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Autore: light in the darkness    06/05/2013    2 recensioni
L'Oracolo ha deciso.
Farà nascere due bambini, in parti diverse del mondo..
Una in Australia e uno in Inghilterra.
Questi due bambini crescendo scoprono di essere diversi dagli altri, di poter fare cose che nessun'altro sa fare..
Loro due non si conoscono, non si sono mai visti, però, ogni notte, nei sogni, vedono pezzi della vita dell'altro.
E cos'è quel nastro rosso legato al loro mignolo della mano? come mai solo loro lo vedono? E come mai sembra che non finisca mai?
Melody e Louis partiranno alla ricerca della fine del nastro.
Ma cosa succederà quando il nastro finirà? ...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il bambino apre lentamente gli occhi.
La prima cosa che vede è sua madre con gli occhi lucidi.

“Che ti è successo, piccolo?” chiede in lacrime.

“Sono.. sono ridicolo.” Risponde freddo lui evitando di guardarla negli occhi.

“No, non sei ridicolo.. chi ti ha detto che sei ridicolo!?”

“Che te ne frega a te!? L’hanno detto a me! Fatti i fatti tuoi!” sbotta alterato Louis.

La donna se ne va senza fiatare, non sa a cosa pensare.
 

Louis passa l’intera giornata a non parlare con nessuno, si limita a guardare fuori dalla finestra, a pensare a posti sconosciuti, luoghi lontani, in cui non è mai stato.
Guarda l’orologio poggiato sul comodino e nota che sono le 3 di notte.

“Chissà se qualcun altro è sveglio come lo sono io.” Mormora.

Pochi secondi dopo le sue palpebre si fanno pesanti e lui si addormenta.
 
“Lasciami!” urla una bambina dai capelli rossi.

“Stai calma! Stai calma non ti faremo del male!” le urla un poliziotto.

“Io non voglio tornare a casa!” piagnucola lei.

“Dovrai, tuo padre è ansioso, ti aspetta!”

“No! Non voglio! Lasciatemi in pace! Andate via!” prova a fuggire.

La bambina è molto veloce ma i poliziotti essendo più alti e più allenati la prendono in pochissimo tempo.

“No, vi prego! Per favore!” tenta disperatamente di liberarsi.

I poliziotti la caricano in macchina sotto lo sguardo curioso dei passanti.

 
“Perché sei scappata?” chiede un uomo sulla cinquantina con la faccia da psicologo.

“Volevo esplorare.” Mente la bambina, sa bene cosa potrebbe accadere, sa che potrebbero mandarla all’orfanotrofio ma lei non vuole.

“E perché non hai chiesto a tuo padre di venire con te?”

“Perché non avrebbe capito…” risponde semplicemente.

“Non avrebbe capito cosa?”

“Il mio bisogno di esplorare.”

“Ok..” dice sorridendo alla bambina.

“Melody, vuoi un biscotto?” chiede un poliziotto.

“Mmmh.. si, per favore!”

 
Il viaggio dura a lungo e la bambina si addormenta con la testa poggiata su uno dei poliziotti.
 

Quando arriva in centrale qualcuno la prende in braccio e la porta verso suo padre e sua sorella.

“Ha fatto molti capricci ma tutto sommato è una brava bambina” spiegano gli agenti.

“Grazie.. e scusate.” Si scusa il padre.

“Signor King, non vi preoccupate, è il nostro lavoro.”

 “Signor King, sono Miguel Lautner, uno psicologo… vorrei parlarle, posso?” domanda lo psicologo.
“Certo.”

Silenziosamente, i tre si chiudono in una grande stanza piena di libri e giornali.

È molto accogliente, ha delle tendine rosse, la scrivania di legno scuro e  i muri color oro.
 
“Allora… da dove cominciare.. sua figlia è una bambina… speciale, molto matura per la sua età.” Inizia a parlare lo psicologo. “è molto autonoma, probabilmente nessuno si farebbe Melbourne, Sidney a piedi, figuriamoci una bambina di 6 anni.”

“Beh, si.. Melody è diversa..”

“Come si comporta in casa?”

“Non parla molto, preferisce guardare fuori dalla finestra in silenzio.”

“Signore… Melody… è mai stata.. maltrattata?”

“Che mi significa questa domanda?! Io non ho mai toccato Melody!” urla il signor King.

“Si calmi, le ho soltanto fatto una domanda, non c’è bisogno che si scaldi.”

“Ok.. comunque ora devo andare via, quindi mi dispiace ma .. ciao!”
 
Il signor King si alza fulminando con gli occhi lo psicologo.

“Melody, Svegliati!” urla nelle orecchie della bambina che salta sulla sedia dallo spavento.

“Ok…” borbotta.
 
Dopo circa 20 minuti arrivano a casa e il padre stringe la mano sul polso di Melody facendola gemere dal dolore.

“Mi fai male..” piagnucola.

“Sei una stupida!” le urla tirandola in casa.

Melody non risponde e l’uomo le da un forte schiaffo che la fa cadere a terra.

“Sei una pazza! Come ti è saltato in mente!? Sai che avrebbero potuto togliermi mia figlia?! Sei un’incosciente , quando ti decidi a crescere?! Sei una stupida. Se fossi stata veramente mia figlia saresti
stata intelligente!” sputa l’uomo.

“Non… non sono tua figlia?” piange la bimba.

“Non sia mai, una figlia come te non la vorrei nemmeno se fossi morto, io ti tengo in casa solo perché……” il signor King ripensa alle parole di sua moglie poco prima di morire. “Vai in camera tua, sei in
punizione.”
 
La bambina, in lacrime corre nella sua stanza e vi si chiude dentro.
Si stende sul grande letto e si addormenta con un mal di testa fortissimo e il cuscino bagnato.

 
 
“Louis.. mi dispiace.. “ sussurra la mamma del bambino baciandogli la fronte.

Lui si sveglia e apre gli occhi.

“Scusa mamma.. ti voglio bene..”

“Non ti preoccupare, comunque tu sei perfetto così come sei, lascia perdere quello che ti dicono gli altri, ok?”

“Ok…”

“Ora vado a prenderti la colazione… “ annuncia la mamma.

 La mamma esce dalla stanza lasciando Louis solo.

Lui ripensa al suo sogno, a come ha sofferto quella bambina.
La sua fronte inizia a prudere e lui corre a grattarsi.
Un urlo di sorpresa gli sfugge dalle labbra.

Un nastro rosso è legato al mignolo della sua mano.



Look At Me!
Scusate, scusate, scusate, scusate tanto per il ritardo! ç_ç è solo che manca un mese alla fine della scuola e devo studiare ç_ç
Anyway, scusate anche se questo capitolo fa schifo.
è orribile.
non l'ho nemmeno riletto quindi scusatemi gli errori.

  
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