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Autore: Channie    05/05/2013    1 recensioni
Una collaborazione manda Zelo, rapper e Maknae dei B.A.P, su tutte le furie. Questa collaborazione avverà con un dolce e timido ragazzo, Oh Sehun, anche lui Rapper e Maknae degli Exo-K. Per una fobia nata da quando era bambino , Zelo non riesce ad accettare l'idea di dormire con un uomo. per questo e per altri motivi, il giovane ferisce brutalmente l'animo del suo Hyung, diventando duro nei suoi confronti per non far notare la sua debolezza. Sehun inizia a nutrire un forte sentimento di odio nei confronti del più piccolo, che pian piano imparerà a conoscere il ballerino sempre di più. Ma chi dei due riuscirà ad ammettere che sotto quell'odio c'è un attrazione difficile da controllare?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Sehun, Sehun
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ero sdraiato su quel morbido letto. Un uomo incappucciato mi sveglia, mettendomi una mano sulla bocca. “Vieni bel bambino… Fammi vedere se questo ti piace…” L’uomo infilò una mano nei miei pantaloni. Piangevo … gridavo… Mamma … “NO!” … mi alzai di colpo con le lacrime agli occhi. Guardai le mie mani. Tremavo moltissimo. “Zelo calmati. Era solo un sogno. Niente di cui preoccuparsi!”. Mi toccai i capelli bagnati dalla sudorazione che quel terribile incubo mi aveva dato. Presi il mio cellulare e guardai l’ora dal display. Sette e mezza. E l’allenamento iniziava alle otto. Ero in ritardo. Svelto mi infilai nel bagno, mi cambiai e mi lavai. Andai a fare colazione. La cucina era bellissima. Aprii il frigo e presi la prima cosa che vidi. Chiusi e mi sedetti a tavola. Notai solo ora una cosa… una cosa che mi sarei dovuto accorgere da subito. Il dormitorio era vuoto. Nessuno era in casa. Dove sono tutti? Perché non mi hanno chiamato? Uscii di corsa dal dormitorio e mi diressi alla sala prove. Con mia grande sorpresa c’era Sehun che si allenava ad un ballo. Era solo lui però. Nessuna traccia degli altri. Che diamine ci faceva già li, quando dovevamo iniziare alle otto? “E’ bravo vero, il nostro Maknae?” Suho mi sbucò alle spalle con un passo felino, facendomi saltare in aria. “Diamine, mi hai fatto spaventare!” gli dissi. “Beh … Allora sono riuscito nel mio intento.” Disse divertito. “Scusa per ieri sera. È che tengo molto ai miei ragazzi. Sono molto protettivo come leader. Lo sono sempre stato. E Sehunnie è il mio dolcissimo maknae.” Notai che eravamo nascosti e stavamo entrambi spiando Sehun, che solo con la musica ad alto volume, danzava. “D-Da quanto è li dentro?” chiesi, imbarazzato. Non sapevo perché lo ero. Ma non aveva senso che quel ragazzo stesse li a quell’ora. “Mhh … Saranno più di tre ore che si allena da solo” … “TRE ORE? Vuol dire che si è alzato alle 4.30 per essere li alle 5?” chiesi stupito. “Si… Lui si alza sempre a quell’ora per ballare un po’ da solo. Si guarda allo specchio… mette la musica più alta che può… e poi si lascia andare… libero come un uccello che ha visto la gabbia per tutta la sua vita. Per lui ballare è tutto. Si allena quasi tutto il giorno.” Disse Suho. Sgranai gli occhi. Portai lo sguardo dal leader al maknae e lo guardai ballare. In effetti si … era davvero bravissimo. Ogni passo sembrava contorcergli i muscoli, ma sorrideva. Il sudore gli scendeva dalla pelle fino a bagnare il pavimento. La sua figura allo specchio sembrava riflettere un angelo in tutta la sua bellezza e in tutto il suo splendore. Era davvero bellissimo. Un momento. Io lo odio. Perché lo stavo fissando così istintivamente? Cosa mi prendeva?... L’istruttore interruppe il suo splendore, irrompendo nella stanza. Entrai, non volevo essere ripreso per essere arrivato in ritardo, quando stavo dietro a quella porta da un po’. Sehun mi lanciò uno sguardo fulminante e con gli occhi ancora bagnati dal sudore. “Sehun… Quante volte ti avrò detto di non allenarti prima … sarai stanchissimo ora!” disse il signor Kim, il nostro allenatore … Doveva insegnarci i passi di danza per il video. “Mi scusi signor Kim. Ce la posso fare tranquillamente” disse lui con un filo di voce, che derivava dalla stanchezza che cercava inutilmente di nascondere. “Dormito bene sul divano, signor Choi?” mi disse con un tono di voce spaventoso, quasi di sfida. Non risposi. Non volevo arrabbiarmi dopo la nottata che avevo passato . Cercai di togliermi dalla testa il sogno che avevo fatto. “Allora … Iniziamo?” Nelle due ore successive, imparai cosa significava buttare sudore mentre ci si allena. Ballavamo senza musica, visto che non avevamo registrato ancora nulla. Infatti, dopo gli allenamenti e dopo aver fatto una doccia, ci dirigemmo alla sala di registrazione. Lungo il corridoio che portava a quella stanza, io e Sehun non parlammo. Lui guardava ai lati del percorso, come feci io. Arrivati, un omino minuto ci accolse e ci spiegò come dovevamo registrare. Prima io e poi Sehun. Entrai nel gabbiotto con il testo che avevo imparato a memoria solo il giorno prima e ci stetti per circa un ora. Quando l’uomo mi face cenno di uscire, entrò Sehun. “Prego, Siediti pure qui!” mi disse l’uomo. Feci un cenno con la testa e mi sedetti vicino a lui. “Parti” la musica partiva. Era una canzone con un ritmo molto vivace. Molto acceso direi. Ballabile e orecchiabile. Avrebbe avuto un sicuro successo. Le parole uscivano libere da quelle sottili labbra rosee. Lui si sforzava per non far sentire quel difetto di pronuncia, anche se non ci riusciva… soprattutto perché aveva un rap piuttosto veloce. Pensavo ancora a come ballava. Era un punto fisso nella mia testa. Quei movimenti… e ora quella voce. Finito di registrare, almeno per oggi, ci dirigemmo al dormitorio. Sehun si diresse in cucina, cercando di mettere qualcosa sotto i denti. Io, invece, andai nel salone dove trovai Chanyeol e Baekhyun che guardavano un film insieme agli altri tre membri. “ Vi unite a noi? Stiamo per vedere un film horror” disse Chanyeol sfoggiando un sorriso strepitoso. “No grazie, vado in camera a vedere qualche cosa per conto mio.” Si gira e se ne va, chiudendo a chiave la porta della stanza. “Suho … Da quanto tempo è che Sehun guarda *qualche cosa per conto suo* in camera … da solo … chiudendosi la porta a chiave?” disse Kai con un sorrisetto malizioso. “Sinceramente è meglio che lo lasciamo stare per un po’ da solo. È molto stressato e ne avrà ancora per due mesi. Dovete capirlo ragazzi. Anzi, dobbiamo capirlo.” Disse Suho. Io ero imbarazzato da quello sguardo che il leader mi lanciò quando dire la parola *dobbiamo*. “Penso che mi rintanerò nel terrazzo io. Chiamerò i B.A.P per sentire come stanno.” Dissi, prendendo il mio telefono e uscendo dalla porta finestra. Ora ho bisogno di qualche minuto per me.
   
 
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