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Autore: Justanotherpsycho    09/05/2013    1 recensioni
Raccolta di brevi storie ispirate al mondo di The Elder Scrolls V: Skyrim
Genere: Azione, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sundas 31 Primo Seme Sundas, 31 Primo Seme

Noia. Ecco cos'è questo posto, una noia.
Non so come faccia la gente a viverci una vita intera, io ci sono da soli 3 giorni e sto quasi per impazzire! Non succede mai nulla, puzza e il colore degli acquitrini m'intristisce.
Aggiungiamoci poi anche quella Redguard, Jonna, che ogni sera stende il braccio avidamente, pretendendo i suoi maledetti dieci Septim, e con stasera siamo già a 40.
Kintra, l'Argoniana. Già, è ancora lei il mio chiodo fisso.
Se ne sta tutto il giorno al sicuro tra le mura di legno del Capanno del Taumaturgo... al sicuro... insomma, date le piccole esplosioni che ogni tanto arrivano dal laboratorio di Lami (sarà qualcuno dei suoi intrugli, quelli che poi farà assaggiare alla sua "impiegata").
Comunque, sicuro o no, non posso nemmeno stare lì a ronzarle tutto il giorno attorno, sperando, che ne so, che gli arrivi addosso un acido o che cada dalle scale, darei nell'occhio in uno spazio così angusto, e non vorrei che la gente si facesse strane idee.
Per fortuna ogni tanto la mandano in cerca di qualche ingrediente tra le pozze d'acqua putrescente, lì posso seguirla e sarà anche più esposta a pericoli come quello in cui mi sono cacciato io. O almeno questo era quello che pensavo il primo giorno.
Poi non solo ho notato che non le succedeva niente di pericoloso, ma che ero anche goffo come spia, e, inoltre, se mi fossi fatto scoprire lì, da solo appresso a quella, mi sarebbe stato ancora più difficile argomentare.
Eppure qualcosa mi dice che, in verità, lei mi ha già scoperto, sa che la seguo nella palude, scommetto che riesce ad assaggiare il mio odore nell'aria con la sua viscida lingua da rettile come i serpenti.
Questo era quello che supponevo fino a ieri, da oggi invece non ho più ragione di supporlo: mi sono palesato a lei... involontariamente.
Mentre la stavo spiando da dietro un cespuglio sono scivolato nel fango uscendo dal fogliame e ritrovandomi praticamente ai suoi piedi.
Quella subito è scattata, dicendosi indignata e alzando la sua orribile, gracchiante voce.
Ha detto di essere stufa del mio strano comportamento e che mi avrebbe presto denunciato alle guardie (quindi sapeva che non era la prima volta che la seguivo).
Al che io le ho dovuto rivelare la verità, che cioè stavo attendendo il momento per salvarle la vita.
«Quindi mi segui nella speranza che mi capiti un qualche incidente?» ha osservato quella, con aria di superiorità e di stizza.
In effetti è così.
Non potendo fare nient'altro, le ho ronzato attorno per tutta la durata del suo compito, seguendola mentre raccoglieva piante e catturava insetti.
Allora, così, per trascorre il tempo, le ho chiesto da dove veniva.
Quella, sulle prime, si è mostrata indisposta ad accontentare la mia curiosità, per un istante di silenzio, poi, come affrettandosi invece a rispondermi, biascicò alla meno peggio qualche parola insicura, insicurezza che io imputavo alla sua origine straniera.
Veniva veramente da Windhelm, proprio dal porto. E senza nemmeno il bisogno che le chiedessi perché poi decise di trasferirsi a Morthal
«Freddo, Nord e Dunmer» ha argomentato.
Le temperature, ha spiegato, erano troppo basse per un essere a sangue freddo come lei (al che mi sono chiesto, come ha fatto ella stessa, che ci andassero a fare tutti quegli Argoniani) e quindi pensava che una palude, ambiente congeniale alla sua razza, facesse a caso suo, ma si sbagliò, dato che le temperature sono comunque molto basse, tanto che la maggior parte delle pozzanghere sono completamente congelate. «Almeno non manca il cibo» ha aggiunto cacciando velocemente la lingua ad acciuffare al volo uno della miriade di insetti che appestano l'aria di questi posti.
Poi, aggiungeva sempre come se dovesse giustificare qualcosa, non le piacevano i suoi "concittadini": sia i Nord che, soprattutto gli Elfi Scuri, trattano gli Argoniani con superiorità, costringendoli ai lavori che essi non vogliono fare e, mentre i Dunmer hanno un "ghetto", comunque un intero quartiere a loro dedicato, gli Argoniani devono invece dormire in una singola camera comune, in pessime condizioni igieniche.
Infine non la soddisfaceva il lavoro; come tutti i suoi simili lavorava al porto e aveva emigrato verso Windhelm attratta dalla possibilità di poter entrare,  anche fortuitamente, a far parte di qualche ciurma e salpare verso il mare aperto: era questo il suo sogno, era questo che faceva a Black Marsh, ma questa possibilità le fu negata a Windhelm e fu relegata solo ai lavori sulla terra ferma... ad un tratto si è come ridestata, quasi quest'ultima informazione le fosse sfuggita per errore. Si è affrettata subito a fare qualche paralipomena: una flotta mercantile, a Black Marsh lavorava su una flotta mercantile, un semplice mozzo su una nave mercantile.
Istante di silenzio, pupille verticali perse nel vuoto, poi ha ripreso a camminare, ignorandomi e mai più proferendo parola... avrà detto qualcosa che realmente non doveva dire, chi lo sa...
Insomma, anche oggi non sono venuto a capo di niente, ma se non altro il gorilla che mi minacciava l'altra volta affinché la smettessi di scrivere se n'è andato.
Morthal è troppo poco pericolosa, devo farmi venire un'idea per chiudere questa questione.
  
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