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Autore: Hermione Weasley    06/09/2004    6 recensioni
Questa è la traduzione della mia ff preferita su Ron e Hermione. Spero vi piaccia perchè è fantastica! Una tempesta di neve, la capanna di Hagrid vuota e un ballo in arrivo! Cosa si può desiderare di più? Riuscirà Ron a conquistare il cuore di Hermione? Leggete e recensite!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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5



"Niente", ma era evidente che stava facendo qualcosa.


Hermione aprì gli occhi e guardò verso Ron, che era per metà disteso sotto il letto di Hagrid, stava combinando qualcosa alla luce della sua bacchetta.


"Cosa c'è là sotto?" gli chiese.


"Un baule" rispose lui, la voce era strana, come se stesse spostando qualcosa di pesante.


"Il baule di Hagrid?" chiese Hermione corrugando la fronte.


"No quello del professor Piton" le disse Ron ironicamente.


"Oh guarda questo! non ci posso credere che l'abbia tenuto!" esclamò poi.


Hermione era combattuta: da una parte era sbagliato ciacciare nella roba degli altri, dall'altra era ormai risaputa la sua curiosità. Optò per la seconda opzione. Saltò giù dal letto, al fianco di Ron e guardò dentro il baule : c'era una vecchia sciarpa del Grifondoro e avvolte in essa, due metà di un guscio d'uovo.


"Ohhhhh" sospirò Hermione toccando delicatamente una delle metà "Norberto", le venne in mente il giorno in cui il draghetto nacque seguito dall'incidente sulla Torre di Astronomia, la punizione, la perdita di punti e la capanna di Hagrid semi-distrutta, sorrise.


"Baby Norberto" sbuffò Ron "Stupido Baby Norberto, Hagrid continua a pensare che sia stato il miglior mostro che abbia mai avuto! Di certo Hagrid non l'ha mai morso!" Ron aprì la mano e ne illuminò il palmo con la sua bacchetta. "Dovrei fargli vedere la cicatrice quando torna dalla spedizione dei giganti, probabilmente avrà nostalgia."


Hermione fissava la mano di Ron. "Non sapevo che avessi una cicatrice" disse avvicinandosi per vedere meglio.


Ron fece uno strano suono e si schiarì la voce "Si, bè, non è un granchè, non mi dice quando il Signore Oscuro si avvicina o farmi sentire male nel bel mezzo di una lezione."


"Fammi vedere" disse lei afferrandogli la mano e notando per la prima volta due evidenti segni bianchi nel palmo. Il respiro di Ron era molto vicino al suo orecchio. Si ricordò di quanto fosse stato semplice tenerlo per mano nella neve, e sperò di avere una scusa abbastanza valida per rifarlo. "Qui è dove ti ha morso?"


Ron si schiarì la voce un'altra volta "Si" disse semplicemente. Hermione si morse la lingua e continuò come se nulla fosse.


"Non me l'avevi mai fatta vedere." tracciò dei cerchi con il dito, attorno al segno del morso, Ron sospirò. "Dovresti essere contento che questa cosa non ti faccia male in classe, Ron" gli disse "Non credo che tu voglia una cosa del genere." Ci fu silenzio per un momento.


"Lo so" rispose. La sua voce era lenta, ora, e profonda e Hermione sentiva ancora il respiro di Ron sul suo collo. Sentì una strana sensazione all'ombelico e il sangue cominciò a pulsarle nelle tempie. Smise di toccare il palmo di lui con le dita, ma non lasciò andare la sua mano, non voleva interrompere il contatto. Nella sua mente si affollavano tutte le cose che voleva, ma non poteva fare. Era bello, essere così vicini, nel buio, in un letto, con il suo respiro caldo sul collo senza essere...


"Ho aperto il baule di Hagrid per vedere se ci fosse una specie di brandina" la voce di Ron la risvegliò dai suoi pensieri. "credo di potere usare i suoi vecchi vestiti scolastici, sono giganteschi."


"Cosa.." Hermione non riusciva a non parlare "Io non..."


"Così i miei piedi non saranno nella tua faccia." le fece notare.


Hermione trasalì "oh giusto". Il cuore cominciò a batterle talmente forte nel petto...Non poteva significare che lui volesse dormire sul pavimento. Non poteva. Ron si spostò un po' e sfiorò Hermione per sbaglio. Lei si schiarì la voce, cercando nei meandri del suo cervello qualcosa di sensato da dire.


"Non c'è niente di male con i tuoi piedi" si sentì dire "ma non credo che dovremmo dormire in questa parte di letto, vedi va in discesa" disse mentre lasciava andare il polso di Ron, facendo scorrere la mano sul materasso, per dimostrargli che era concavo. "il sangue ci andrà al cervello."


"E questo non va bene?" chiese Ron immediatamente.


"E' tutt'altro che sano."


"Oh"Ron chiuse con un colpo secco il baule di Hagrid, prese il suo cuscino. "Buono a sapersi" disse.


Il dspiacere di Hermione, per aver perso il contatto con la mano di Ron, sparì subito, in quanto cinque minuti dopo erano distesi entrambi sotto le coperte nella solita parte di letto. Lei fissava il soffitto, non aveva nessuna intenzione di voltarsi verso di lui, anche se voleva farlo.


Una gamba di Ron urtò la sua. "Scusa" mormorò all'istante lui, ritraendola più velocemente possibile. La stanza piombò in un silenzio irreale. Non si stavano toccando affatto.


"Notte" disse infine Ron. Si girò fissando la parte opposta a quella dove si trovava Hermione, che iniziò a sentirsi male. Tutto ciò era sbagliato, semplicemente sbagliato. C'era una strana sensazione nel suo petto, e iniziò ad aver paura tutt'a un tratto. Dopotutto aveva iniziato tutto lei, gli aveva preso la mano (entrambe le volte), gli aveva permesso, quasi ordinato, di dormire accanto a lei. Probabilmente lui voleva rimanere sul pavimento. Forse gli piaceva qualcun'altra. Non lo sapeva. Lui e Harry non le avevano mai parlato di ragazze. Mai.


"Perchè Harry non voleva che sapessi di Cho?" chiese all'improvviso, sentendo le sue parole rimbombare nel buio. "Che problema c'è se vuole invitare Cho al ballo? Cosa pensava che avrei fatto? Prenderlo in giro? Non lo sa, che non l'avrei mai fatto?"


Ron sospirò "Non lo so."


"E suppongo che neanche tu voglia dirmi questo genere di cose" continuò lei, si senti avvampare mentre parlava "ed è stupido. Non è che mi interessi con chi usciate voi due. Questi sono affari vostri, lo so, ma sapete che me ne potete parlare" Si fermò per respirare. "Potete dirmi tutto quello che volete"


Ron si girò e adesso anche lui stava fissando il soffitto. "Noi...abbiamo semplicemente deciso di tenercelo per noi e poi farlo" ammise piano "Dovevamo farlo e poi incontrarci nella Sala Comune stasera, tutto fatto." Hermione si sentì ancora peggio, questo voleva dire che nemmeno Harry sapeva chi Ron voleva invitare, anzi probabilmente l'aveva già invitata al Ballo chiunque fosse. Un strana sensazione di gelo si impadronì di lei.


"Oh" disse.


"Già"


"Allora Harry l'ha fatto o...?" Ron si mosse e Hermione sentì il materasso vibrare "Ho tentato di chiederglielo a pozioni, ma non me l'ha voluto dire. E' stato quando tu..."


"Mi sono impicciata degli affari suoi" lo disse prima di potersi accorgere di averlo detto.


"Non intendevo dirtelo in quel modo..."cominciò Ron. Hermione tossì contro il cuscino.


"Bè di certo non mi sono impicciata dei tuoi" disse


"Dovresti essere felice che abbiamo cambiato discorso in tempo. Comunque non voglio nemmeno sapere." si voltò, lontana dal suo viso.


"Cosa vuoi dire? Credevo di farlo oggi dopo pozioni" rispose Ron con una voce stranamente acuta.


"bè mi dispiace di averti trascinato in castigo, o avresti potuto farlo subito" Hermione non era affatto dispiaciuta, avrebbe preferito non avere chiesto nulla a Ron, nulla a proposito di niente, la rispota sarebbe stata dolorosa da ascoltare in ogni caso.


"Ormai sarai costretto ad aspettare domani, buona fortuna."


Ron si schiarì la voce, quando parlò la sua voce era appena appena udibile "Non è necessario che aspetti domani"


Hermione si congelò. Sentiva la neve battere contro le finestre. Il cuore in gola, le mani le tremavano. Non poteva significare....


"Di cosa stai parlando?" sospirò voltandosi verso di lui.


"Vedi è solo che..." Ron continuava a fissare il soffito mentre le parole gli uscivano di bocca "ti va di andarci insieme?"


Il rumore del vento e della neve sparì. Il silenziò cadde nella stanza. Hermione guardava Ron. Non riusciva a rispondere, il cuore le si era fermato. Ron riprese fiato, come se non avesse respirato negli ultimi 2 minuti.


"Mi immaginavo che ci andavi già con qualcun altro" disse, la sua voce piena di imbarazzo. Anche nel buio lo si poteva veder arrossire. "Allora va bene..."


"Oh no" disse improvvisamente Hermione. "no, Ron io voglio venire con te." Arrossì. Molto. Ma non importava. L'intera educazione di Hermione si era ridotta ad un essenziale fatto: Ron le aveva chiesto di andare al Ballo con lui. E ci sarebbe andata. Ron si voltò verso di lei


"Verrai?" Il cuore di Hermione stava quasi per uscirle dal petto dall'emozione.


"Si" gli disse fissandolo. Il sollievo di Ron era evidente sulla sua faccia.


"Bene" disse sorridendo e riprendendo fiato.


"Perchè non me l'hai chiesto prima?" gli chiese incapace di trattenersi.Ron l'aveva invitata al Ballo, Ron l'aveva invitata al Ballo...era incredibile. "Se è così orribile perchè non l'hai fatto prima?"


"Perchè non provi a farlo tu la prossima volta" ribattè lui "è tremendo, ti lamenti di essere una ragazza ma sei fortunata di esserlo!"


"Grazie mille" ma la sua voce risuonò tutt'altro che arrabbiata.


"Oh, non ti alterare! Sai cosa intendevo!" le disse Ron.


"Bè non capisco cosa ci fosse da preoccuparsi, sono solo io!" gli fece notare lei. Ron non rispose, la stava semplicemente guardando, con grande stupore di Hermione, posò una delle sue grandi mani sulla spalla di lei, sistemandole la maglietta-tenda...Hermione lo fissava e poi capì...Si appiccicò la maglietta al petto con entrambe le mani. Il grandissimo buco del colletto le si era spostato....rivelando...non voleva nemmeno sapere cosa! Diventò paonazza.


"E' tutto ok" disse Ron togliendo la mano dalla spalla di Hermione, il suo braccio rimase tuttavia sul cuscino di lei "Non ho visto niente."


"Oh, Ron!" Hermione appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo. Era imbrazzata come mai in vita sua, eccitata, e non poteva non notare la vergognosa espressione protettiva che era stampata sul viso di Ron. Ma per lo più l'aveva fatto perchè non poteva più trattenersi dal farlo. Sentiva il suo calore, e sospirò quando il suo braccio le circondò le spalle e le sue dita nei suoi capelli ribelli. Hermione sapeva che non poteva guardarlo in faccia, non sapeva cosa fare, come muoversi; ma non poteva far smettere il suo cuore di saltellarle allegramente nel petto. Questa era la realtà. Ed era perfetta.


"Non ti scoccia se dormiamo così?" gli chiese timidamente.


"No" rispose Ron avvicinandola a sè.


"Allora buona notte" disse Hermione posando un braccio sulla pancia di lui. Lei era immobile, non poteva dormire, non così, accanto a lui, abbandonata ai brividi. Sarebbe stato impossibile. Nascose la faccia ancor più nelle braccia di Ron, chiudendo gli occhi, mai stata così felice. Questo sì che andava bene, era incredibile che tutto ciò stesse veramente accadendo. Quanto la testa di Ron si mosse, Hermione ebbe paura che il ragazzo volesse staccarsi, allontanarla. Ma la prima cosa che senti furono le labbra di Ron sulla sua fronte. Sentiva il suo respiro sui capelli, la bocca di Hermione si spalancò in shock contro la maglietta-tenda del ragazzo.


"Notte, Hermione" disse semplicemente.


-Mi ha baciata. Mi ha baciata. Mi ha baciata.- i pensieri di Hermione erano come impazziti. Non poteva crederci, ma adesso Ron aveva iniziato un'altra cosa e se non fosse successo qualcos' altro Hermione si sarebbe sicuramente messa a urlare. Magari siccome era stato lui a cominciare lei avrebbe avuto meno paura. La sua testa abbandonò la spalla di Ron. Le sue labbra rimasero per un lungo periodo di tempo sulla sua guancia, non voleva staccarsi, per la miseria, la sua pelle era così morbida.


"Buonanotte" gli mormorò nell'orecchio, chiedendosi quante volte si erano già augurati la buonanotte. Posò il palmo della sua mano sul suo petto e tornò a poggiare la testa sulla sua spalla, vicinissima al suo collo. E un'altra volta, sentì di possedere uno strano potere, che con la magia non aveva niente a che fare. La mano di Ron rimase nei suoi capelli. Si voltò così che il suo respiro andava contro la fronte di Hermione. Lei tremava, tremava da morire. Sentiva il cuore di Ron battere sotto la sua mano. Erano entrambi lì, occhi semi-chiusi, rimasero lì finchè Hermione non fece un movimento verso di lui, che contemporaneamente si mosse verso di lei. I loro nasi si toccarono, Hermione sprofondò nel cuscino, in modo che il suo naso non toccasse quello di Ron. Ogni cosa andò al suo posto. La sua bocca toccò quella di Hermione.


Lei rotolò con la schiena contro il cuscino, mentre Ron la baciava, era bello essere conessi con una persona in questo modo. Con Ron. Non poteva essere che lui. Ron, che la faceva arrabbiare e la provocava, non poteva essere che lui, l'unico al mondo. Le dita di Ron si muovevano nei suoi capelli e Hermione sentiva la punta della sua lingua proprio sulle sue labbra. Fece scivolare le sue braccia attorno al suo collo. Ron spostò il peso del suo petto su quello di Hermione, che non si lamentò affatto. Sembrava che Ron non avesse la benchè minima idea di cosa fare, ma non importava. Nemmeno lei aveva idea di cosa sarebbe stato opportuno fare. La cosa più importante era che si stavano baciando. Lui toccò le spalle di Hermione. Lei lo tenne ancora più stretto, ricambiando il bacio con tutta la timida inesperienza che aveva. Ron era così dolce. Non se lo sarebbe mai aspettato. Ron che mangia caramello e torte di mele marce. Si ripromise di non fare mai più osservazioni sulla cucina di Hagrid, non più almeno. Non pote fare a meno di non ridere al solo pensiero.


"Cosa?" Mormorò Ron guardandola "Cosa c'è di divertente?" Hermione realizzò che probabilmente Ron pensava che lei stesse ridendo di lui.


"Stavo solo pensando a una cosa divertente" confessò "non sei tu è solo che...." si morse le labbra e si chiese come fosse possibile avere la lingua di Ron in bocca e vergognarsi a parlargli un secondo dopo.


"Qual era il pensiero?" le domandò.


"Bè, è solo che...." Hermione arrossì, come poteva dirgli che rideva per il suo sapore? Doveva inventarsi qualcosa, e subito visto che Ron la fissava nervoso.


"Allora?"


"Stavo solo pensando, sai" un'idea le balenò nel cervello "quando Hagrid tornerà, se mai si metterà queste magliette sarò distratta per tutta l'ora di Cura delle Creature Magiche."


Ron la fissò, non era la risposta che si aspettava. Guardò la maglietta di Hermione e lei tolse per un attimo le mani dalla sua schiena, assicurandosi che il grande colletto non stesse rivelando niente.


"Sai a che cosa stavo pensando io?" replicò Ron un attimo dopo, con uno sguardo fin troppo serio.


"No" rispose Hermione timidamente "Cosa?"


"Che l'ultima volta che due persone hanno dormito su questo letto, ha ceduto sotto al peso." disse con un sorriso.


Gli occhi di Hermione si spalancarono "Ron!" esclamò indignata, anche se ricordò a sè stessa di aver pensato a Hagrid e Madame Maxime solo due ore prima. Si spostò i ciuffi selvaggi che le cadevano sul viso. "Come puoi pensare una cosa del genere....sono insegnanti!"


Ron sorrise, poi spostò un altro ricciolo dal viso di Hermione, sembrava concentrato mentre lo aggiungeva agli altri capelli, come se stesse cercando il posto perfetto per esso.


"Buona fortuna"mormorò lei.


"Cosa?"


"Niente."


L'attenzione di Ron tornò sul viso di Hermione. La fissava attento e concentrato. La ragazza di stupì, era veramente Ron che la stava studiando così? Ricambiò gli sguardi e poi non potè trattenersi dal toccare i suoi capelli rossi, che la affascinavano sin da quando aveva 11 anni. Erano morbidi e un po' ribelli. Come Ron. Sentì Ron baciarla per la seconda volta, ma fu più veloce e frenetico. Si baciarono initerrottamente per un bel po' di tempo, si staccarono per respirare.


"Ron..." disse prendendo fiato "credo che dovremmo dormire" (A/N SENNò QUI FINISCE MALE!)


Ron sbuffò, Hermione sapeva come si sentiva. Non avrebbe mai voluto dirlo. Non voleva fermarsi. E non disse niente quando Ron la baciò prima sulla guancia e poi sulla bocca, in rapida successione. Ma le dispiacque sentirlo allontanare, anche se sapeva che era la cosa giusta da fare. Si fissarono poi Ron l'avvicinò circondandole le spalle con un braccio e lei tornò a posare la sua testa sulla sua spalla, rimettendo la mano sul suo petto. Ron le afferrò la mano e intrecciò le sue dita con quelle di Hermione.


"Buonanotte" dissero allo stesso momento. Hermione chiuse gli occhi. era così bello e confortevole, dormire con Ron. Si chiese coma avrebbe fatto a tornare a dormire nel suo letto, da sola. Era stato meglio di quello che si immaginava, sentire il suo cuore sotto la sua mano.


Sospirò. "Ron?" chiese vagamente, sapendo solo per metà cosa stava facendo.


"Mmm?"


"Grazie per....prima con Pansy..." Ron non rispose. O magari lo fece, Hermione non lo sapeva. Si era addormentata.

  
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