Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: vul95    06/05/2013    2 recensioni
Raccolta di flash fic/ one shot incentrate sulla nuova vita di Masaki con i suoi tutori~
1. Quella camera era sua. Solo sua. Nella sua casa. La casa della sua nuova famiglia.
Era troppo tutto insieme.

2. Che nessuno dei suoi tutori sapesse cucinare oramai era risaputo, ed il fatto che nemmeno lui sapesse tenere in mano una pentola senza bruciare qualcosa era un dato di fatto.
3. Quando Hiroto e Ryuuji si autoinvitavano a casa loro per la cena era sempre un incubo.
Genere: Commedia, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Kariya Masaki
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Anche stasera finirà per comprare cibo precotto

E forse in tre ce la si può fare

Quando si deve costruire una famiglia

 

2. Nel quale l’amore uccide

 

Anche stasera finirà per comprare cibo precotto.

Masaki sospirò pesantemente e si portò le braccia dietro al capo, sospirando. Si dondolò sulla sedia della sua camera, decidendo che con i compiti, per quel giorno, aveva finito.

Che nessuno dei suoi tutori sapesse cucinare oramai era risaputo, ed il fatto che nemmeno lui sapesse tenere in mano una pentola senza bruciare qualcosa era un dato di fatto.

In tre in una famiglia, e non riuscivano a tirare su un pasto decente.

Oddio, in realtà ci avevano provato, una volta, e ci erano quasi riusciti.

Ma poi era esploso il forno e non ci avevano più nemmeno pensato.
Visto che però non si poteva andare avanti a take away e ristoranti, Maki aveva deciso, quantomeno, di provare a cucinare qualcosa a casa da sola aiutandosi con numerosi ricettari, manuali e i sempre utili consigli di Suzuno, che tempo addietro aveva avuto lo stesso problema della ragazza e invece ora sapeva cucinare discretamente. Nagumo ancora non si spiegava come avesse fatto ad evolversi a quel modo.

Miura, dal canto suo, si occupava della sicurezza: quando Maki cucinava, era sempre meglio tenerla d’occhio, visto che l’ambiente di lavoro poteva esplodere anche se erano da tagliuzzare le verdure.

Masaki preferiva tenersi alla larga dalla cucina quando quei due ci si piazzavano, perché, oltre al forte rischio di morire, i suoi due tutori non facevano altro che scambiarsi effusioni su effusioni e la cosa gli dava alquanto il voltastomaco. Anche perché vedere un uomo fatto come Miura cambiare totalmente faccia e uscirsene con certe frasi da telenovela lo faceva seriamente preoccupare per il suo futuro.

Comunque, per un qualche strano motivo, il ragazzino era convinto che per quel giorno avrebbero mangiato, come al solito, qualcosa di già pronto e che la sua vita sarebbe stata al sicuro.

-Masaki, è pronta la cena!- la voce squillante di Maki lo richiamò, e lui fu distratto dai suoi pensieri. Si alzò pesantemente dalla sedia e si diresse verso la cucina, passando per il corridoio con i fiori dipinti sulle pareti che la sua tutrice continuava a disegnare ogni giorno.

Quando entrò, un’aria grave aleggiava per la stanza: Miura fissava serio il tavolo apparecchiato e Maki era poggiata ad uno dei ripiani vicino ai fornelli, le braccia conserte. Tirava su con il naso e si guardava attorno nervosa, e quando si accorse del più piccolo si raddrizzò in piedi e sfoggiò un sorriso teso. Masaki fece finta di non vederli  -… Neh, che succede?- domandò però, andando a sedersi alla tavola, anche se in realtà non voleva saperlo.

-Ecco, Masaki…- cominciò la ragazza dai capelli azzurri, lisciandosi i pantaloni –Stasera…-

-Maki ha preparato del riso al curry.- tagliò corto Miura, spostando lo sguardo sul ragazzino, che sbiancò e rabbrividì –No.- rispose d’istinto, scuotendo la testa –Non ho fame.- mise le mani avanti –Davvero, sono a posto. Anzi, oggi sono uscito con Kageyama e abbiamo fatto una merenda enorme, sono così pieno ora che ci penso…-

-Masaki!- Maki gonfiò le guance e si portò le mani ai fianchi –L’ho cucinato con tanto amore per i due uomini di casa!- lo riprese, piccata, ma cosciente di quanto l’altro non avesse poi così torto.

-Il tuo amore ci ucciderà.- replicò lui, alzandosi dalla sedia –L’ultima volta ho rischiato l’intossicazione alimentare, e sono giovane per morire.- balbettò, ma la voce di Miura si frappose alla sua –Aspetta. Maki ha cucinato per noi e ci ha messo tutto il pomeriggio.- iniziò, nel tono una nota di rimprovero che a Masaki non sfuggì, e che lo costrinse a voltare lo sguardo –Quantomeno è nostro dovere assaggiare. In fondo è da tanto che non mangiamo qualcosa di preparato da lei, e ultimamente si è data molto da fare per migliorare.- tentennò un secondo, visto che non era poi così bravo a riprendere le persone –Sarebbe molto irrispettoso da parte nostra non darle nemmeno una possibilità.- concluse, quindi si voltò verso la compagna, che gli lanciò uno sguardo a metà tra il grato, l’imbarazzato e l’ammirato.

Il più piccolo strinse le labbra e rimase in silenzio, rimettendosi a sedere senza fare un fiato. Sapeva che Miura aveva ragione, e non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato rimproverato a quel modo da lui. Non era abituato e si sentiva un po’ in colpa.

-Su, su, non è poi così tremendo!- cercò di riprendersi Maki –Mettetevi comodi, ora assaggerete il mio curry.- strizzò l’occhio ad entrambi, e Masaki infossò la testa tra le spalle, figurandosi già agonizzante sulla sedia in preda agli spasmi. Miura gli posò una pacca sulla spalla e gli sorrise forse un po’ impacciato, e l’altro si grattò il naso arrossendo appena.

Quando i piatti arrivarono sotto i loro nasi, entrambi poterono constatare quanto il loro colore sembrasse normale. Miura, con calma, passò la forchetta sul riso, rimirandolo senza farsi vedere da sua moglie; Masaki si avvicinò e annusò, non sentendo assolutamente alcun odore. Poi la ragazza si mise a sedere a sua volta, ma senza piatto davanti. Incrociò le dita e vi poggiò il mento, sorridendo amorevole, guardando i due in attesa che assaggiassero.

Quelli si scambiarono uno sguardo, e senza parlare capirono di dovere farlo assieme. Presero del riso, lo passarono nel curry e se lo portarono alle labbra con movimenti lenti. Maki si sporse in avanti, ansiosa.

Poi lo fecero.

Masticarono con una calma esasperante, e deglutirono all’unisono, rimanendo poi in silenzio per qualche secondo.

-A-allora?-  domandò la ragazza, alzandosi di poco dalla sedia –Com’è? State morendo?-

Il primo a parlare fu MiuraMaki…-

-Non sa assolutamente di niente.- terminò Masaki. Alzò lo sguardo, gli occhi sgranati dallo stupore –Non ha alcun sapore.-

Maki aprì le labbra, sbalordita, e si ributtò di peso sulla sedia stordita –D-Davvero?- domandò, fissando i piatti.

-Maki…- suo marito su portò una mano alle labbra –Maki…- ripetè, ed una risatina gli uscì dalle labbra. Dalla risatina passò subito ad una risata soddisfatta, e Masaki lo seguì –Maki-san, non sa di niente!- ripetè, ne prese un’altra forchettata e la ingollò senza nemmeno masticarla –Di n-i-e-n-t-e.-

-Q-quindi non sa di veleno per topi?- la tutrice si aprì in un piccolo sorriso –Quindi, io- io—

-Allora migliorare non è impossibile— la voce del più piccolo tra i tre era toccata mentre continuava a mangiare il suo piatto di riso. Maki prese una forchetta ed assaggiò a sua volta. Scoppiò a ridere anche lei, commossa –Sono migliorata! Sono migliorata!- ripetè, contenta, andando a prepararsi un piatto.

-Maki-san… scusa se ho detto quelle cose, prima.- biascicò Masaki dopo un po’ che mangiavano, giocando con il cibo nel suo piatto. Maki sorrise e fece per rispondere, ma il ragazzino non aveva finito –Insomma, intendevo dire, non sei un disastro, alla fine. Non del tutto. Cioè. Hai capito.- avvampò e nascose il volto tornando a mangiare. I suoi due tutori risero di nuovo.

Forse, in casa, non si sarebbe più sentito parlare di cibo precotto ancora per molto.

 

-Neeh, neeh, che giorno è oggi, Maki-san?-

-Uh, perché, Masaki?-

-Devo segnarlo sul calendario: “il primo pasto non mortale della famiglia”-

-Scemo, non prendermi in giro!-

 

*

 

Buonsalve <3

In questa shot, ci diamo sotto con Maki passione cucina. Nei miei pensieri, Masaki è una frana in cucina, brucia tutto; Miura è troppo pigro per imparare e se riesce a scaldare due petti di pollo si sente un genio; Maki prepara armi chimiche.

Mi piace pensare che Maki faccia di tutto per riuscire a diventare una madre “tradizionale”, e mi piace molto pensare alla posizione di Masaki rispetto a questo (che non svelerò perché ci sarà un capitolo apposta uhuhuh). Ammetto di trovare molto difficile scrivere di Miura. Lo vedo in difficoltà. Insomma, non sa come comportarsi esattamente con Masaki, visto che prima di adottarlo era come un fratello minore, all’orfanotrofio, e non avendo mai avuto esperienze come padre, o come tutore, non sa quanto ciò che faccia sia giusto. Quindi cerca di fare del suo meglio.

Anche pensare a lui e Maki che si aiutano a vicenda mi piace molto <3 nei prossimi capitoli approfondirò molto le figure di entrambi, specialmente in relazione con Masaki, e metterò un po’ in difficoltà il maschio di casa uhuhuh

Spero che la shot vi sia piaciuta <3

Ringrazio tutti coloro che hanno letto, recensito, inserito tra le preferite/ seguite/ ricordate questa fic <3 Grazie mille  *inchin* *regala torte*

Alla prossima shot!

 

Greta.

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: vul95