Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Shirubia___    08/05/2013    5 recensioni
Ciel: “Ma che diamine mi sta succedendo!?” pensò mettendosi una mano sul volto. La risposta già la sapeva in realtà, solo non voleva accettarla.
Dopo qualche minuto decise di camminare fino al retro della villa, non accorgendosi che qualcuno lo stesse seguendo. Quando si fu fermato sentì uno sparo, un forte dolore alla caviglia, e, prima che potesse voltarsi, sentì una botta alla testa e tutto divenne nero.
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Questa storia non è “rubata”! Per vari motivi non posso più entrare nel vecchio account, e mi era venuta voglia di continuarla, perciò l’ho ripubblicata qui, sperando che non ci siano problemi.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano su un treno, e gli uomini avevano approfittato di quel loro momento di distrazione per andarsene. Sebastian si alzò e controllò fuori. I binari erano stati fissati in modo che finissero dritti in un fiume, e stando al primo vagone, non mancava poi molto.
 
Sebastian prese velocemente Ciel in braccio e corse fino all’ultimo vagone. Intanto, il treno era già uscito dai binari e, mentre il primo vagone affondava nell’acqua, il maggiordomo con il gomito spaccò un vetro dell’ultimo vagone e con un salto uscì fuori atterrando elegantemente sul terreno. Il treno finì completamente nell’acqua. Il Conte non vide nulla per la velocità di Sebastian.
Gli uomini, dopo aver fatto avviare il treno, si erano fermati per vedere il treno affondare, ma vedendo quella scena corsero via, non abbandonando però, l’idea di uccidere il Signorino.
Sebastian stava per poggiare a terra Ciel per andare a fargliela pagare, ma notò la ferita alla caviglia del Conte: gli avevano sparato.
- Mettimi a terra, Sebastian! Riesco a camminare!! -
- Ne sono lieto, Bocchan, ma la porterò io ugualmente – gli rispose il demone avviandosi. Doveva immediatamente curare il Signorino.
- Stai perdendo colpi… – disse Ciel, guardando dove una volta erano gli uomini.
- Devo curarla prima che la ferita peggiori – disse Sebastian, osservando il volto di Ciel. Stava provando qualcosa verso il Conte, ma non capiva cosa. Non riusciva a capire quale poteva essere il nome di tutto quello. Era la prima volta che provava cose simili.
Ciel smise di replicare, non ne aveva le forze. Si fissò il pollice dove avrebbe dovuto esserci l’anello con ansia, e il demone, prima che il Conte potesse ordinargli di cercare l’anello, con una mano glielo mise al dito, facendolo così rilassare.
Quando raggiunsero la villa del Signorino si era ormai fatta l’alba. Prima di entrare, Sebastian notò che Ciel si era addormentato con la testa sul suo petto. Si sentì… intenerito a quella vista.
Lo strinse automaticamente più forte a sé ed entrò.
 
Ciel si svegliò nel suo letto. La stanza era completamente buia. Aveva ancora quel dannato dolore alla testa. Ripensò a tutto quello che gli era successo, domandandosi il motivo delle azioni di quegli uomini. Non li aveva visti in faccia, quindi non poteva sapere se li aveva già incontrati da qualche parte, e non aveva idea nemmeno di chi fosse Nigel Stevens. Sapeva che non era un caso il fatto di essere stato preso proprio alla festa organizzata da quell’uomo, anzi, era stupido perfino metterlo in dubbio.
Sospirò e si guardò il corpo. Notò che era stato ripulito e curato. Toccando le fasciature, immaginò le mani di Sebastian su di sé e arrossì.
“E se glielo dicessi?...” pensò, ma era fuori discussione. Non poteva dirglielo… e poi era tremendamente imbarazzante! Però era solo, quindi pensò di fare una prova…
- Sebastian… - non riusciva a continuare.
- io… - fece un profondo respiro e continuò - … io t-ti amo! -
Fissò il soffitto per un paio di minuti, sentendosi incredibilmente stupido. Si batté un pugno sulla fronte, maledicendosi immediatamente due secondi dopo per il dolore che già provava.
Dei passi lo fecero distrarre.
 
Sebastian era nella camera del Conte. Non riusciva a staccare gli occhi da dosso al Signorino. Si era già soffermato troppo a toccarlo mentre lo curava. Lo notò muoversi ed aprire gli occhi, ma non disse niente.
Lo guardò per quel tempo che sembrava infinito, notando il cambio delle sue espressioni. Non era difficile immaginare a cosa stesse pensando all’inizio, ma non aveva idea di cosa trattassero gli ultimi pensieri.
- Sebastian… - non gli sembrava che lo avesse notato. Stava per rispondergli ma il Conte continuò – io… - ascoltò in silenzio -… io t-ti amo! -
Rimase bloccato. Si sentì ancora più strano a quella dichiarazione. Anche se non era una dichiarazione vera e propria. Da come si comportava Ciel, a quanto pare, effettivamente non lo aveva notato. Sorrise.
Amore?” pensò. Era quello il nome di tutto ciò che sentiva? Gli sembrava impossibile poter provare cose simili.
Dei passi lo fecero distrarre.

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Per favore, recensite! Vorrei sapere cosa ne pensate… ^^”
P.S. vorrei ringraziare chi sta seguendo la storia e soprattutto chi la recensisce. :3 Grazie!

  
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