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Autore: TwistedRocketPower    10/05/2013    2 recensioni
Una passeggiata nel parco si trasforma in qualcosa di diverso quando Kurt trova un ragazzo piangere su una panchina. Dopo aver realizzato che il ragazzo non ha dove andare, Kurt lo porta a casa, ma quel semplice gesto gentile finirà per cambiare entrambe le loro vite per sempre.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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HIS SMILE

 
Carole fece vagare lo sguardo tra Blaine, Kurt e Burt e decise che era meglio se lei e Blaine rimanevano in cucina mentre Kurt e Burt parlavano.
 
Mentre Kurt e Burt si dirigevano in salotto, Carole fece accomodare Blaine con lei al tavolo della cucina in modo da poter parlare.

 



 
“Cosa sta succedendo, Kurt?” chiese Burt con le braccia incrociate sul petto.
 
Kurt mantenne un tono di voce basso per assicurarsi che Blaine non lo sentisse. “Ho incontrato Blaine al parco mentre stavo facendo una passeggiata. Mi ha raccontato di aver confessato ai suoi genitori di essere gay e loro lo hanno cacciato di casa…”. Si fermò un momento prima di porre la domanda. “Quindi mi chiedevo, potrebbe rimanere qui?”
 
Burt lo guardò come a dire ‘mi stai prendendo in giro’. “Non sai niente di questo ragazzo” rispose.
 
“Beh, so che sta male e che non ha nulla con sé a parte i vestiti che ha indosso… e gli ho già detto che poteva rimanere qua”
 
“Kurt”
 
“Cosa avrei dovuto fare? Lasciarlo dormire su una panchina finché non fosse morto congelato?”
 
“Come fai a sapere che non sta mentendo? Per quanto ne sappiamo, si sarebbe potuto inventare questa storia per poter entrare in casa e rubare durante la notte”
 
Kurt incrociò le braccia e lasciò a suo padre la sua famosa occhiata a dire ‘oh, per favore!’. “Sul serio, papà? Lui? Un ladro? Ma l’hai visto? Sembra un cucciolo”
 
“L’apparenza inganna, Kurt”
 
Kurt sospirò. “Lo so, papà, ma so anche che quando gli ho parlato non stava mentendo. Se fossi stato lì, lo sapresti anche tu”
 
Inutì che suo padre stesse ancora riflettendo sul far stare o meno il ragazzo, così continuò. “Senti, se mi sbaglio, pagherò per tutto quello che prenderà. Se non ho abbastanza soldi, lavorerò al negozio per ripagarlo. Mi fido di lui”
 
Burt fece un respiro profondo. “Questo va contro un mio giudizio favorevole, Kurt” disse prima di tornare in cucina con Kurt al seguito.
 
Quando entrarono, sembrava che Carole e Blaine stessero avendo una piccola conversazione. E, dal sorriso sul volto di Carole, sembrava che Blaine gli piacesse.
 
“Blaine” disse Burt guardando con attenzione il ragazzo. Si voltò sulla sedia, poi si alzò per sembrare più educato.
 
“Si, signore?” rispose.
 
Burt lanciò un’occhiata a Carole, ma tutto quello che aveva bisogno di sapere gliel’avrebbe spiegato più tardi. “Sei il benvenuto. Abbiamo una stanza degli ospiti al piano di sopra e Kurt te la mostrerà. Quindi, mettiti comodo”. Disse l’ultima frase un po’ esitando, ma la gentilezza nella sua voce non lo lasciarono trasparire.
 
“Grazie, signore” rispose Blaine, stringendo la mano a Burt.
 
Burt la strinse e annuì.
 
“Andiamo” disse Kurt, facendo cenno a Blaine di seguirlo. “Ti faccio vedere la tua stanza”
 
Blaine seguì Kurt, girandosi a guardare Burt e Carole per un momento. “E’ un piacere conoscervi. Grazie a entrambi”
 
Carole gli sorrise. “Anche per noi, tesoro” disse mentre scompariva su per le scale con Kurt.
 
“Mi sembra un ragazzo dolce. Da quanto tempo conosce Kurt?”. A quanto sembrava lei non aveva notate l’esitazione di Kurt quando gli aveva chiesto il nome del ragazzo.
 
Burt sospirò. “Direi circa un’ora”

 


 
“Questa è la mia stanza” disse Kurt, aprendo la porta della camera. Blaine rimase sulla soglia, mentre Kurt si avvicinava al comò e aprì uno dei cassetti. Tirò fuori un paio di pantaloni della tuta e una maglietta rossa. “I pantaloni dovrebbero starti un po’ lunghi” disse tornando da Blaine e porgendogli i vestiti.
 
“Grazie” rispose Blaine.
 
“Nessun problema”. Kurt gli passò accanto facendo toccare la propria spalla con la sua mentre lo faceva. “La camera degli ospiti è qua” disse percorrendo il corridoio mentre Blaine lo seguiva. Aprì la porta e questa volta lasciò entrare Blaine per primo.
 
Blaine si guardò intorno. “E’ davvero carina” disse. “E hai ragione, ben arredata”
 
Kurt sorrise, nascondendo la sorpresa nel scoprire che Blaine aveva effettivamente ascoltato quello che gli aveva detto prima.
 
“Grazie. L’ho arredata io”
 
Blaine lo guardò inarcando le sopracciglia. “Davvero?”
 
“Si” rispose Kurt con un cenno del capo. “E’ uno dei miei hobby”
 
Blaine gli rivolse un piccolo sorriso anche se fu abbastanza per far sciogliere il cuore di Kurt. “Beh, sei davvero bravo”
 
Kurt allontano dalla mente il fatto di amare un po’ troppo il sorriso di Blaine. “Grazie”
 
Ci fu silenzio per un momento, poi Kurt si rese conto che Blaine lo stava ancor guardando.
 
Kurt si schiarì la gola tornando alla realtà. “Uhm, il bagno. Il bagno è tra le nostre camere. Gli asciugamani sono sotto al lavandino. C’è una cesta anche lì, quindi una volta che hai fatto, poi metterci le tue cose”
 
Blaine annuì. Fece un respiro prima di fare una domanda che sentiva il bisogno di fare. “Kurt?”
 
“Si?”
 
“Sei sicuro che vada bene che io stia qui? Tuo padre è stato molto carino a lasciarmi stare, ma so che probabilmente non è pienamente d’accordo... voglio dire, in realtà non mi conoscete affatto”
 
Kurt gli sorrise calorosamente. “Potresti smetterla di preoccuparti? Mio padre e Carole sono entrambi contenti che tu stia qui. Se uno di loro non lo è sembrato, ha solo bisogno di un momento”
 
“Va bene” rispose Blaine, sospirando si sollievo.
 
“So che probabilmente vuoi farti una doccia, ma se hai fame puoi scender di sotto e prendere quello che vuoi in cucina. Sarò in soggiorno a fare i compiti, comunque”
 
“Grazie, ma credo che dopo mi limiterò ad andare a letto. Non ho molta fame” mentì. Non mangiava da quando era uscito dalla Dalton, giovedì notte. Era troppo nervoso per fare colazione quella mattina per quello che avrebbe dovuto dire ai suoi genitori durante il pranzo... che ovviamente non aveva potuto mangiare.
 
“Oh, va bene. Beh, buonanotte” rispose Kurt, non sapendo cos’altro dire.
 
“Buonanotte” rispose Blaine facendo tornare il suo sorriso. Kurt sentì il cuore cominciare a sciogliersi di nuovo ma rapidamente si voltò e lasciò la stanza di Blaine.

 


 
La mattina dopo, Kurt scese di sotto alle nove, sbadigliando. Di solito gli piaceva alzarsi presto, anche durante il fine settimana, in modo da poter avere tutto il tempo per la sua routine di idratazione mattutina, ma aveva avuto difficoltà ad addormentarsi la notte prima. Gli bastava pensare al ragazzo a due camere di distanza, un ragazzo che per lui era un mistero, per impedirgli di dormire.
 
Si diresse verso la cucina dove trovò Carole che preparava la colazione.
 
“Buongiorno” disse con un sorriso assonnato.
 
“Ciao, tesoro” rispose lei senza restituire il sorriso, ma guardandolo tristemente.
 
“Cosa c’è?” chiese lui immediatamente. Conosceva quel viso e quando era così non era mai per una buona notizia. “B-Blaine ha preso qualcosa? Avrei giurato che non l’avrebbe fatto. Dio, odio quando papà ha ragione!”
 
“No, non ha preso niente”
 
“Oh. Allora di cosa si tratta?”
 
“Se n’è andato, tesoro”
 
Kurt aggrottò le sopracciglia. “Cosa?”
 
“Se n’è andato. Sono andata a dare un’occhiata nella stanza degli ospiti per controllarlo questa mattina e ho trovato un biglietto sul letto”
 
Andò dall’altra parte del bancone, prese il biglietto e lo porse a Kurt.
 
Rapidamente lo lesse.
 
 
‘Burt, Carole e Kurt,
grazie mille per avermi permesso di restare a casa vostra. Siete tutti molto gentili con me e lo apprezzo tanto.
Blaine’
 
 
Accartocciò la lettera e la gettò nel cestino.
 
“Kurt, cosa stai facendo?” gli chiese Carole.
 
Kurt non rispose, ma iniziò a guardarsi freneticamente intorno.
 
“Kurt, cosa stai facendo?” chiese di nuovo Carole.
 
“Sto cercando le chiavi della macchina!” esclamò con rabbia.
 
“Perchè?”
 
“Per andare a cercarlo e riportarlo qui!”
 
 
 
 
Note della traduttrice: 
Piano piano inizio ad aggiornare anche questa fanfic ;)
Avendo quasi finito con ‘In a Heartbeat’, direi che potrete aspettarvi almeno due aggiornamenti a settimana. Appena finirò l’altra traduzione, mi ci dedicherò a tempo pieno.
  
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