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Autore: hellosunshjne    07/05/2013    1 recensioni
Honey un nome completamente contradditorio per la persona che lo portava.
Honey si era posta degli obiettivi.
Honey aveva incentrato la sua vita in quella della sua creatura.
Honey non sapeva cosa volesse dire la parola amare, o meglio aveva preferito rimuoverlo.
Honey non era più Honey dopo aver incrociato i suoi occhi con quelli della persona che gli avrebbe stravolto la vita, senza chiederle il permesso.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nove. Nove crepe sul muro.
I miei occhi alle 7am si erano spalancati, l’ansia aveva prevalso sul sonno e adesso mi ritrovavo nel letto bloccata. Voi direte ‘perché non ti alzi?’, se avessi potuto farlo lo avrei fatto! Harry aveva incastonato le sue gambe fra le mie, sul suo petto c’era Beck che dormiva beatamente con un piede tra i miei capelli. Mi domandavo se era possibile dormire in quelle condizioni, dovevo anche ammettere che era una delle scene più belle che avessi mai visto.
«Mmh» sentii mugugnare verso la mia sinistra, mi girai e trovai Harry con gli occhi chiusi e un sorriso sulle labbra.
«Se era una sottospecie di buongiorno, anche a te amore» lo svegliai accarezzandogli i ricci,umidi a causa del caldo.
«Da quanto sei sveglia?» mi chiese aprendo gli occhi lentamente.
«Un’ora e mezza, hai nove crepe sul muro»
Spalancò gli occhi e alzò gli occhi al soffitto trattenendo una risata. Prima di posare il mio sguardo su di me notò la posizione di Beck e sorrise. «Quanto è bella»
«Dovrei alzarmi, sai com’è alle dieci dovrei uscire..»
Si alzò lentamente, cercando di non svegliare la piccola e si mise a sedere. «Sai pensavo.. vuoi che venga con te? Così non devi affrontarlo da solo, starò muto come un pesce, giuro!»
Lo accarezzai appropriandomi di tutta la sua dolcezza. «Non ce n’è bisogno, l’unica cosa è che devi occuparti di Rebecca, te la senti?»
«Certo! Stai tranquilla, andrà alla grande!» disse sicuro di sé, io intanto lo guardai titubante prima di lasciargli un casto bacio sulle labbra.
Mi alzai dal letto, infilai l’infradito e scesi al piano di sotto, vuoto. Preparai la colazione, feci anche le frittelle e il tempo di metterle a tavola che due braccia mi avvolsero da dietro.
«Ti ho già detto quant’è bello svegliarsi con te accanto?» mi chiese con voce roca.
«Mmh no» risposi accarezzandogli le braccia.
«E quant’è bello scendere e trovarti infarinata mentre preparai la colazione?» continuò lasciandomi tanti piccoli baci sulla spalla nuda. Scossi la testa, inclinandola verso sinistra. «E’ bellissimo e tu sei tremendamente sexy anche appena sveglia.»
Mi girai verso di lui, affondai i miei occhi nei suoi e m’innamorai di nuovo. Senza risponderlo posai le mie labbra sulle sue, schiusi le labbra e subito le nostre lingue s’intrecciarono tra loro, le mia mani trovarono posto tra i suoi capelli spettinati.
«Mh-Mh» una tosse terminò quel bacio, entrambi ci girammo verso la fonte.
«Buongiorno Liam» dissi girandomi di nuovo verso la cucina.
«Scusate il disturbo ma morivo di fame e Zayn non concilia il sonno»
Harry gli versò il caffè e portò a tavola le frittelle. «Che ha fatto?»
«Ha parlato tutta la sera a telefono con Perrie e adesso non si sveglierà neanche per ora di pranzo»
«Conoscendolo..»
Notai l’orario e improvvisamente il mio stomaco reagì male, ero troppo ansiosa soprattutto se si trattava di Tom. Mi sedetti a tavolo senza toccare nulla.
«Nervosa?» mi chiese Liam allungando una mano sul braccio per accarezzarmi.
Annuii sforzandomi di sorridere. «Un po’, vado a lavarmi». Mi alzai e andai al piano di sopra, presi tutta la roba che mi serviva e andai in bagno. Aprii l’acqua calda della doccia e mentre mi spogliavo rimuginavo su quello che potesse volere quel grandissimo figlio di puttana.
Frettolosamente mi asciugai, mi vestii e finii di preparami. Mentre mi infilavo le vans vidi Beck muoversi e decisi che era meglio svegliarla, non volevo che si svegliasse senza di me.
«Buongiorno amore mio» le dissi accogliendola fra le mie braccia. Lei non rispose ma si accoccolò sul mio petto. «Fatto bei sogni?»
Annuì.«Ho fame mamma». Legò le sue braccia al mio collo e scendemmo al piano di sotto, erano tutti lì tranne Zayn.
«Buongiorno a tutti!» dissi raggiungendo il tavolo. Harry subito allungò le braccia verso Beck che senza perdere tempo si fiondò su di lui. Mentre preparai il letto sentivo i ragazzi discutere sulla partita di calcio di cui Niall aveva preso i biglietti.
«E’ alle nove di domani sera giusto?» chiese Louis mentre smanettava con l’iPhone.
«Si, già ho avvisato Preston» rispose Niall.
«Andiamo prima delle nove però, ci facciamo casomai anche due chiacchiere» propose Harry mentre accarezzava la piccola e di tanto in tanto le lasciava qualche bacino dato che era ancora tutta assonnata.
Le portai il latte e mi sedetti anche io. «Chi gioca?»
«Manchester contro Derby» spiegò Niall mentre si ingozzava.
Annuii non capendo granchè. Salii di sopra e preparai i vestiti per Beck, afferrai la borsa e tornai in cucina. Interruppi la conversazione dei ragazzi su quali calciatori avrebbero giocato. «Scusate.. Tesoro- mi rivolsi a Beck- la mamma adesso deve uscire ma giuro che torno presto. Tu stai qui con Harry, va bene?»
«E –prese un respiro per il troppo latte- dove vai?»
«Devo incontrare una persona ma faccio presto»
«E anche io la incontro» rispose innocentemente.
«E’ un po’ noioso ma quando torno se hai fatto la brava ti porto al parco, va bene?»
Lei annuì e allungò le braccia verso di me. La presi in braccio e le diedi un forte bacio tra i capelli. «Vai a guardare i cartoni, coooorri!». Guardai i ragazzi e feci un forte sospiro. «Allora io vado..»
«Uno squillo e siamo lì!» mi rassicurò Louis venendomi affianco. Annuii e lo ringraziai con un sorriso, Harry mi accompagnò alla porta piuttosto agitato.
«Sei sicura che non vuoi che venga? Potrei nascondermi dietro un cespuglio» nonostante il tono scherzoso sapevo che lo avrebbe fatto se solo gli avessi detto di si.
«Me la caverò, tu attento a Rebecca» cercai di convincerlo, e anche a me stessa.
«Si tranquilla, mandami un messaggio quando arrivi e quando stai per tornare va bene? E se puoi anche durante» mi chiese nervoso.
Non risposi ma lo baciai dolcemente prima di andare via. Camminai lentamente, come se volessi fermare il tempo e scappare, ma anche questa volta dovevo dimostrare la mia maturità. Anche questa volta ce l’avrei fatta contro di lui, e non ero più ‘sola’.
Eccolo lì, seduto a quel tavolo mentre muoveva velocemente la gamba tremolante, segno che era nervoso. Portò le mani incrociate sul braccio, guardandosi intorno le riportò sulle ginocchia. Presi un forte respiro e mi avvicinai con passo veloce.
«Honey!» disse alzandosi e avvicinandosi per salutarmi con un bacio.
«Tom.» lo salutai allontanandolo, non volevo che mi toccasse neanche per un nano secondo. Mi fece segno di sedermi e mi accomodai di fronte a lui, inviai frettolosamente un messaggio ad Harry e posai il telefono nella borsa.
«Hai avvisato che sei sana e salva?»
«Perché mi hai chiamato?» risposi con una domanda, cercando di fare il prima possibile.
Lui prese un forte respiro e abbassò la testa, come se si aspettasse quella mia reazione. «Ti ho chiamato per dirti.. scusa.»
Quando sentii quella parola uscire dalla sua bocca rimasi shockata, mi aveva chiesto davvero scusa? Lo guardai negli occhi e vedevo sincerità. Stetti zitta, aspettando che lui continuasse.
«Sono stato un grandissimo stronzo, me ne rendo conto. Ho avuto paura Honey, sei venuta da me dicendomi che aspettavamo un bambino»
«Bambina»
Sorrise.«Come si chiama?»
«Non t’interessa» risposi dura.
«E’ anche mia figlia..» tentò.
«Non provarci neanche Tom, non farlo. Se fosse stata ‘anche’ tua figlia avresti saputo il suo nome.»
«Hai una sua foto?» mi chiese, abbassando le difese.
Lo guardai attentamente e poi cacciai il telefono dalla borsa e andai nelle immagini. Sorrisi immediatamente, il mio telefono era pieno di foto sue. Glielo porsi senza selezionare nessuna foto e vidi lui farlo. Sorrise anche lui. «E’.. bellissima»
«Si lo è, è la più bella»
Continuò a sfogliare le foto. «E’ la tua fotocopia..»
«Ha anche del tuo, purtroppo»
Sorrise amaro e mi ridiede il telefono, stava selezionata una foto mia e di Harry.
«Cosa fai ora nella vita?»
«Sto cercando lavoro –sospirai- e faccio la mamma a tempo pieno»
«Di solito si ricambia la domanda.. –alzai un sopracciglio e lui trattenne la risata- immagino non ti interessi ma te lo dico comunque. Lavoro in un negozio di tatuaggi in America, lì un amico mi ha offerto un posto dove vivere e ora ho la mia autonomia.»
In America, wow. «Mi fa piacere per te. Ora devo andare però..»
«Con chi sta ora?»
Mandai un altro messaggio e appoggiai il telefono sul tavolo. «Non ti interessa»
«Fammela vedere» disse alzandosi con me.
«Scusa?» sperai di non aver sentito bene.
«Voglio incontrarla Honey»
Lo guardai attentamente negli occhi, afferrai la borsa e iniziai ad andare via. Assurdo, ridicolo e patetico.
«Honey! Non finisce qua!» urlò girandosi nella mia direzione.
Camminandogli alle spalle gli alzai il dito medio e cercai di arrivare il prima possibile a casa dei ragazzi. Non potevo crederci, mi aveva contattato per vedere la bambina? A cosa voleva arrivare? La bambina era la mia, lui doveva soltanto sparire. Quando vidi il vialetto di casa cacciai un tiro di sollievo, finalmente a casa, quella mattinata era durata fin troppo!
Da fuori si sentiva una musica assordante, la loro musica. Sorrisi, non era da loro ascoltare le loro canzoni. Prima di bussare diedi uno sguardo attraverso la finestra e vidi i ragazzi ballare , Zayn teneva Back sulle spalle che rideva a crepapelle. Mi portai la mano allo bocca e trattenni le lacrime, ora ero sicura. La mia vita era cambiata e Tom non ne doveva più farne parte.
Bussai con il campanello con insistenza e dopo un minuto mi vennero ad aprire.
«No ma dico volete diventare sordi?!» chiesi salutando Niall.
«Mamma!» urlò la mia piccola venendomi incontro. Subito la strinsi nelle mie braccia e i ragazzi stopparono la musica. Harry anche mi venne incontro, con una faccia serie mi diede un veloce bacio e mi aiutò a posare la borsa.
«Hai fatto la brava?» le chiesi. I ragazzi si ammutolirono. «Beck? Che hai fatto?»
«Nulla dai! Ha sentito un po’ la tua mancanza» rispose Liam buttandosi sul divano, stremato.
«Ecco perché la musica.. mi dispiace tanto ragazzi!»
«Macchè! Anzi io mi sono divertito da pazzi» disse Zayn mentre beveva da una bottiglietta d’acqua.
«Concordo!» urlò Louis mentre faceva finta di ballare.
«Allora?» mi chiese Harry mentre ci sedavamo sul divano.
«Beck perché non vai a prendere i fogli e i colori che stanno in cucina? –poi mi rivolsi ai ragazzi- Che dire, mi ha chiesto di vedere Beck..»
«Cosa?» urlò Harry girandosi verso di me. Sorrisi amaramente, neanche io potevo crederci.
«E tu cosa gli hai detto?»
«Mi sono alzata e sono andata via, ecco cosa gli ho detto. L’ho visto diverso però, non credo si arrendi così presto.. Vive in America ora, lavora in un negozio di tatuaggi.»
«Quale?» mi chiese Louis incuriosito.
«Non ho idea e neanche mi interessa!» dissi appoggiando le gambe su quelle di Harry.
«Noi li conosciamo bene.. chissà forse lo abbiamo visto!»
«Ecco mamma, colori con me?» venne Beck traballando dato che portava troppe cose in mano. L’aiutai e mi sedetti con lei a terra, vicino al tavolino. Cadde il silenzio in casa, Harry era assente ed io avevo la testa da qualche parte, ma non lì.
La sera Zayn aveva invitato Perrie a cena, avevamo ordinato le pizze e lei era di ottima compagnia. Era molto simpatica e giocherellona, io non ero dell’umore adatto ma cercai di essere il più disponibile possibile. Non capivo neanche se lei e Zayn stessero insieme, si scambiavano sguardi complici, a volte giocavano anche più in intimità ma nessun bacio o abbraccio che facesse capire qualcosa. I ragazzi sembravano essere abituati, io evitai di fare domande per non sembrare invadente.
«Porto Rebecca a letto!» dissi dopo aver posato il mio piatto. Salimmo sopra e le misi il pigiama.
«Mamma oggi mi sono divertita tanto» disse infilando le due braccia nella maglia.
«Mi fa piacere, passeremo tanto tempo insieme a loro d’ora in poi» le accarezzai la guancia e la feci sedere sulle mie gambe.
«Si ma mi sei tanto mancata, dove sei andata? E non mi hai portato al parco»
«Hai ragione, domani mattina ti ci porto e ti compro anche un mega-gelato con panna!» dissi sistemandole i capelli dietro l’orecchio.
«Con Harry?»
«No tesoro, domani Harry ha da lavorare.»
«All’asilo tante amichette mie vanno via con il papà che poi le porta al parco. Harry lo farà anche con me?» mi chiese spostando i capelli dalle spalle.
«Beck, guardami negli occhi. –aspettai che si girasse verso di me- Sono sicura che Harry ti vuole tanto bene e farà il possibile per esserci sempre ma lui non è il tuo papà.»
«Lo so ma io non l’ho mai visto, io non ce l’ho?»
Trattenni le lacrime, era di una dolcezza indescrivibile. «Tutte i bambini hanno un padre ma sai chi lo può vedere?»
«No, chi?»
«Chi corre a lavarsi i denti altrimenti la mamma le fa il solletico!» urlai iniziandole a fare il solletico, cercò di dimenarsi in tutti i modi ma non ci riuscì. Arrendendosi scappò nel bagno, io la seguii e la aiutai a lavarsi i denti. Tornammo in cameretta, si infilò sotto le coperte e le diedi il bacio della buonanotte.
«Buonanotte amore, fai tanti bei sogni!» 

The cat caaaaame back(?)
Amo l'ultima parte, la amo. Perchè mi immagino la scena alkjgdflah
Questo Tom già sta rompendo le paaaaaalline! Chissà cosa vorrà in futuro, mmmmmh! MUUAHAHAHAHAH IO LO SO! 
Adoro anche i ragazzi con Beck jakhfakj l'aaaamore sono!
Ho troppo ssssssssssonno! Scappo a dormire che domani devo alzarmi prima per studiare!
Tanti bei sogni anche a voi <3
  
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