Non avrei mai pensato di metterlo, ma in queste occasioni…
E così, prendendo una scatola dall’armadio, ripensai al sorriso di Fluttersteam…
‘’Chissà se questo vecchio smoking le piacerà…’’ Pensai.
Guardai quel vecchio vestito, sembrava nuovo anche se aveva ormai più di dieci anni. Quello smoking fu indossato da mio padre il giorno del suo matrimonio con la mamma. Quando morirono promisi a me stesso di non toccare e/o utilizzare le loro cose. Ma quella pegaso dagli occhi viola… Mi aveva convinto a prendere quell’importantissimo vestito.
-Cavolo, questo smoking è sporco. Meglio lavarlo…-
In quel momento ricordai un incantesimo che imparai in biblioteca, nel lungo tempo che passai in biblioteca. Il vestito si sollevò dalla scatola e s’illuminò di bianco e, dopo un flash, lo smoking si trovò pulito e stirato sulla sedia davanti a me.
-Perfetto, ora mancano solamente un paio di cose, poi sarà tutto perfetto!-
Galoppai fino alla serra, dalla plastica trasparente potevo scorgere le mie creazioni. Riuscii a far crescere delle rose usando del terriccio lunare. Quelle rose bianco latte riflettevano la luce che ricevevano, un po’ come la luna… Le chiamai ‘’stelle lunari’’ perché ricordavano come noi vediamo le stelle, ovvero dei puntini bianchi in cielo. Entrai nella serra e ne colsi un paio. Uno l’avrei messo sullo smoking per decorazione, l’altro l’avrei dato a Fluttersteam. Mancava solamente un’ultima cosa. Mi diressi verso la torre sud-est del castello. Aperto il portone esterno me la ritrovai davanti, in tutta la sua maestosità. La carrozza di famiglia. Notai subito la grossa gemma lunare incastonata nel platino, il resto della carrozza era rivestito da una speciale resina lunare, che mista ad argento risplende più del sole alla luce. Non a caso veniva chiamata ‘’La freccia interstellare. La presi e la portai davanti al portone principale, per poi legarmela ed andare a Cloudsdale.
-Chissà se Fluttersteam sarà sorpresa…-
Rientrai nel castello per vestirmi, non ci misi molto. Cinque minuti dopo mi ritrovai tirato a lucido, mi guardai allo specchio e mi vidi come non mai. Di solito non mi lisciavo i capelli, non mi spruzzavo addosso del profumo e soprattutto non curavo le piume delle mie ali quasi mai. Presi una scatola blu notte dal mobiletto posto all’ingresso ed uscii dal castello. Feci fatica a legarmi da solo la carrozza, Non era neanche fatta per essere trascinata da un solo pegaso. Dopo una lunga lotta con cinghie e catena mi legai alla carrozza e partii per Cloudsdale. Durante il tragitto pensai a cosa avrei dovuto dire, come mi sarei dovuto comportare e alle solite cose a cui qualcuno bada prima di partecipare ad un evento importante. Anche se in fondo sapevo che sarei stato comunque spontaneo ed impacciato come al solito. Il viaggio con la carrozza legata mi aveva letteralmente stremato. Appena arrivato al luogo prestabilito, trovai un biglietto per terra, da parte di Fluttersteam
‘’Speriamo non mi abbia dato buca’’ Pensai ‘’Anche se so che lei non lo farebbe mai…’’
Cominciai a leggere quel biglietto, scritto in una calligrafia leggibile per essere stata scritta da una pony senza poteri magici.
‘’Caro Nightmare
Purtroppo quando leggerai questo messaggio, non sarò qui a Cloudsdale. Il vestito che avrei dovuto mettermi per il ballo purtroppo si è rovinato e sono andata ad un negozio fuori città per comprarne un altro. Dietro questo biglietto troverai una mappa con le indicazioni per il negozio, se tu volessi venire a cercarmi.
Scusa ancora,
la tua Fluttersteam’’
-Oh, che Luna mi fulmini…-
Girai il biglietto e vi trovai la mappa. Questo negozio non era molto distante dalla mia posizione, quindi decisi di raggiungerla. Mi slegai dalla carrozza davanti il negozio e lanciai un incantesimo protettivo affinché non venisse rubata.
-Ehm,permesso…-

-Oh,ciao Nightmare! Scusa per l’inconveniente…-

-Ciao Fluttersteam! Non preoccuparti, succede a tutti…-

-Buonasera signore, desidera?- Ci interruppe la commessa.

-Buonasera, non sono qui per acquistare, sono solamente venuto a cercare la mia amica…-

-Ah… mi aspetti qui signorina, l’ordine dovrebbe essere pronto- E la pegaso lasciò la stanza dirigendosi verso un’altra stanza.

-Non preoccuparti, ci metterò un secondo. Devo solamente pagare il vestito.-

-Non ho fretta, prenditela con calma-

Intanto tornò la commessa con un pacchetto rosso, ben chiuso.

-Sono 350 bits signorina-

-Aspetta Fluttersteam- La fermai mentre prendeva i soldi da una sacca che aveva legata al fianco

-Che c’è Nightmare?-

-Non preoccuparti, pago io-

-Oh, ma non ce n’è bisogno…-

Intanto presi un sacchetto di monete dalla tasca interna dello smoking.

-Senta signorina, questi sono più di 350 bits. Se lei mi garantisce la massima qualità dei vostri prodotti e la priorità alla mia amica qui presente, le lascio il resto delle monete come mancia…-

-Vuole una busta o un pacchetto regalo?- Disse la commessa mentre ammirava il sacchetto con 500 bits sul bancone.

-Arrivederci e grazie.- Presi il pacchetto e uscimmo dal negozio

-Nightmare, non dovevi…-

-Siamo amici no?-

-Sì ma…-

-Ma niente. Basta questo. Ora sali sulla carrozza- Le indicai la mia carrozza parcheggiata al bordo della strada

-Non dirmi che… andremo al ballo con quella?-

-Ovvio-

-Ma devo ancora lavarmi e prepararmi… possiamo andare prima a casa mia?-

-Certamente, dove abiti?- Chiesi mentre mi legavo la carrozza

-Tu continua dritto, poi ti dico io quando girare.-

E così, dopo circa 10 minuti, arrivammo a casa sua. Mi slegai la carrozza ed entrammo nella piccola ma graziosa casetta. Non era molto arredata, c’era solo l’essenziale. In mezzo alla sala principale c’era un grosso sofà, con una grande TV davanti. Poi c’erano una cucina e un bagno.
-Scusa, ma tu dove dormi?-

-Sul sofà, non ho una camera da letto…-

-E non stai… scomoda?-

-No, affatto. Si sta molto comodi sul sofà. Io vado a lavarmi, se vuoi sul tavolino ci sono dei biscotti e il telecomando della TV, mettiti comodo sul sofà se vuoi.-

-Va bene, grazie.-

Fluttersteam mi lanciò un sorriso amorevole, io ricambiai.
‘’Chissà perché è così gentile con me…’’ pensai mentre prendevo il telecomando e i biscotti con la magia.
Appena mi sedetti sul sofà capii perché le piaceva tanto. Era morbidissimo. Accesi la TV e trovai un documentario sulle creature leggendarie, in quella puntata parlavano degli umani. Creature che, secondo i teologi, distruggono tutto il verde solamente toccandolo. Secondo me esagerano, è impossibile far appassire una pianta semplicemente toccandola. Ma d’altra parte parliamo di creature leggendarie, quindi tutto è possibile. Intanto Fluttersteam era uscita dal bagno, coperta da un asciugazoccolo.
-Oh, vedo che ti sei messo comodo. I biscotti erano di tuo gradimento?

-Sì, grazie. Ti passo il vestito?-

-Certo. Me lo metto subito.-
…
-Scusa, puoi passarmi la boccetta di profumo?-

-Subito.-

Mentre si spruzzava il profumo, la guardai. Col suo nuovo vestito era una meraviglia. E non le avevo ancora dato il fiore.

-Senti, Fluttersteam. Ti ho portato questo, se vuoi mettertelo…- E le porsi la stella lunare. I suoi occhi brillarono appena la videro.

-Oh ma è bellissima! Posso mettermela sulla criniera?-

-Certamente-
Si mise il fiore nella criniera, si intonava perfettamente col vestito. E il meglio doveva ancora arrivare.

-Si sta facendo tardi, meglio andare- Fluttersteam guardò l’orologio.

-Per Celestia, è vero! Sbrighiamoci!-

Ci avviammo fuori. Ormai avevo imparato a legarmi la carrozza velocemente. Lei salì e ci avviammo verso la Rainbow Factory…