Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: Crypbeast14    08/05/2013    3 recensioni
Una storia fin troppo complicata, così complicata da sudarsi il lieto fine.
La storia di una ragazza, Sarah Murray e Josh Hutcherson nel Kentucky.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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 Mi avvicino lentamente al letto, indossando solo un accappatoio. 
Di nuovo a Los Angeles. Sono ormai passati due anni da quella scena e e sono ufficialmente sposata con Joshua Ryan Hutcherson da circa sei mesi. 
Ce la siamo presa comoda, è vero. Ma non c' è mai stato giorno più bello di quello.
Un matrimonio intimo, con pochissima gente e con l' assenza di scocciatori quali fotografi, giornalisti eccetera.
Siamo andati in viaggio di nozze come una coppia normale. 
Anche se chiunque ormai sa che io sono la compagna dell' attore che, tra parentesi, non riesce mai a stare un giorno fisso a casa.
E' richiestissimo, manco fosse il presidente d' America.
Però ormai, dovete capirmi, dopo tutto questo tempo ho preso l' abitudine alla sua assenza: so che mi ama e che non vede l' ora di tornare da me e da Michelle. 
C' è solo un piccolissimo problema con quest' ultima. Problema di cui non me ne capacito e spero si risolva presto. 
Sono seduta sul materasso a fissare un punto indistinto quando la sua voce mi chiede < Tutto bene amore? > seguita da una carezza.
Lancio un occhiata alla bambina, sbuffando < Ci ho provato anche oggi ma niente. >
< A farla parlare? >
< Si! Diamine, sta per compiere due anni. Perchè ancora non spiccica parola? > Alzo un pò troppo la voce.
< Shh.. sta dormendo, non svegliarla. > La guarda. Poi si accomoda vicino alla mia figura, circondandomi il collo con il braccio. < Domani riprovo io, va bene? >
< Ho paura. Mi sono informata su internet e- >
< Non ha nessun ritardo la nostra bambina, fidati di me. > prende il mio viso tra le mani < Adesso andiamo a nanna. >

Il giorno osservo la scena dal corridoio, cercando di non farmi vedere da Michelle che salta beatamente sul letto. 
< Oh sweetie! Guarda che se cadi ti fai male. > la rimproverà il papà che intanto la raggiunge. Lei quasi non lo ascolta. < Michelle! >
Finalmente si ferma e si gira verso la fonte della voce. Comincia con i suoi soliti versetti, come se volesse dire qualcosa.
Ma perchè non parla? Josh si avvicina. < Vieni da me > Fa un risolino e si prepara per saltargli addosso. < Uno.. due.. e treee! >
Salta sopra di lui che la prende al volo alzandola al cielo. < Sei proprio una pazza scatenata! >
La porta all'altezza del viso e la bacia sulle piccole labbra. Sono proprio il culmine della tenerezza.
< L'uccellino mi ha detto che non vuoi parlare. Mh posso essere io un attore se tu non parli? > 
La poggia con la schiena sul letto e comincia a farle il solletico. Lei si dimena, ridendo. < Allora? Che vogliamo fare? >
Altri versetti. < Vuoi parlaree? O noo? > La riprende in braccio e si sdraia, facendola sedere sullo stomaco. Le blocca le mani, deciso.
< Ora tu non ti muovi finchè non parli. > Si morde il labbro inferiore, divertita. < Dai è semplice! Poi ti lascio saltare sul letto quanto vuoi! >
E' ovvio che non lo farà. Josh, nonostante stia poco a casa, è un padre molto responsabile.
E severo, quando nota qualcosa che non va. Ma anche estremamente comprensivo e dolce. 
Silenzio.  Rimangono a fissarsi negli occhi per un bel pò. Sto quasi per intervenire quando Hutch parla di nuovo
< Michelle? Sto aspettando che tu mi dica qualcosa! O l' uccellino spione ti ha mangiato la lingua? >
< Eeeeeee > fa la bambina. 
< Dai dimmi papà. Pa-pà. Papààà, dai dillo è facile! > la fissa intensamente. < Qualsiasi cosa! >
< Paaaa >
< Siii? >
< Paoauahau. >
< Che pazza. Così mi illudi! > ridono insieme. < Certo che sei proprio dispettosa! >
< Chissà da chi ha preso. > poggio la spalla sullo stipite della porta con le braccia incrociate. Lei comincia a dimenarsi per liberarsi dalla presa.
< Ehi! Noi stavamo facendo un discorso! > Ma Michelle insiste, vuole la mamma. < E va bene. Tanto non finisce qua! >
Si alza in piedi sul materasso, ride ancora e apre la bocca. < MAMMAAAA >
Oddio. Quasi ho un infarto, lo giuro. < Woah! >
< L' ha detto! >
< MAMMAAA > mi chiama. Corro verso di lei e la prendo in braccio.
Sono così felice. Cominciavo a temere il peggio per lei. Invece è soltanto molto pigra. < Eccomi amore mio. > la bacio da tutte le parti. < Josh ha detto mamma! >
A stento trattengo le lacrime. E' un momento questo da non dimenticare. < L' hai ipnotizzata! >
< No, le ho solo ordinato di parlare. > si avvicina e ci abbraccia entrambe. Michelle prende una ciocca dei miei capelli fra le dita, li guarda per un pò, poi sposta le iridi verdi verso il ragazzo. < Papy? > con il tono di che non è convinta di averlo detto chiaro e tondo. 
Prima non parlava e adesso tutto insieme? Chiamate un ambulanza.  < Hai sentitoo? > 
< Bravissima piccola! Ridillo, ti prego! >
< Papy! PAPY! >
< Due parole in un giorno! >
Lo abbraccio da dietro, con le lacrime che rigano lente le guance. < Sei il miglior papy in assoluto. >
La sera, dopo aver messo a letto la bambina, ci sdraiamo anche noi esausti dalla giornata. Mi stringe forte e mi bacia la fronte. 
< Ancora non posso crederci. > sussurro. 
< Adesso sarà difficile farla stare zitta. >
< Ha cominciato un pò in ritardo, posso immaginare la sua voglia di chiacchierare a più non posso. > sospiro < Non capisco come hai fatto a sbloccarla però.
Ho osservato la scena di nascosto! E tutte quelle cose le avevo già provate. >
< Non so. L' importante è che ci sia riuscita. AH, se non ci fossi io. > Dice in modo scherzoso.
< Gnè gnè gnè > una gomitata in pancia per lui. < Deve essere difficile per te con tutti gli impegni che hai adesso star dietro a due femminucce. >
< Mh, faccio del mio meglio. > ancora il suo tono ironico che mi fa impazzire. 
< Amoree? >
< Voi siete tutta la mia vita, ora. Potrei mai non starvi dietro? > Avvicina piano il suo viso al mio. Le nostre labbra si sfiorano.
< Riesci sempre ad incantarmi con quello che dici. Forse è successo lo stesso con nostra figlia..  > 
Gli mordicchio il labbro inferiore in modo sensuale. Lui tira la testa indietro trattenendo una risata < Sempre a provocare. >
< Chi? Io? >
< Beh adesso sta dormendo beatamente! Quindi non hai scuse. > Le lancia una veloce occhiata.
Poi ritorna su di me in attesa di risposta. < Si, hai ragione. Sono colpevole. > Sul mio viso compare un leggero ghignetto malefico quando vedo che non muove un dito < Alloooora? Hai dimenticato come si fa? >
< Seh. > si inginocchia sopra di me e comincia a spogliarmi selvaggiamente. Qualche istante dopo i vestiti sfiorano il pavimento. 
< No, direi di no. >
< Shhht. > Prende a baciarmi con foga. Mi manca il suo corpo, anche avendolo così vicino. Amo questa vita, nuova e sorprendente.
Los Angeles, la mia famiglia.  Ma sopratutto amo lui.  Non potevo chiedere di meglio, sul serio.

Epilogo.
Si butta sul divano, praticamente privo di forze. L' ultimo viaggio deve averlo stancato parecchio.
Il set del film che ha condotto e girato personalmente (cosa che sognava da sempre) è allestito dall' altra parte del mondo.
Ma adesso è finalmente in casa, con me. La sua famiglia ci abita praticamente di fronte. 
La mia è ancora ad Union ma appena possono prendono l' aereo per venire a trovarci. 
Michelle ha 16 anni compiuti. Io lavoro in un asilo nido, non molto distante da dove abito. Mi piace da matti stare con i bambini.
Ho cominciato anche ad abbozzare qualche storiella da leggere loro. 
Lancio una veloce occhiata alla finestra, dove noto due o tre uomini con la macchina fotografica in mano. 
Poi mi avvicino a mio marito, sempre impeccabile, sfiorandogli i capelli con la mano < Ma quei paparazzi non si stancano mai? >
< Vedrai che se ne andranno. >
< Piu' che altro mi preoccupo per Michelle che rientrerà a breve. >
< Devo uscire e cacciarli via? > mi chiede con tono un pò glaciale. Io scuoto la testa, lentamente, e gli sfioro la guancia con le labbra.
E finalmente vedo spuntare uno dei suoi sorrisi luminosi. La mia "bambina" apre velocemente la porta e se la richiude subito alle spalle.
< Che incubo! > urla al vuoto.
< Amore? > la chiama l' uomo dal salotto. 
< Papà? > chiede dubbiosa.  Non sapeva del suo arrivo. Sarà sicuramente una bella sorpresa per lei.
Quando la vedo comparire sulla porta mi limito a salutarla con la mano. 
Perchè so che adesso la sua concentrazione è su altro. Sul suo special man. < Papy sei quii > si butta praticamente addosso, senza un minimo di controllo.
Si baciano sulla bocca più volte, sotto i miei occhi inteneriti < Non mi hai detto che veniviii >
Hutch la stringe forte al petto, sospirando < Si, sono qui ! Non gridare però.. mi stai massacrando i timpani! >
< Mah > alza un sopracciglio. < Dovresti esserne abituato! >
E' ovvio che si riferisce alle mie numerose fans che si sono letteralmente triplicate. < Mi sei mancata cucciola. >
< Anche tu > si baciano ancora. 
< Che scena toccante.. > commento Sara < Sono quasi gelosa! >
< Dai mamma, ormai si sa. Papi è prima mio, poi tuo > ritorna con lo sguardo su di lui < Vuoi dire ai giornalisti di stare lontani da questa casa? >
< Non è colpa mia, ci vengono da soli > scrolla le spalle.
< Beh, non vorrei che stasera.. > si interrompe, spostando nuovamente gli occhi su di me. 
Oh cavolo. Ho dimenticato di dirglielo per telefono.  < Cosa? Che c' è stasera? > chiede incuriosito.
< Io - > comincia indecisa. 
< Avanti, l' attesa mi uccide. > 
< Ecco. Volevo portare qui il mio ragazzo per farlo conoscere alla mamma. Ma visto che sei qui.. anche a te. > Cade il silenzio.
Lo guardo speranzosa, sperando che non faccia storie di qualche genere. 
Ma non è così. < Ragazzo? Quale ragazzo? >
< Il mio ragazzo. Si chiama Luke, è taaanto dolce - >
< Non mi interessa! > la interrompe, prendendola per i fianchi per farla alzare. La solleva senza problemi, poi si mette seduto.
No Hutch ti prego. Non permettere a tua figlia di guardarti così. < Non voglio conoscere nessun ragazzo! > dice quasi senza fiato.
< Josh! > cerco di intervenire per andare incontro a Michelle. 
< Sara non -  > 
< Papà ti prego! E' tanto importante per me. > piagnucola la ragazza.
< E' dolce perchè sa che hai un padre famoso e sei straordinariamente benestante. Per favore cucciola, lascia stare. >
Sapevo che questo momento prima o poi sarebbe arrivato. E sinceramente non pensavo che lo facesse ingelosire così tanto.
Anche se da una parte posso capire ciò che intende dire.
< Luke mi ama per quella che sono. Non perchè TU hai successo! >
Mi avvicino cautalmente a mio marito. < Josh. Invitiamolo a cena, vediamo come si comporta e poi potrai sparare tutte le sentenze che vuoi. > 
Sospiro, cercando di mantenere un minimo di controllo.
< Va bene > stringe i pugni quasi a farsi male < Ma non voglio effusioni, bacini, paroline dolci.. anzi, lui non ti si deve nemmeno avvicinare, okay? >
Vedo un sorrisetto comparire piano sul suo volto. 
Si passa le mani sugli occhietti verdi come quelli di Hutch e si lancia di nuovo su di lui. < Grazie papy. > gli sussurra in un orecchio.

Sono le 8.40pm e finalmente sentiamo suonare al campanello. Per fortuna i fotografi che c' erano questa mattina sembrano essersi volatilizzati.
Appena lo vedo entrare Josh grugnisce, squadrandolo. 
Io gli stringo forte la mano destra. 
Il ragazzo fa per darle un bacio ma lei lo allontana prontamente. < Luke questi sono i miei genitori. > dice calma.
Mi faccio avanti, sorridente. < Ciao! Io sono Sarah, la mamma di Michelle. Sei il benvenuto a casa nostra. >
< Grazie signora. > fa un inchino con la testa. Poi pianta lo sguardo su Josh. < Signor Hutcherson non pensavo di trovare anche lei. Come sta andando il nuovo film? >
< Mhn. Bene. Sisi, molto bene > sospira < Vogliamo accomodarci a tavola? >
Mi scappa un minuscolo sorriso. Mentre i due si avviano, ne approfitto per poggiare le labbra sulle sue < Fai il bravo, capito? >
Ma non mi ascolta. 
Dopo essersi accertato che Michelle abbia gia' raggiunto la sala da pranzo afferra Luke per il braccio < Aspetta > dice deciso.
Rimango ad ascoltare dietro la porta, con la schiena poggiata al muro e le braccia conserte. 
Il giovane è un pò intimorito < Si? >
< Senti.. non sono abituato ad incontrare i ragazzi di mia figlia. Anzi, ammetto che questa è la prima volta. Tu immagina come io mi possa sentire. >
< Stia tranquillo. Immgino che, vedendola poco, lei sia molto geloso di Michelle. >
< Non è solo questione di gelosia. > fa una piccola pausa < Molte persone si sono avvicinate a lei per me. E l' hanno fatta soffrire. Quindi se scopro solamente che le tue intenzioni sono queste, ti spedisco all' altro mondo. Chiaro? > okay, forse è stato un pò troppo duro. 
Ma come già ho accennato prima posso capirlo.
In quei momenti, ogni volta che gli impegni glielo permettevano, chiamava sul cellulare della figlia per consolarla.
Per dirle che lei valeva qualcosa e non solo perchè fa Hutcherson di cognome. Che è importante, bellissima e che avrebbe trovato presto una persona a cui non sarebbe importato.
Una cosa molto dolce. 
< Senta, io a sua figlia ci tengo davvero. Anzi, quando l' ho conosciuta non sapevo nemmeno chi fosse. Non ho secondi fini, credo sia una ragazza fantastica.
Con la mano sul cuore glielo dico. >
< Bene. >
< Bene. > ripete lui, decisamente più sereno.
< Adesso andiamo. > 
Dopo cena ci sediamo tutti e quattro sul divano a parlare. Ci racconta di lui, di quello che ha intenzione di fare da grande.
Ha perso sua madre quando era molto piccolo e si è occupato della sua sorellina come se fosse sua figlia.
Mi ritrovo a sorridere come una deficente ad ascoltarlo. Ogni tanto fa per dare un bacio alla ragazza ma lei lo sposta ancora.
Inizialmente non capisco, ma poi ricordo che è stato Josh a dirle di non lasciarsi andare a coccole e similia davanti a noi.
Così scoppio a ridere, dopo aver scrutato la sua faccia un pò sconvolta.
L' attore intanto sembra avermi letto nel pensiero e ride a sua volta < Non hai voglia di amoreggiare, stasera? >
Si guardano intensamente negli occhi. Poi quella tira suo padre a se e lo bacia più volte sulla guancia.
Spero davvero che quello che ha detto questo Luke sia vero.
Nè io nè Hutch vogliamo vederla piangere ancora.  Lei è tutta la nostra vita.
Sul tardi decidono di uscire un pò, promettendoci di non rimanere fuori tutta la notte.
< Guarda che ti chiudo fuori, eh > le dice il padre scherzando. 
< Gnè gnè gnè. > gli butta le braccia al collo < Sei il migliore. >
< Si, lo so > si morde il labbro inferiore prima di darle una pacca sul sedere. < Ora muoviti, ti sta aspettando in macchina. >
< Ti troverò al mio ritorno? > chiede titubante.
< Sicuro. Come faccio ad andarmene senza aver consumato senza ritegno la mia piccolina? > si baciano a stampo, velocemente < Vai, buon divertimento. >
< Ciao famiglia, a dopo! >
Lo guardo, davvero soddisfatta, mentre si chiude la porta alle spalle. < Che c' è? > chiede poi, portando le mani sui miei fianchi. 
< Hai minacciato Luke, per caso? > incrocia le braccia al petto.
< Io? No. Ti pare che sono uno che minaccia? >
< Lo sai che non sai proprio dirle le bugie? >
< Lo sai che sei dannatamente sexi questa sera? > si avvicina con le labbra alle mie, cercando di cambiare argomento.
< Nah, questo vestito mi sta malissimo. > sospiro. 
< Allora è meglio che lo togliamo. > sussurra nel mio orecchio. Ridacchio mentre comincia a palparmi. 
< Sogno le tue mani ogni notte, quando non ci sei. >
< Sono qui amore. > continua a bassa voce.
< Mi sei mancato. > gli salto in braccio. Lui comincio a salire le scale, diretto in camera da letto.
< Anche tu. Adesso sono qui, e sei tutta per me. > mi poggia sul materasso < Ti amo, ti amo, ti amo. > ripete. La cerniera dall' abito va lentamente giù. 
Il suo fisico non è cambiato. E' sempre muscoloso, la pelle è liscia e bollente, il suo sguardo è magnetico. 
E' lui il mio Josh.  Il mio cuore gli appartiene per sempre come il suo appartiene a me.

Can I sit beside you when the world
comes down? Yes, I love you.






Note:
Allooora. Qui è finita la fan fiction. Piu' che altro mi sono stancata di mandarla avanti.
Dopotutto sono sempre le solite cose: Coccole, attenzioni, paroline dolci. Nonostante la distanza, i mille problemi, la gelosia tutto è andato per il meglio. 
Perchè il vero amore non finisce. Mo direte ecco qua la moralista del cavolo.. e invece no.
Per me questa è stata una delle storie più belle che ho mai scritto (anche la più lunga ) e non lo dico perchè me la tiro.
Anzi, il contrario. Però a me come è uscita fuori è piaciuta veramente molto.
L'ho riletta più di una volta. Ho riso, ho pianto calandomi un pò nel vostro ruolo. Voi, che siete sempre state presenti.
Io vi ringrazio. Davvero, siete stati gentilissime con me. Sopratutto quelle che l'hanno seguita fin dall'inizio.
Volevo ringraziare Alessia. Che mi ha fatto conoscere la splendida persona che è Josh Hutcherson.  
Anche dal punto di vista umano, mi ha aiutato a superare parecchie cose. Io le voglio un sacco bene.  
Voglio ringraziare mia cugina Camilla.  Lei non è una Hutcher ma mi ha dato ispirazione e consigli. Ce la vedete, poveraccia, ad ascoltarmi ore e ore sulla fan fic?
Anche mia madre mi ha aiutato, spiegandomi alcune cose che io non sapevo.
O almeno non così nei dettagli. Il parto, le fedine di fidanzamento, come secondo lei doveva comportarsi Sarah in alcune sitazioni. E tutto questo non sopportando la mia smania per Hutch e per Hunger Games che mi trascino da mesi. Ritornando a casa, una sera, l'ho trovata al piccì e la stava leggendo! 
Si è complimentata per il mio modo di scrivere e mi ha reso tanto felice. 
Ne ho già in mente un'altra di storia a devo ancora elaborarla. Quindi portate pazienza.
La vostra Sanasnake tornerà. Spero con una storia ancora più avvincente. Lo spero per voi, insomma.
Grazie ancora.
 

 
Mi chiamo Sara, ho 20 anni. 
Questa sono io. 


Ora voglio leggere tutte le vostre belle recensioni. 
Vi mando un bacio enorme. Chau!

 
 
  
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