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Autore: KiaC92    08/05/2013    3 recensioni
Questa storia parte da quando la famiglia Cullen torna 100 anni dopo che Edward ha lasciato Bella. È stato Edward a decidere di tornare a Forks spinto dalla curiosità di sapere se la sua amata sia riuscita a rifarsi una vita.
Tutta la famiglia Cullen sa che la loro amata Bella ormai non esiste più ma l’incontro a scuola con Jacob Black e una misteriosa ragazza bionda dalla stesso profumo di Bella e dalla strana somiglianza tra le due insinua dei dubbi. Bella è veramente morta? E se così fosse chi è la misteriosa ragazza? E perché Black conosce la ragazza?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film, Contesto generale/vago
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Angolo Autrice: Ciao a tutti!!! Eccomi qua finalmente con il nuovo capitolo, un capitolo molto molto molto lungo ed anche super importante e ammetto di aver faticato un pò ha scriverlo:D. Chiedo scusa per l'immenso ritardo ma lo studio mi sta portando via molto tempo visto l'avvicinarsi della sessione estiva di esami e anche se avevo scritto già metà di questo capitolo ho dovuto rimandarlo ma adesso eccomi qui ;) Ringrazio come sempre le splendide persone che recensiscono e tutti coloro che hanno messo la mia storia tra le seguite o tra i preferiti e tra le ricordate e a chi mi ha messo tra gli autori preferiti, davvero grazie mille!! Un grazie speciale va alla pagina facebook Graphics and Edit video per lo splendido banner, spero vi piacciaAdesso vi lascio alla lettura e mi raccomando ditemi cosa ne pensate ;)
Un bacio a tutti e alla prossima
KIA



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POV BELLA

 
 “Edward aspetta, c’è una cosa che voglio dirti da tanto tempo anzi vorrei scusarmi. Mi dispiace e mi scuso per non essere stata abbastanza per te e forse non lo sarò mai, per il resto nessun rimpianto, amo averti conosciuto e lo rifarei mille volte.” appena finisco di pronunciare queste parole mi giro e scappo.
Accidenti alla mia cavolo di boccaccia, perché non sono stata zitta. È vero sognavo di dirgli questa frase da quando l’ho rincontrato ma io dico proprio in quel momento di completa pace dovevo tirarla fuori?
Dio come ero stata bene tra le sue braccia e anche se mi ero allenata con Jake in questi giorni ammetto di aver fatto finta di non saper combattere, capitemi tutto pur di riprovare la sensazione di pace che provo ogni volta che mi stringe a sé.
All’improvviso qualcuno ferma la mia corsa forsennata e mi blocca il braccio.
“Adesso basta scappare” mi dice Edward girandomi: “tu non la devi neanche pensare una cosa simile, forse non crederai alle mie parole ma ti posso giurare che tu sei una ragazza speciale e unica. Credimi quando ti dico che sei stata, sei e sarai abbastanza e anche di più, smetti di credere a quello stupido discorso che ti ho fatto nel bosco, era tutto progettato. Dovevo trovare il modo per farmi odiare e quelle erano l’uniche cose che potevi dirti. Ogni uomo, vampiro o altra creatura che esiste in questo mondo farebbe di tutto per poter stare al tuo fianco e ogni giorno lotterebbe per quel posto”
Prima che possa continuare lo interrompo.
“Perché tu invece non l’hai fatto?” gli chiedo.
“Perché è un coglione” dice una voce dietro di me.
“Rose non ti intromettere vattene per favore” le dice Edward scontroso.
“No mi sono stancata di questa situazione e sono stanca di vedervi comportarvi come dei bambini, ormai avete più di cent’anni e pure vi comportate come dei liceali. Dimmi Bella vuoi sapere perché non è restato? Io posso dirtelo con o senza il suo consenso” mi dice Rosalie guardandomi intensamente negli occhi.
Mi girai per guardare Edward.
“Ti prego no, non così. Ti chiedo tempo e pazienza, prometto che te lo dirò prima o poi” mi dice cercando di convincermi.
“Sono stanca Edward, voglio la verità. Ti ho dato tanto di quel tempo che adesso non ce la faccio più, ho aspettato anche troppo, certo avrei preferito fossi tu ha dirmi tutto e ogni volta cerco di passarci sopra ma tu non lo fai mai” dico esasperata dalla situazione.
Da una parte vorrei sapere finalmente la verità ma dall’altra c’è un qualcosa che mi spinge ad aspettarlo ancora.
“Non ho più voglia di sentire scuse e tanto meno aspettarti, Rosalie ti ascolto”
“No ho detto di no, Rose stai zitta. Non hai il diritto di intervenire questa cosa non ti riguarda” le urlò contro Edward, non l’avevo mai sentito urlare contro la sua famiglia.
“Non mi riguarda? Stai scherzando vero? Forse non ricordi che la tua famiglia ti ha seguito senza fare domande e tu non ti sei mai fermato a pensare se davvero noi avessimo accettato l’idea di lasciare una parte della famiglia qui a Forks, hai sempre pensato a te stesso e alle tue stupide e altruistiche idea. Svegliati Edward niente è più stato lo stesso da quando siamo scappati, neanche la nostra famiglia è più la stessa, siamo tutti stanchi di questa situazione e per favore smetti di scappare, lei non lo sta facendo è qui e ti ha dato una miriade di possibilità anche se non le meriti. La tua famiglia ed io ti saremo sempre accanto, niente ci potrà far smettere di volerti bene ma non appoggiamo più la decisione di continuare a mentirle, troppo dolore le è stato causato ingiustamente” dice Rose lasciandomi completamente a bocca aperta.
Non credevo di starle simpatica anzi pensavo mi odiasse ed invece mi considerava già come una parte della famiglia Cullen anche se faceva davvero di tutto per non dimostrarlo.
“Perché quelle facce stupide?” ci chiede Rose
“Beh non pensavo di andarti a genio, insomma mi odiavi” le dico in modo scontato
“Io non ti odiavo, disapprovavo la tua decisione di buttare la tua vita umana per una non vita. Avevi l’occasione che molti di noi non hanno avuto e la stavi buttando via per lui” mi dice
“Okay non cambiamo discorso, Edward perché te ne sei andato?”gli chiedo guardandolo negli occhi nella speranza di riuscire a convincerlo a dire qualcosa.
Alzo le mani e prendo il suo viso: “Guardami Edward, ho bisogno di sapere”
“Victoria” mi dice all’improvviso dopo qualche secondo di silenzio
“Alice ha visto il suo arrivo, il piano era quello di farle seguire il nostro odore per farla allontanare da te. Incredibilmente il piano ha funzionato ma a quanto pare non sono riuscito ha tenerla lontano abbastanza” mi dice guardandomi preoccupato.
“Il piano prevede anche un nostro immediato ritorno non appena si fosse allontanata, ma all’ultimo momento il signorino ha stravolto di nuovo tutto. Bella noi stavamo tornando da te ma lui non voleva” disse Rosalie indicando Edward.
“Sai benissimo perché non volevo, non era ancora al sicuro. Victoria era ancora in circolazione e piena di rabbia, era pronta a tutto pur di vendicarsi. Non potevamo tornare, prima avrei dovuto toglierla dalla faccia della terra per sempre, poi sarei tornato da te” mi disse
“Eri consapevole del fatto che a quel punto forse non ci sarei più stata io sulla faccia della terra?” chiedo sbalordita.
“Si” mi rispose semplicemente e io non risposi più delle mie azioni.
Nel bosco riecheggiò il suono della mia mano che si scontrava con la sua guancia di marmo, non aveva neanche tentato di fermarmi.
“Ti vorrei chiedere come hai fatto,come hai fatto a dimenticarti così velocemente di tutto quello che mi dicevi. Vorrei dirti quanto sto soffrendo,sorriderti anche,per dimostrarti che infondo sono forte e che il sorriso non me l'hai tolto del tutto. Vorrei chiederti come hai fatto a dimenticarti di quelle risate,di quelle parole che ormai sembrano buttate all'aria. Tutto ciò che hai detto in quel bosco, comprese le distrazioni, era tutte bugie quindi?” chiesi.
“Si, e sappi che non ho dimenticato da nulla. Rimpiango tutto ciò che ho perso, uccidere Victoria era diventata un’ossessione e per colpa di questa ho perso tutto ciò a cui tenevo davvero. Dovevo farmi odiare e convincermi che era la scelta migliore per te perché se non ci fossi riuscito non avrei trovato il coraggio di lasciarti” mi dice cercando i miei occhi per convincermi che tutto ciò che stava dicendo era la verità.
“Hai voluto sempre e solo impedirmi di diventare come te e lo sai perché non ci sei riuscito? Perché era destino Edward, solo e semplice destino, io sono nata per essere una vampira. Da quando ho riaperto gli occhi non mi sono mai più sentita ha disagio nel mondo, tutto questo era già scritto e tu non potevi impedirlo per sempre. La verità è che avrei voluto che tu restassi in modo da affrontare tutte le difficoltà insieme, avrei voluto che tu fossi tornato una volta fallito con Victoria, ti avrei riaccolto a braccia aperte felice di riaverti al mio fianco perché cavoli ti amavo come solo una folle ama” gli dissi prendendo il suo viso tra le mie mani.
"E adesso? Dimmi Bella se mai un giorno riuscissi a perdonarmi i tuoi sentimenti saranno gli stessi di cento anni fa oppure no? Perché sappi che i miei sono sempre quelli nati la prima volta che ho incrociato i tuoi occhi e mai cambieranno” mi disse guardandomi intensamente.
“Non so chi odio di più: te,per essere un bastardo bugiardo o me,per aver creduto alle tue stronzate. Forse odio molto di più me perché sono stata io la causa di tutto il dolore che ho provato, sono stata io a scegliere questo genere di vita pur di starti accanto nonostante sapessi di dover abbandonare la mia famiglia per sempre, ma ciò che odio di più è sapere di non essere stata abbastanza per farti tornare, per me è qualcosa di atroce nella sua razionalità e mi fa sentire così strana, una pazza. Una pazza al pensiero che io ti avrei seguito, ti avrei seguito ovunque andassi, avrei rinunciato a tutto per te. Ho cercato un modo per dirti addio, ma tu non riesci ad uscirmi dal cuore né io dal tuo!” gli dissi stringendo forte il suo viso tra le mie mani.
La mia risposta era stata molto eloquente, nonostante tutto quello che mi ha fatto passare i miei sentimenti nei suoi riguardi non sono cambiati e a questo punto penso che non cambieranno mai.
“Ma non riesco ancora a passare sopra al fatto che nonostante quello che provavi tu non sia ritornato. Sai quando ti ho conosciuto pensavo di aver trovato la persona con cui passare insieme il resto della mia vita, ma ora che ti ho perso già una volta so di aver perso tutto e forse di aver preteso troppo da te. Malgrado ciò, non posso permettere che tu scompaia dalla mia vita senza sapere che non ti serbo rancore, che fin dall’inizio sentivo che ti avrei perso e che tu non avresti mai visto in me quello che io vedevo in te. Voglio che tu sappia che ti ho amato fin dal primo giorno, che continuo ad amarti e che forse continuerò ha farlo per tutta l’eternità” continuai.
Continuava ha guardarmi senza riuscire a parlare ma i suoi occhi riuscivano a colmare il suo silenzio più di futili parole. Non potevo continuare a mentire a me stessa, lo amavo nonostante tutto e forse mi considererete una pazza.
“Forse è meglio che vi lasci da soli” disse all’improvviso Rose risvegliando Edward che alla fine decise di parlare.
“Perdonami, perdonami. Dimmi quello che io debbo fare perché tu mi perdoni, perché tu dimentichi tutte le cattive cose. Forse non ti basterà ma io tornerò sempre da te, non sarò d’altri che di te, per sempre. Te sola veramente io ho amato, in questa simi specie di vita; amo te sola. Sempre la mia anima si volge a te, e ti cerca, e ti rimpiange. Te lo giuro: lontano da te, non ho provato mai nessuna gioia sincera, non ho avuto mai un attimo di pieno oblio; mai, mai: te lo giuro. Tu sola, al mondo, hai la bontà e la dolcezza. Tu sei la più buona e la più dolce creatura che io abbia mai sognata: sei l’Unica. E ho potuto offenderti, ho potuto farti soffrire, ho potuto farti pensare alla morte come a una cosa desiderabile! Ah, tu forse mi perdonerai un giorno, ma io non potrò mai perdonarmi. Ogni giorno mi parrà d’essere indegno; né pure con la devozione di tutta la mia vita mi convincerò di averti compensata” mi disse stringendomi i polsi con forza.
“Credevi davvero di essere più forte dei tuoi sentimenti?”
“No, ma dovevo provare e lottare perché credevo davvero di renderti la vita più facile. Cosa ne sarà di noi adesso?” mi chiese piegando la testa di lato come se stesse cercando di leggermi dentro.
Per lui era sempre stato semplice capire cosa mi passasse nella mente, ero un libro aperto e troppo facile da leggere, gli bastava guardarmi negli occhi per capire tutto. Ma adesso lui ci stava provando a capirmi come un tempo ma la verità è che neanche io sapevo cosa saremmo diventati adesso.
“La verità è che non lo so neanche io…” dissi ma poi venni bruscamente interrotta da un ringhio di Edward che si girò di scatto verso la foresta piazzandosi davanti a me: “Che cosa fai? Spostati so difendermi da sola”
“Ti prego stai zitta” mi disse senza neanche voltarsi per guardarmi.
Continuava a guardare la foresta come se da un momento all’atro dovesse spuntare qualcuno o meglio qualcosa, nonostante la mia vista fosse potente quanto la sua non riuscivo a vedere il motivo di tutta quella preoccupazione.
Lo capii non appena mi arrivò al naso l’odore di un lupo, un odore particolarmente familiare che avrei riconosciuto dovunque.
“Seth cosa ci fai qui?” gli chiesi non appena lo vidi sbucare, il suo comportamento in questi giorni mi aveva preoccupato ma non capivo perché fosse venuto dai Cullen trasformato, tutto questo non era da lui.
“Vuole impedirti di rifare lo stesso errore di cento anni fa” rispose Edward al suo posto e Seth sentendosi in qualche modo violato ringhiò costringendo Edward ha spingermi ancora più indietro.
“Seth non sono affari tuoi, non fare qualcosa di cui potresti pentirtene” gli dissi dolcemente cercando di farlo calmare. Sapevo che aveva sempre provato qualcosa per me ma la verità è che per me esisteva solo una persona la stessa che in questo stesso momento tentava di proteggermi anche se sapeva benissimo che avrei potuto fare tutto da sola.
Per tutta risposta Seth iniziò a correre per poi saltare cercando di montare addosso ad Edward ma prima che potesse colpire il bersaglio decisi di fermarlo, allargai il mio scudo fino a coprire completamente Edward e facendo sbattere Seth contro un muro invisibile.
“Te lo dico per l’ultima volta, torna a casa tua non ti riguarda, per una volta obbedisci” gli dissi spingendo via Edward che continuava ha starmi davanti.
Dopo aver riacquistato la sua forma umana iniziò a urlarmi contro: “Io me ne frego dei tuoi ordini, tu non sei una di noi e tanto meno non sei il mio Alfa quindi non ti puoi permettere di comandare. Spero che ti faccia innamorare di nuovo e che poi ti lasci con l’amaro in gola. Tu dici, a che serve? A farti vedere come si sta dalla parte di chi perde”
“Sono già stata da quella parte, la parte di chi perde tutto all’improvviso e so come ci si sente ma io e te non eravamo nulla Seth e mai lo saremmo stati. Dici di provare dolore per ciò che ti sto facendo ma ti sbagli, tu stai provando neanche la metà di quello che ho provato io, smettila di fare la vittima per noi non c’era futuro. Sappi che il dolore più grande è quello di cui non parli, perché parole non ne hai e quelle che hai, tutte quante, sai non sarebbero abbastanza. Non ci pensi neppure, ti ricorderesti costantemente di qualcosa che prima c’era e ora non c’è più. Però è con te costantemente e si chiama cambiamento. Il dolore più grande ti cambia, in modi immaginabili e qualche volta è la cosa migliore che ti possa accadere. Troverai il tuo imprinting non in me ma in una ragazza che sappia apprezzarti e che non porti nel cuore già un’altra persona” gli dissi cercando di calmarci entrambi.
Mi avvicinai a lui che ancora furioso si trasformò per poi sparire dentro la foresta. Mi voltai cercando Edward e quando incrociai il suo sguardo le sue braccia si aprirono in un muto invito, non lo feci aspettare a lungo e mi buttai tra le sue braccia dove finalmente mi sentivo a casa.
“Un giorno riuscirò a passare sopra a tutto ciò che ho passato senza di te ma voglio fidarmi di nuovo perché non è vita quella che abbiamo fatto in questi anni. Non tornerà tutto subito come prima, no ancora non sono pronta ma potremmo provarci di nuovo” gli dissi circondando la sua vita con le mie braccia.
“Non commetterò lo stesso sbaglio di nuovo” mi sussurrò stringendomi forte.
Allargai lo scudo che proteggeva i miei pensieri e attraverso di essi gli dissi semplicemente due parole che sapevano di fiducia, di voglia di ricominciare, di voglia di non staccarsi mai più l’uno dall’altra, di voglia di non soffrire mai più e chissà forse anche di voglia di amare e di essere amati.


Mi fido.
 
 
 

   
 
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