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Autore: RONNIE1995    05/05/2013    3 recensioni
“Malik!” Mark pronuncia il suo cognome con disprezzo facendoci risvegliare dallo stato di trans in cui ci trovavamo entrambi. “Robinson!” cazzo questi due devono proprio odiarsi a morte…si guardano come se volessero vedere l’altro sotto un treno o appeso con una corda ad un albero. “Ronnie!” Zayn dice anche il mio nome con odio…e io non ne capisco il motivo. Troppo ferita non rispondo..mi volto e cerco di allontanarmi, ma vengo fermata dalla manona di Mark che mi afferra con forza il polso. “Noi due dobbiamo finire un discorso!” mi dice guardandomi malizioso e furioso allo stesso tempo. “NOI – dico con disprezzo – non abbiamo più niente da dirci, e ora lasciami!” dico cercando di non far percepire il tremito nella mia voce. Cerco di divincolarmi ma la sua presa è forte, troppo. Mi strattona facendomi avvicinare a lui un po’ di più. Sta per tirarmi ancora di più a se quando una mano si posa con decisione sul mio braccio, poco più su rispetto alla sua stretta. E’ Zayn.La sua stretta è più delicata di quella di Mark ma è comunque più forte rispetto al solito.“Lasciala immediatamente!” Mark sposta lo sguardo su Zayn. Si guardano ancora peggio ..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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9. PAINS OF THE PAST

                

Pov’s Ronnie

 

E’ sabato…come al solito Andy è uscita per andare a lavoro… io decido di andare al college per sviluppare alcuni scatti nell’aula di fotografia..la professoressa mi ha gentilmente “Prestato” l’aula nel caso ne avessi bisogno. Non appena metto piede in quella stanza mi sento subito meglio… ormai questo è il mio mondo, ma non lo è sempre stato…una volta e, a volte anche ora, lo era/è il pattinaggio. Per quanto mi manchi il pattinaggio molto più spesso di quanto crediate non riesco a respirare. Ho talmente tanta voglia, bisogno di rimettere i pattini e volare sul mio paradiso personale, il ghiaccio. Avete presente quando una persona deve stare attaccata ad una macchina per respirare?? Bè il pattinaggio era la mia macchina che mi permetteva di respirare… sono sempre stata una persona forte, determinata e pronta a tutte le evenienze; ma l’infortunio al ginocchio e il mio conseguente ritiro dal pattinaggio ha intaccato questo mio modo di essere…l’unica cosa che è stata in grado di cambiarmi, indebolirmi. Tutta la forza che le persone mi attribuivano e mi attribuiscono è stata insufficiente davanti a questo amaro avvenimento. Mi ha segnato indelebilmente diventando un tatuaggio che ha deturpato la mia anima rendendola incapace di riprovare un amore e una dipendenza simile per qualcosa, per qualcuno. L’unica cosa che mi ha impedito di sprofondare e di perdermi è stata l’arte, in tutte le sue forme, in particolare il disegno e la fotografia… ora mi ritrovo nuovamente dipendente da qualcosa e la paura di perdere anche questa volta è tanta, ma è anche tanta la voglia di vivere e di lasciarsi alle spalle il passato per poter andare avanti e, magari, chi lo sa, tonare ad amare qualcuno o qualcosa con la stessa intensità con cui amavo il pattinaggio.

 

*Un’ora dopo*

 

Sviluppate le foto le metto in una di quelle buste bianche apposta, sistemo tutto e esco… una volta fuori mi incammino superando molti capannoni…ogni capannone è una palestra apposita per uno sport…Alla fine di tutti questi ce n’è uno, è quello dopo il Dojo dove si allena Zayn…è il più grande di tutti e mi incuriosisce un casino così decido di vedere che sport si pratica con il brutto presentimento che presto il mio cuore riceverà un’altra stilettata. Infatti non appena entro un pezzo del mio cuore, già spezzato, case a terra e rimane in questo luogo…un pala ghiaccio. La voglia di rimettere piede lì sopra è troppo forte così prendo un paio di pattini a noleggio, li indosso e…ecco ho appena rimesso pattino sul ghiaccio…passo  dopo passo riprendo confidenza con quello che doveva essere il mio compagno di vita. Prendo velocità fino a pattinare ad una velocità pazzesca sentendo l’aria sul viso e tra i capelli…la sensazione più bella di tutta la mia vita. Presa dall’entusiasmo provo a fare un Axel. Salto…sono in aria e finalmente torno a respirare dopo tanto tempo…atterraggio perfetto… non so cosa mi ha suggerito questa cosa ma provo a fare direttamente un triplo… al terzo giro sono al settimo cielo…ultimo mezzo giro e…ora atterro…poso il pattino sul ghiaccio, atterrando con la gamba “Malata” o meglio il ginocchio.. all’improvviso il ginocchio cede e io cado sul ghiaccio con tutto il peso gridando dal dolore…sento un dolore indescrivibile…lo stesso dolore provato un anno fa…lo stesso dolore che mi ha chiuso la porta del mio mondo. Ed è qui che inizio ad avere paura, ma non la paura che provi quando vedi un film Horror, una paura profonda che già era dentro di me e che ora è uscita fuori in tutta la sua intensità. Provo ad alzarmi ma il dolore si amplifica, se possibile e tiro fuori dalla mia gola un altro acuto. Il mio grido deve essersi sentito fino a casa, in California. Non posso muovermi perche il mio ginocchio fa troppo male, il mio cellulare è  nella borsa al bordo della pista e il college di sabato mattina è poco frequentato…non mi dite che dovrò passare il fine settimana a gelarmi il culo sul ghiaccio con il ginocchio messo male perche mi taglio la gola con la lama del pattino e facciamo prima… all’improvviso si apre la porta del capannone e uno Zayn preoccupato si fionda dentro… “Zayn!” grido e scuoto l mani in aria sperando che mi veda..e infatti il suo sguardo si muove fino a che non si posa su di me. “Ronnie??” Non appena vede che sono semi sdraiata sul ghiaccio corre da me rallentando sul ghiaccio… Mi si avvicina e si inginocchia “Cosa è successo?? Perche sei qui per terra??” “Gioco a tombola con i pattini!! Secondo te?? Zayn sono caduta e non riesco ad alzarmi” si alza e mi da una mano, pensando che il mio problema sia solo il culo pesante… provo ad allunare la mano, prendendo la sua cerco di alzarmi…ma il dolore al ginocchio mi fa soffrire costringendomi a lasciare la sua mano per ricadere di botto sul ghiaccio con il culo… Zayn si rende conto che la cosa è un po’ più seria di un semplice doloretto al culo così si piega sulle gambe, mette un braccio dietro la mia schiena e uno sotto le mie gambe e mi tira su…è così imbarazzante ma in quel momento non mi interessa di nient’altro all’infuori del mio ginocchio. Camminando molto piano esce dalla pista, una volta uscito aumenta il passo. Non so come, riesce a prendere le mie cose e me le mette sulla pancia continuando a camminare con questa ippopotama tra le braccia. Esce dall’edificio e mi posa su una panchina esterna “Cosa ti fa male??” mi chiede “ Il ginocchio” rispondo prova a toccarlo cercando di farlo muovere ma non appena lo fa viene fermato da un mio lamento… “Ronnie non sono un medico ma…se non è rotto ci sei andata molto vicina” prende il suo cellulare dalla tasca posteriore dei suoi Jeans, compone un numero e poi si allontana passeggiando…lo sento parlare ma non riesco a capire cosa dice…attacca e torna da me “Sta arrivando l’ambulanza…purtroppo la mia moto non è il mezzo adatto per portarti in ospedale, sai com’è” “Effettivamente!!” dico io ridendo un pò istericamente. La verità è che dietro a questa risata si nascondono tante di quelle lacrime che potrebbero far strabordare il Tamigi. Lui lo capisce infatti viene vicino alla panchina, si siede e mi fa appoggiare con la schiena al suo petto “Ti fa tanto male??” mi chiede, ma capisco che non si riferisce solo ed esclusivamente al dolore fisico per questo rispondo: “Tu non sai quanto”. Dopo questo passano 10 minuti di silenzio in cui entrambi godiamo del contatto con l’altro.

Arriva l’ambulanza…Zayn mi riprende in braccio e mi posa sulla barella… dopo questo non mi ricordo esattamente quello che è successo…mi hanno addormentata, e mi sono svegliata in una stanza tutta bianca in un letto altrettanto bianco e il ginocchio fasciato da una fasciatura anch’essa bianca…è tutto troppo bianco…mi opprime tutto questo bianco… il bianco è attivo ma triste e non così puro come tutti pensano…almeno per me. Il bianco è il colore del nulla e del tutto, antisettico e così odiosamente…bianco. Altrimenti perche negli ospedali tutto è bianco…perche il bianco rappresenta tutto e niente…la vita, la morte. La stanza è vuota ma la portafinestra che da sul piccolo balconcino è spalancata e si riesce ad intravedere la figura di un ragazzo…indossa dei Jeans chiari una maglietta bianca e una giacca di pelle nera…sta fumando. Un momento ma lui..lui è Zayn. Minchia ci fa lui qui?  vabbe che grazie a lui sono qui ma dopo…poteva, doveva andare via…invece è rimasto… perche è rimasto?? Magari si sentiva in obbligo. Si sicuramente è questo il motivo per il quale è ancora qui, gli ho fatto pena e se fosse andato via si sarebbe sentito in colpa. Colpo di tosse… lui si gira e vedendo che ho gli occhi aperti spegne la sigaretta quasi intera e la getta via. Entra nella stanza e preme un bottone “Hey!!” mi dice “Hey” wow siamo due maestri nel fare conversazione.. “Come stai??” gli chiedo, lui si mette a ridere e poi dice: “Guarda che dovrei essere io a chiedertelo…non sono io che me ne sto sdraiato in un letto d’ospedale” mi sa tanto che ha ragione “Comunque io sto bene…tu?? Come ti senti??” mi dice serio “Direi che mi sento…bene?!” già non sentivo quel dolore che si prova quando ti si è rotto qualche osso. “Mi sono rotta qualcosa per caso…dimmelo subito almeno strappiamo subito il cerotto, veloce e indolore” chiedo con un occhio chiuso e uno aperto aspettando di sapere il risultato della mia piccola e innocente bravata… “Fortunatamente non hai rotto nulla…ma il dottore ha detto che è stato una specie di miracolo non romperti ehm…di nuovo(?) il ginocchio” dal suo tono di voce si capisce che vorrebbe sapere quando e come mi sono rotta il ginocchio ma io non sono ancora pronta a parlare di questa storia…a mala pena lo sanno Andy e Mel…solo la mia famiglia è a conoscenza dei particolari. “Gli altri??” chiedo non avendo sentito ancora lo sclero della dolce Mel e non vedendo la piccola Andy camminare ansiosamente per la stanza…quelle due mi ammazzeranno non appena verranno a conoscenza del fatto che abbia rimesso piede, o meglio pattino, sul ghiaccio. La verità è che non possono capire…potrebbero farlo se perderebbero rispettivamente canto e ballo…è naturale.  “Sono fuori…a pranzo, sono andati via 10 minuti fa” bene quindi le due babbuine/tigri sapevano dell’incidente…Mel mi avrebbe ammazzato con le mani…Andy lo avrebbe fatto psicologicamente. La porta della stanza si spalanca e entra un signore di mezza età con un camice…bianco -.- “Bene signorina Lucas, il suo amico le ha già detto che non si è rotta nulla..Bè sappia che si è trattato di un miracolo, il suo ginocchio, già indebolito per la sua precedente frattura, non ha retto l’impatto e, fortunatamente ha ceduto immediatamente. Altrimenti temo che sarebbe nuovamente nella situazione di due anni fa… ho avuto un rapporto da parte del mendico che l’ha avuta in cura a quel tempo. Il ginocchio ora dovrà stare a riposo, a lungo termine, non dovrà fare sforzi di nessun genere” oh perfetto me lo devi dire tu brutto tricheco che non sei altro che ho fatto una stronzata?? Aspetta un momento…ma come faccio con il lavoro. “Scusi per lavoro io passo 6 ore al giorno per 5 giorni alla settimana su dei pattini a rotelle… se devo stare a riposo…vuol dire che devo licenziarmi!!” dico a metà strada tra l’incazzata e la maestra d’asilo che spiega ai suoi alunni qualcosa. “Mi dispiace signorina ma è necessario tenerlo a riposo…troppe pressioni rischia di ritrovarsi su una sedia a rotelle alla sua età.” Ecco: la frase che frantuma definitivamente il mio essere…altro che carriera finita, il mio maledettissimo ginocchio mi sta rovinando la vita. Detto questo il tricheco esce (poverino…vabbe non sono dell’umore adatto per salutare coi bacetti sulle guance la persona che mi ha appena comunicato che le mie possibilità di camminare sono state messe in pericolo). In tutto questo tempo Zayn se n’è stato in un angolo ad osservare ogni singola reazione sul mio viso. “Zayn puoi lasciarmi sola un momento per favore?” chiedo…sembra combattuto, ma alla fine esce…tentennante. Non appena si chiude la porta alle spalle…di loro spontanea volontà, le lacrime escono, scorrono sul mio viso…nessun singhiozzo o tirata su di naso. L’unica dimostrazione che io stia piangendo sono le mie guance bagnate. Quanto ancora dovrò sopportare di perdere… ho perso persino con il mio ginocchio. Alla fine è riuscito a rovinarmi la vita… sento delle voci nel corridoio, segno che i ragazzi sono tornati…infatti si sente la voce squillante di Mel… mi asciugo velocemente il viso col dorso della mano. Appena in tempo perche proprio in questo momento si apre la porta…entrano e ci sono tutti, perfino Rachel. Iniziano a bombardarmi di domande su come io stia…tre giorni dopo torno a casa… devo stare a letto per almeno un’altra settimana…il primo lavoro l’ho perso, mentre Mel e Andy hanno sistemato le cose allo Starlight,con Bob: ho due settimane di malattia, quindi sono apposto. I ragazzi mi trattano come se fossi di cristallo..quando Mel non c’è, ci sono Andy, Rachel o qualcuno dei ragazzi. Non ho più rivisto Zayn da quel giorno nella camera d’ospedale..sono un po’ dispiaciuta, lo ammetto. Ma che mi aspettavo da uno come Zayn..è già tanto se mi ha dedicato tutto quel tempo.

 

Pov’s Andy

 

Nei giorni seguenti non abbiamo mai lasciato sola Ronnie… a turno ci siamo presi tutti cura di lei…apparte Zayn che si è volatilizzato nel momento in cui siamo arrivati noi in ospedale…da quel giorno nessuno l’ha più visto. I ragazzi dicono che torna a notte fonda per cambiarsi e riuscire quasi subito. Eppure sembrava ci tenesse a lei…almeno come persona/amica. Con Niall va tutto a gonfie vele..troppo perfetto per essere vero..mi sembra di trovarmi in uno di quei film per adolescenti. In questi pochi giorni in cui siamo stati insieme ci siamo conosciuti meglio scoprendo delle cose di noi che hanno accresciuto il nostro interesse verso l’altro. Abbiamo provato anche a spingerci oltre ma io non sono esattamente pronta…vabbe credo sia normale dopo appena una settimana no??

 

FLASHBACK

 

Dopo una delle nostre cenette a lume di candela sul NOSTRO terrazzo Niall mi riporta a casa…non appena scendo dalla moto lui fa lo stesso.. poi però ci si appoggia. Mi sporgo verso di lui lasciandogli un bacio a stampo sapendo che a lui non sarebbe bastato…infatti quando sto per staccarmi mi mette una mano dietro la nuca e una sul fondoschiena (si avete capito bene) e mi spinge contro di lui approfondendo il bacio… “Vuoi entrare??” gli chiedo di getto pentendomi subito di averlo fatto…io volevo solo continuare a baciarlo all’infinito ma così avrei dato l’impressione di quella drogata di sesso che dopo 5 giorni deve per forza andare a letto col ragazzo … “Per un caffè immagino!!” dice ridendo sulle mie labbra. “Infatti..” dico io trovando un barlume di speranza. “Dai solo un minutino…ho voglia di parlare un po’ davanti ad una tazza fumante di caffè…anche perche in casa ci sono Ronnie, Mel e Rachel….” Le mie salvezze…ok forse mi sono un po’ ripresa…”D’accordo” dice. Entriamo cercando di non svegliare le ragazze. Ci addentriamo in cucina e chiudo la porta, non prima di aver lasciato i tacchi abbandonati in un qualche angolo del salone...sono solo con il mio dolcissimo vestitino corto a fiori, e scalza…ora lui vicino a me sembra molto più grande, più insormontabile e mooooooolto più alto. Mi avvicino al lavello e prendo la macchinetta del caffè.. inizio a prepararlo quando ad un certo punto sento delle mani posarsi sui miei finchi. Niall. Sento il suo corpo premere sul mio: il suo petto contro la mia schiena…le sue parti intime sul mio sedere…le sue braccia ora mi avvolgono all’altezza della pancia e lui inizia a baciarmi il collo… lascia una scia di baci che arte da dietro l’orecchio fino ad arrivare alla mia clavicola, lasciata scoperta dal mio vestitino a fiori senza spalline. Mi volto trovandomelo pressato ancora di più a me… lui riprende a baciarmi il collo, io sono quasi seduta sul mobile della  cucina, quando lui cerca di alzarmi il vestito sento che se devo fermarlo devo farlo ora…così dico: “Niall…aspetta, io…non..” molla subito la presa sui mie fianchi sistemandomi il vestito e togliendo con il suo pollice il rossetto sbavato sul mio musetto. “Hey…se non sei pronta…non fa niente…io per te aspetterei anche che una formica arrivasse fino alla luna se ci fosse la necessità!!” scoppio a ridere pensando che probabilmente dovrà aspettare realmente così tanto… ride anche lui con me “Grazie Niall…certo che però potevi usare una metafora migliore” “ Già” mi dice sorridendo come un bimbo di 5 anni. E’ così bello, e dolce. Preparo il caffè e rimaniamo a parlare per un’ora e mezza…poi lui mi saluta con un bacio molto poco casto e va via

 

FINE FLASHBACK

 

 Quella sera è stato dolcissimo, inizio a pensare di non meritarmi un ragazzo così meraviglioso… ora siamo tutti in cucina da noi ragazze per cenare. Ci sono anche i ragazzi, anche Zayn che stranamente si è fatto vivo anche se elude le nostre domande su dove sia stato tutti questi giorni, all’improvviso suona il campanello “Vado io” dico. Mi alzo ed esco dalla cucina…apro la porta e davanti a me trovo l’ultimaa persona che avrei mai voluto rivedere in vita mia…”Leon!!!” esclamo…

 

 

 

SPAZIO DELLA SOTTOSCRITTA LEPRICANA PSICOPATICA (ok mi sto dando troppi titoli ma la verità è che sto cercandomi un soprannome) mio fratello mi chiama VERONICACCA ma non mi piace molto..chissà com’è (si io mi chiamo Veronica…come la nostra Ronnie) forse non mi piace perché lo ha inventato quel ritardato crostaceo che mi ritrovo per fratello…ha 23 anni ma a volte è peggio di Louis quando fa i suoi pezzi con Kevin o le carote… e io ho ripreso da lui, è questa la cosa grave…o forse non mi piace perché include la parola CACCA…devo ammettere che lepricana mi piace…vabbe passiamo alla storia… questo capitolo è uno di quelli da *TEARS TIME* lo soooooo… ho cercato di renderlo un po’ meno doloroso con Andy e Niall…Ronnie come potete vedere ha sofferto e soffrirà molto…speriamo non per mano del nostro Zayn…vedremo…per la gioia delle mie amiche Silvia e Giorgia ho aggiornato…e spero anche per la vostra gioia…

Vabbe ho finito questo capitolo a mezzanotte e dieci…immaginate come sto…quindi scusate se non sono molto di compagnia maaaaa ho un sonno…e anche voglia di gelato, ma quella è normale…io ho SEMPRE voglia di gelato..ma c’è qualcosa di più buono del gelato??? Oddio ho attaccato col monologo…ora vado senno sono capace di continuare all’infinito a scrivere botta e risposta da sola

 

Saluti dalla vostra lepricana psicopatica scrittrice e al prossimo capitolo…VI PREGO LASCIATE UNA RECENSIONE, SCRIVETEMI LE VOSTRE IMPRESSIONI O INSULTATEMI MAAAA SCRIVETEEEEEEEEE…

 

XOXO al next capitulosssssss

 

 

  
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