Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: staygood    04/05/2013    13 recensioni
Anastasia è una ragazza che vive da sola, le uniche persone che conosce sono la sua migliore amica Jen ed il suo allenatore George. La sua vita verrà sconvolta dall'arrivo di un ragazzo di nome Harry il quale si presenyta per una lezione di atletica e perde la testa per la ragazza. vita molto diverso rispetto a quello della ragazza, lui cerca di cambiare affinchè la loro relazione possa essere stabile.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Bondage
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chapter 3




< Questa cosa è sbagliata. >
' ma cosa stai dicendo stupida, lo sai benissimo che non è vero. '
< Cosa?No,non è vero. > disse alzando di qualche tono la sua voce.
< E invece si. Scusa ma ora devo andare. > dissi leggermente delusa di me stessa.
Sbattei la porta dietro di me, buttai la borsa a terra e scivolai a terra esau­sta e confusa. Nascosi il viso tra le mani sentendo che piano piano si bagnavano di dolorose lacrime. Sentii dietro di me dei colpi decisi che battevano contro la porta di legno, stentai ad aprire poi una voce alterata gridó.
< Cazzo Ana, apri questa stramaledetta porta o la butto giù! >.
Afferrai la maniglia e la girai. Entrò freneticamente all'interno della casa dandomi le spalle e passandosi ripetutamente le mani tra i capelli.
< Perché hai detto in quel modo prima? Voglio una motivazione valida. > affermò con tono eccessivamente autoritario.
Si giró a guardarmi e notó i miei occhi gonfi e le guance rigate dalle lacrime precedentemente versate.
< N-no-no-non... > non riuscii a pronunciare quella frase ricominciando a piangere come una bambina spaventata. Le sue morbide mani mi carezzarono i capelli per poi posarsi sul mio mento sollevandolo.
< Non voglio che tu pianga, hai un viso così bello. Soprattutto non voglio che tu pianga per causa mia. > disse con tono dispiaciuto.
< Non so perché ma ho la sensazione che devo proteggerti da qualcosa o qualcuno, sento il bisogno di averti accanto, sento il bisogno che tu sia MIA. >
< TUA? > dissi allontanandomi da lui.
< Come puoi pretendere che io sia tua? Non sono un oggetto, non sono di proprietà di nessuno, se hai bisogno di proteggermi da qualcosa allora faresti bene ad an­dartene perché l'unica cosa da cui sono in pericolo è la tua vicinanza, perciò sparisci. >
Sentii dalle sue labbra uscire un grugnito, mi fulminó con lo sguardo per poi avvicinandosi minacciosamente a me.
< Davvero pensi questo? Anche quando faccio così? > disse sussurrandomi all'orecchio per poi leccarmi il lobo. Un gemito involontario uscì dalla mia bocca, lui lo fermo posando le sue carnose labbra sulle mie. Posai le mani sul suo petto ancora sudato per respingelrlo, ma quando la sua lingua si insinuo nella mia bocca afferrai la sua maglia cercando di attirarlo a me. Afferró le mie mani dirigendole verso la folta chioma riccioluta, sentii i suoi morbidi capelli accarezzarmi i palmi. Quel bacio passionale mi fece venire i brividi, lo guardai e suoi occhi ardevano, il verde si era fatto piu verde e l'iride si era ingrandita e le sue labbra sembravano essersi leggemente confiate ed arrossate. Mi morsi il labbro inferiore e guardai le mani intrecciare,la sua mano passò sopra il mio labbro liberandolo dalla presa dei miei denti e con molta dolcezza mi disse:
« Posso? ».
Rimasi letteralmente stordita quando la sua lingua passò lentamente sulle sue labbra. Si avvicinò a me e afferrò tra i suoi denti il labbro tirandolo,sussul­tai ma successivamente lo baciò in segno di scusa per il dolore che mi aveva provocato, ma sinceramente non c'era dolore solo piacere. Le sue grandi mani mi afferrarono i fianchi attirandomi a sé, sentii che la sua erezione pulsava sul mio ventre, sussultai nuovamente stringendo involontariatamente le sue natiche sode, dalla sua bocca uscì un gemito, un sorriso seducende spuntò dalle sue lab­bra.
Ormai ero convinta che lui aveva un effetto molto forte su di me, non potevo evitarlo, anche solo i suoi occhi mi facevano tremare, la sua bocca era così se­ducente, per non parlare delle sue fossette.
« Allora,hai ancora paura di me? » disse con tono sfacciato.
« Non saprei. » dissi cercando si assumere il suo stesso tono.
« Mi piace il fatto che ora non parli più balbettando, adesso la risposta è molto più chiara. »
Aveva ragione, la paura era sparita, di lui ma qualcosa dentro di me si era scatenata e ogni volta che mi trovavo in uno spazio chiuso o isolato con questo ragazzo, il mio corpo veniva percosso da un'infinità di emozioni mai provate.
Rimasi lì a guardarlo in tutta la sua immensa bellezza, i suoi piccoli movimenti mi facevano capire che in quello spazio stranamente silenzioso, non ero l'unica a sentirsi a disagio.
Sussultai non appena sentii battere contro la porta di legno tre volte. Senza alcuno scrupolo Jen si intromise nella mia piccola dimora inciampando goffamente su un pezzo di legno. Mi guardò alzando il sopracciglio sinistro, poi il suo sguardo passò da me alla mia mano la quale era stretta nella sua. Ritrassi la mano e mi avvicinai a Jen e decisi di presentargli Harry.
« Jen vorrei presentarti Harry un nuovo allievo della nostra società di atletica. »
Harry si avvicinò allungando la mano, ma Jen sembrava non voler accettare di stringergli la mano. Gli rifilai una gomitata sullo stomaco facendola piegare leggerente in avanti, cercò di nascondere il gesto allungando la mano e stringendogliela. La ritirò immediatamente mostrando un'estrema diffindenza nei confronti di Harry. Jen pur essendo la mia migliore amica,se non unica, era estremamente testarda e cocciuta, determinata e persuasiva, nonostante ciò era la persona a cui tenevo più al mondo perciò io l'accettavo così com'era perchè pur avendo i suoi momenti di testardaggine era una ragazza dolcissima ed estremamente affascinante. Il detto 'gli opposti si attraggono' ci descriveva alla perfezione, lei alta, capelli color biondo cenere con tanto di extescion(?), occhi blu cobalto e fisico perfetto, nonostante il fatto che mangia come un pellegrino dopo giorni di digiuno, io invece di statura media, castana con capelli mossi ed eccessivamente lunghi, occhi marroni tendenti al verde e un fisico muscoloso.
Cominciò a giocare con i suoi capelli finti, segno che l'irritazione era alle stelle. Per il bene di Harry gli chiesi gentilmente di andarsene, dato il nervosismo di Jen, lui aveva già capito la situazione andando direttamente verso la porta.
Mi diede un bacio casto sulla bocca e mi sussurrò all'orecchio:
« Ho occhi solo per te. »
Aveva sicuramente capito che io mi ero sentita un po' a disagio davanti a Jen e a tutto il suo immenso fascino e la conferma che il suo interesse era limitato a me mi diede un senso di sollievo.
Vidi gli occhi di Jen incupirsi.
« Da quand'è che non mi dici più cosa ti succede? Sai che voglio sapere e tu cosa fai? Non mi dici che ti frequenti con questo essere? »
« Quello che tu chiami 'essere' ha un nome e si chiama Harry! » dissi infuriata, quando Jen faceva così mi mandava su tutti i nervi, non lo conoscieva e già lo giudicava.
« Anastasia Fray che protegge un ragazzo? Questa mi è nuova. Di la verità ti sei innamorata di quell'essere? » disse pronunciando l'ultima parola con disprezzo. Arrossii violentemente e ripensai immediatamente ai suoi occhi splendenti e lucidi, le sue carnose labbra e alle sue dolci fossette. Oh.Mio.Dio. Allora è sono queste le emozioni di cui tutti parlano quando una persona si innamora? È davvero così complicato e confuso quando sei innamorato?


SPAZIO AUTRICE:
Buonsalve bellissimi come state? Ho pubblicato questo capitolo ma non credo sia molto bello, giudicate voi aspetto le vostre recensioni. Dimenticavo se volete seguirmi su Twitter questo è il mio nick @vogliadiunkoala.
Baci Eli.












  
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: staygood