“Anzi aspetta un attimo Kakaroth”
“Che c’è Vegeta?”
“Senti… vorrei farti una domanda…”
“Beh dimmi…”
“Ehm…”
“Su dai…”
“Dimmi perché durante il nostro che portò al risveglio di Majin Bu non mi hai mostrato il terzo livello del super sayan? Hai idea di come ci sono rimasto quando l’ho scoperto?”
Goku rimase stupito da tale domanda.
“Ti ho già detto che era per non dare altre energie a Majin Bu e per non ferire il tuo orgoglio. Non credo ci sia da dire altro”
Vegeta gli rivolse uno sguardo torvo.
“Non dire cazzate! Questa è la storia che si sono bevuti tutti. Ma io non sono un fesso e so che non lo hai fatto per questo!”
“Ma …”
“Niente ma! Dimmelo!”
“Va beh… Davvero vuoi sapere il motivo per cui non mi sono trasformato nel terzo livello contro di te? Perché sapevo che non sarebbe servito a niente in quel momento. Il tuo livello di resistenza mi avrebbe portato a terminare il tempo che avevo a disposizione come super sayan di terzo livello, e a quel tempo saremmo stati entrambi esausti e allo stesso livello.”
“Tutto qua?”
Goku fece una breve risata.
“Già dimenticavo. Tu a volte riesci a leggermi dentro. Beh in realtà c’era un altro motivo. Sapevo che se tu avessi visto il terzo livello pur di battermi saresti venuto con me all’Inferno, e probabilmente, anzi certamente saremmo morti entrambi nello scontro. Ecco perché non ti ho mostrato il terzo livello.”
Poi una colonna di luce divise il cielo e quando si diradò Goku era di nuovo al suo posto, tuttavia nella sua massima potenza.
“È ora di chiuderla per oggi Vegeta. Ma sono sicuro di una cosa. Un giorno anche tu riuscirai a raggiungere il terzo livello e con esso colmare la piccola differenza che c’è tra noi.”
Vegeta guardò il suo amico con uno sguardo in bilico tra lo strafottente e l’orgoglioso.
“Beh stavolta ti sei sbagliato Kakaroth” sibilò all’indirizzo dell’altro sayan.
Un'altra lama di luce squarciò l’azzurro.
“Io ti ho già raggiunto”
Il sorriso orgoglioso di Vegeta era identico a quello che Goku esibiva in fronte a lui.
“E ora il secondo round Kakaroth”
“Non vedo l’ora”