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Autore: curlyhazlover    04/05/2013    1 recensioni
Dal prologo:
- " Tutto okk?" chiese una bellissima voce.
"Sisi sono io che sono sbadato mi perdoni io-" Blaine non riuscì a terminare la frase perché i suoi occhi si scontrarono con due profondi oceani, due occhi cosi perfetti da far male. [...]
"Kurt piacere!" disse il ragazzo porgendogli la mano.
"B-Blaine" rispose -
AU Klaine, Cheerio!Blaine & Warbler!Kurt
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuove Direzioni, Un po' tutti, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Rachel, Mercedes/Sam
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3.

 
Biiip Biiip Biiip

 
Kurt ci mise un attimo ad accorgersi che era la sua la sveglia che stava suonando.
 
8.30
 
Non era possibile, pensò Kurt accendendo la abatjour  per poter veder meglio l’orario.
Purtroppo per lui era esatto.
Come diamine aveva fatto a sbagliare a regolare la sveglia? Pensò mentre il più velocemente possibile si fiondava in bagno, doveva fare tutti i suoi rituali mattutini che di solito lo tenevano occupato per una mezzora, in dieci minuti.
Decise di saltare alcuni passaggi non essenziali e in 11 minuti aveva finito, ora ne aveva solo 4 per vestirsi e optò per mettersi la divisa altrimenti non sarebbe mai riuscito ad arrivare in tempo a Lima.
 
Alle 10.45 raggiunse finalmente il parcheggio del McKinley e appena scese dall’auto corse verso quello che gli sembrava il cortile ma non ci trovò nessuno.
“Bravo Kurt, ora se né andato e penserà tu sia una sorta di-” disse Kurt prima di essere interrotto dalla voce senza fiato di un ragazzo che stava correndo verso di lui.
“Oddio dimmi che sei tu il ragazzo del telefono! Perdona il ritardo ma sono dovuto andare dalla Silvester per un-” disse Blaine raggiungendo il ragazzo velocemente per poi interrompersi quando vide chi era.
“Oh ciao!” disse stupito Blaine.
“Ciao, Blaine giusto? ” chiese Kurt facendo finta di non ricordarsi il suo nome.
“Sisi” riuscì a rispondere Blaine.
Non sapeva se il cuore gli battesse così forte per la corsa o per la presenza di Kurt, molto probabilmente per la seconda.
“Kurt” si presentò l’usignolo allungando la mano verso Blaine.
“Lo so, cioè me lo ricordo! Ci siamo visti da Breadstix” disse Blaine stringendo la mano di Kurt, che era ancora così morbida.
“Oh wow, pensavo non ti ricordassi” disse Kurt sorridendo, era lui, era quel Blaine, ancora non poteva crederci.
“Come potrei?” disse istintivamente Blaine per poi rendersi conto di ciò che aveva implicitamente detto.
“Uhm hai ancora il telefono vero?” cercò di rimediare Blaine leggermente imbarazzato.
“Oh si certo, il cellulare” gli rispose Kurt aprendo la sua tracolla e cercando il telefono.
“Dove diamine si è cacciato” sussurrò Kurt mentre imbarazzato continuava a cercare, non poteva averlo lasciato a scuola, sarebbe stato il colmo.
Fortunatamente per lui lo trovò nella taschina anteriore della borsa.
“Eccolo!” gli disse porgendogli il telefono.
“Grazie mille davvero, non so come ho fatto a perderlo alle provinciali, sono così sbadato” lo ringraziò Blaine mettendo via il suo adorato cellulare.
“Ah, già giusto, alle provinciali, sisi l’ho trovato li, poco prima di andar via, stavo per portarlo alla polizia quando ho visto il tuo messaggio” si inventò Kurt al momento e Blaine sembrò crederci.
“Beh direi che il destino voleva farci rincontrare, visto il corso delle cose” disse Blaine.
“Già” concordò Kurt sperando che il suo rossore in viso non si notasse troppo.
“C’è un sole terribile! Ti va di entrare in auditorium? Se puoi ovviamente, magari devi tornare a scuola” chiese velocemente Blaine.
“No, no, ho la giornata libera, diciamo, quindi si mi piacerebbe volentieri” rispose Kurt sorpreso.
“Perfetto seguimi, conosco una scorciatoia” gli disse Blaine prima di prendergli la mano e trascinarlo per i corridoio vuoti del McKinley.
Non appena raggiunsero l’auditorium Kurt lasciò a malavoglia la mano di Blaine, il quale prese da dietro dei teli due sgabelli e li sistemò accanto al pianoforte.
“È bellissimo questo posto ” esclamò meravigliato Kurt guardandosi intorno.
L’aula del glee club alla Dalton era molto decorata, ma la semplicità di quel luogo era così affascinante che a Kurt sembrava un posto perfetto, un posto normale.
“Credo che alla Dalton ci siano posti molto più belli” disse Blaine tirando fuori qualche spartito dalla borsa e appoggiandoli sul leggio del pianoforte.
“Sarà…” disse Kurt poggiando la sua tracolla accanto a quella di Blaine e sedendosi di fianco a lui.
“Cosa ti ha portato a fare il cheerleader, Blaine?” chiese  Kurt tranquillamente.
“Io? Ehm… una storia lunga e abbastanza noiosa” rispose brevemente Blaine, evidentemente a disagio.
“Scusa, non volevo essere sfrontato, se non ne vuoi parlare ti capisco, anche io preferisco non parlare di alcune cose, perdonami” si scusò in fretta Kurt abbassando lo sguardo, a volte la sua curiosità era inappropriata.
“Tranquillo, non lo potevi sapere… io stavo per chiederti una cosa simile ma ho paura sia una delle cose di cui non vuoi parlare…” disse Blaine premendo qualche tasto del pianoforte.
“Se non chiedi non lo saprai mai” disse Kurt sorridendogli.
“Non mi sembri il tipo da scuola privata… come mai sei alla Dalton?” gli chiese fissandolo.
“Beh per farla breve, nella mia vecchia scuola mi pestavano tutti i giorni e così mio padre ha deciso di mandarvi via da lì e di trasferirmi alla Dalton, pensa che ha utilizzato i soldi che aveva messo da parte per la sua luna di miele con la mia matrigna per farmi entrare in quella scuola, ma quella è un’altra storia” gli rispose Kurt tranquillamente.
“Quindi i tuoi sono divorziati?” chiese ingenuamente Blaine.
“No, mia mamma è morta quando avevo otto anni” gli rispose Kurt passando e le dita sui tasti senza premerli.
“Oddio, mi spiace non volevo ricordartelo…” disse Blaine guardandolo negli occhi, così come Kurt stava fissando i suoi.
“Ehi, non lo potevi sapere” gli disse Kurt ricordandogli la frase che aveva detto prima, e anche cercando di imitare la sua voce ed entrambi scoppiarono a ridere.
“A cosa ti servono questi spartiti” chiese Kurt non appena smisero di ridere.
“Canzoni che devo provare, prima di portarle questo pomeriggio al glee, di solito approfitto dell’ora libera del martedì per  provare” gli rispose gentilmente Blaine.
“Allora ti sto rubando del tempo prezioso, non vorrei mai che mi accusassero di non aver fatto provare abbastanza il leader del glee club avversario per farlo perdere!” disse Kurt alzandosi per prendere la sua tracolla ma la mano di Blaine prese il suo braccio e lo fermò.
“Non andare… mi piace parlare con te e poi io non sono il leader del glee club, quella è Rachel, alle provinciali è stata la prima volta che ho cantato un assolo, di solito io sono sullo sfondo” disse Blaine facendo tornare a sedere Kurt.
“Ma hai una voce fantastica, e te lo dice uno che di talento se ne intende, cioè mi hai sentito cantare no?” gli disse Kurt sfogliando gli spartiti che Blaine aveva portato e poggiandone uno sul leggio.
“Ora voglio che canti questa, il piano lo suono io se vuoi, sono certo che ti farà capire quando sei grandioso” disse Kurt incitando Blaine ad iniziare.


Do you ever feel like a plastic bag,
drifting through the wind
wanting to start again?
Do you ever feel, feel so paper thin
like a house of cards,
one blow from caving in?
 
Do you ever feel already buried deep?
6 feet under screams but no one seems to hear a thing
Do you know that there's still a chance for you
'Cause there's a spark in you

 
 
Blaine pian paino prendeva sempre più coscienza del testo, l’aveva cantata tante volte prima, ma mai riusciva a sentirla così, come se le parole gli entrassero nelle ossa e la musica nelle vene, Kurt era veramente bravo, pensò Blaine.

 
You just gotta ignite, the light, and let it shine
Just own the night like the 4th of July
 
'Cause baby you're a firework
Come on, show 'em what you're worth
Make 'em go "Oh, oh, oh"
As you shoot across the sky-y-y
 
Baby, you're a firework
Come on, let your colors burst
Make 'em go "Oh, oh, oh"
You're gonna leave 'em falling down-own-own
 
You don't have to feel like a waste of space
You're original, cannot be replaced
If you only knew what the future holds
After a hurricane comes a rainbow
 
 
Maybe your reason why all the doors are closed
So you could open one that leads you to the perfect road
Like a lightning bolt, your heart will blow
And when it's time, you'll know
 

Blaine chiuse gli occhi preparandosi a terminare la canzone, ma se li avesse tenuti aperti avrebbe visto che Kurt aveva gli occhi lucidi.

 
Baby, you're a firework
Come on, let your colors burst
Make 'em go "Oh, Oh, Oh"
You're gonna leave 'em falling down-own-own
 
Boom, boom, boom
Even brighter than the moon, moon, moon
Boom, boom, boom
Even brighter than the moon, moon, moon

 
Kurt premette l’ultima nota e gli occhi di Blaine si aprirono e sorrise, sorrise perché Kurt era riuscito a fargli capire, almeno un po’ più di prima, che anche lui aveva talento e che si meritava un po’ più di considerazione.
Kurt dal canto suo era rimasto sbalordito, Blaine era un avversario davvero temibile, ma quello che lo aveva sorpreso di più era il suo modo di fare schivo e timido a momenti e da leader in altri, specialmente mentre cantava.
“Dovresti essere tu il leader del tuo glee Blaine, l’hai capito vero?” chiese Kurt stringendogli delicatamente la mano che aveva posato sul pianoforte e notò che Blaine si irrigidì.
“Scusa…” disse lasciandogli la mano e abbassando lo sguardo.
“No scusami tu Kurt è che non sono abituato… sei veramente molto gentile Kurt e anche tu hai molto talento…” disse Blaine riappoggiando la mano sui tasti del pianoforte, nella speranza che Kurt gliela prendesse di nuovo, ma purtroppo non lo fece.
“Difatti sono il leader del mio glee club Blaine, mi sono fatto valere!”  disse Kurt lanciando dei pugni nell’aria e facendo ridere Blaine.
“Non voglio rubarti tutto il tuo tempo libero Blaine” disse Kurt alzandosi per raggiugere la parte opposta del pianoforte dove vi erano appoggiate le loro tracolle.
“Non è certamente un disturbo se vuoi stare qui un altro po’” disse tristemente Blaine, non voleva che se ne andasse di già.
“Purtroppo devo andare, ho due intensissime ore di viaggio che mi attendono e due temi di letteratura inglese da preparare, se potessi resterei qui per sempre” disse Kurt arrossendo verso la fine della frase, l’aveva detta davvero?, pensò.
“Uhm è stato un vero piacere parlare e cantare con te, spero succederà di nuovo” disse Blaine tutto d’un fiato, sperando che Kurt avesse capito.
“Piacerebbe anche a me, ecco” disse Kurt tirando fuori dalla sua tracolla una penna e scrivendo qualcosa sulla mano di Blaine.
“Questo è il mio numero, quando vuoi scrivimi pure, ora devo scappare è stato davvero bello Blaine” disse Kurt poco prima di correre verso l’uscita e scomparire.
Blaine si annotò immediatamente il numero prima che il sudore avesse potuto cancellarlo e per prova fece partire una chiamata.
 

“Pronto?” rispose la voce affannata di Kurt
“Sono Blaine, volevo solo farti avere il mio di numero, a presto” disse Blaine felice.
“A presto Blaine”

 
 
 
Non appena arrivò alla Dalton Kurt si rifugiò nella sua stanza per finire il suo compito e anche quello di Sebastian, che glielo aveva gentilmente lasciato sulla scrivania la sera prima con un post-it nel quale gli chiede, cortesemente, di aiutarlo a finirlo perché lui aveva un impegno improrogabile.
Quel pomeriggio i compiti sembravano più facili, le ore più veloci e il suo cuore gli pareva più leggero.
La sera arrivò in un baleno e durante la cena non parlò, troppo preso a pensare alla mattina vissuta allegramente con Blaine, diamine quanto voleva che gli avesse chiesto di uscire, non sapeva nemmeno se fosse gay o comunque attratto da lui.
La sera prima di andare a dormire, dopo i suoi rituali serali extra per recuperare i passaggi che aveva saltato quella mattina, scrisse un sms a Blaine e poi spense il cellulare, avrebbe visto domani se Blaine avesse risposto o meno, non voleva rovinarsi la nottata perché era certo che quella notte avrebbe sognato i suoi occhi.
 
 
 

Grazie della bellissima mattinata, sei una persona stupenda
Kurt
 
 
Grazie a te per avermi fatto capire le mie potenzialità, sogni d’oro
Blaine.

 
 
Quella notte fecero entrambi dei bellissimi sogni, quello di uno aveva come sfondo il colore dell’oceano, quello dell’altro un colore non definito fra l’oro e il verde.
Se qualcuno li avesse visti, avrebbe notato che entrambi sorridevano.























NDA:
Eccoci qua! per una volta riesco ad aggiornare di sabato yeaaah *si batte il cinque*
Bando alle ciance, come avrete notato questo capitolo è leggermente più breve rispetto agli altri ma ho preferito lasciare il loro incontro in un capitolo a se, così si può gustare meglio diciamo :D
Dal prossimo capitolo ritornerà anche il punto di vista di Blaine che in questi ultimi capitolo si è un po' perso.
Ringrazio tutte e 23 (oddio davvero?? *__*) persone che seguono la storia, a chi la ricorda e chi la legge silenziosamente e chi recensisce, grazie mille davvero, senza di voi non saprei cosa fare <3
Grazie mille anche alla mia adorata beta Angelica <3

Vi lascio il mio 
Ask  per ventuali domande e la mia pagina autrice.

http://ask.fm/gleeklaine95
https://www.facebook.com/Klaineis4eEfp
A sabato prossimo!

Un abbraccio 
Sophie

  
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