adesso ero in piedi con le braccia incrociate davanti al petto, ero infuriata ed ero anche sicura che se non mi avesse risposto in tre minuti gli sarei saltata addosso e come una scimmia tirargli i capelli e le orecchie. Presi tutto l’autocontrollo possibile e iniziai a respirare profondamente. cosa?? No aspetta avevo sentito bene? Con milioni di fan che l’avevano sempre sostenuto e adorato, a lui non piaceva essere famoso? Che egoista.
La rabbia mi cecava gli occhi che mi pungevano per le lacrime spinte dai brutti ricordi. chiesi impaziente fu la risposta, gli sbraitai in faccia adesso urlava anche lui.
Senza pensarci due volte gli tirai uno schiaffo che gli fece girare leggermente la testa, almeno le lezioni di boxe erano servite a qualcosa, portò una mano alla guancia. Aprì la bocca per dire qualcosa ma subito lo fermai mi tirai su le maniche per fargli vedere la mia sofferenza. I tagli erano in fila e ben evidenti, erano stati marcati con la lama di un rasoio. Non avevo mai smesso in tre anni di autolesionarmi e avevo tagli così recenti che mi facevano ancora male. Lui non aveva idea, ero caduta in depressione anche per causa sua e lui cosa faceva? Se ne strafotteva grandemente.
mi chiese gli urlai contro con le lacrime che ricadevano sul pavimento , quello fu il colmo tirai un profondo respiro, forse ero stata troppo cattiva, sinceramente però non mi interessava il fatto di averlo ferito.
Mi girai verso il telefono fisso, adesso volevo solo andare a casa, alzai la cornetta e composi il numero di casa. Il telefono squillò per due minuti, cavolo papà non era a casa. Chi potevo chiamare? Subito mi venne un nome in testa dopo il primo squillo una voce mi rispose Sam era la mia migliore amica dalle medie e io e lei eravamo i completi opposti: io bruna, lei bionda, io riccia, lei liscia, lei sembrava una modella, io no. , lo sapevo che mi avrebbe detto di sì…lei c’era sempre e io ci sarei sempre stata per lei.
Mi alzai, ancora viola per la rabbia gli dissi come se avesse ucciso una persona o qualcosa del genere, dopo aver percepito un debole prego uscii di casa e mi diressi verso la metropolitana che era proprio lì davanti.
Il treno era completamente vuoto, allora mi raggomitolai e iniziai a piangere: ero rimasta delusa, avevo sofferto e per cosa? La mia mente era piena di pensieri, mi asciugai le lacrime, scesi dal treno e mi direi verso casa di Sam.------

ciao raga non so cosa scrivere...volevo solo salutarvi, un bacio a prestoxxx