lei ovunque!” sorrise Blugos. “Già! Allora…da quanto tempo siete bloccati nelle Nebbie labirinto?” chiese il viaggiatore. “Quasi due settimane. Ormai stiamo esaurendo le provviste e presto saremo delle vittime. Ora, conoscendo la sua fama e la sua gentilezza, mi chiedevo se potevate darci una parte dei vostri viveri per sopravvivere fino al diradarsi delle Nebbie. Prometto che alla prossima isola vi risarciremo!” chiese aiuto quel pirata. Subito dopo, arrivò un altro pirata; anche lui con la bandana, ma più magro. “Mi era sembrato di sentire delle voci, Chi sono questi, Blugos?” chiese il pirata appena arrivato. “ Vieni Flamming, ti presento il viaggiatore e i suoi compagni!” esclamò Blugos. “Salve! Che fortuna incontrare il viaggiatore, soprattutto, dove siamo adesso!” fu sorpreso Flamming sorridendo. “Il suo compagno, mi stava dicendo che siete a corto di provviste, sarò felice di darvi qualcosa. Seguitemi dall’altra parte!” gli invitò il viaggiatore. “e noi che facciamo?” domandò Aria al viaggiatore. “Aspettate qui, non ci metteremo molto!”.

Erano passati, ormai, dieci minuti da quando il viaggiatore e i due pirati erano passati nell’altra nave. Aria iniziava ad inspazientirsi, ma, poi, udì come un pianto provenire dalla stiva dei pirati. Moonflower si era incantata a guardare il pavimento sporco di quella nave, ma quando si accorse che Aria stava scendendo nella stiva dei pirati, cercò di fermarla. “Aria? Dove vai? Non hai sentito cosa ha detto il viaggiatore? Dobbiamo aspettare qui!” si agitò Moonflower. “Rilassati, che vuoi che ci accada? E poi il viaggiatore e quei pirati sono via da minuti e io non riesco a stare seduta per più di cinque minuti!” scendeva Aria in quella stiva, con Moonflower alle spalle. “sento che sarà una pessima idea!” si preoccupava Moonflower. “Senti anche tu questo suono? Sembra qualcuno che piange!” Aria cercava di capire da dove provenisse. “Io sento solo la mia coscienza che mi dice di tornare sul ponte. Questa non è la nostra nave e non possiamo andarcene in giro come se ne fossimo i padroni!” si lamentava la piccola Moonflower.

La loro conversazione, però, fu subito interrotta da un rumore di passi. Qualcuno si stava avvicinando a loro. “Oh no! Arriva qualcuno, te l’avevo detto!” si spaventò Moonflower, che fece uscire dalla sua tasca un sacchetto con una polvere scintillante. “Che cos’è quella?” domandò Aria. “Polvere dell’invisibilità!” esclamò lanciandola su loro due. “Incredibile, non vedo più i miei piedi e, nemmeno, le mie mani! Sicura che dopo torneremo come prima?” chiese Aria preoccupata. “Shhhhh! Passa qualcuno, chiudi il becco, Aria!” le tappò la bocca con mano, mentre un altro dei pirati passava per il corridoio; aveva un pugnale nella sua cintura. “Hai visto anche tu?” le bisbigliò Moonflower. “il suono del pianto si sente di più, dev’essere dietro a questa porta alle nostre spalle!” si voltò Aria mettendo la mano sul pomello di quella porta. “Aria, non lo fare! Aria???” gridò Moonflower con voce bassa, ma Aria era già dentro quella cabina.

“E tu chi sei?” domandò Aria vedendo un bambino dentro quella stanza; poi notò che aveva i polsi e le le caviglie incatenate al muro. “Chi parla?” domandò lui non vedendo nessuno, mentre Aria cercava di staccare le sue catene dal muro, poi l’effetto dell’invisibilità finì. “Io sono Aria e la mia amica si chiama Moonflower. Ora ti stacchiamo queste catene, sono stati quei pirati, vero? Comunque tu sei?” Chiese Aria, mentre non si accorgeva di fare rumore tirando le catene. “Aria, fa piano o ci sentiranno!” la avvertiva Moonflower stando di guardia accanto alla porta. “Si, sono stati i pirati. Sono Benjamin!” esclamò lui. “Niente, non riesco a staccartele!” si arrese Aria, poi sulla sul palmo della mano di Benjamin notò un simbolo disegnato sopra. “Ehi, ma io ho già visto quel simbolo!” esclamò Aria tirando fuori il suo libro dato a lei dal signor Obelauwer prima di iniziare il viaggio. “Vi prego andatevene o loro si accorgeranno di voi e vi prenderanno come prigioniere! Non dovete salvarmi, noi siamo destinati a stare dove siamo!” si preoccupava Benjamin. “Tu sei una bussola umana, fai parte della stirpe dei Rosei ventis…qui il libro dice che siete creati per mostrare la strada a chi l’ha smarrita!” lesse Aria sul suo libro. “Sono stato rapito dal mio villaggio, ogni anno i pirati ci prendono e ci portano con loro!” spiegò Benjamin con volto triste. “Ora capisco. Rappresentate una garanzia per chi si avventura nell’oceano di Samara!” esclamò Moonflower. “Esatto! Non sono in molti, coloro, che riescono ad uscire dalle Nebbie labirinto e l’unico modo per uscirne e portare con se un Rosei ventis!” continuò Benjamin, mentre Aria non riusciva a concepire che un bambino sia portato via dalla sua famiglia e tenuto prigioniero in solitudine. “Bhè, noi non ti lascieremo qui! Moonflower aiutami a trovare qualcosa per rompere le catene!”.

Mentre cercavano uno strumento per liberare il piccolo Benjamin, avvicinandosi accanto alla finestra di quella cabina, Moonflower vide i pirati nell’altra nave che portavano tutte le loro provviste alla loro nave. “Ma che succede?” esclamò Moonflower guardandoli attraversare il ponte di collegamento. “A quanto pare ci rubano tutte le provviste, non sono dei pirati amichevoli. Mi chiedo dove sia il viaggiatore!” si avvicinò anche Aria alla finestra. “Credi che gli abbiano fatto del male?” si chiedeva Moonflower preoccupata. “Non lo so, ma dobbiamo liberare Benjamin e tornare sulla nostra nave!” escoamò Aria un po’ spaventata, infondo era una ragazzina e non si era mai trovata in situazioni di questo tipo…

 

                                            CONTINUA NEL QUARTO EPISODIO

 

 

 

 

  
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