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Autore: Soul of the Crow    05/05/2013    1 recensioni
Ecco a voi il sequel de "In mezzo alla lotta tra la Vita e la Morte".
La sorella di Diana Raven e i suoi Angeli della Notte hanno un piano: sbarazzarsi dei Gemelli della Creazione e della Distruzione per aver rovinato le loro vite.
Toccherà agli Angeli del Regno della Vita impedire che ciò accada, e tra nuovi poteri e nuovi OC tra i personaggi, emergeranno anche molti segreti riguardanti gli Angeli, i loro nemici e novità sui tre Regni e su coloro che si trovano davvero all'inizio di tutto.
Buona lettura.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My favourite IE GO pairings'
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 Nella zona a nord dell’Isola della Vita…
 
Shuu era riuscito a trovare il bulbo, e com’era accaduto per il Regno di Mezzo, quella pianta aveva causato solo devastazione: il lago al centro di quella zona era rimasto senz’acqua e, da quello che aveva visto durante la ricerca, le radici si erano estese in ogni angolo della zona nord.
Non era l’unica cosa insolita: in molti punti era state sparse delle frecce, ma non potevano essere state le Guardie del Nord perché nessuno di loro usava l’arco, almeno da quel che sapeva.
- Non mi sembra vero che questo sia lo stesso posto in cui ho cominciato l’addestramento come Guardia Angelica… - pensò il corvino, mentre si chinava sul terreno arido e sfiorava i petali di un iris ormai appassito.
Nella sua mente stavano tornando i ricordi di quella che era la zona a nord dell’Isola della Vita: la vegetazione era rigogliosa e nel lago l’acqua non mancava mai, mentre quello che aveva davanti agli occhi era l’esatto contrario. Inoltre, le sfere di luce che fluttuavano in ogni punto della zona nord erano diventate completamente nere.
Stava per rialzarsi, quando le frecce vicino al lago s’illuminarono di un’aura color lilla; da esse partirono delle corde fatte d’energia che si collegarono sopra il lago, ma erano talmente tante che probabilmente era un fenomeno che aveva coinvolto tutte le frecce che aveva visto nella foresta, e formarono una specie di cupola.
- E ora che succede? - si domandò Shuu, ma come risposta ottenne solo un’altra freccia, la quale colpì il fiore che prima stava guardando.
- Chi è stato? - chiese ancora il corvino, ma stavolta volgendo lo sguardo verso gli alberi della foresta.
A rispondere ci pensò un’altra freccia, ma il Comandante la schivò, per poi scagliare la sua lancia nella direzione dalla quale proveniva il colpo: poco dopo, dalla boscaglia emerse un quattordicenne dai capelli corti color nero violaceo con alcune ciocche bianche, la carnagione pallida e gli occhi color sangue. Indossava un’armatura blu notte, aveva un arco nella mano destra e una faretra sulla schiena, ma anche le ali bianche con alcune sfumature blu; non era da solo perché con lui c’era un ragazzo sulla ventina che indossava una tunica viola lunga fino alla vita, dei pantaloni neri sbiaditi in alcuni punti, degli stivali marroni e un cappuccio gli copriva la testa, ma esso si potevano comunque scorgere alcune ciocche di capelli argentate e gli occhi rossi. Nella mano destra teneva la lancia con la quale Shuu li voleva colpire, mentre nella sinistra teneva un lungo bastone sul quale era incastonata una sfera violacea, attorno alla quale ruotavano delle nubi nere.
- Certo che hai fatto in fretta a trovare il bulbo. Strano per un incapace come te. - constatò il nuovo arrivato.
- Non mi hai risposto. Chi sei? - gli domandò calmo il Comandante.
- Piacere di conoscerti, mi chiamo Yami e sono un Angelo della Notte. - rispose semplicemente l’altro, per poi indicare con lo sguardo il ragazzo incappucciato accanto a lui:
- Lui è il mio keshin: si chiama Messaggero del Buio Chronos. - dopo quella frase, l’Angelo della Notte fece un cenno con la testa all’avatar, il quale lasciò cadere la lancia vicino al Comandante.
Quest’ultimo però continuava a tenere lo sguardo su Yami: quel ragazzo aveva dei lineamenti molto simili a quelli di Hakuryuu e anche gli occhi erano gli stessi. C’erano troppe somiglianze perché fosse una semplice coincidenza…
- Ehi! Che ti prende? Ti sei incantato per caso? - lo chiamò l’Angelo della Notte, riportandolo alla realtà.
Shuu però cambiò subito discorso:
- Che cosa ci fai qui? E come fai a possedere un keshin? Soltanto le Divinità dei Regni e i Rappresentanti della Creazione e della Distruzione li dovrebbero possedere. -
Yami ghignò, per poi rispondere alla domanda:
- Noi Angeli della Notte li possediamo eccome, ma tanto non sopravvivrai abbastanza per dirlo ad altri. Credevo che ti tenessi informato su certi argomenti. -
- Prima sostieni che sono un incapace, poi che sono un ignorante. Come fai a dirlo se non mi conosci neanche? - gli fece notare Shuu, cercando di rimanere calmo, sebbene il suo tono tradisse una certa irritazione.
- Ti conosco molto più di quel che credi, ma non mi stupisce che tu non ti ricordi niente. So quello che succede alla memoria di una persona quando diventa un Angelo o un Diavolo. - pensò l’Angelo della Notte, per poi rispondere:
- Ora non importa. Io sono qui per difendere il bulbo, mentre tu sei qui per distruggerlo. - poi schioccò le dita, e il keshin sparò un raggio d’energia lilla contro la Guardia Angelica, ma quest’ultima lo schivò, per poi rifugiarsi nel bosco.
- Non potrai scappare per sempre. - disse Yami, anche se il nemico non lo poteva sentire. In seguito, rivolse lo sguardo al suo avatar:
- Dobbiamo inseguirlo. Sbrighiamoci! - ordinò, per poi partire all’inseguimento del Comandante insieme a Chronos.
 
 
Pochi minuti dopo… in un campo di iris nel mezzo della foresta…
 
Hakuryuu era tornato nella sua isola, così come i compagni che erano partiti con lui per il Regno della Morte erano tornare alle proprie.
Nonostante andasse in quel posto ogni volta che gli era possibile con Shuu, non riusciva a riconoscerlo nelle condizioni in cui era ridotto: l’erba era appassita, e i colori dei fiori erano quasi sbiaditi.
Proprio quando stava per cominciare a cercare il suo Comandante, vide una figura avvolta in un’aura bianca in mezzo al prato, e seppur emanasse una luce abbagliante, alla Guardia parve di vedere dei capelli biondi e degli occhi color cremisi.
- Prima un Angelo della Notte che vuole solo uccidermi, e adesso una specie di fantasma. Quante me ne dovranno capitare in un giorno solo? - pensò rassegnato l’albino, mentre la figura si avvicinava; l’Angelo provò a ritrarsi, ma era come se fosse immobilizzato. Intanto, l’ignoto continuava ad avanzare, e quando si trovò davanti alla Guardia, l’aura bianca cominciò a fluire verso l’albino, più precisamente verso i punti in cui era stato ferito da Isuke; subito dopo, ci fu un bagliore che costrinse Hakuryuu a coprirsi gli occhi con un braccio, ma quando la luce si affievolì, la figura misteriosa era sparita, lasciando al suo posto una sfera argentata che conteneva un esemplare d’iris in fioritura.
Il ragazzo si diede un’occhiata, e vide che le cicatrici sulle braccia e anche le parti dell’armatura distrutte erano tornate a posto.
- Sono successe troppe cose in un giorno, ma adesso è meglio che mi metta a cercare Shuu. Se quello che penso è vero, probabilmente c’è qualcuno che sorveglia anche il bulbo che si trova in questa zona dell’isola. - pensò la Guardia, per poi prendere il globo contenente il fiore tra le mani e addentrarsi nella boscaglia.
 
 
In quello stesso momento… al limitare della foresta…
 
Shuu aveva continuato a correre, cercando di schivare gli attacchi di Yami e del suo keshin, ma c’era qualcosa di strano: da quel che aveva saputo sugli avatar, questi sparivano dopo pochi minuti, anche meno se chi li utilizzava perdeva energie, ma a Chronos non era ancora successo niente.
Ad un certo punto, si rese conto di essere arrivato al limite di quella zona dell’isola, ma quando stava per sorpassare le corde d’energia create dalle frecce, comparve una barriera viola che lo sbalzò all’indietro.
- Come mai non posso passare? - si domandò, e come se gli potesse leggere nel pensiero, Yami comparve poco distante da lui e gli spiegò:
- Quelle frecce che avrai sicuramente visto nella foresta le ho scoccate io, ma non le ho lasciate in punti a caso: ho fatto in modo che costituissero una cupola che, una volta attivata, avrebbe impedito a qualunque entità angelica di entrare o uscire. Per farla breve, qui ci siamo solo noi due, anche perché ho immobilizzato in precedenza le altre Guardie del Nord e nessuno di loro ti potrà aiutare.
Per quel che riguarda il mio keshin, io e i miei compagni abbiamo usato un incantesimo perché diventassero delle entità autonome. Di conseguenza, anche se noi ci stanchiamo, a loro non succede niente. - poi l’arco e le frecce dell’Angelo della Notte si avvolsero d’energia lilla, così come il bastone del suo avatar. Yami saltò, per poi scoccare una delle due frecce, mentre Chronos colpiva la freccia con un raggio nero e su di essa comparvero delle ali di Garuda color lilla.
- E ora vediamo cosa farai: deciderai di affrontarmi e cercare di deviare la mia Freccia di Garuda, oppure ti comporterai come un vigliacco come hai fatto tempo fa? - si chiese l’Angelo della Notte, ma la reazione dell’altro non si fece attendere: Shuu trasformò la sua lancia in una spada, per poi conficcarla nel terreno e circondarla di un’aura viola scura.
Quando la freccia arrivò vicina alla spada, l’energia viola che ricopriva quest’ultima creò uno scudo che bloccò il colpo del nemico, e allo stesso tempo assorbiva l’aura della Freccia di Garuda. Dopo qualche minuto, la freccia tornò normale e il Comandante del Nord estrasse la spada dal terreno.
Yami lo guardò attonito, mentre tornava a terra:
- Non mi aspettavo questa scelta. Credevo che saresti scappato o qualcosa del genere, invece di usare la Maou no Ono per parare il colpo. - ammise l’Angelo della Notte.
- Come mai ti sei fatto tutte queste idee di me? E perché conosci il nome di questo potere? È la prima volta che lo vedi! -
L’espressione stupita di Yami fu sostituita da un ghigno:
- A quanto pare non ti ricordi niente. - mormorò l’Angelo della Notte, ma l’altro lo sentì ugualmente:
- Che cosa intendi dire? -
- Ci siamo già incontrati molto tempo fa, più precisamente quando eri ancora umano. Il nome Yamato Kagemaki ti dice niente? -
 
 
Angolo di Emy
Per un po’, credo che i titoli dei capitoli saranno gli elementi che usano gli Angeli della Notte oppure avranno un riferimento ai loro avatar.
E ora una piccola domanda: secondo voi, chi è Yamato Kagemaki?
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
  
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