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Autore: LOLove    05/05/2013    0 recensioni
chi poteva immaginare che l'amore fosse così soffocante, avvincente, dolce. che un semplice ragazzo potesse, dimostrandosi diverso conquistare anche la più timida delle ragazze.
il loro non fu amore, solo il DESTINO..
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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LA PERSONA GIUSTA, NEL MOMENTO PERFETTO

 

La mattina dopo ci alzammo presto. Finalmente era  l’ultimo giorno che avrebbe chiuso quella prima, straordinaria e travolgente prima settimana di scuola.
Tutto era passato così veloce, eppure era stato così intenso.
Appena aprii gli occhi trovai quelli castani di Liam che mi stavano osservando. Dio, non ci poteva essere un risveglio migliore e più dolce di quello.
 
La colazione fu veloce e sbrigativa anche perché stavamo rischiando di fare tardi. Arrivammo a scuola giusto al suono della campanella. Salutai velocemente Liam e corsi verso l’aula di chimica, per fortuna il prof non era ancora arrivato; trovai invece ad aspettarmi sulla soglia Alessia e Louis.
“Buongiorno ritardataria!” mi disse Alessia con un sorriso avvicinandosi di più a Louis per farmi passare.
“Sai che se non faccio tardi non sono io” risposi ricambiando il suo sorriso con uno più ironico.
Il tempo di questo rapido scambio di battute e il prof arrivo più raggiante del solito e la osa non mi ispirava affatto.
“Bene ragazzi prendete un foglio, una penna e separate i banchi” il suo sorrisetto aveva un nonsoché di puramente sadico.
Dopo aver sistemato le cose sul banco persi il libro dallo zaino per cercare di spolverare tre mesi di assoluta non curanza di quella materia e stupita scoprii di non aver gettato tutto nel dimenticatoio del mio cervello.
“Cosa c’è di meglio di un bel compito a sorpresa dopo le vacanze estive?!”  commento tra se e se lisciandosi la barba, mentre tutti noi lo stavamo mutamente maledicendo.
Dopo circa quaranta minuti avevo finito il mio compito non che ci fosse tanto di complicato, ma continuavo a riguardarlo per assicurarmi di non aver scritto cose troppo assurde.
“Sam!” Louis mi stava chiamando a bassa voce dall’altra parte della classe, “ti prego aiutami!” la sua faccia era disperata.
“Dimmi cosa non hai fatto” gli dissi nel modo più silenzioso possibile.
“Non so assolutamente cosa scrivere nelle ultime tre.. sono nella merda!”
“Tranquillo, dammi solo un attimo” gli strizzai l’occhio e strappai una pagina dal diario. Scrissi velocemente quelle tre domande cambiandole quel tanto che bastava per far credere che le avesse scritte Louis. Appallottolai il foglietto e glielo lancia e per fortuna non cadde tanto distante dal suo banco, il che era una conquista dato che ho una mira pessima.
Finita quell’ora straziante Lou mi ringraziò per averlo aiutato e subito dopo io e Alessia ci dirigemmo verso gli armadietti per prendere i libri di fisica e correre dalla parte opposta della scuola.
Arrivammo con un argo anticipo e trovai li Liam che ripassava.
“Eii sai queste cose alla perfezione, basta ripassare” dissi accarezzandogli la schiena.
“so di saperle, ma sono agitato. Preferisco rileggerle un’ultima volta” disse facendomi sedere sulle sue gambe.
“Bene, se vuoi ti faccio qualche domanda! Abbiamo ancora una decina di minuti prima che arrivi la prof” dissi cominciano a sfogliare le pagine del suo libro.
“Dio, sei fantastica! Accetto, anche se vorrei fare altro in questi dieci minuti!” il suo sguardo era malizioso mentre mi posava un leggero bacio sulla spalla.
Lo interrogai velocemente e com’ero sicura facesse, rispose a ogni singola domanda anche quelle più specifiche e minuziose.
Mancava ancora qualche minuto all’inizio della lezione e siccome non c’era nessuno in classe, ci concedemmo un attimo di dolcezza.
“Che spettacolo, i nostri piccioncini!” la voce era sprezzante e narcisistica, chi poteva essere ne non Zayn?!
“ma guardali due secchioni e un libro, non credo ci sia niente di più triste. Forse.. nah neanche quello!” disse con un toto arrogante e ironico cominciato a ridere.
Mi alzai di scatto, quel ragazzo mi faceva proprio salire il nervoso e pensare che lo conoscevo dall’asilo e di sicuro non era sempre stato così.
“Cosa vorresti fare?!” disse ridendomi in faccia.
“assolutamente nulla, non perdo il mio tempo con delle persone come te!” gli dissi sorpassandolo e dirigendomi nel banco accanto a quello di Liam. Sentii una leggera spinta che mi fece perdere appena l’equilibrio.
“Tu lei non la tocchi!” Disse Liam con sguardo furente.
“Dai l’ho appena sfiorata” disse Zayn strafottente.
“Non me ne frega un cazzo, adesso le chiedi scusa” la voce era carica d’ira.
“Stai scherzando vero?!”
“Per nulla” la serietà di entrambi era inquietante, le loro facce erano a pochi centimetri. Credevo davvero che da li a pochi istanti la faccia di Zayn potesse essere colpita dal pugno la Liam aveva serrato lungo il busto… non che mi potesse importare qualcosa dei possibili danni che potevano essere recati a quello sbruffone, ma di sicuro avrebbero di sicuro sospeso, o ancora peggio, espulso Liam. E sinceramente non poteva accadere per un coglione simile!
“Dai non è nulla” cercai di intromettermi tra loro ma Liam si era messo davanti a me a mo’ di scudo e mi fu impossibile superarlo.
Liam rivolse ancora un’occhiata verso Zayn, il quel in primo momento aveva sostenuto lo sguardo dopodiché lo aveva rapidamente abbassato.
“Scusa Mason” disse in modo riluttante e con un accenno di fastidio.
Fortunatamente suonò la campanella e la professoressa Dereck apparve all’istante sulla sogli e avanzando verso la cattedra richiamo l’ordine che fu velocemente ristabilito.
“Bene chi potremmo sentire oggi?! Infondo avete avuto una settimana per prepararvi e riprendervi dalle vacanze” disse con quel tono sadico che possono avere solo gli insegnanti, mentre rivolgeva un sorriso all’intera classe.
Liam stava tamburellando nervosamente con le dita sulla superficie liscia del banco, era nervo ed era al quanto palese.
“Tranquillo, sei preparato!” esclamai, prendendogli la mano e facendo intrecciare le nostre dita per rassicurarlo. Si voltò di scatto e mi strinse la mano rivolgendomi un sorriso sincero.
“Molto bene, dato che non ci sono volontari.. Potremmo chiamare qualcuno dei nuovi attivati!” disse quasi con entusiasmo la prof “Payne, chi è Liam Payne?!” pronunciò il suo nome quasi come fosse la sua prossima vittima. Abbassò gli occhiali e cominciò a guardarsi in torno. Quando individuò il braccio teso di Liam lo incoraggiò ad andare alla lavagna e portare con se i compiti che erano stati assegnati precedentemente.
L’ora passò praticamente in quel modo. Per quanto mi sforzassi però non ero riuscita a rimanere attenta. Era un continuo aggiornar la dashboard tumblr, era decisamente da troppo che non mi perdevo un po’ in quel mondo pieno di confessioni inconfessabili, portate alla luce solo dall’anonimato.
L’interrogazione era andata bene, ed ero davvero contenta ma soprattutto orgogliosa; Liam si era impegnato molto ed era riuscito ad ottenere il risultato da lui sperato.
 
La signorina Ferguson non fece esattamente un buon lavoro ad intrattenerci durante la sua ora di storia che passò abbastanza velocemente solo perché io, Alessia e Liam continuavamo a scambiarci SMS.
La giornata stava finalmente per terminare, lasciando che l’intera settimana fosse dimenticata con il passare del weekend.
“Ci vediamo dopo!” lasciai un rapido bacio sulle labbra di quello splendidi angelo dagli occhi castani per dirigermi nel laboratorio di fotografia.
Era la prima lezione a cui assistevo, il corso era nuovo e sarebbe sicuramente stato interessante; almeno credevo fino a quando entrando dalla porta non mi ritrovai davanti Zayn.
Istintivamente abbassai lo sguardo e lo sorpassai proprio mentre aveva cominciato ad aprire bocca per parlare. Mi andai a sedere ad uno dei banchi in fondo all’aula, per non attirare troppo l’attenzione su di me.
Avevo posizionato in modo ordinato un blocco per gli appunti e una matita sul banco quando sentì la presenza di qualcuno al mio fianco.
“Senti Mason, Sam.. posso chiamarti Sam?!” il suo tono era incredibilmente diverso dal solito. Non era né impertinente né scontroso, anzi sembrava incredibilmente calmo e affabile.
Annuii con la testa. Lui sorrise, sembrava sollevato.
“Bene. Ti volevo chiedere scusa per oggi. Sai com’è ho un reputazione, ma questo non c’entra, sono stato uno stronzo. Ti chiedo solo di non dire a nessuno che frequento questo corso e almeno di non odiarmi qui. Sarebbe al quanto brutto essere odiato da tutta la classe!” disse ironicamente. Eravamo evidentemente gli unici studenti di quel corso ed essendo solo un progetto forse la scuola aveva accettato la sola adesione di due persone. Nonostante l’elaborazione veloce dei miei pensieri, risi. Zayn Malik mi aveva fotto ridere.
“Mm.. è molto difficile quello che mi stai chiedendo!” cercai di ricompormi ed essere seria, ma la cosa non mi riuscì molto bene, dal omento che scoppiai a ridere di nuovo quando vidi l’espressione preoccupata sul volto del ragazzo.
“Io non ti odio” ripresi con un po’ più di contegno “Ma sta di fatto che il tuo atteggiamento mi irrita al quanto. Soprattutto quando assumi quell’aria da spaccone! Tranquillo però, se non vuoi che dica a nessuno che frequento il corso con te, terrò il segreto. E quando siamo qui cercherò di essere una buona compagna di banco” sorrisi, in fondo era vero non era lui a starmi antipatico, ma l’immagine che dava di se.
 
La signorina Pearl era giovane, bionda e alta. I suoi occhi blu sembravano molto profondi e velati di tristezza. Sarebbe stata lei stessa un soggetto perfetto per il genere di fotografie che ci stava facendo vedere.
Quell’ultima ora passo in fretta e non fu tanto male avere Malik come compagno, ci eravamo fatti anche due risate e avevamo scherzato.
La campanella suonò. Come al solito cercai di allontanarmi il più velocemente per raggiungere il cortile e andare da Liam.
“Allora ci si vede Sam” Zayn mi fece un cenno con il capo.
“A quanto pare mercoledì” dissi ricambiando il cenno. Stavo per andarmene quando sentì la sua voce chiamarmi ancora.
“Ei Mason, puoi anche chiamarmi Zayn” disse facendomi l’occhiolino.
“Bene, allora alla prossima settimana Zayn” dissi fingendo di sbuffare  e sorridendogli.
 
Arrivai all’ingresso della scuola e trovai Liam ad aspettarmi.
“Ei Sam” mi stampò un veloce e allo stesso tempo intenso bacio sulle labbra “Ale e Luo sono già andati”
“Ow okey, dopo mando un messaggio ad Ale credevo volesse parlarmi” dissi pensando ad alta voce. “Allora, mio eroe ti va di venire da me?!” mi stavo ovviamente riferendo a quando mi aveva difesa.
“Sarebbe un grande onore scortarla ma non posso trattenermi” disse un po’ abbattuto. Ero visibilmente delusa mi ero abituata alla sua presenza e ora l’idea di passare del tempo senza di lui mi spiazzava, come si potesse stancare di me.
“Ma se stasera ti va avevo pensato che potevamo andare al cinema” disse lasciando un scia di baci sulla mia guancia.
“Beh in questo caso, direi che va bene” sorrisi, soprattutto per la sensazione di solletico che si stava espandendo sulla mia guancia destra.


Spazio Autrice :)
Scusate davvero se pubblico dopo così tanto tempo, ma è stato davvero un casino. Un susseguirsi di cose e periodi.. come dire un po così.
Fatemi sapere se la storia vi piace o se ci sono delle cose da correggere, così posso migliorare, mi interessa davvero il vostro parere!!
Alla prossima, bacii <3

  
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