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Autore: Shark Attack    28/11/2007    4 recensioni
- Perchè hai grumi di sangue fra i capelli? - la voce di Micah tradiva un'ansiosa preoccupazione.
Sheryl si voltò, i suoi occhi glaciali lo trafissero peggio di una lama. - Lo vuoi davvero sapere?
AVVISO: Se vi impressionate facilmente e non vi piacciono le persone sadiche e crudeli, questa storia non fa per voi.
Genere: Dark, Horror, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Micah si sistemò la coperta sulle spalle e prese la tazza a due mani, sulle gambe.
- Io non sono nato qui.. cioè, non in questo paese, ovvio.. vengo dall'altro Mondo.
L'uomo lo guardò con più attenzione.
- Fin da piccolo mio nonno mi ha raccontato dell'esistenza di questo posto e spesso lo accompagnavo da queste parti per le sue faccende.. non so di preciso cosa facesse, ma mi piaceva stare qui, imparavo anche qualche incantesimo..
Sospirò fissando le tavole del pavimento. Il fuoco nel camino scoppiettò allegramente. Bevve un altro sorso di the e riprese il suo racconto. Lo sceriffo lo stava ascoltando pazientemente.



THE EVIL

- Quindi è grazie a tuo nonno che sei qui?
Lo sceriffo fece un'altra tirata di fumo, e la nuvoletta bianca si sparse nella stanza.
- Sì, anche se.. questa volta il passaggio l'ho aperto io. - Micah si sentì sotto interrogatorio.
- Sei minorenne.
- Lo so.
Per attraversare i due mondi, il mondo Terrestre e quello del Regno, esistevano vari passaggi, ma utilizzabili solo per i maggiorenni. I minorenni dovevano essere accompagnati, o potevano aprire dei passaggi propri solo grazie ad uno speciale permesso del regno. Un passaggio, normalmente, consisteva in un incantesimo di tipo semplice applicato sulla corteccia di un albero, nonostante la complessità delle strutture universali, e, dopo aver attraversato la pianta ci si ritrovava nell'altro Mondo.
I minorenni che attraversavano i passaggi senza permessi o accompagnatori non erano considerati fuori legge, ma, se venivano scoperti, dovevano scontare una pena di qualche mese in detenzione.
Lo sceriffo lo sapeva bene, essendo lui una figura di giustizia. Ma quel ragazzo gli ispirava una strana fiducia. Forse sua moglie Agatha aveva ragione, aveva un cuore troppo tenero per fare lo sceriffo. Sbuffò ancora una nuvoletta di fumo, e Micah riprese il racconto.
- Non ho aperto il passaggio perchè mi ero svegliato col piede sbagliato, signore.. - si giustificò lui, sperando di alleviare quell'espressione crucciata dal volto dell'uomo – Avevo ricevuto notizia che mio nonno era morto in questo Mondo, e volevo partecipare ai suoi funerali.
- Non è una giustifiazione.. - borbottò l'altro in uno sbuffo di fumo.
Il ragazzo fece finta di non averlo sentito. - Qualche giorno dopo il mio ritorno di là dovetti tornare per dichiarare se alcuni effetti erano del mio parente, e quel disgraziato giorno alcuni miei amici mi notarono.
Micah guardò sconsolato il pavimento e sorseggiò ancora il suo the, ma gli scricciolii della poltroncina dello sceriffo lo fecero tornare alla realtà molto in fretta. Il suo interlocutore si era alzato in piedi, la pipa a mezz'aria. Aveva un'espressione serissima sul volto, sembrava quasi preoccupato.
- Umani?
Il ragazzo non capì subito a cosa si riferisse. Stava pensando ai suoi amici, ma non era solito considerarli “umani”, sembrava quasi spregiativo. - Sì, Creature Umane..
- E hai permesso che ti seguissero?
La sua voce si fece più imperiosa e tuonò grave nell'ufficio.
Micah si sentì in trappola, era ciò che aveva sempre rimproverato a se stesso, ma non voleva che un estraneo, oltretutto suo ospitante, assumesse quel tono con lui. Si alzò in piedi ed assunse anche lui un duro cipiglio. Non aveva mai permesso a nessuno di mettergli i piedi in testa.
- Quando me ne sono accorto eravamo già arrivati qui.
Guardò l'espressione sul volto dell'uomo. Erano vicinissimi. Sentiva fortissimo l'odore del tabacco. Quella situazione di stallo rimase immutata per diversi minuti, nei quali i due si squadrarono torvi, gareggiando a chi si stacasse per primo.
Lo sceriffo sospirò e cadde sulla sua sedia, e con un ampio gesto della mano fece cenno a Micah di fare altrettanto, e di proseguire il racconto. Un'altra nuvoletta bianca riempì l'aria della stanza.
- Quindi siete arrivati qui tu e i tuoi amici senza che te ne accorgessi, giusto? - chiese l'uomo, cercando di contenere in fatto che si stesse spazientendo. Prima il passaggio aperto da un minorenne, poi degli Umani intrufolati nel suo Mondo.. chissà come sarebbe andato a finire il racconto..
Micah, dal canto suo, decise che sarebbe stato per lui conveniente tacere su alcuni dettagli. - Io e i miei amici, esatto. Quando sono uscito dall'albero me li sono ritrovati alle spalle.
- Quanti?
- Avvertirà le autorità?
Lo sceriffo sorrise. - Io sono l'autorità, figliolo..
- Intendo, la Polizia Suprema del Regno?
L'altro annuì.
Micah sospirò. - Con me eravamo in 8.
Lo sceriffo cercò di contenersi. Era oltre la sua tolleranza, ma decise di far proseguire il ragazzo.
- Prosegui..
- Mi denuncerà? - chiese in un fiato Micah, con una nota di timore nella voce. Forse non era un bene che raccontasse tutto allo sceriffo, anzi non sapeva neanche perchè lo stesse facendo. Era una storia privata, in fondo. E neanche bella.
Sorseggiò nervosamente il the, aspettando in trepidazione la risposta dello sceriffo.
Ebbe un sussulto. La bevanda gli si versò sulle mani, ma non si curò di quanto gli bruciasse sulla pelle. Possibile che non ci avesse pensato prima? C'era cascato come un pollo..
La bevanda era avvelenata. Nel the doveva aver messo qualche polvere di erba che donava loquacità e veridicità all'interloqutore, così ora era costretto a parlare e a dire cose vere. Serrò i pugni e assunse un'espressione irata. - Maledizione..
- Per le dosi che ti ho dato dire che l'effetto può durare dai 2 ai 3 giorni, notti comprese. Micah poteva prepararsi un'antidoto.
- Non ti permetterò di uscire dall'ufficio.
Niente antidoto, non aveva con se nessun materiale.
- Lo faccio per il tuo bene. Pensa se andassi a dire a tutti quel che mi stai raccontando..
- Mi fidavo di lei, sceriffo.
- Tu dici?
Micah fremeva di rabbia, non sopportava esser sopraffatto da qualcuno, tanto meno esser messo alle strette senza possibilità d'uscita. Da un vecchio, oltretutto!
Sospirò pesantemente, senza dissipare la sua espressione carica di risentimento verso lo sceriffo, e si risedette sulla sedia. Cercò di contenersi dal lanciare in testa all'uomo la tazza di the e la poggiò sul tavolo. Il fuoco scricciolava allegro, ignaro di quel che stesse accadendo nella stanza che riscaldava.
Lo sceriffo fece un'altra nuvoletta di fumo bianco. - Dunque.. eravate in otto. Prosegui.. Il ragazzo mise la mano sinistra sotto la gamba per nascondere che stava fremendo dalla voglia di fare di quell'uomo un sacco da pugilato. - Eravamo in numero pari maschi e femmine..- proseguì suo malgrado, e l'uomo non mancò di notare come aveva sottolineato quel vero principale.
- Eravate?
Sospirò. - Due sono morti. Un maschio e una femmina. Linda e Menui, miei carissimi compagni di classe.
- Non avrebbero dovuto seguirti – commentò freddo l'altro.
- Già.. quando me li ritrovai là dietro.. non sapevo che pensare. Una parte di me voleva che non fossi solo, ma sapevo bene che non avrebbero potuto andare avanti a lungo, insomma.. non in una terra martoriata dal Demonio come la nostra..
- L'esercito del Re sta facendo il possibile per fermare quel pazzo..
- .. solo che non è sufficente. - completò sconsolato il giovane. Lo sceriffo annuì.
Per un paio di minuti s'udirono solo i rumori del rimescolamento del tabacco nella pipa.
- Non ti chiederò come sono morti i tuoi amici, sono dettagli che non m'interessano. E' la foto della ragazza che vorrei vedere, e ora che so com'è arrivata qui..
Micah scattò di nuovo in piedi. - Che foto?
L'altro non si scompose. - Quella che hai nella giacca. Sbucava dalla tua tasca, quando sei arrivato sotto il portico della locanda..
Il ragazzo guardò a terra. Era stato proprio sfortunato ad aver incontrato quell'uomo. Ora doveva racontargli anche di Sheryl.

Alzò lo sguardo e vide l'uomo che gli tendeva la mano, aperta. Attendeva la foto.
Lui mise la mano in tasca e la tirò fuori. C'era un gruppo di ragazzi, tre in tutto. La ragazza a destra era stata cerchiata con un pennarello rosso, sorrideva allegra come gli altri due suoi amici e compagni di scatto. Lei aveva i capelli castani e gli occhi color nocciola.
Micah fissò la foto con un triste sorriso dipinto sul volto. Ricordava bene il giorno che era sbucata dall'albero passando dal mondo terrestre a quello magico. I suoi amici erano caduti uno sull'altro in una pila umana molto esilarante, ed erano indecisissimi se star lì a lamentarsi di chi avessero sopra e di chi stesse schiacciando il gomito a chi o se meravigliarsi di esser entrati ed usciti dalla corteccia di un albero, e di esser passati dal paesaggio metropolitano ad uno libero e campagnolo.
Durante i primi giorni aveva dovuto spiegare almeno sei volte a ciascuno che cosa stesse facendo lì, come erano passati nell'altro mondo, dove fossero e migliaia di altri dati che per lui erano noiosi e scontati ma che per loro, i suoi amici terrestri, assumevano tutto un altro significato. Era il sogno di tutti i bambini e i ragazzi della Terra, un mondo con la magia.
Il più grande problema di Micah era stato spiegare la tragica situazione in cui si trovava il Regno, con un Demonio a farla da padrone senza pietà e il pericolo costante ovunque si trovassero. Li pregò di tornare indietro e di dimenticare tutto, ma nessuno, come tevema, fece il passo indietro. Anzi.
Già dalla prima settimana di viaggio alcuni dei ragazzi mostravano di avere capacità magiche: c'era chi accendeva un fuoco, chi faceva volare le foglie, chi rendeva di altri colori i sassi..
Micah sapeva che solo chi aveva anche un minimale potenziale magico poteva attraversare gli alberi, e infatti la sua più grande sorpresa fu la rivelazione dei suoi amici. Tutti avevano qualche capacità.
Tutti tranne Sheryl.
Ma la cosa non le importava molto, almeno i primi tempi.
Micah la ricordava con gli occhi pieni di stupore per le prodezze degli amici e, soprattutto, per le sue, dato che era il più esperto tra tutti in fatti di magia.
Ma il viaggio non era una scampagnata, e di villaggio in villaggio, di foresta in pianura, incontrarono vari pericoli in cui l'uso della magia fu indispensabile.
In quel periodo Sheryl ancora non aveva scoeprto nessuna capacità magica, e la cosa si stava ritorcendo contro lei e la compagnia. Spesso era di cattivo umore perchè si sentiva inutile, e per una ragazza così piena d'iniziativa e di buon umore, era una cosa intollerabile.
Si addossò la colpa della morte di Linda e Menui, tormentandosi con miliardi di ipotesi sul quel che avrebbe potuto fare per salvarli se avesse avuto dei poteri anche lei. A nulla valsero i tentativi di consolazione.
Poi, un orrendo giorno che Micah ricorderà per tutta la vita, non trovò più Sheryl. Al mattino non era nel suo giaciglio, ne nelle zone attorno al loro accampamento. Nel frattempo il potere sempre più forte del Demonio alimentava la paura che potesse essere stata eliminata da una delle sue truppe in giro per il Regno.
La cercarono per mesi e mes, e ancora adesso Micah la stava cercando.
Non avrebbe mai potuto perdonarsi di averla persa. In fondo era colpa sua se li aveva coinvolti in quel Mondo..

- E così.. - lo sceriffo spense definitivamente la sua pipa, stanco per via dell'ora che si era fatta – E così hai perso la tua amica, quei due sono morti.. e gli altri?
Micah aveva ancora lo spirito triste per il brutto ricordo evocato.
- Beh, gli altri erano più autonomi e ho pensato che fosse meglio lasciarli in un villaggio, lontani dal Demonio.
- Heebrit.. - sussurrò l'uomo in un ultimo sbuffo di fumo.
- Come, scusi?
- Dicevo.. no, nulla..
- Ho già sentito quel nome..
- Eh, figliolo.. pare sia il vero nome del Demonio, perchè quello che usiamo noi è solo un appellativo.. Si chiama Heebrit, che nelle lingue preistoriche vuol dire “vento gelido”..
Micah sistemò la coperta. Il fuoco stava lentamente appassendo su se stesso, come un fiore che si chiude quando viene la sera.
- Io temo che la scomparsa di Sheryl sia legata a quel mostro. Ma ho paura solo al pensiero..
- Molto probabilmente è così, e mi dispiace. Da quel che ho capito, eravate tutti un gran bel gruppo di amici, uniti per la pelle, giusto?
Micah annuì in silenzio.
Lo sceriffo allungò ancora la mano per guardare la fotografia. Il ragazzo gliela diede a malincuore, come se stesse consegnando parte di se stesso.
Si fermò a contemplarla per lungo tempo, rimuginando sui lineamenti della ragazza.
Udì il giovane mormorare qualcosa.
- Come dici, scusa?
L'altro si schiarì la voce. - Chiedevo se fosse possibile che da queste parti l'abbiate vista..
- Ah! - tornò alla foto – Beh, non garantisco nulla, ma mi sembra un volto più o meno familiare.. ora vai a dormire, mentre io controllo il mio registro. Nel caso, domani chiederemo un po' in giro per il villaggio. Non è molto, ma tentare non costa nulla..
Micah si alzò senza sollevare il viso da terra, e mogio ringraziò in un borbottio l'uomo e si gettò sulla prima delle due brande che aveva a disposizione per la notte.

“Proprio come pensavo”, si disse fra se e se lo sceriffo, spostando senza far rumore alcune carte e disegni di identikit, “Questo volto non mi è nuovo..”
Lanciò un'occhiata a Micah, addormentato tranquillo con la bocca aperta sulla branda, una gamba sporgente dal letto quasi a toccare terra. Lo sceriffo sorrise tristemente, poi chiuse il suo registro reinserendovi dentro i suoi documenti. C'erano molti disegni di volti, tra cui uno molto somigliante alla giovane Sheryl.
Strinse il nodo che chiudeva il plico e uscì sulla veranda ad ossrevare il cielo e sperare che l'indomani non avrebbe piovuto.
“Mio caro giovanotto.. ”, il cielo era coperto di nuvole e la pioggia continuava a scendere, ma meno fitta di prima, “ Mi spiace dirlo, ma sei il migliore amico del braccio destro di quel Demonio di Heebrit..”



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Ebbene, ecco svelata la storia di Micah e, in parte, di Sheryl!
Che mi dite, vi piace? Spero di sì, o che almeno vi intrighi un pochino..^^

Ringrazio i lettori e i miei due recensori, matthew e Karen, molto gentili! ^_^ E anche intuitivi.. continuate a seguirmi, mi raccomando!

Recensiteeeee!!
XD
Ciao a tutti!
Shark
   
 
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