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Già sentivo le voci nei corridoi gridare  “Ma dove sono?” . Camminavo nel modo più naturale  possibile.
Controllai se tutti i bottoni della camicia fossero chiusi. Okay era tutto apposto.
-Chris, finalmente. Dove ti eri cacciato?”- mi chiese Lea.
-Ero in camerino… cos’è tutta questa agitazione?- domandai facendo finta di niente per non creare sospetti.
-Darren.. lo stiamo cercando da un po’.. ma non arriva.. lo hai visto per caso?-
-I-io.. no Lea! Te l’ho detto, subito dopo le prove sono andato nel camerino. Ma non preoccuparti, starà sicuramente recitando qualche battuta di Harry Potter.. sai com’è strano, e che gli piace farlo da solo-
-Beh lo spero..comunque.. li c’è la torta, volevamo fargli una sorpresa, ma abbiamo deciso di cantargli semplicemente “Tanti Auguri”. Iniziamo con Perfect e poi partiamo con gli auguri!-
-Si.. mi sembra un idea carina-
-Ehm.. Chris non ti dispiace vero se.. insomma.. cantassi tu per lui?-
-Nessun problema Lea, ma.. io non so suonare la chitarra!-
-Ma di questo non devi preoccuparti, c’è Cory!.. vero tesoro?.. vieni qui!- disse Lea invitando il fidanzato alla nostra conversazione .
-Allora Chris sei d’accordo?- mi chiese.
-Certo, però dobbiamo sbrigarci. Darren potrebbe essere qui a momenti!-
-Okay, vieni accanto a me.. ragazzi voi preparatevi..shhh..fate silenzio!.
Mi sistemai sul braccio del divano, mentre Cory era al mio fianco, tutti gli altri ragazzi erano sistemati dietro il muro che divideva la sala relax con i camerini. Era tutto buoio. Le luci erano spente. Insomma.. appena Darren sarebbe arrivato Cory avrebbe iniziato a suonare e io a cantare, dopo poi si sarebbero aggiunti gli altri.
                    
                       
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Ormai erano passati cinque minuti da quando Chris era uscito dal mio camerino.
Chiusi la porta alle mie spalle e mi diressi verso la sala relax.
Era tutto buio, non c’era nemmeno l’ombra di nessuno dei miei compagni, tantomeno si sentiva qualche rumuore. Silenzio.
Improvvisamente però si accese una lampada che illuminava soltanto il video di Chris.
Lo guardavo con aria interrogativa e spiazzata, fino a quando poi iniziò ad intonare le prime parole.
“Made a wrong turn, once or twice.. dug my way out blood and fire.. bad decisions, that’s all right, welcome to my silly life!”.. si alzò di scatto dal divano dove sedeva. Cory accompagnava le parole  con la chitarra. La sua voce angelica, quell’atmosfera, era tutto perfetto.
“Mistreated, Misplace, Missundaztood, miss knowing it’s all good it didn’t slow me down.. mistaken always second guessing, underestimated look I’m still around”..
Mi si avvicina lentamente.. mi afferra la mano.. le luci si accendono.
“Pretty, pretty please, don’t you ever ever feel, like you’re less than, less than perfect.. pretty, pretty please, if you ever ever fell, like you’re nothing.. you are perfect to me!”..
 Cantando quelle ultime parole Chris mi guardò dritto negli occhi. Mi abbracciò e poi mi lasciò silenziosamente delle parole all’orecchio –Buon compleanno Amore mio-.
D’improvviso la stanza si riempì, il silenzio che c’era fino e pochi secondi prima sembrava essere scomparso.
“Happy B-day to you, Happy B-day to you., Happy B-day to Darren, Happy B-day to you!”
-Auguri di  nuovo Tesoro- si avvicinò Lea per abbracciarmi.
- Grazie ancora a tutti ragazzi! Siete bellissimi!-
-Oh silenzio cucciolo! Questa torta ha bisogno di essere mangiata- disse Dianna scherzosamente dirigendomi sotto il suo braccio verso il tavolino.
-Accomodati!- mi disse Lea spostando la sedia per farmi sedere.
-Questa è per te! Facci sapere com’è, visto che ci abbiamo messo quasi tutta la nottata per farla!- disse Heather indicando la torta.
-Siete dolcissimi ragazzi! E’ un bene festeggiare il mo compleanno, da stamattina stanno capitando soltanto cose piacevoli!- rivolsi un occhiata complice a Chris.. sapeva a cosa mi riferivo.
 
 

-Bene! Allora ragazzi alle sette sotto casa di Lea!- disse Mark
-Facciamo sette e mezza Mark.. ti prego.. sai quanto ci metto a preparami- lo supplicò Chris.
-Okay, vada per le sette e mezza!-
-A stasera!-
Ci salutammo e tutti ci dirigemmo verso le rispettive macchine.