2 (prima parte).
La
mensa era come al solito gremita di studenti - non avrei mai capito
il perché: c'erano tre sorveglianti che camminavano tra i
tavoli
rotondi e azzurri assicurandosi che nessuno facesse troppo casino, si
assicuravano perfino che il tono della voce non sia troppo altro o
che gli argomenti che affrontassimo non riguardavano qualcosa di
troppo spinto o illegale, non a caso erano state scelte per questo
ruolo tre vecchie decrepite con voci squillanti e con dei solidi
valori. Praticamente era come stare in classe o forse anche peggio.
Per non parlare poi del cibo, dovevi essere fortunato a non trovarci
qualche capello o che il polpettone sia marrone e non rosso sangue.
Quindi, mi chiedevo per quale strano motivo ci rincontravamo tutti
lì
nonostante queste cose? –, la signora McCole, la sorvegliante
più
irritante tra le tre, mi squadrò dalla testa ai piedi non
appena
varcai la soglia. Ecco un'altra cosa che non avevo mai capito:
perché
quella vecchia bisbetica mi odiava così tanto? Che cavolo le
avevo
fatto?
Mi diressi al solito tavolo che le mie amiche occupavano,
ovvero vicino la finestra in modo da essere quanto meno possibile
lontane dal controllo delle tre magere, ma casualmente
i miei passi furono intercettati da quelli di Lola ovvero la troia
della scuola, quella VERA però, tanto violentemente da farmi
cadere
col sedere atterra. Ormai ero talmente tanto abituata a sentirmi
derisa dell'intera scuola che le loro risate sguaiate non mi
scalfivano, non più almeno, ma c'era una risata che riusciva
a farmi
diventare i nervi a fior di pelle. Era l'unica risata che non
tolleravo, l'unica risata capace di farmi imbestialire più
di quanto
avessero potuto fare tutte quelle della scuola messe insieme e
indovinate a chi apparteneva?
Andiamo è molto semplice e so che
già avete capito di chi si tratta: Ty Adams.
In quel momento si
trovava proprio accanto a me, comodamente seduto al tavolo delle
persone più popolari della scuola. Possibile che ogni suo
atteggiamento mi mandava sempre di più nel caos? Quando mi
scontravo
con Lola o se la rideva di gusto congratulandosi poi con quest'ultima
oppure la guardava con rabbia e odio. Cavolo era un incognita per me
quel ragazzo. Inutile dire che mi sbalordiva ogni giorno sempre di
più nonostante avessi ormai capito che la sua
viscidità non aveva
alcun limite e il fatto che sapesse recitare egregiamente non aiutava
per niente. Ci avevo pensato mille volte e tutte le volte giungevo ad
una sola conclusione: aveva preso delle lezioni di recitazione.
Si
perché avere così tante facce sarebbe stato
impossibile anche per
una persona che soffre di disturbo della personalità.
Avevo
constato sulla mia stessa pelle quanto fosse bravo a nascondere alle
persone le sue mille facce mostrando solo il lato che i suoi
interlocutori volevano vedere. Fortunatamente era successo solo una
volta visto che successivamente l'avevo, prontamente, allontanato ma
il ricordo di quella seria e lunga – anche unica –
chiacchierata
era ancora vivido nella mia mente: erano passati solo pochi giorni
dall'inizio della scuola e come ogni anno c'era il ballo
d'inaugurazione, una cavolata che probabilmente solo l'istituto di
cui facevo parte io organizzava in tutta New York, dove si
inaugurava, da qui il nome dell'evento, il nuovo anno scolastico.
Che
immaginazione!
Ma tornando a noi: il ragazzo con che mi aveva
invitata se l'era svignata dopo l'ennesima volta che avevo rifiutato
di ballare con lui, io invece me ne stavo seduta pensando a quanto
quei balli fossero una cazzata.
Si è intuito che odio i balli?
Le
mie amiche erano tutte in pista a ballare con i rispettivi
accompagnatori e io stavo seriamente pensando di tornarmene a
casa...ah se l'avessi fatto sul serio!
Stavo per alzarmi quando
qualcuno si sedette accanto a me.
«
Ciao! » sbottò per attirare la mia attenzione.
Mi voltai verso
la sua parte e, dopo aver visto il sorriso enorme che increspava la
faccia del mio interlocutore, sorrisi a mia volta.
« Ciao. »
salutai poi anche io trovandomi a pensare a quanto fosse diventato
bello.
« Bella festa eh? » chiese distrattamente mentre si
guardava intorno.
« In realtà per me sono quasi come una spina
nel fianco, o forse anche peggio! » ammisi senza preoccuparmi
se
sarei parsa come un maschiaccio d'inanzi ai suoi occhi. Preferivo
mostrarmi per quel che ero veramente così avrei avuto
intorno solo
persone che accettavano realmente quella che ero.
« Una ragazza a
cui non piacciono i balli? Roba che non si sente tutti i giorni!
»
restai felicemente sorpresa dalla sua reazione, in genere le ragazze
mi guardavano come se fossi un alieno mentre i ragazzi si
allontanavano da me con una risatina quasi isterica invece lui
era...sorpreso solamente, proprio come me.
Gli sorrisi non sapendo
cosa rispondere.
« Allora? » riprese dopo una manciata di minuti
passati in religioso silenzio, o almeno tra di noi, e quindi a dir
poco imbarazzanti « Che programmi hai per la serata?
»
« In
realtà stavo giusto per andarmene! » balbettai
iniziando a
tormentarmi i capelli segno che ero un po', ok lo ammetto, ero
veramente tanto agitata anche se non sapevo la ragione.
« Come
mai? Il tuo accompagnatore? » mi inchiodo con lo sguardo e me
ne
sentii quasi trapassata, cavolo erano così verdi.
« Ho rifiutato
di ballare con lui almeno dici volte perciò mi ha piantato
in asso e
stare tutta la sera seduta su questa sedia non è molto
allettane
come idea! » gli spiegai mentre guardavo Tom, l'individuo con
cui
ero andata al ballo, limonare con una tizia proprio d'avanti ai miei
occhi. Alzai un sopracciglio mentre scuotevo la testa, se il suo
intento era quello di farmi vomitare ci stava riuscendo alla
grande.
Ty segui la direzione in cui stavano puntando i miei occhi
e prese a scuotere anche lui la testa « Che imbecille!
»
sussurrò.
Annuii distrattamente.
« Quindi se ti chiedessi di
ballare... » lasciò la frase in sospeso.
« Ti considererei
ancora più imbecille di quanto non possa essere Tom e
parliamo di
uno che si ritrova un cervello grande quanto una noce, non so se mi
spiego! » e dopo aver quasi sussurrato quella frase ebbi
paura che
si alzasse e se ne andasse lasciandomi lì, come un pesce
lesso ma
avrebbe avuto ragione, l'avevo pur sempre respinto facendo del
sarcasmo tra l'altro.
Annuì ridacchiando « Era solo un test! »
«
Un test? » sollevai un sopracciglio curiosa di sapere quale
minchiata avrebbe sparato per evitare una figura di merda.
« Si
per vedere se la tua aria da “odio tutto ciò che
è femminile” e
“poi essere anche il più figo del mondo ma non
cadrò mai ai tuoi
piedi” fosse vero e sono contendo, non senza essere
sbalordito, di
dirti che l'hai superato pienamente. » terminò
sfoderando un
sorriso furbo « Ah e hai carattere, niente a che fare con la
bambinetta timida e paurosa che ricordo! » aggiunse infine.
Era un
complimento quello? Non riuscivo a capirlo.
« Tu invece sei un
ragazzo audace, con un bel po' di muscoli a ricoprirti il corpo e che
mi da tanto l'impressione del ragazzo dal cervello ristretto col
classico “valore” “io uomo, tu
donna”, niente a che fare con
il bambinetto gracile e simpatico che ricordo! » gli risposi
pungente mentre lo fissavo dritto negli occhi. Era umano, qualche
difetto doveva pur averlo e il suo era quello di essere troppo
presuntuoso!
Vidi un lampo di rabbia scorrergli negli occhi e la
mascella irrigidirsi, cosa che trovai maledettamente sexy visto che i
miei ormoni si risvegliarono improvvisamente invitandomi a farmelo
seduta stante.
« Guarda che il mio era un complimento! » anche
la sua voce era più dura quindi era diventato,
inevitabilmente,
ancora più stuprabile.
« Anche il mio se ci levi la parte del
“ragazzo dal cervello ristretto col classico valore
“io uomo, tu
donna”” » cercai di cogliere qualche
emozione che stava vivendo
in quel momento proprio come avevo fatto qualche istante prima ma
trovai qualcosa a rendermi il tentativo vano, qualcosa come un muro
che aveva eretto per difendersi. Non scorgevo neanche rabbia o gelo
era semplicemente neutro. Come ci riusciva?
« Io non sono così!
» e se lo sguardo era neutrale la voce non tradiva tanto meno
alcuna
emozione.
« Infatti non ho detto che tu sei così, ho detto
che
questa è l'impressione che mi dai. Poi sta a te scegliere se
vale la
pena di farmi cambiare idea e come farmela cambiare! » gli
sorrisi.
Cher diceva che quel mio modo di stuzzicare i ragazzi era
inutile se poi sul più bello mi tiravo indietro, la sua
solita frase
era “sei tutto fumo e niente arrosto” io rispondevo
con una
risata dicendo che me ne fregavo. Mi piaceva stuzzicare i ragazzi
maliziosamente, mi piaceva vedere lo sguardo languoroso, mi piaceva
vedere – come ad ogni altra ragazza – le reazioni
che il mio
corpo riusciva a suscitare nei confronti dei ragazzi ma non ero mai
stata una ragazza facile per questo la mia amica mi richiamava ogni
volta. Non ero il tipo da cambiare ogni sera il letto di un ragazzo
che conoscevo a mala pena, avevo troppo rispetto per me stessa per
arrivare a fare una cosa del genere ma mi divertivo comunque a
provocarli e poi proprio sul più bello mi tiravo indietro.
Ero una
codarda? Pensatelo pure io avrei comunque continuato a divertirmi!
La
sua maschera cadde nel momento in cui l'angolo destro delle labbra si
alzò con fare malizioso. Si guardò intorno
posando poi il suo
sguardo sulla porta enorme verde che dava sui campi all'aperto. Si
volto vero di me estendendo sempre più il sorriso.
« Ti va di
prendere una boccata d'aria? » si umettò, di
proposito, le labbra.
Avevo sicuramente trovato pane per i miei denti ma questo l'avevo
capito sin dal primo momento.
« Volentieri! » ci incamminammo,
io con non poca difficoltà, verso l'uscita e una volta
arrivati alla
porta lui la apri facendomi passare per prima, era pure uno
gentiluomo.
@anticipazioni:
Lui
si bloccò fissandomi stranito, poi si mise a ridere
sarcastico
tirando indietro la testa, inutile dire che mi ritrovai a pensare per
l'ennesima volta che fosse davvero bello, « Vuoi una storia
seria
però non sei portata per queste? »
« Secondo questo mentalità
dovrei restare zitella a vita e invece io ho voglia di innamorarmi!
»
Lolei's
space.
Ccciao
popolo di efp, come state?
Io abbastanza bene anche se la scuola mi sta risucchiando tutte le energie... Il pensiero che domani ho la simulazione della 3° prova d'esame mi fa tremare le gambe. NON SO NIENTE!
Comunque
eccoci arrivati al secondo capitolo che, come credo abbiate intuito,
sarà diviso in due parte perché altrimenti
sarebbe risultato troppo
lungo e pesante...
Nel
capitolo precedente ho dimenticato di dirvi che le parti in corsivo
sono dei flashback che uso per raccontarvi la loro "storia"
e sarannò presenti fino al...non ricordo quele capitolo lol
Passando
alla storia: Lola, che mi sta altamente sulle balls, come potete
immaginare lol, fa cadere Minnow che però si concentra su Ty
finendo
per ripensare a come tutto ebbe inizio....so che siete abbastanza
confusi ma capirete a tempo debito
=)
Grazie
per aver letto o anche solo degnato di uno sguardo questa storia,
grazie per aver inserito le storie nelle seguite e preferite.
Spero che questo capitolo vi piacca e che mi lasciate
qualche recensione, sono curiosissima, e inoltre sarò anche
felicissima, di sapere cosa ne pensate di questa storia :)
Grazie
ancora a tutti!
Al
prossimo aggiornamento.
Un
bacio.
Lolei.