Gli
AristoDrachi
-
VIII ATTO -
In
una villa
spropositata, circondata da un giardino ben curato, un uomo austero e
imponente
era seduto su una sedia, davanti a lui la moglie, anch’ essa
seduta, divisi
solo da un tavolino rotondo. L’ora del tè era
l’unico momento della giornata in
cui si rilassava completamente, neanche mentre dormiva sentiva quella
tranquillità e quella pacatezza che gli dava quella
tradizione. E la cosa che
la rendeva perfetta era che poteva stare con le uniche gioie della sua
vita.
Senza pregiudizi, che francamente non gli erano mai importati tanto,
visto che
per lui se una cosa era così lo era e basta, si toglieva la
maschera di
freddezza che mostrava al mondo esterno e sorrideva tranquillo. Sicuro
e felice
nel piccolo mondo che si era costruito.
Sorseggiò
un po’ della
bevanda tiepida e ramata.
Mmhh…
tè alle erbe, il
suo preferito! Simile a una tisana e un toccasana per i suoi nervi,
continuamente tesi per questioni d’immagine. Non metteva lo
zucchero, gli
piacevano i sapori decisi, amava sentirsi invaso dal sapore forte e
spiccato
delle erbe in bocca e nella gola. Al naturale, come lui…
capelli lunghi e
biondissimi, pelle chiara, occhi azzurri e… sì,
qualche ruga, lo doveva
ammettere, ma lo rendeva solo più affascinante di quanto
già non fosse, non
trovate?
Le
gambe accavallate,
quietamente sbracato sulla sedia, per la cronaca scomodissima.
Era
una di quelle sedie
interamente fatte di ferro, tutto ondulato; anche il tavolino era fatto
nella
stessa maniera, solo che sopra vi era del vetro, altrimenti... come si
sarebbero potuti appoggiare sopra la teiera di porcellana e tutto
l’ arsenale*
per la sua ora del tè?
La
moglie, Narcissa,
era composta e raffinata, in ogni suo gesto, ma il marito sapeva che
non lo
faceva per impressionarlo, era così e basta. Non poteva fare
a meno di essere
posata in ogni momento. Beveva piano il suo tè alla
cannella, più dolce,
rispetto ai suoi gusti, ma, d’ altronde, mica se lo doveva
bere lui, quindi…
perché impedirle di bere tè alla cannella per suo
capriccio? Non aveva senso…
Al contrario di un’ altra cosa… Sì,
c’ era una cosa che non andava bene lì, in
quella bella scenetta. Cosa? Ma mi dite voi come può essere
un bel quadretto
famigliare senza un figlio che ti rompe ogni cinque minuti per qualcosa?
Tuttavia,
per loro
fortuna il figlio non c’ era e… non sapevano
neanche dov’era, per lo meno il
papà, perciò chiese alla mamma, con la speranza
che lei potesse rispondere a
questo suo dubbio amletico.
-Cara,
dov’è Draco?-
La
moglie posò la tazza
di tè sul suo piattino e rispose con un sorriso. Un
po’ insicuro.
-No…
non mi dirai che…-
Il
sorriso della moglie
divenne sempre più simile a un assottigliamento isterico
delle labbra, ma non
parlava.
E
il marito, sempre più
disperato:
-Di
nuovo?- fece,
strabuzzando gli occhi.
-Oh,
andiamo, Lucius… è
solo un ragazzo…- rispose la donna con
tranquillità.
-Un
ragazzo che non ha
ancora chiaro cosa…-
Ma
il poveruomo non
fece in tempo a finire la frase che una voce cristallina e allegra, e
che ben
conosceva, tuonò per la reggia.
-PAPPPPA’…
MAMMMMAAAA???????-
Un
ragazzo biondissimo,
dal volto diafano come il padre e le iridi tempesta della madre,
stava
correndo spedito verso i genitori.
E
solo quando si fermò,
davanti a loro, essi poterono vedere in che condizioni era loro figlio.
Tutto
sudato e sporco;
la camicia bianca era diventata colore della terra e i pantaloni corti
marrone
chiaro neri, i capelli grondavano acqua, così come la faccia
e il collo, visto
che la camicia era abbottonata dalla clavicola in giù. Aveva
un poco le
ginocchia arrossate e il fiatone, doveva aver corso tanto e…
Il
padre poté costatare
che il figlio l’aveva rifatto, ma che diceva: ormai aveva
perso le speranze!
Il
ragazzo, in braccio,
teneva un batuffolino tutto sporco e peloso.
-Bau-
fece allegro il
piccolino.
Si,
l’aveva rifatto!
Perché,
e questa era
una cosa risaputa da pochi al mondo, Draco Malfoy aveva la mania di
portare a
casa, ogni volta che usciva, un animale diverso, abbandonato, che
trovava in
giro per quella campagna nella quale amava tanto correre. Lo prendeva,
lo
portava al Manor, lo lavava, lo pettinava, lo puliva, lo sfamava, ci
giocava e…
insomma, si prendeva cura delle bestioline che portava a casa, dando
loro un
tetto.
E,
ormai, Malfoy Manor
era diventata un poco come uno zoo, e sì,
perché: prima un topo, che
Narcissa guardava storto e la cosa era reciproca; uno scoiattolo, che
aveva
fatto un disastro, pensate solo che il maniero era pieno di oggetti
antichi che
Puffy, così Draco l’aveva battezzato,
dall’alto delle sue fantasie, sembrava
trovare incredibilmente adatti da sporcare e ridurre in frantumi; un
coniglio,
tempo una settimana e Draco:
-Dov’è
Tamburello?-
E
loro:
-E’
partito per un
viaggio tutto spesato.-
-Ah,
e dove?-
-Ehm…
la terra dei
conigli- disse il padre.
-Dove
ha tanti amici-
fece eco la mamma.
-Oh,
allora va
bene.-
I
genitori tirarono un
sospiro di sollievo, intanto che il figlio si allontanava, dicendo
allegramente:
-Comunque
era buono il
coniglio di stasera!-
…
Ma ci faceva o ci
era?...
In
seguito aveva
portato a casa un dobermann, che aveva costretto il papà ad
arrampicasi sulla
sedia e difendersi col suo fedele bastone, che poi sparì
più volte quando il
figlioletto trasferì a casa loro un esercito di formiche.
Vogliamo parlare
delle due oche che non si sapeva dove le aveva trovate, visto che non
era
stagione? Un giorno, infausto, una delle due era sparita e, a quanto
piagnucolava Draco, era Adelina, quella più bella, sempre da
quello che si
poteva capire mentre piagnucolava. Il padre chiese perché
l’ aveva chiamata a
quella maniera e, a quel punto, la risposta del figlio era
stata:
-Mi
spieghi come faccio
poi a farmi seguire da lei, senza che Pansy fraintenda?-
E
il papà e la mamma
non poterono dargli torto.
Poi,
un altro giorno,
che loro si ricorderanno per tutta la vita, visto che avevano
trascorso
una settimana al capezzale di Draco che piangeva come una fontana
rotta, non
trovava più l’altra oca, la superstite, che il
biondo teneva come oro,
fulminando con lo sguardo chiunque la guadasse, secondo lui,
male. Era
una bella giornata piena di sole e Draco domandò ai suoi
genitori:
-Dov’è
Guendalina?-
Papà
e mamma sudarono
freddo.
-E’
da qualche parte-
biascicò la mamma.
-L’
ho vista andare di
là- indicando un punto ignoto con un cenno della testa.
Draco
passò tutto quel
giorno per campi, a cercare la sua Gwen, come la chiamava
affettuosamente ed
esclusivamente lui, ma nulla. E tutti che gli dicevano che l’
avevano vista
andare di qua, di là, di su, di giù…
Quella
sera, Draco andò
a nanna col pancino che brontolava perché, meraviglia delle
meraviglie, si era
svegliato e aveva capito che no, Guen non era scappata ma era
lì, bella fumante
e dorata sul suo piatto.
Però
non avevano mai
dato irriverente fastidio.
I
genitori cominciarono
a preoccuparsi quando il loro piccino era tornato a casa con un
cucciolo di
drago che, a quanto pareva, aveva preso in simpatia il padre, con
grande gioia
di Draco, tanto che Fiammetta, il draghetto, aveva preso residenza
sulla sua
biondissima e immacolatissima, fino ad allora, testa.
Fiammetta
fu spedita,
con grande sollievo di Lucius, in Romania, anche se gli sarebbe un
po’ mancata,
ma che diamine… mica poteva girare per il Ministero con un
dragone in testa,
abbiate pazienza.
Ora,
Draco teneva in
braccio quello che doveva essere Pallino, a sentire lui. Un piccolo
cagnolino
tutto musetto e pelo… e pulci, secondo Lucius.
-Draco,
amore, non lo
vuoi il tè?-
La
mamma porse a suo
figlio una tazza fine di porcellana bianca con dei fiorellini, identica
alla
teiera che troneggiava al centro del tavolino, e alle altre due tazze.
Draco,
che era intento
a giocare con Pallino, sorrise alla madre e con un energico gesto si
prese la
tazza e la bevve tutto d’un sorso.
Alla
vaniglia, con
tanto zucchero, come piaceva a lui, quindi…
perché mai l’avrebbe dovuto
sorseggiare o berne solo un poco: o tutto, e subito, o niente!
Finito
il tè ridiede il
tazza alla madre.
-Grazie,
mi ci voleva
proprio…- buttò fuori aria e cominciò
ad accarezzare piano Pallino, comodamente
tra le sue braccia.
-Hai
corso tanto, vero
amore?- domandò ancora la mamma, curiosa di sapere del
figlio, visto che non
aveva sue notizie dalla mattina.
ANGOLINO
Ehm…
che dire? Mi sono
divertita un sacco a scrivere questo capitolo e… credo che
zia Adamanthea si
sia divertita a betarlo XD! Io m’immagino così
Azzie
mille a tutti
coloro che leggono e che commentano^^.
Ximeng:
a quanto pare Draco
se la spassa XD! Bè, per questo Harry è puccioso;
è ingenuo e gnoccolone XD!.
Cesarina89:
azzie mille, spero
che ti piaccia anche questo capitolo ^^.
Fra
Ro:
Bè, Harry è famoso
per la sua cosiddetta fortuna di cavarsela sempre… dopo che
si è incartato per
bene con le sue stesse mani >.>.
Adamanthea:
ziaaa! Ahhh, voglio
spupazzamme Harry, a voi lascio Dra, se volete ( sospira mentre
s’immagnina che
fa i grattini a Harry *ç* ) eheh… quanto hai
ragione XD! Se solo questa fosse
una nc-17 farei vedere io come è arrapato
Duddley… per poi prenderlo a legnate
in testa personalmente per essersi anche solo azzardato lontanamente a
immaginarsi minimamente ad Harry in qualunque forma *_*! Tu sai come
è il Draco
che ho plasmato quindi XD…! XD mitica! Come
KIA:
bè… parlano sempre di
HP e sono ovviamente Drarry XD! Il fatto è che mi sono
sempre chiesta cosa
succederebbe se un babbano chiedesse a un mago del perché
delle cose del loro
mondo! Come mia cugina, che non sopporta Harry, quest’estate
mi ha chiesto “ma
quel petecotto ( lei lo chiama così.. contando che a me me
chiama Pete ); quale
è il suo destino?” io “salvare il mondo
magico e non” lei “O___O” XD! E se
penso che ieri ho scritto l’11 cap, poi il 12°
e… mi si è cancellato tutto l’11
çç…!. Io più che
incolumità fisica e psicologica ( tanto a quella siamo a
zero
spaccato ) temo per una certa cosuzza che non è narrabile in
questa sede, visto
che, appunto, non è nc-17
Saky:
bella questa, sai che
non ci avevo pensato XD?!.
HermyKitty:
ma chi te lo fa fare
di studiare così tanto tesò
çç! Infatti ci hai azzeccato; non l’ho
fatto
apposta XD! Allora ti pozzo scrivere… bene bene bene *_*!.
Selene_90:
guarda, per come sono
io… puoi parlare quanto vuoi sul Drarry perché lo
amo! Duddley avrà pane per i
suoi denti eheheh *___*! Pucci te çç!.
Mokona89:
ohh, ti aspettavo
tesò! Ahahah, ma davvero ti è uscito che sei un
corvo X°°°D? Bè, normale che ti
sia uscito, per loro basta che ti piaccia leggere, come mi ha detto una
mia
amica “tu sai un sacco di cose, leggi sempre, sai sempre le
risposte per tutto
e tutti, sei un genio. Tu sei sprecata in questa scuola” io
“vallo a dire alla
mia prof dello scientifico ==” contando che Piton ( prof di
Ita/Sto ) ha detto
che gli dobbiamo dire che libro stiamo leggendo o l’ultimo
che abbiamo letto… a
me sono balenate davanti agli occhi tutte imma nc-17 Drarry XD! E la
mia
compagna di banco gli vuole dire “Big Dick come
Quick” °_°! XD! Credo gli dirò
il 5° libro di HP, s eno ce ne sono tanti altri… ma
mi annoiano ==! Zizi, e
anche se ora il mio bel dvd dell’Ordine sta tra le montagne,
non faccio altro
che pensarci °_°! Bellifimo *O*! X°°D
sapevo che ti sarebbe piaciuta la mia
personalizzima descrizione di Harry XD! Ma cosa dici mai? ( oddio mi ha
scoperto, ha scoperto il mio piano °_°: nascondere gli
occhiali a Harry e
nasconderlo, accudirlo ecc…
°_°’’’ )! Appunto non mi
va tanto a genio Dray, non
lo puoi adescare alla stessa maniera XD! MMhh, zi, hai ragione; tra i
due è una
bella battaglia anche se i famosi capelli platino di Dray…
eheh… nu, non lo
dico altrimenti se non lo sapete vi scandalizzo troppo e ho
già fatto
abbastanza con questa ff XD!. Pe rme Harry vince tranquillamente
*ç*! Ah, meno
male! Ahhh la cara vecchia Torre di Atronomia, perfetta per:
suicidarsi, fare
porcellane, isolarsi, incontrarsi *ç*! Focoso moretto?
… mi hai perso, sono
completamente persa in contemplazione *ç*! Ehehe, amo i
leoni, avevi dubbi?XD!
Dai, Nirvana? Bello come nome, allora si che sei proprio una corvina
XD! Cmq
cara, sicura che quel test fosse esatto? Secondo me è un
po’ farlocco! Bè,
cecchioni… secondo me, se dopo gli orari di scuola, gli
chiedi due più due non
ti sanno rispondere XD! ( mia cugina è così e lei
è Corvonero DOC UU )! In
effetti il film mi ha fatto venire mal di testa, sai? Il
perché è spiegato nel
mio blog XD! Mi sono rimbambita da sola in pratica @_@! Ahh, ma ci
sarebbero
tante di quelle cose da chiarire e questo vale per tutti i film, sul
perché e
percome Harry spesso sparisce *ç*!.
RIDETE
E MANGIATE
CIOCCOLATO