14 Giugno 1991
 

Julia venne svegliata da un raggio di sole che attraverso il grande finestrone dell'hotel le arrivò dritto in un occhio, cominciò ad aprire gli occhi, si stiracchiò nel letto e decise che sarebbe rimasta a dormire ancora qualche minuto, aprì la bocca lasciando fuoriuscire uno sbadiglio che tentò di sopprimere senza riuscirci.
Girò la testa a destra e a sinistra in cerca di Slash, il letto dalla sua parte era ancora fatto segno evidente che il chitarrista non aveva fatto ritorno nell'albergo la notte, chiuse gli occhi rassegnata ma dopo qualche minuto sentì provenire dei passi lenti verso di lei e la figura di un bambino ricciolone che si nascondeva dietro l'armadio della camera. Fece finta di non vederlo, chiuse gli occhi come se stesse per tornare a dormire ma ne lasciò uno socchiuso, in un nano secondo il bambino le si fiondò nel letto e le gridò in un orecchio "Ciao mamma indovina che giorno è oggi!"

-Mmm il 14 giugno, giusto?-

-Sii! E cosa facciamo oggi?-

-Non lo so amore, non credo ci sia nulla di speciale..-

-Ma è il mio compleanno mamma!- Disse ridendo il bambino

-Ahahaha certo tesoro che me lo ricordavo, come poterlo dimenticare! Vieni qui che ti tirò le orecchie-

La ragazza stette con il suo bambino ancora per qualche minuto nel letto poi decise di alzarsi, spalancò le finestre e stette per qualche secondo ad assaporare l'aria di Filadelfia, era una bellissima giornata.

Poi però si ricordo della persona mancante vicino a lei si girò e si appoggiò alla finestra, proprio quel coglione non ce la faceva..

-Mamma dove è il papà?-

-Oh Cash aveva una cosa urgente da fare e si è dovuto svegliare presto!-

-E come mai le coperte non sono disfatte?-

-Beh avrà rifatto il letto, vai a lavarti i dentini ora forza!-

Nel mentre che Cash si trovava nel bagno in piedi ad uno sgabello perchè non arrivava al lavandino, Julia si vestì e optò per una maglietta a maniche corte e collo a "V" con un paio di pantaloncini in jeans sgambati, indossò le converse bianche e raccolse i capelli in una coda.
Si trovava davanti allo specchio vicino al letto quando la porta si aprì ed entrò Slash in uno stato pietoso. Julia lo intravide attraverso lo specchio socchiuse gli occhi e sospirò.

-Proprio non poteva farcela ad arrivare qualche oretta prima eh?-

-Senti bellezza ho fatto quello che potevo..-

-Cosa c'è stato questa volta?- Si girò verso il ragazzo e riprese -un party a base di coca,alcol e ragazze? Oppure un dopo festa in un qualche locale trasgressivo di Filadelfia?-

-Non rompere il cazzo, non è colpa mia se non ti fai mai vedere-

-Forse perchè ho un bambino di 3 anni da mantenere, non credi? Se ti chiede perchè non eri presente al suo risveglio inventati qualche scusa e ti prego fa che sia credibile, almeno questa volta!-

-Papà!- Urlò Cash appena vide Slash, gli corse incontro e il ragazzo lo prese in braccio.

-Ehy campione! Quanti sono oggi?!-

-Così- Cash aprì la mano facendo il segno di un tre mezzo quattro.

-Ahahah giusto, bravo il mio bambino!-

-Dove eri?-

-Dovevo provare un pezzo con il gruppo, ma ora sono qui con te ok?-

-Sì!- Il bambino abbracciò suo papà.

La giornata trascorse veloce tra passeggiate nel parco e un biglietto per la piscina, arrivò la sera e ci fu la festa per Cash a cui parteciparono tutti, dallo staff con fotografi truccatrici con le quali Julia aveva un bel rapporto e persino Bryanne dopo un'oretta di macchina era giunta a Filadelfia per festeggiare il compleanno del nipotino.
C'erano tutti tranne Slash , questo fatto ferì molto Julia, possibile che non riusciva a rinunciare a un suo qualsiasi divertimento per stare con il suo bambino?

La festa finì verso mezzanotte e Cash inevitabilmente si addormentò, Julia lo portò in camera e poi scese di nuovo nella sala,appena arrivò cominciò :

-Dove è?-

-Non lo so Julia, lo abbiamo cercato ma non sappiamo proprio dove possa essere- Rispose Axl.

-Io vado a cercarlo-

-Non credo sia prudente Julia, lascia perdere lo vedrai domani- Rispose Duff.

La notte passò così tra pensieri,pianti,preoccupazioni e di Slash neanche l'ombra. Il giorno dopo avrebbe chiesto molto più di una semplice spiegazione.