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Autore: ADDICT    05/05/2013    6 recensioni
- Harry, guarda la lista, ho battuto tutti voi!- disse Zayn Malik sulla porta dell’aula di scienze, sventolando un foglio bianco un po’ spiegazzato sotto il naso dell’amico riccioluto. Harry fissò il foglietto con gli occhi quasi incrociati.
- Non ci credo, cazzo! fa vedere- quasi urlò Niall, il biondo dagli occhi color del mare sfilando il foglio dalle mani di Malik.
- Cazzo. Cazzo. Cazzo. – continuava a borbottare Niall facendo scorrere gli occhi da destra a sinistra velocemente sulla lista scritta sul foglietto.
- Zayn sei arrivato a 99 ragazze in quattro anni, cazzo! Stai vincendo tu! – piagnucolò Harry.
- Me ne manca una sola, e poi avrò vinto questa maledettissima sfida.- disse soddisfatto Zayn strofinando una mano sull’altra con un sorrisetto beffardo.
-Zayn, non cantare vittoria te la trovo io la numero 100. E non sarà una passeggiata- si intromise Liam. Detto ciò strizzò gli occhi e si mise una mano sulla faccia come a spremere le meningi per trovare la fatidica numero cento per il suo amico.
In quel momento Zayn sentì Louis muoversi di scatto verso di lui e dirgli nell’orecchio- Lei. – indicando una ragazza che veniva verso di loro.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ho scusanti per postare mille mesi dopo, mi dispiace molto, ho avuto una specie di blocco, ogni volta aprivo questa maledetta pagina non facevo che fissare insistentemente quella stupida lineetta tratteggiata che lampeggiava, sperando che magicamente mi comparissero le lettere sul foglio bianco.
Quindi volevo solo chiedervi SCUSA, per il resto non importa se non recensirete più, vi capisco! Io continuerò a mettere capitolo per capitolo la storia, sperando di aver ritrovato un po’ di fantasia! Grazie della clemenza e della pazienza.
Grazie davvero, mi dispiace molto. :)



 


 
Era il momento di Lana del Rey e della sua musica.  Ad Annie  non importava nient’altro che starsene da sola al parco, ad ascoltare le note che fluidamente scorrevano una dopo l’altra.
Si sentiva confusa, frastornata e non capiva cosa succedesse esattamente nel suo cervello.  Qualche mese fa non pensava di essere in mezzo a un triangolo. Un triangolo le cui punte erano lei e altri due ragazzi agli estremi.
Da una parte c’era il suo amico di infanzia, Harry, colui che era sempre stato per lei come un fratello, quello che poi era sparito per anni trovandosi altri amici e scordandosi anche di salutarla durante i primi anni di liceo, quello che fino a qualche settimana prima non le rivolgeva la parola, quello che l’aveva baciata alla festa, quello che il giorno seguente si era dichiarato cercando di baciarla un’altra volta.  Harry il ragazzo con il sorriso stampato sulla faccia sempre, dolce, romantico, affettuoso, una specie di Peter Pan.
Dall’altra parte c’era Malik. Malik lo stronzo, egoista, egocentrico, il donnaiolo, il playboy della scuola, quel ragazzo misterioso e affascinante. E lui, beh, lui faceva la parte del pirata.
La melodia di Lana del Rey e la sua voce armonica sembrava aver preso il ritmo accelerato del cuore della ragazza. Come poteva anche solo pensare di essersi trovata in un guaio simile? Lei che aveva sempre voluto stare da sola, che non i fidava mai di nessuno.
A qualche centinaio di metri, verso il centro del parco, Annie sapeva che c’era un prato grande piano.
 Harry le aveva scritto un messaggio qualche ora prima dicendole che se voleva poteva raggiungerlo per vedere un’amichevole dove lui avrebbe giocato come portiere.
Aveva ringraziato il riccio, era stato gentile e premuroso ad invitarla. Ma non aveva molta voglia di andarci a dire la verità.
Preferì di gran lunga starsene da sola con i suoi pensieri.
Annie sbuffò, sdraiata tra l’erba ricoperta di rugiada di quel mattino nuvoloso, tirandosi su sui gomiti, e aprendo gli occhi per intravedere di nuovo la luce. Le piaceva sonnecchiare al parco, Avete mai provato a sdraiarvi in un luogo pubblico ma isolato e aspettare che tutti i vostri pensieri si lascino andare in un turbinio scatenato? Adorava quella sensazione.
Aprì la cerniera dello zaino che aveva i fianco e ci frugò dentro. Ne estrasse un’arancia e cominciò a sbucciarla. Avendo la musica nelle orecchie non si rese conto che qualcuno si era appena seduto alla sua dall’altra parte, proprio vicino a lei e si era steso  con le braccia incrociate dietro la testa.
- Dio, Malik!- esclamò lei qualche secondo dopo per la sorpresa, portandosi una mano sul petto teatralmente e togliendosi le cuffie, notando il corpo lungo e disteso di Zayn
-Lo so che sono un dio per te, piccola- affermò convinto il ragazzo, tenendo gli occhi chiusi, godendosi l’aria frizzante che gli solleticava il viso.
-Spiritoso- lo gelò Annie – Non hai di meglio da fare che rompere a me di domenica mattina?-
-In effetti…- ci pensò su strizzando un occhio solo –no mi dispiace- concluse poi, tirandosi su improvvisamente e avvicinandosi rapidamente  alla ragazza.
Le loro braccia si sfiorarono per una manciata di secondi, e Annie provò dei brividi improvvisi. Si riscosse subito e diede la colpa al freddo di quella mattina, distogliendo lo sguardo dal viso del ragazzo che stava a qualche centimetro da lei, continuando a gustarsi la sua arancia come se niente fosse.
-Me la fai assaggiare? – la domanda di Zayn aveva certamente un doppio senso, e appena la pronunciò Annie si volse a guardarlo male così rapidamente da farsi male al collo.
Cominciò a massaggiarlo con una mano mentre con l’altra gli porse uno spicchio del frutto che aveva in mano.
-Tieni cafone- sussurrò a bassa voce sperando di non essere sentita. Speranza inutile.
-Cafone? Senti Cross, ti ho capita sai?- ridacchiò il moro prendendo un grosso morso di arancia. Annie lo guardò interrogativamente non capendo a cosa alludesse.
-Spiegati- lo incalzò.
-Vedi, tu sei proprio come…un’arancia- disse semplicemente lui, gli occhi fissi sul frutto intento a sbucciarne un’altra parte.
-Un’…arancia?- Annie credette che stesse scherzando e assottigliò gli occhi cercando un secondo fine a quella stupida descrizione.
-Si. Un’arancia- affermò Zayn con convinzione – Le arance hanno una scorza durissima, una buccia forte, dall’aspetto quasi cementato, e si fa fatica a sbucciarle. Ma se ci riesci puoi scoprire che al loro interno sono dolci e fragili.  E se riesci a scavare ancora meglio nel loro cuore scopri che hanno un succo amaro e dolce allo stesso tempo, una specie di combinazione magica. Tu sei un’arancia: tu hai una corazza all’esterno che fa credere al mondo che sei una dura, in realtà sei una persona sensibile e molto insicura, proprio come questo frutto e l’unica cosa che ti serve è qualcuno che decida di  aiutarti a togliere quello scudo protettivo che circonda la tua persona.- spiegò con facilità.
Annie chiuse la bocca deglutendo a fatica, sperando che nessuna mosca fosse entrata nel frattempo. Zayn l’aveva stupita, magari il suo discorso era pieno di doppi sensi ma l’aveva detto con una tale semplicità che l’aveva colpita. Nessuno era mai riuscito a descriverla in modo così puntiglioso e rigoroso, nemmeno sua madre. Nessuno.
La ragazza continuava a guardarlo con occhi liquidi, in apnea.
Zayn d’altro canto, tranquillo alzò lo sguardo, avendo finito la sua arancia e incontrando gli occhi della ragazza pieni di stupore, si pulì le mani una con l’altra come applaudendo e le sorrise. Un sorriso sincero, puro.
-Stai giocando con me, Zayn?- disse Annie in un soffio dopo essersi momentaneamente ripresa.
-Perché dovrei?- rispose lui facendo spallucce.
-Io me ne vado- decretò lei.
Si alzò di scatto raccogliendo le sue cose con rapidità, senza nemmeno dargli spiegazioni o concedendogli un saluto. A passi lunghi scese la collinetta  e si diresse verso l’uscita del parco, si girò un secondo a guardare nella direzione di Mister So-tutto-io ma se ne pentì subito. Lo vide in piedi mentre rideva sguaiatamente e si girava in direzione opposta verso il centro del parco.
Era troppo per lei, si sentiva scoperta, messa a nudo da quelle dichiarazioni. Come aveva esattamente fatto non le era chiaro, ma la verità era proprio che quello stronzo di Malik l’aveva spogliata del suo scudo proprio dicendole quella cruda verità. 
Troppo scombussolata da quell’incontro spiacevole, trafelata cominciò a camminare a passo svelto.
Aveva in mente solo le parole di Zayn. Se in un primo momento era convinta di essergli grata per aver messo luce sulla sua indole, ora era incazzata nera. Come aveva osato? Non la conosceva neanche. Non si doveva permettere di parlarle in quel modo, come se fosse un caro amico. Non…non aveva capito niente! Quello stronzo. Che se la rideva pure! L’avrebbe pagata.
Presa da un lampo di genio si bloccò proprio al cancello di uscita, un sorrisetto aleggiava sul suo viso, poi fece dietro front e con passo deciso si riavviò verso il centro del parco. Sembrava un soldato, decisa e fiera della sua decisione procedeva come un panzer da combattimento, una volta raggiunto il luogo desiderato sempre camminando, abbandonò il suo zaino in mezzo al prato. Vide il ragazzo a qualche metro da lei.
Si fermò un attimo, aspettando che il ragazzo alzasse gli occhi e si accorgesse della sua presenza, e così fece. Poi Annie riprese a camminare, non sapendo se stesse prendendo la decisione giusta o quella sbagliata. Non se ne curò.
Scostò alcune persone che si trovavano in mezzo al prato e che la guardavano, ma lei aveva occhi solo per il ragazzo che aveva davanti a lei e che vedeva avvicinarsi. L’aria si era fatta più tesa nonostante un raggio di sole avesse fatto capolino tra le nuvole nell’ultimo momento e mentre camminava Annie notò che un soffio di vento stava scompigliando lentamente i capelli del ragazzo che ormai si trovava a pochi passi da lei.
Lui, la fronte aggrottata, lo sguardo fisso nei suoi occhi, confuso.
Lei, decisa più che mai non si fermò e appena se lo trovò davanti prese con entrambe le mani il viso di Harry, e con slancio, lo baciò.
Harry.
Non le importava che ci fossero le persone intorno al campo a fissarli. Non le importava che i compagni del riccio stessero festeggiando la loro vittoria. Non le importava che a bordo campo  Zayn Malik aveva gli occhi sgranati e liquidi di gelosia pura.
Quest’ultimo con la mascella contratta lasciò che le sue braccia prima incrociate al petto ora penzolassero ai lati del suo corpo.
Lei aveva interesse solo per Harry in quel momento.
Tra la gente, lei lo baciò.
Harry Styles che dopo qualche secondo di pura sorpresa sembrò rianimarsi e le prese i fianchi approfondendo il bacio, sperando che non avesse mai fine.
  
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