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Autore: imthebeststar    08/05/2013    55 recensioni
Continuo di 'Si può che due persone che si odiano si innamorano?'.
[...] «Allie guarda.» disse Maya, indicandomi la vetrina di un negozio, mi avvicinai cauta ma ciò che vidi mi fece scoppiare il cuore.
‘Zayn Malik coppia fissa con Perrie Edwards’
‘Zayn Malik dei One Direction fidanzato’
‘Zayn Malik…’
Lo vedevo ovunque. Lui era ovunque, anche se non era presente. Sapere che lui si era rifatto una vita, senza di me, faceva male. Mi sentivo una stupida perché nonostante tutto lo amo ancora, sono ancora innamorata di quello stronzo senza cuore. [...]
[...] Provavo a vedermi con i ragazzi, ma ogni volta che li guardano negli occhi cercavo il suo sguardo; quello di cui ero innamorata. [...]
 
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Over Again'
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*leggete spazio d’autrice*

Trentacinquesimo capitolo.
Narratore esterno.



Maya si sedette sulla poltrona vicino al letto di Zayn.
La mora non sapeva ben cosa dire al ragazzo, si sentiva vulnerabile e stupida.
Talmente stupida che sfogò le sue lacrime in silenzio, senza attirare l’attenzione di nessuno; nemmeno del proprio ragazzo. Il suo timore più grande era non poter dire a Zayn che lei gli voleva bene, i due litigavano spesso, ma la mora gli voleva realmente bene, era il suo migliore amico.
Non pensava che ci tenesse talmente tanto a lui, lo vedeva come una sorta di sfida verso se stessa; le giornate a prendersi in giro e punzecchiarsi a vicenda, ma fu quello a legare i due ragazzi.
Il loro rapporto era contorto, ma a loro andava bene così.
Non l’avrebbero mai ammesso a loro stessi, ma poche ore prima la ragazza cedette; rivelando i suoi sentimenti.
«Non avrei mai immaginato che tu finissi in ospedale.» parlò la ragazza, fissando il suo amico «Ma non dovresti esserci, chi sfotto?» ironizzò, accennando un sorriso.
Maya si alzò dalla poltrona, avvicinandosi al corpo di Zayn.
Toccò la sua mano, sentiva il calore che emanava, gliela strinse forte lasciandogli un bacio sulla fronte.
«Sei un ragazzo forte, so che ti sveglierai.» mormorò convincendo se stessa «Non puoi lasciarmi sola con Harry, quello è stupido!» ridacchiò, trovava qualsiasi cosa divertente, pur per non stare male.
Ed era così, lei non si stava demoralizzando, pensava al meglio anche se non lo faceva notare.
Sapeva che il ragazzo ben presto si sarebbe svegliato, rendendo i suoi amici, e cari, felici.
Sapeva che Zayn non era un ragazzo che mollava, lottava fino alla fine e anche questa volta non si sarebbe arreso.
«Hanno pianto tutti per te, vuoi questo?» continuò a parlare verso il ragazzo incosciente «Allison era in uno stato comatoso, non l’ho mai vista in quel modo. Vuoi questo per lei? Vuoi che si distrugga così? Eh Liam si è sentito male un paio di volte, Harry non smetteva di piangere.... Louis...» scosse la testa «Le tue fans? Vuoi tutto questo per noi?».
Sorrise «Lo vedi quanto sei importante? Non te ne rendi conto, ma sei fondamentale nelle nostre vite. Beh certo una volta sveglio tra di noi torna tutto normale, ma dettagli!» ridacchiò.
«Ti voglio bene Zay, ricordalo sempre.».
La mora lasciò la sua mano, intenta a tornare nella sala d’aspetto.
Guardò un’ultima volta il corpo del ragazzo. Ti riprenderai, pensò.

Pov. Allison

Buttai la bottiglietta d’acqua nel cestino, assieme alla carta del panino.
«Non ci siamo assentati troppo?» domandai a Niall, guardando l’orologio.
Tra una cosa e l’altra era passata più di un’ora.
Niall diede l’ultimo morso al suo panino «Quando si mangia non ci si assenta mai troppo!» bofonchiò, sputacchiando pezzettini di pane ovunque.
Scossi la testa «Ma come fai a mangiare così tanto?» domandai retorica.
Alzò le spalle «Ho solo fame.» esclamò, prendendomi a braccetto «Ti senti meglio?» mormorò, baciandomi la guancia.
«Penso di si…» ammisi «Ma solo perché…».
Mi precedette «Perché non ci hai pensato, vero?» annui «Eh ti senti anche in colpa per questo, vero?».
Strabuzzai gli occhi «Come hai fatto a capirlo?».
Ridacchiò «Non solo Zayn ti conosce alla perfezione.» mi fece l’occhiolino.
Insieme ci incamminammo verso l’ascensore, il suo incubo.
«Sei vuoi possiamo fare le scale…» mormorai, indicando con la testa la porta per esse.
Niall sorrise «Sono cinque piani, pensi di riuscire a farli tutti?» mi sfidò.
«Possiamo provarci.».

«Sono sfinita.» ammisi, lasciandomi cadere sulle scale.
Il biondo cercò di ridere, ma mi segui a ruota, buttandosi al mio fianco «Non sembravano così tanti… all’inizio.».
Scoppiai a ridere «E’ stato abbastanza faticoso!» cercai di alzarmi, ma le gambe cedettero ancora.
Ci mancava solo un piano, ma entrambi, troppo stanchi, non riuscivamo a continuare quella tortura, mannaggia a me quando ho accettato la sfida del biondo.
«Potrei morire in questo momento!» esclamò Niall, sdraiandosi definitivamente.
Ridacchiai «Facciamo un po’ pena, neanche cinque piani riusciamo a fare.».
«A scuola eravamo due danni in educazione fisica.» chiuse gli occhi «Più te che me!» mi pizzicò il fianco.
Sobbalzai, accarezzandomi la parte dolorante «Ma parla per te!» sbottai, incrociando le braccia sotto il seno.
«Mi vuoi far credere che eri più brava tu?» mi indicò, scoppiando a ridere.
Scossi la testa, dandogli le spalle «Basta con me hai chiuso! Non mi meriti.» detto questo alimentai le risate del biondo, tanto da riempiere l’intero ambiente della sua voce.
Mi distrassi sentendo il cellulare vibrare nella tasca del pantalone, nascondendo un sorriso lo estrassi:

Da Harry: Corri. Adesso!

Sbarrai gli occhi, lasciando cadere il telefono a terra, rompendolo definitivamente.
«Che succede?» domandò Niall, agitandosi.
Chiusi gli occhi, respirando affannosamente «Z-Zayn.» la mia voce tremava con il resto del corpo.
«Zayn, cosa?» domandò retorico «E’ successo qualcosa?» si agitò maggiornamente.
Ansimai «Non lo so.».

«Allora in piedi, e vai a mangiare qualcosa al bar. Non succederà nulla durante la tua assenza!»

Le parole di Harry mi riempirono la testa ‘non succederà nulla’, evidentemente il destino ce l’aveva con la sottoscritta.
«Andiamo forza.» Niall raccolse il mio cellulare, e mi diede la mano correndo sugli scalini.
Il dolore alle gambe non era paragonabile a quello al petto, nel cuore.
Che si fosse svegliato?
Che si fosse aggravato?
Mi morsi il labbro, scacciando i pensieri negativi che da ore invadevano la mia mente.
Strinsi la mano di Niall «Tranquilla.» ansimò lui, percorrendo l’ultima rampa di scale.
Non risposi, mantenendo la presa su di lui. Continuai a correre arrivando alla porta del reparto.
Una strana sensazione mi pervase lo stomaco. Se fosse successo il peggio?
«Cos’è successo?» urlai, notando i ragazzi, e la famiglia di Zayn, fuori dalla sua stanza di quest’ultimo.
Harry lasciò la presa su Maya, venendomi incontro abbracciandomi «Vieni con me.» sussurrò, facendomi indietreggiare. Mi prese in braccio, camminando velocemente verso un’uscita del reparto.
Guardai i ragazzi, mentre velocemente mi allontanavo dal mio Zayn.
«Harry.» lo richiamai, senza ricevere risposta «Harry!» ci provai nuovamente.
Le sue braccia mi fecero scendere, ma non distrusse l’abbraccio. Piantai gli occhi nei suoi, cercando spiegazioni che ricevetti.
«Pochi minuti fa, i monitor erano impazziti» prese parola «Con lui c’erano Eleanor e Louis…».
Cercai il suo sguardo, ma lui lo distolse fissando un punto alle mie spalle.
«I medici sono intervenuti subito, stava avendo un arresto cardiaco.» strinsi gli occhi, lasciando cadere le lacrime «Sono riusciti a prenderlo in tempo, Allie. Se ne stava andando...» sussurrò l’ultima frase.

Prima scarica. Nulla.
«Caricate a centottanta» guardai abilita la scena, quasi fossi un’esterna.
Seconda scarica. Nulla.
«Duecento!» urlò il medico.
Chiusi gli occhi appoggiandomi al muro, strinsi gli occhi e le labbra.
Non sarebbe morto, non sarebbe mai successa una cosa del genere. Lui stava bene, si sarebbe…
«Dichiarate l’ora del decesso.».

Mi aggrappai alle spalle di Harry, sorprendendolo.
Una scarica passò lungo tutto il mio corpo, impedendomi i movimenti.
Se ne stava andando. Si stava arrendendo.
«Allie...» il mio migliore amico mi prese giusto in tempo, prima di cadere al suolo «Un dottore!».
Sentii la pelle del mio corpo riscaldarsi, tanto da far male, si impossessò dei miei movimenti e della mia mente. Respirai a bocca aperta, ansimando.
«Allie, guardami, ti prego.» sentii un gran trambusto, ma la vista era completamente scomparsa; quasi fossi cieca. I sensi piano piano mi abbandonarono. Chiusi gli occhi.

***


«Ehi bella addormentata.» sbattei le palpebre, abituando gli occhi alla luce «Ehi sono qui…» la voce calda del mio migliore amico mi rassicurava, strinsi la sua mano, mentre l’altra accarezzava lentamente i miei capelli.
«Harry…» bisbigliai con voce roca «Cos’è successo?».
Il riccio si sedette sul letto, sorridendomi «Hai avuto un calo di pressione, sei svenuta.» spiegò, amareggiato.
Lo fissai incerta «Io…» non sapevo che dire, mi sentivo terribilmente in colpa per tutto; Zayn stava male, e per colpa mia, si sono preoccupati anche per me.
Scosse la testa, dandomi un bacio sul naso «Non è colpa tua, ma dello stress. Il tuo corpo non ha retto, ma ora è tutto risolto.» cercò di rassicurarmi.
«Quanto tempo è passato?» cambiai discorso.
Sospirò «Tre ore, piccola.».
Ero svenuta per tre ore, un’eternità.
«Zayn?» mi agitai; una parte di me voleva sapere la verità, l’altra voleva vivere nella menzogna.
Harry deglutì «Non è cambiato nulla, è stabile…» lo incitai a continuare «Potrebbe svegliarsi, oppure finire in coma permanente…» mormorò.
Affondai la testa nel cuscino, assottigliando gli occhi, il loro bruciare mi stava facendo sentir male.
Sempre e solo brutte notizie. Che Dio mi odiasse?
Perché tutte le sofferenze dovevo subirle io?
Cos’ho fatto di male per avere questa vita? Dovrei ringraziare di essere viva, ma questo è vivere?
«Non tutte le speranze sono morte.» mi sorrise, asciugandomi le lacrime «Non devi pensare negativamente, lo sai. Non fa stare bene né lui, né te!».
Tirai su con il naso «No-n se lo m-erita…» balbettai, strozzando un singhiozzo.
Scostai le coperte, intenta ad alzarmi «Cosa stai facendo?» chiese Harry, avvicinandosi.
«Ho bisogno di vederlo.» mormorai, toccando con i piedi al suolo.
Mi bloccò per un braccio «ti sei appena svegliata, non hai tutte le forze…».
Agitai una mano davanti il suo viso «Zayn ha bisogno di me!» sibilai a denti stretti. Il mio migliore amico acconsenti, lasciandomi il braccio.
Prese la sua giacca «Ti accompagno io.» mi diede la mano, uscendo dalla stanza.

Corsi verso il letto del mio ragazzo «Amore?» lo chiamai, prendendogli la mano.
«S-sei un bastardo…» balbettai «Mi hai fatta morire di paura, te ne rendi conto? Non devi farmi questi scherzi, tu devi solo svegliarti e dirmi che va tutto bene!» mi sedetti sul letto, sdraiandomi con metà busto al suo fianco.
Quanto ancora avrei retto questa situazione?
Il mio corpo mi stava abbandonando, la mia mente quando l’avrebbe fatto?
Cos’avrei fatto realmente se Zayn non si dovesse svegliare?
«Prima sono stata male, tutta per colpa tua.» gli baciai la guancia «Un arresto cardiaco, no Zayn non puoi…» appoggiai la mano all’altezza del suo cuore, potei giurare di sentirlo battere sotto il mio tocco.
Chiusi gli occhi, appoggiando il viso nel suo incavo del collo. Sentii ancora il profumo del suo bagno schiuma, amava quella fragranza.
«Non sai quanto io abbia paura in questo momento, ma non mollo piccolo mio.» sorrisi «Tu sei il mio guerriero, tornerai da me. Ti conosco.» lo baciai tra il collo e l’orecchio.
Alzai lo sguardo, guardando il monitor in cui Zayn era ‘collegato’. Guardai la frequenza cardiaca, anche se avessi voluto interpretare quel display, non capivo nulla.
«Dopo domani è Natale…» mormorai «Devi darmi il regalo, quello che tanto volevi vedermi addosso. Ma sinceramente non ho mai capito cosa sia, un vestito?» domandai retorica.
Storsi il naso «Troppo banale, e poi saresti geloso, ti conosco.» ridacchiai «Ho sempre amato la tua gelosia e la tua possessività. Mi rendi speciale.».

Appoggiai le labbra sulla sua guancia, e gliela baciai con tanti piccoli baci che tracciavano il suo profilo perfetto. La barbetta solleticava la mia pelle, facendomi ridere. Il mio barbone.
A malincuore mi allontanai dal suo viso, nascondendomi nell’incavo del suo collo, la stanchezza stava prendendo il sopravvento sul mio corpo. Nonostante la ‘dormita’ che mi feci per colpa del mio mancamento, mi sentivo terribilmente debole; dal momento in cui misi un piede in questo edificio, le mie forze mi abbandonarono.
«Tu sei speciale.».
Una lacrima rigò la mia guancia, mancava solo che io diventassi pazza, e non mancava molto a diventar lo davvero. Solo con la mente lucida si andava avanti, ma la mia era annebbiata. Mi sentivo persa.
«Ti amo.».
Alzai di scatto la testa, persi un battito.
Zayn lottava contro se stesso, pur di tenere gli occhi aperti; sul suo viso c’era un accenno di un sorriso, mentre tentava di alzare un braccio verso di me.
«N-non piangere....» si sforzò a dire, notando i miei occhi lucidi.
Scossi la testa, lasciando uscir dai miei occhi il resto delle lacrime che trattenevo «Amore!» singhiozzai, prendendogli il viso tra le mani «Ti amo, ti amo, ti amo.» baciai ogni parte del suo viso, bagnandolo con il pianto.
Fissai i suoi occhi scuri, stava piangendo con me «Non ti lascio, piccola.» delicatamente appoggiai le labbra sulle sue, baciandolo a stampo.
«Ti sei svegliato» continuai a ripetere, incredula «Sei qui per me.» nascosi il viso tra i suoi capelli, continuando a piangere. Un peso nel mio cuore si era assolto.

Sentii il rumore della porta, aprirsi frettolosamente «Allie che succ…» le parole gli morirono in gola.
«Ehi…» Zayn salutò Harry, il quale scappò via come un fulmine urlando ‘si è svegliato’ ‘è vivo’.
Alzai il viso, riguardandolo nei occhi «Non farmi più una cosa del genere!» cercai di rimanere seria.
Sorrise, Dio se mi era mancato vederlo sorridere, «Non succederà più amore, te lo giuro.».
«Signorina si alzi, ha subito un trauma!» guardai il medico, alzandomi dal corpo del mio ragazzo. Rimasi vicino a lui, senza lasciargli la mano.
Trisha corse verso suo figlio, ancora scioccata dall’accaduto «Piccolo mio!» esclamò, avventandosi su di lui.
Mi misi da parte, guardai la scena intenerita. Tutti accorsero al risveglio del moro, tutti che piangevano per la felicità.
«Zayn sono il tuo medico, come ti senti?» domandò l’uomo, leggendo sulla cartellina.
Il moro rise appena «Ho dolore ovunque, ma sono vivo.» sdrammatizzò.
Il medico ci impose di uscire dalla stanza, per la privacy; così facendo lasciammo i dottori, i genitori e Zayn da soli. Mi asciugai le lacrime, pienamente sollevata.
«Come ti senti?» sorrisi a Louis «Meglio?» domandò ancora.
Annui «E’ come se un peso dal petto se ne fosse andato per sempre.» mi abbracciò.
«Siamo tutti più sollevati, quello schiatta dopo di noi.» spalancai la bocca, tirandogli un schiaffo sul petto «Che c’è?» agitò le mano.
Scossi la testa, sedendomi sulla poltrona «Sono felice, davvero.» singhiozzai.
«Abbraccio di gruppo?» propose Niall.
Ora si: stavo bene.

***


«Ti sentivo, sai?» sorrise «So che ci tieni a me, e non ti lascerò mai, non ti abbandono.».
Gli lasciai un bacio a stampo «Avevo tanta paura.» ammisi «Il tuo cuore a smesso di battere, te ne rendi conto?» mi morsi il labbro, frenando le lacrime.
«Ma sono qui, non sei contenta di questo?» ridacchiò.
Sospirai, sedendomi al suo fianco «Si, ma… sei sempre dentro un letto e non stai bene. Tu non sai che paura ho avuto. Ho temuto di perderti.» bisbigliai l’ultima frase.
Si incupì d’un tratto «Cosa avresti fatto se non ce l’avessi fatta?».
Abbassai lo sguardo «Non lo so.» mormorai «Non avrei razionalizzato, e…».
M’interruppe «Avresti fatto stronzate.» sbottò.
Rabbrividì «Probabile…» borbottai, presi fiato «Cosa sentivi?» gli presi le mani, stringendole.
«Impotente.» ammise «Sentivo le vostre voci, era come se io urlassi, ma nessuno si accorgeva della mia presenza; poi…» si bloccò.
Aggrottai le sopracciglia «Poi?» lo incitai.
«Sentivo i tuoi pianti, la tua disperazione. Li mi si è spazzato il cuore.» sorrise amaramente «Eh comunque si, se dovesse accadermi qualcosa, dovrai andare avanti e dimenticarti di me.» esclamò serio.
Scossi la testa «Mai!» urlai «Non ti succederà più niente, mi hai capito?» mi alzai dal letto, camminando freneticamente «Non puoi farmi questo, i-o non riuscirei a sopportarlo.» mi lasciai cadere a terra, gemendo.
«Cazzo.» imprecò, tolsi le mani dal viso, vedendolo alzarsi dal letto.
«Fermo!» sbottai, raggiungendolo «Non devi alzarti, non ne hai le forze.» lo rimproverai, facendolo sdraiare.
Zayn mi accarezzò il viso, scostandomi i capelli da esso, bloccandoli dietro l’orecchio.
«Basta piangere!» mormorò «Adesso avvicinati e baciami.» la sua voce era roca più del solito.
Mille farfalle invasero il mio stomaco, mi sentivo una ragazzina alle prime armi; un po’ come se fosse il nostro primo bacio; ero innamorata come all’ora.
Asciugai in malo modo il viso con le maniche della felpa -di Zayn- sedendomi accanto a lui. Strofinai il mio naso contro il suo, sfiorandoci le labbra.
«Ti amo.» sussurrò, annullando le piccola distanza posta tra noi.
Premetti le mie dita sulle sue guance, facendolo gemere per i lividi. Schiusi le labbra appena sentii la sua lingua, picchiettare per avere accesso nella mio bocca. Tirai delicatamente i suo capelli, intrecciando le mani tra essi. Morsi il suo labbro, succhiandoglielo appena. Sorrise sulle mie labbra, continuando a far saettare la sua lingua contro la mia. La sua mano, a fatica, raggiunse la base del mio collo spingendomi ulteriormente verso di lui.
«Mi è mancato tutto questo.» soffiai sulle sue labbra.
«Non immagini quanto sia mancato a me.».

Continua…


L’amore trionfa sempre. *scoppia a piangere come una bambina a cui le hanno rubato il gelato*
Questo capitolo l’ho riscritto TRE VOLTE, non mi piaceva per niente, alla fine sono arrivata a questa conclusione. È passabile come capitolo, mi piace.
Amo la parte finale, come sono dolce a volte.

Ma davvero credevate che uccidevo Zayn?
Dovreste pensarlo su Perrie, non su Zayn! Anche le la rosa-viola-bionda-azzurra(dio le cadranno i capelli) avrà un destino diverso, vi sorprenderò.
In questa storia non muore nessuno, quindi non fatevi filmini sulla morte della Edwards sotto un tram (come da vostri suggerimenti) o uccisa da Allison (sempre vostri suggerimenti).

Ecco a voi il LINK di ‘
The bad boy. ’ è la fanfiction che vi ho anticipato.
Spero che vi piaccia, è un genere nuovo per me, quindi datemi consigli.
Basta che cliccate sul nome, e vi si aprirà la pagina.

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Si può che due persone che si odiano si innamorano?
Moment, in time.
And who am I that's a secret I'll never tell you.
Innamorarsi di te? Non era previsto.

L'amore vive oltre il corpo e l'anima.

Non cambierai mai, vero?

Grazie per le vostre recensioni, siete speciali.
A presto risponderò a tutte.
Alla prossima, Vale.
  
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