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Autore: harryismyromeo    08/05/2013    4 recensioni
Dal capitolo uno:
-Harry?- sussurro.
-Dimmi.
-Non ti vedo.
-Zayn, è notte ed è buio, è ovvio che tu non mi veda.- mi risponde lui quasi prendendomi in giro.
-Sì, ma io voglio vedere i tuoi occhi, il tuo sorriso, le sue fossette.
-Le vedi tutti i giorni, zayn.
-Sì ma io voglio vederli ora.- protesto.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La conversazione con Chelsea è durata poco ma è stata molto intensa.
Si è dimostrata una persona meravigliosa, proprio come avevo immaginato leggendo la lettera.
Ci ha promesso che non rivelerà a nessuno il nostro segreto e ha detto che è molto felice per noi, anche se in realtà i suoi occhi in quel momento dicevano tutto il contrario.
Ma comunque sono contento che l’abbia detto, mi ha rimostrato che ci tiene davvero tanto a me e a noi.
Prima di farla andare via, le faccio un’ultima domanda.
-Tu saresti disposta a muoverti un po’ per vederci in un concerto?
-In.. In che senso?-
balbetta lei.
-Saresti disposta a venire in New Jersey? Abbiamo un concerto lì domani sera e ci farebbe piacere se venissi anche tu.
-Sì sì, certo, ma i biglietti sono sold-out da mesi e..
-Saresti nostra ospite! Non avresti bisogno del biglietto.
-Oh mio dio, stai scherzando vero?-
la sua voce è eccitata e scioccata allo stesso tempo.
-Certo che no!- rispondo io.
Lei guarda prima me e poi Harry per qualche secondo.
-Non posso crederci, oddio. Grazie, grazie davvero.
-Figurati. Senti, ti lascio il numero del mio secondo telefono. Quando sei fuori dall’arena chiamami e mando qualcuno a prenderti.
-Mi sembra un sogno. Ero convinta che non sarei mai riuscita a sentirvi cantare dal vivo e ora.. oh mamma.

Sorrido del suo shock e guardo l’orologio.
-Chelsea, noi dobbiamo andare a preparare le valigie.
Ci vediamo domani allora?
-Sì sì, certo! Anzi, scusate se vi ho trattenuti troppo.

La saluto con un abbraccio ed Harry fa lo stesso, poi entrambi torniamo nella nostra camera.
Facciamo le valigie con molta calma chiacchierando tranquillamente fino all’ora di pranzo, quando scendiamo al ristorante insieme agli altri.
In un primo momento ero deciso a voler raccontare ai ragazzi della storia di Chelsea, ma poi ho cambiato idea.
Non so bene perché, solo sento che non sarebbe la cosa giusta.

Qualche ora dopo.


Arriviamo al nostro hotel dopo un paio d’ore di viaggio, e una volta entrati nella hall ci riuniamo tutti intorno a Paul, come sempre, per farci spiegare il programma delle giornate seguenti.
Ci spiega brevemente, e poi dice a me ed Harry che non potremo stare in camera insieme.
Io sbuffo pesantemente e comincio già a pensare a come poter raggiungere Harry stanotte.
Una volta raggiunta la mia camera sento suonare il telefono.
Sullo schermo compare un numero che non conosco ma decido comunque di rispondere.
-Pronto?
-Zayn, sono Chelsea. Scusa se ti disturbo.
-Tranquilla, dimmi tutto.
-No niente, volevo solo sentire la tua voce.
-Oh, va bene..
-E’ solo che è bellissima e io mi sento tanto sola ora, e ho pensato che parlare con te potrebbe farmi bene.
-Va bene Chelsea, non devi darmi spiegazioni, tranquilla. Puoi chiamarmi tutte le volte che vuoi.
-Oh, perfetto. Grazie mille Zayn, ora devo andare, mia madre mi sta chiamando. Ci vediamo domani.
-A domani.


Che strano.
La sua voce era così.. angosciata. Era agitata, sembrava irrequieta, come se continuasse a camminare avanti e indietro tentando di calmarsi. Mah.

Dopo cena io e i ragazzi decidiamo di andare in un locale per bere qualcosa.
Come sempre veniamo scortati da una ventina di bodyguard che ci portano all’entrata e che ci dicono che ci aspetteranno qui fino a quando non usciremo.
Un paio di loro però ci seguono fino all’intero per evitare attacchi di fans anche dentro.
Per fortuna non ci sono ragazzine scalmanate, ma solo gente adulta che ci ferma ogni tanto per fare due chiacchiere.
Amo le nostre fans, ma non avrei sopportato altre urla, sono davvero stravolto oggi ho solo bisogno di rilassarmi.
Mentre chiediamo un tavolo sento il cellulare vibrare nella mia tasca e comparire sullo schermo un numero che adesso conosco: Chelsea.
-Pronto?- rispondo, dopo essere uscito fuori. La musica era assordante e non avrei sentito nulla. I body-guards appena mi vedono uscire mi circondano per evitare di farmi accecare dai flash dei paparazzi che nel frattempo avevano riempito la strada fuori dal locale.
-Zayn, sono Chelsea. Scusa il disturbo, ma sono molto preoccupata.
-Che succede?
-Quello che è successo stamattina non è un sogno, vero? Domani verrò davvero al vostro concerto?
-Sì certo Chelsea, sta’ tranquilla, non è un sogno.
-Oh.. okay. E’ solo che non riesco a togliermi dalla testa questo pensiero, perché non mi sembra vero, mi sembra tutto così.. surreale.
-
Lo è invece. Ora non posso parlare comunque, scusa. Ci vediamo domani.
-Oh sì, scusami scusami, non volevo disturbarti! A domani Zayn, grazie.

Chiudo la telefonata un po’ sorpreso, sicuramente più per questa che per quella di oggi pomeriggio.
Questa ragazza è davvero strana. Davvero davvero strana.
Credo di essermi pentito di averle dato il numero. Okay, non è il mio numero personale, ma è comunque un cellulare che porto sempre con me.
Rientro nel locale ed Harry mi ferma per chiedermi dov’ero andato.
-Ero al telefono, mi ha chiamato Chelsea.
-Che cosa voleva?-
mi chiede lui sorpreso.
-Niente, solo parlarmi. Mi ha chiamato anche oggi pomeriggio. Nella lettera aveva scritto di avere problemi mentali, ora capisco perché. E’ davvero strana.
-Non ci pensare ora dai, andiamo a divertirci.

Ha ragione, non devo pensarci.
Lo seguo fino al nostro tavolo e ci uniamo alla conversazione degli altri ragazzi.


*drin drin*
-Pronto?
-Zayn, sono Chelsea. Non riesco a dormire, non è che potremmo parlare un po?

Guardo l’orologio e noto che sono le cinque del mattino.
Sospiro, e poi mi alzo per non svegliare Harry. Alla fine sono riuscito a venire in camera sua di nascosto.
-Di cosa vuoi parlare?
-Non lo so, qualsiasi cosa. Stavi dormendo?
-No.-
mento. –Stavo leggendo un libro.
-Oh, bello. Quasi quasi mi metto anche io a leggere. Sì, ho deciso. Scusa il disturbo e grazie per l’idea. Buonanotte.

Non è possibile. Cioè, mi chiama alle cinque del mattino e poi mi mette giù così? Non è una cosa normale.
Spengo il telefono per precauzione e torno a letto, accoccolandomi contro il petto nudo di Harry.
Non riesco più a dormire, ma rimango comunque a letto fino all’ora di alzarsi.
Quando Harry apre gli occhi, qualche ora dopo, mi guarda fisso per qualche secondo, mentre un brivido corre veloce lungo la mia schiena.
È sempre bellissimo, ma appena sveglio, con gli occhi assonnati e il viso rilassato, ancora di più.
-Buongiorno amore.- sussurra con la voce ancora impastata dal sonno.
-Buongiorno amore mio.- gli rispondo io avvicinandomi di più a lui per sfiorargli le labbra con le mie.
Ci allontaniamo per guardarci negli occhi per un po’, ma alla fine io cedo e ritorno appiccicato a lui, premendo le mie labbra sulle sue.
Il bacio diventa sempre più intenso e in pochi secondi l’atmosfera diventa decisamente più calda.
Harry è sopra di me mentre mi tortura il collo con le labbra.
Io faccio scorrere le mie mani lungo la sua schiena nuda e poi le infilo nei suoi ricci.
Lo sento sospirare sul mio collo e sorrido involontariamente nel sentire l’effetto che gli faccio.
Quando affonda i suoi denti nella mia carne gemo anche io, lui alza la testa e sorride compiaciuto.
Si è preso la sua vendetta, ed ha un sapore molto dolce.
-Dimmi qualcosa. Voglio sentire la tua voce- mi dice ritornando a baciare il mio collo.
-Che cosa?- chiedo io.
-Non lo so, qualsiasi cosa.
A quelle parole scatto a sedermi allontanando Harry di colpo.
-Che succede?
Rimango in silenzio per un po’.
“Di cosa vuoi parlare?”
“Non lo so, qualsiasi cosa.”
-N..niente, è solo che quelle parole me le ha dette anche Chelsea stanotte.
-Stanotte?
-Sì, mi ha chiamato. Ancora. Per la terza volta nel giro di mezza giornata.

Harry rimane a bocca aperta.
-E’ pazza.- aggiunge poi.
-Completamente.



 


Giro per il piazzale ininterrottamente.
Una sciarpa di lana mi avvolge il collo proteggendomi la gola dall’aria gelida di dicembre. I capelli lunghi si muovono velocemente a causa del vento, finendomi anche sul viso, ma non mi fanno fastidio.
Sono le otto del mattino e io sono fuori dall’arena.
Sto aspettando i ragazzi.
Sto aspettando Zayn.
Saranno qui tra poche ore, per fare il sound-check. Se sarò fortunata li vedrò, Zayn mi riconoscerà e mi farà entrare con loro.
Oppure basterà chiamarlo.
Stanotte l’ho fatto, per ben sette volte, ma il suo telefono era spento.
Forse aveva la batteria scarica.
Spero lo caricherà per oggi, perché altrimenti come faccio a chiamarlo per farmi venire a prendere?
Oh.
Mi è venuta in mente una cosa.
Io lo amo.

 
Accendo il telefono e mi ritrovo sette chiamate e VENTICINQUE messaggi, tutti di Chelsea.
Sono quasi spaventato.
-Harry..?-
-Dimmi.-
mi risponde lui dal bagno.
Lo raggiungo e gli mostro il cellulare.
La sua espressione è esattamente come la mia come qualche secondo fa: scioccata.
-Dobbiamo fare qualcosa.

E’ arrivato il pullman, lo riconosco.
In quel pullman c’è la mia vita.

Tra pochi secondi lo rivedrò, riascolterò la sua voce.
Oh mio dio.
Ora lo chiamo.


-Pronto?
-Zayn, sono Chelsea. Sono fuori dall’arena.

Merda.
-Oh, okay. Mando subito qualcuno a prenderti.

Manda qualcuno a prendermi.
Non vuole che le fans mi attacchino.
Si preoccupa per me.
Mi ama anche lui.


-Ciao Chelsea!- le dico avvicinandomi cautamente a lei qualche minuto dopo la chiamata.
-Ciao Zayn.- il suo sorriso è genuino e sincero, proprio come la prima volta che l’ho incontrata. Non sembra assolutamente pazza.
E se mi fossi sognato tutto?
-Come stai? Sei contenta di essere qui?
-Tantissimo, non mi sembra ancora vero. Però devo chiederti un favore.. Dopo il concerto possiamo parlare.. in privato?-
mi chiede guardando Harry dietro di noi.
-Sì, certo. Ora devo andare a fare il sound-check, ti accompagno nel posto dove potrai stare, più tardi poi parliamo.


 
La sua voce è così.. perfetta.
Quando canta è meraviglioso.
E’ sempre meraviglioso.
Lo amo.
Lo amo da morire.
Il concerto è finito.
Ora verrà da me.
Ora gli dirò quella cosa.
Ora lui si innamorerà di me.




-Eccomi qui!- esclamai avvicinandomi a Chelsea, che mi aspettava seduta su una sedia dietro le quinte.
-Siete stati magnifici.
-Oh, grazie mille!-
rispondo sorridendo. –Di cosa volevi parlarmi?
-Beh ecco, penso tu abbia capito quanto sei importante con me, no?

Annuisco.
-Bene, allora dobbiamo fare un patto.
I suoi occhi diventano improvvisamente piccolissimi, e mi fanno rabbrividire.
-Cioè?
Prima di rispondere, mi mostra un sorriso gelido. –Tu ti innamorerai di me e diventerai il mio ragazzo, altrimenti io dirò a tutti di te e Harry.





Spazio autrice.


People, eccomi qui! Ormai non so più cosa dire, sono sempre in un ritardo incredibile, perdonatemi davvero. Scusatemi.
Anyway, spero vi piaccia questo capitolo. Direi che è un po’.. scioccante.
Non voglio dirvi più di tanto, vorrei che siate voi a dirmi tutto quello che pensate sul capitolo e sui personaggi.
Io vi dico solo una cosa divertente che mi è successa lol
Cioè, non che mi è successa, più che altro che ho fatto.. (?) va beh.
La scena in cui Harry e Zayn sono a letto l’avevo scritta con un solo personaggio. Cioè, c’erano due personaggi, ovviamente, ma io scrivevo Harry al posto di Zayn, e Harry al posto di Harry. Non so se avete capito.. Va beh in pratica Zayn in quel momento non esisteva lol
Non credo di essermi spiegata bene, ma capitemi, sono le dieci di sera e io ho pure la febbre (cwc)
Ora vi lascio, fatemi sapere cosa ne pensate, vi preeego.

Lots of love, Cà. 

  
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