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Autore: madeforsykes    10/05/2013    2 recensioni
Andy era un ragazzo davvero dolce e forte. Dopo aver sconfitto un cancro, cambiò nome alla band in cui cantava e suonava con altri tre ragazzi, rinominandola con il cognome del medico che gli aveva salvato la vita. Non era stato un momento facile ma era in quell’occasione che aveva conosciuto Mollie. Era stato amore a prima vista.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vi chiedo umilmente perdono per tutto il tempo che ci ho messo ad aggiornare ma me ne sono dimenticata!
Ecco perchè vi ho messo due nuovi capitoli! Speo vi piacciano, mi raccomando recensite! Voglio sapere cosa ne pensate! Un bacio, Mona xx


you bring me joy.


Presero i due bicchieri coperti e corsero verso la macchina.
Aveva smesso di piovere, ma la pioggia aveva lasciato il posto ad un freddo glaciale che entrava nelle ossa.
«A Liverpool sarà anche peggio!» disse il ragazzo accendendo la macchina.
«Questo non mi rassicura!» rise lei.
«A questo proposito, dove dormirò?» continuò.
«Se per te non è un problema, a casa di Janet, la ragazza di Joel. Altrimenti ti prenoto una camera d’albergo!»
«No, va benissimo a casa di Janet!».
No, non andava bene a casa di Janet, ma non poteva ne dirgli “Hey, perché non mi fai dormire a casa tua?” oppure “No, non voglio dormire a casa di un’estranea, preferisco fare la snob e distruggere tutti i tuoi piani, vada per la camera d’albergo”. Poteva solo assecondarlo. Sorrise come per nascondere tutti i pensieri.
«Tra poco siamo arrivati!» disse Andy svoltando in una stradina sterrata.
Nina prese una rumorosa sorsata di cappuccino.
«Il tuo caffè si sta freddando!» disse rivolgendosi ad Andy.
«Non fa niente, siamo arrivati! Ecco Ryan!» disse indicando una figura incappucciata che trascinava una valigia.
Il ragazzo scese frettolosamente dalla macchina andando in contro all’amico. I due si strinsero in un forte abbraccio prima di arrivare alla macchina.
Nina scese, aspettando di salutare il ragazzo incappucciato.
«Ninaaa! Che bello rivederti!» urlò Ryan abbracciandola. Nina contraccambiò sorridendo.
«Come stai Rhino?» disse scherzando.
«Molto bene grazie!»
«Ho messo la valigia dietro!» si intromise Andy infastidito.
«Grazie amico!» rispose Ryan tirandosi giù il cappuccio.
«Ragazzi, vi dispiace se io salgo dietro? Avrete tanto di cui parlare, sul concerto e roba varia..così mi riposo un po’.» chiese imbarazzata la ragazza, torturandosi le mani.
«Nessun problema!» rispose Ryan. Andy le aprì la portiera dietro facendola accomodare.
Sorrise. Quel ragazzo era sempre così gentile con lei.
 

«No, non è vero Andy!» urlò Ryan svegliando di soprassalto Nina.
«Shhhh!» disse Andy portandosi l’indice sulle labbra.
Ryan fece una smorfia indefinita prima di voltarsi per vedere se aveva davvero svegliato Nina.
La ragazza aveva gli occhi sgranati, ancora scombussolata dall’urlo.
«Scusami Nina non volevo svegliarti» disse imbarazzato Ryan.
«Da quanto sei sveglia?» chiese impulsivamente Andy.
«Mi sono appena svegliata» rispose confusamente.
Andy tirò un sospiro di sollievo prima di togliere gli occhi dalla ragazza e riportarli sulla strada.
«Siamo arrivati?» chiese Nina stropicciandosi gli occhi.
«Non ancora» le sorrise Ryan.
«Dovrai tener duro altri 20 minuti» aggiunse Andy fissando la strada.
«Facciamo una pausa? Vorrei sgranchirmi le gambe, sono ore che guido!» chiese poi.
«Per me non c’è problema!» disse la ragazza tirandosi su dalla posizione allungata che aveva assunto.
«Certo Andy!» disse Ryan.
Svoltò a sinistra dove una serie di luci appese tra un lampione e l’altro creavano contrasto perfetto con il clima nuvoloso.
«Siamo ad Ormskirk, qui è dove sono nato!» disse Andy stiracchiandosi.
«Sembra un posto tranquillo!» disse Nina.
Ryan si limitò ad annuire prima di dirigersi verso un cafè non molto distante.
Andy mise una mano attorno alla ragazza, tirandola dall’altra parte della strada.
Entrarono nel locale “Cafè Julia”. L’ambiente era intimo e molto accogliente, le pareti rosee lasciavano spazio al contrasto forte ed acceso delle verdi tovagliette dei tavoli.
Ryan era appoggiato con un gomito al bancone, intento a parlare con una ragazza.
Era alta e magra, i capelli castano scuro le ricadevano sulle spalle e gli occhi azzurri si intonavano perfettamente alla sua divisa da cameriera.
«Certo Rachel, a stasera!» disse Ryan sorridendole e tornando dagli amici che continuavano a guardarsi increduli.
«Chi era? Una tua amica?» chiese curiosa Nina.
Andy scoppiò in una fragorosa risata.
Ryan gli lanciò uno sguardo complice prima di dire «L’ho appena conosciuta, spero diventi una mia amica, intima.» Soppesò l’ultima parola.
«Le hai chiesto di uscire vero?» disse Andy gettandosi su uno dei sedili di pelle del cafè.
«Yeees!» rispose il biondo accomodandosi.
Nina si sedette scuotendo la testa.
«Andy, che ne dici di fare un uscita di gruppo?» propose poi Ryan, lanciando un’occhiata a Rachel.
«C-cosa?» disse il riccio.
«Bhè, dopo le prove del concerto ovvio! Joel sarà con Janet, io con Rachel e tu e Nina potete farci compagnia. Sono sicuro che Ads non ci metterà molto a trovare una ragazza.»
Andy deglutì a fatica.
«Non credo sia una buona idea!» disse tossendo.
Ryan lo ignorò posando i suoi occhi su Nina. «Che ne pensi?» chiese.
«Non voglio essere di peso, se Andy dice che non è una buona idea, fa nulla, sarà per la prossima.» mimò un falso sorriso.
Ryan diede un calcio sotto al tavolo, colpendo il polpaccio dei ragazzo che gli lanciò uno sguardo carico di odio.
«Se per te non è un problema, ti farò vedere un po’ Liverpool.» disse rivolgendosi alla bionda sorridendo.
Nina annuì, quasi non se l’aspettava. 

Rachel arrivò ai tavoli portando i thè.
«Li ho ordinati io, la dolce Rachel me li ha consigliati, thè al cioccolato fondente.» lanciò un occhiolino alla ragazza che sorridendo si stava allontanando.
Nina non potè far a meno di ridere.
«Wow, le tue tecniche da rimorchio dovremo tenercele tutti a mente!» disse poi.
Ryan rise, prendendo una sorsata di thè.
«Amico, possiamo dormire nel tuo appartamento stanotte no?»
«Bhè, immagino di sì, ci sono tre stanze però.» rispose Andy.
«Sono sicuro che lo spazio non sarà un problema!» disse ridendo.
Nina scrollò la testa prima di sentire il telefono vibrare.
«Ehi Joel!» si alzò in piedi. «Siete arrivati?» iniziò a fare su e giù per il locale. «Oh ho capito! Noi siamo per strada! Tra 20 minuti siamo lì!» riattaccò tornando al tavolo.
«Joel mi ha chiamata, ha detto che lui e Janet sono arrivati ed anche Adam, manchiamo solo noi, o meglio voi per le prove.»
«Oh merda!» disse Andy gettando un po’ di soldi sul tavolo. «Andiamo ragazzi, siamo in ritardo!» sgridò gli altri.
Ryan e Nina si ricomposero seguendo il ragazzo verso la macchina.
Fecero accomodare Nina dietro e ripresero il viaggio. Dovuto alla pausa, alle risate o alle tecniche improbabili d’abbordaggio di Ryan, il tempo volò.
«Welcome to Liverpool!» disse Andy orgoglioso.
Era probabilmente una delle città più belle dell’Inghilterra. Il mare, i negozi, le luci.
L’atmosfera era quasi palpabile.
«L’arena è qua di fianco.» disse Andy svoltando in una strada larghissima.
L’arena era là, torreggiante sulla Cooper. Andy parcheggiò e scese.
Aspettò gli altri prima di avvicinarsi al bodyguard dell’entrata.
«Facciamo parte della band.» disse mostrando il pass.
Ryan si apprestò a fare lo stesso.
«Lei è con me.» continuò prendendo Nina per un braccio.

Faceva un grande effetto vuota. C’erano solo due puntini sul palco, uno che faceva avanti e dietro, l’altro che provava alcuni riff sulla chitarra.
Joel ed Adam.
«Hey ragazzi!» disse Andy alzando il braccio.
«Vieni, puoi aspettarci sotto al palco con Janet!» le prese la mano e la condusse dalla ragazza di Joel.
Era davvero bellissima. Aveva la carnagione chiara, gli occhi verdi, ed i capelli di un castano rossiccio.
Nina spalancò gli occhi, era davvero imbarazzata dalla sua bellezza.
«Tu devi essere Janet!» disse.
«In carne ed ossa!» le rispose. «Io sono Nina» disse prima di scambiarsi due baci sulla guancia.
«Che bel nome! Così sei la metà di Andy o Ryan?» chiese curiosa.
Diventò rossa.
«Di nessuno dei due, sono un’amica, li accompagno.»
«Ahhhh!» rispose la mora sorridendo.
Adam si avvicinò al bordo del palco per salutare Nina che, alzandosi, gli andò in contro. 
  
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