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Autore: wislia    04/05/2013    3 recensioni
Sierra esce dal bagno,esausta.È da giorni che nausea e malditesta la tormentano e crede anche di saperne il perchè.
Tutto risale a quella notte.
Era triste quella sera.La causa era sempre lui,Cody.Ma quella volta aveva veramente esagerato.
Così,in foga al dolore di un brusco rifiuto,aveva fatto una cosa,una cosa che le avrebbe cambiato la vita,per sempre.
Sierra ha un segreto,che sarà presto rivelato in modo inconfutabile.
Prima fanfic che pubblico.Spero di avervi incuriosito!
Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Cody, Sierra | Coppie: Cody/Sierra
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale
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L'altra metà del cielo

Sierra pov

Busso, arrabbiata e ansiosa. Prendo a pugni la porta più forte che posso. Ma non apre nessuno.

Sono le sei di mattina, forse un po’ troppo presto, ma tanto lui è uno scansafatiche, un bimbetto viziato. Starà poltrendo a letto.

Busso ancora, questa volta con più voracità.

Attendo qualche minuto, imperterrita, ma niente.

Allora urlo << Dannazione! Apri questa porta! >>, continuando a torturare il legno del portone.

E questa volta, dopo solamente dieci secondi, sento gli ingranaggi della serratura digrignare.

Eccolo, sulla soglia del suo appartamento, confuso e morto di sonno, ancora in pigiama.

Non appena mette a fuoco, sgrana gli occhi, esclamando << Sierra! Che cos- >>.

<< Come cazzo ti è venuto in mente? >> urlo, interrompendo le sue parole.

Cody indietreggia, spaventato.

<< C-Che cosa ho fatto? >> balbetta mortificato, alzando le mani.

<< Che cosa hai fatto? >> grido, avvicinandomi prepotentemente a lui.

<< Uh, niente! Ti sei solamente azzardato a chiamare Heather, dicendole come stanno le cose! >> continuo, con gli occhi che ardono dalla rabbia.

<< Oh! Quello intendi! >> sussurra il ragazzo, con aria timida e timorosa.

Incurvo le sopracciglia.

<< Emh…Sierra, ti posso spiegare! >>.

<< Non che non puoi spiegare! Brutto…Brutto…Brutto idiota che non sei altro! Perché l’hai fatto? Dovevi starne fuori! Lo sai dov’è adesso Heather? Scomparsa! Puff! Ha abbandonato Alejandro a casa sua e ancora non è tornata! E vuoi sapere un’altra cosa? Alejandro adesso è sconcertato, disperato e molto, ma molto incazzato con te! >>.

Prendo fiato, scossa e spaventata dal mio stesso tono di voce.

<< Io... >> farfuglia Cody, incapace di trovare una valida giustificazione.

Lo guardo negli occhi. Quei bellissimi e profondissimi occhi, ora spaventati e lucidi.

Sospiro. Il suo volto ingenuo e indifeso mi provoca una fitta al cuore, indebolendo la mia rabbia.

Improvvisamente mi sento turbata e afflitta dalla solita nausea, accompagnata da un forte senso di rimorso.

Barcollo leggermente, chiudendo gli occhi e mantenendo a stento l’equilibrio.

<< Sierra! T-Ti senti bene? >> chiede Cody, preoccupato.

<< Sì, sì, sto bene. E’ la gravidanza. Mi fa venire certi attacchi di nausea! >> rispondo, accorgendomi di essermi lasciata ammorbidire da questo piccolo attimo di fragilità.

<< Ma questo non vuol dire che non ce l’abbia più con te! >> esclamo, stavolta meno arrabbiata.

Sorride. Quel sorriso dolce, fanciullesco, meraviglioso.

Rimango come una scema a fissarlo.

<< Sei diversa, sai? >> domanda, piegando la testa di lato.

E adesso? Cosa c’entra?

<< Non cambiare argomento! >>.

<< Guardati ad esempio adesso. Con quei capelli sciolti, non più raccolti in quella lunghissima treccia che ti facevi sempre. E poi, il tuo sguardo. Non è frizzante e gioioso come quello di due mesi fa. Persino i tuoi modi sono cambiati. Non mi avresti mai urlato contro una volta. Non saresti stata capace di trattenere un abbraccio stritolante in mia presenza. >> afferma dolcemente, guardandomi.

Comincio a sentirmi calda e un piccolo brivido mi attraversa la schiena.

<< D-Dici davvero? >> chiedo tremando.

<< Sì. Dov’è finita la ragazza di cui mi sono innamorato troppo tardi? Quella a cui avevo fatto perdere la testa? >>.

Muovo le labbra, senza sapere come reagire. Riesco solo a restare ferma, immobile, con le mani che torturano incessantemente il tessuto della gonna.

Ha ragione. Sono davvero cambiata. E di questo sono consapevole anch’io.

<< E’ strano sentirtelo dire. >> bisbiglio dopo un attimo di interminabile silenzio.

<< Cosa? >> domanda perplesso Cody, con i capelli arruffati e le occhiaie sotto agli occhi.

<< Che ti sei innamorato di me. >> rispondo con apparente tranquillità, anche se dentro il mio stomaco si sta tenendo un concerto di emozioni.

<< Oh. >> termina il ragazzo, abbassando timidamente lo sguardo.

<< E’ la verità. Avverto un’incredibile energia positiva quando sono in tua presenza, e il cuore inizia a battermi velocemente, la testa, invece, diventa incapace di funzionare correttamente. Ed è per questo che ho detto a Heather che eri incinta di…Di quell’idiota! Insomma, ero troppo frustrato e deluso e così, senza pensarci, ho preso il cellulare e le ho spifferato tutto. Mi dispiace, ma so che è inutile pentirsi, adesso. >> aggiunge frettolosamente, facendomi rimanere a bocca aperta.

Sorrido anch’io, abbassando le palpebre.

Tutti i ricordi di un’estate trascorsa a importunare un povero adolescente, lasciano spazio a pensieri più grandi, più profondi e importanti.

Si sta scusando, questa volta riesco ad avvertire la sincerità delle sue parole.

E mi rendo persino conto che, alla fine, è da quando l’ho incontrato che non desidero altro che udire queste parole. E finalmente eccole qua, il mio sogno si è coronato, ed è meraviglioso.

<< N-Non fa niente! Va bene così! Va tutto bene… >>.

Di colpo non mi sento più preoccupata, né arrabbiata o malinconica, perché la mia sofferenza è stata ripagata.

<< Questo vuol dire che…Mi dai un’altra possibilità? >> chiede, speranzoso, alzando lo sguardo e puntandolo su di me.

Ridacchio, fingendomi pensierosa.

<< Mah…Non so! Potrebbe essere… >> sibilo, trattenendo a stento l’impulso di stritolarlo, come una volta.

<< D’altronde adesso non sono più sola. C’è anche lui… >>.

Adagio la mano sopra la maglietta, proprio all’altezza del ventre, invasa da un uragano di sensazioni focose e decise.

<< Già, una splendida creatura. Non vedo dove sia il problema! Le vorrò un bene indescrivibile, anche se non è mio figlio. Lo prometto. >>. Pronuncia le ultime due parole lievemente, rendendole pari al soffio delicato del vento, quasi inudibili.

Un oceano di gioia invade il mio cuore, dapprima deserto.

Mi prende le mani, avvicinandosi lentamente. Poi, con una certa cautela, si alza sulle punte, sfiorando le mie labbra con le sue.

Stanca di dover aspettare, mi butto a capofitto sulla sua morbida bocca, avvertendo il tepore delle sue mani, che si posano leggermente sui miei fianchi.

Wow. La mia favola è arrivata al fine, e l’uscita di scena è meravigliosa, scottante e appagante come nei migliori libri di fiabe.

Adesso il cielo ha riacquistato colore e immensità, un po’ come la mia anima. Ma questo solo perché ho trovato lui, l’altra metà di quella distesa sconfinata che si erge sopra le teste di ognuno di noi, azzurra e infinita, come i nostri stessi destini.

Alejandro pov

Seduto sul divano, odo il rumore della porta, che viene aperta e poi richiusa debolmente.

Dopo, il ticchettio di un paio di tacchi sul pavimento.

Mi alzo di scatto. Heather.

Lascio il salotto, dirigendomi verso l’entrata.

Eccola lì. Capelli lunghi, viso di porcellana e sguardo arrabbiato.

<< Sei tornata. >> affermo, speranzoso.

Incurva le sopracciglia, assumendo un’aria indifferente e contrariata. Ma io so che sta fingendo. Lo so.

<< No. A dire il vero sono venuta a prendere le mie cose. Faccio le valigie e me ne vado, per sempre. >>.

Un tuffo al cuore.

<< Ma… >>.

<< Niente ma. Ormai ho deciso. >>.

Il suo tono di voce, più che infuriato, sembra distaccato e debole.

Non rispondo. Rimango fermo, a guardarla mentre le sale le scale in fretta e furia ed entra nella camera da letto.

Sento dei rumori. Lo sportello dell’armadio. Sta prendendo i suoi vestiti.

La raggiungo, col cuore in gola, deciso a risultare meno interessato possibile. Se mi rendo fragile ai suoi occhi – cosa che non accade mai – mi calpesterà con il suo carattere duro e orgoglioso.

Oltrepasso la soglia, entrando nella stanza.

Sul letto ci sono già un paio di valigie. Heather lancia i suoi abiti con rabbia e violenza, facendo oscillare il letto.

<< Dove andrai? >> chiedo, tradendo l’iniziale decisione che prevedeva freddezza e distanza da parte mia.

<< Non sono affari tuoi. >> risponde, acida.

<< Giusto. >> ammetto, incrociando le braccia sul petto.

Il suo viso è impassibile, ma gli occhi rivelano tristezza e delusione.

E’ proprio vero, quei due diamanti incastonati poco più su del naso sono lo specchio dell’ anima.

No. Non riesco a guardarla mentre si allontana gesto dopo gesto da me.

<< Sei sicura di volerlo fare? >> domando, abbassando lo sguardo verso le mattonelle del pavimento.

Si blocca, girandosi di scatto verso di me.

<< Senti… >> comincia, << Non ho intenzione di parlare con te dopo quello che hai fatto. Le decisioni che prendo non ti riguardando, capito? E non tentare di farmi cambiare idea, tanto non ci riusciresti neanche promettendomi una vacanza ai Caraibi! >>.

Annuisco lentamente, mordendomi il labbro.

<< Ah sì? Va bene, fai come vuoi. D’altronde hai ragione, la vita è tua e io non ho voce in capitolo. Ma prima che te ne vada voglio darti una cosa. >> dico con tono di voce tranquillo, avviandomi verso il comodino e aprendone il cassetto.

<< Questo… >> spiego traendone una piccola scatoletta blu scuro, << Avrei dovuto dartelo l’altra sera, prima che tu te ne andassi. >>.

Mi avvicino a lei, sempre mantenendo la distanza di sicurezza.

<< Tieni. >> dico porgendole il contenitore adornato da un elegante fiocco celeste.

Mi guarda con occhi intrisi di antipatia e altezzosità, afferrando con irritazione la scatolina.

La apre, osservando con indifferenza il contenuto.

<< Per quanto mi riguarda, puoi anche tenertelo. Portarlo con me non cambierebbe le cose! >> ringhia, riconsegnandomi l’anello scintillante.

Socchiudo le palpebre, deluso.

Sulle mie labbra appare involontariamente un sorrisetto carico di ironia.

<< Che c’è? Adesso ti metti anche a ridere? >> domanda con fare brusco.

<< No è che...No, lascia perdere! >> rispondo sghignazzando, consapevole di aver attirato la sua attenzione.

<< Cosa? Dimmelo! >> urla, incrociando le braccia e battendo con velocità il piede per terra, in segno di impazienza.

<< Ora che ci penso, la commessa della gioielleria aveva un grosso brufolo sul mento, con un pelo incallito incastrato al suo interno e poi…Le era rimasto un pezzo di insalata fra i denti! >> esclamo, cominciando a ridacchiare da solo.

Non so come una tale sciocchezza possa indurmi a sghignazzare, so solo che Heather, nonostante l’enorme stupidità e insignificanza delle mie parole, ha lasciato cadere le braccia lungo i fianchi, sforzandosi di non sorridere.

<< E…E quando camminava con quei trampoli era talmente sbilanciata che ho avuto l’impressione di essere capitato di fronte a un pinguino a cui avevano, per sbaglio, messo il perizoma! >> aggiungo, asciugandomi per giunta una lacrima.

La ragazza mi guarda, alzando le sopracciglia e coprendosi le labbra con una mano.

<< So che non è una delle migliori descrizioni che tu abbia mai sen- >>.

Heather comincia a ridere di gusto, spalancando gli occhi in un’espressione compiaciuta e ironica.

Rimango perplesso per un attimo, meravigliato da questa reazione. Non avrei mai creduto che una cosa così stupida potesse divertirla.

Riprendo a sganasciarmi anche io e le risa si fanno sempre più forti, acute, allegre e spensierate.

Continuiamo a ridere, senza pensieri, come se non ci fosse un domani, come se non ci conoscessimo neanche e continuiamo imperterriti, fino a che il tempo di ferma e non sentiamo più delle ore scorrerci addosso.

Nella camera si diffonde un atmosfera cola di armonia e semplicità, riempita dai nostri sguardi, più leggeri e felici.

<< Sei un idiota! >> strilla Heather sorridendo, piegata in due.

<< Lo so! E tu sei una strega dal cuore di pietra! Non sai cosa mi hai fatto patire! >>.

<< Ma come? Non eri lo strepitoso Alejandro? Quello furbo, che con uno sguardo faceva cadere ragazze e persino ragazzi ai suoi piedi e che non soffriva mai, per nessuno? Dopo quello che hai detto, mi viene da pensare che tu ti stia trasformando in una femminuccia! >> esclama sarcasticamente la ragazza, ricomponendosi e assumendo nuovamente quell’aria di superiorità che la contraddistingue.

L’aria, attorno a noi, ha perso quella tensione che si era scatenata al suo interno, scongelandosi del tutto.

<< Oh! Lo sono ancora, credimi. Sono ancora Alejandro, anche senza un miliardo di adolescenti che strepitano per me, perché io, in effetti, di ragazza che va in fibrillazione non appena mi guarda ne voglio solo una. E quella sei tu! >> ammetto, avvicinandomi a lei con sguardo malizioso.

Accenna un sorriso, mostrando i primi segni di cedimento.

<< Non ti allargare, sono ancora molto incazzata, e temo che mai riuscirò a perdonarti. D’altronde stai per diventare padre di un marmocchio dai capelli viola, quindi scordati di me e fattene una ragione! >> dice, tentando di apparire arrabbiata, ma senza riuscirci.

Si volta di nuovo, ricominciando a trafficare con abiti e scarpe.

La blocco, afferrandole il braccio.

<< Questo è vero, ma non ha importanza, Heather. Perché io continuerò ad amarti! So di aver sbagliato, ma so anche che cose di questo genere capitano e non si può far niente per impedirlo. Quindi, ti chiedo di perdonarmi. Cerca di capire, ti prego! >> sussurro a pochi centimetri dal suo viso.

Chiude gli occhi, increspando le labbra.

<< Io…Non lo so! >>.

<< Dai…Lo so che sei tentata di lanciarti tra le mie braccia! >> bisbiglio con tono accattivante.

Alza un sopracciglio, aprendo nuovamente gli occhi.

<< Ti odio! >> esclama, prendendo il mio viso tra le mani e avvicinandolo al suo.

Un bacio. Il più bello e magico della mia vita.

Stringo forte Heather, attraversato da un esplosivo senso di leggerezza e gioia, come se dentro di me si fosse sviluppato un vulcano che erutta passione.

E rimaniamo così, io e lei, io e la mia futura sposa, nel silenzio rumoroso di una camera da letto qualunque, mentre fuori, per me, il cielo ha ritrovato quella metà a cui tanto aspirava.

Perché lei, Heather, è la metà del cielo.

 

 

Cinque mesi dopo.

Heather cammina lentamente verso l’altare, avvolta nel classico abito bianco, accompagnata da un alto uomo dalla pelle chiara e i capelli neri.

In sottofondo, la melodia pulita e trascinante della marcia nuziale.

Poco più in là, fasciato da una giacca e da un paio di pantaloni scuri dall’aspetto elegantissimo, un Alejandro orgoglioso e apparentemente tranquillo aspetta la sua dea, osservandola a distanza come se fosse la cosa più bella che esista.

In piedi, mescolati tra la fola di parenti e amici, Sierra e Cody osservano la scena con occhi sognanti e gioiosi.

Lei, graziosa nel suo abito verde acqua, è avvolta da un alone di spensieratezza e felicità, con una mano posata delicatamente sul pancione ormai lievitato abbondantemente e le dita dell’altra incrociate tra quelle del suo compagno.

Heather raggiunge l’altare, dove viene lasciata dal padre, che le sussurra qualcosa all’orecchio, per poi allontanarsi da lei con occhi orgogliosi e un po’ commossi.

Si guardano, la perfida ragazza e il giovane dalla pelle olivastra e il viso affascinante. Uno scambio di occhiate innamorate, che non hanno comunque perso quel pizzico di astuzia e caparbietà che le contraddistingue.

Il prete comincia a parlare e tutti in sala si accomodano nelle lunghe panche di legno poste a debita lontananza l’una dall’altra.

L’atmosfera è serena. La musica termina e si leva un complice silenzio.

<< Siamo qui riuniti, oggi, per… >>.

La voce del prete viene interrotta dallo scoppiare di un fragoroso e tenero pianto.

La madre di Heather.

Fra gli invitati si innalza un lieve borbottio di voci, ma lo sguardo fulminante della sposa zittisce tutti.

Il prete continua, sino ad arrivare al momento più importante e significativo della sua predica.

<< Vuoi tu, Alejandro Burromuerto, prendere come tua legittima sposa la qui presente Heather Wilson, per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi? >>.

Silenzio di tomba. Sierra stringe violentemente la mano di Cody, inducendolo ad emettere un acuto e penetrante << Ahia! >>.

Lo sposo non risponde, si limita a fissare la ragazza di fronte a sé e lei, dal canto suo, ricambia con uno sguardo atroce e pericoloso.

In chiesa non si ode niente oltre al battito dei centouno cuori presenti.

Per un attimo, il volto degli invitati appare teso, ansioso, impaziente.

Il prete, interdetto, rotea gli occhi e insiste << Allora giovanotto, vuoi o no? >>.

Alejandro sorride, dando l’impressione di essersi risvegliato da un lungo trans.

<< Sì, lo voglio! >>.

Un breve sospiro da tutti, compreso Cody, che, a causa dell’attesa, stava per divenire preda di un attacco di panico.

<< Bene…E vuoi tu, Heather Wilson, prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Alejandro Burromuerto, per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi? >>.

La sposa alza un sopracciglio, assumendo la solita espressione fiera e altezzosa.

<< Sì, lo voglio! >>.

Sierra sorride, colorandosi di un leggero rosa sulle guancie.

<< Per il potere conferitomi dalla Chiesa vi dichiaro marito e moglie! Puoi baciare la sposa! >> esclama allegramente il prete.

Applausi e fischi smorzano la tensione, rendendo il clima festoso, mentre le labbra di Alejandro si accaniscono su quelle di Heather.

Tutti gli invitati escono dalla decoratissima sala, dirigendosi fuori e sparpagliandosi sulle scalinate esterne, attendendo che i novelli coniugi escano per poterli riempire di riso e ulteriori felicitazioni.

Poco dopo, nel grande salone del ristorante scelto dalla coppia, marito e moglie si avvicinano al tavolo dove Sierra, Cody e altri ex concorrenti del reality sono comodamente seduti.

<< Allora? Come ci si sente a essere sposati? >> chiede sorridente Trent, aprendo gli occhi chiari fino a farli sembrare due palline da golf.

<< Che domande! Una noia mortale ovviamente! >> risponde Duncan, colpito fortemente da Courtney che, roteando lo sguardo, esclama sbuffando << Oh! Sei sempre il solito! >>.

<< Ragazzi, mi costa ammetterlo ma, da un lato mi fa piacere avervi qui! >> rivela Alejandro, ridendo.

Sierra gli sorride dolcemente, attirando il suo sguardo verso il pancione.

Il ragazzo dalla pelle olivastra si inginocchia di fronte al quel ventre graziosamente arrotondato.

<< E tu, mio piccolo erede, potrai dire, un giorno, di essere stato presente al matrimonio di tuo padre! >> sussurra scherzosamente, accarezzando la pancia.

Heather non mostra segni di gelosia, con grande sorpresa di tutti i giovani seduti attorno al tavolo.

<< Insomma…Non vi sembra strana come situazione? >> chiede Gwen, stranamente incuriosita.

<< No… >> interviene Cody.

<< Direi che è stata un’esperienza che ci è valsa sofferenze, lacrime e cambiamenti, ma tutto sommato ci ha aiutati ad essere consapevoli dei nostri sentimenti e ci ha insegnato ad amare nel modo giusto la persona che abbiamo accanto! Sì, a parere mio non è stato uno sbaglio, o un errore, perché alla fine tutto si è sistemato correttamente, abbiamo messo da parte l’orgoglio, siamo cresciuti…E poi io ho rincontrato il mio Codichino! >> sghignazza Sierra, sollevando una risatina da parte dei ragazzi.

<< Sì…Tutto sommato posso accettarlo, in un modo o nell’altro… >> afferma Heather, senza sorridere.

I giovani si lanciano un’occhiatina compiaciuta, per poi brindare insieme all’unione dei due ragazzi.

Il pomeriggio trascorre con un clima festoso, colmo di gioia e serenità. Come potete vedere, c’è chi ha messo da parte l’invidia, chi ha scansato le insidie e chi ha ritenuto poco rivelante l’orgoglio e ha deciso di eliminarlo – o quasi – dalla propria esistenza, poiché nella vita, c’è ben altro a cui tener veramente conto.

Nella vita si può sbagliare, lo si fa, sempre, ma alla fine, cogliendo i propri errori, tentando di riparare il danno, contribuisce alla nascita di una nuova vita, di una nuova dignità.

Per Sierra, Cody, Alejandro e Heather, si è aperta una strada alternativa, perché la felicità, prima o poi, arriva per tutti.

E il cielo, effettivamente, da quel giorno in poi parve più limpido, luminoso, immenso e completo.

Fine

 

Angolo autrice

Buonasera a tutti! Sì, sono sconcertata anche io.

Prima di tutto, ho finito si scrivere la mia prima fan fiction e questo mi manda in fibrillazione! XD

E poi…Sono eccitata...Voglio sapere cosa ne pensate!

Il mio istinto mi suggerisce recensioni negative, poiché, lo ammetto, come finale non mi convince moltissimo, perché forse è un po’ troppo veloce e banale e i personaggi – come sempre – sono OOC…-.-‘’

Ma ho comunque cercato di metterci tutto l’impegno possibile e di far finire il tutto con il sorriso e le risate dei nostri amici, poiché la situazione si è sistemata.

Bene, prima di salutarvi vorrei ringraziare chi mi è stato accanto, seguendo la fanfic dall’inizio alla fine. Apprezzo tantissimo il sostegno, le critiche e l’interessamento che avete dimostrato nei confronti della mia storia e ve ne sono grata, perché con la vostra presenza mi avete donato forza per andare avanti, consigliandomi e rimanendo al mio fianco.

Quindi, un ulteriore grazie, anche se come parola non è abbastanza significativa per poter esprimere la mia gratitudine.

Un abbraccio fortissimo e sappiate che non libererete così presto di me, perché Wislia tornerà, quando meno ve lo aspettate! Muahahahahaha -.-“

Wislia <3

 

 

  
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