Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: in love with horan    10/05/2013    16 recensioni
Come cavolo faccio a scoprire dei segreti che nasconde un ragazzo?
-fallo innamorare di te- mi volto verso la mora che era rientrata nella stanza -fallo cadere ai tuoi piedi in pochi giorni. Solo così potrai avere libero accesso alle sue informazioni più personali- perchè tutte a me?
Mi accascio sulla sedia, passando nervosamente le mani tra i capelli.
Che minchia mi invento per far cadere un ragazzo, per di più già fidanzato, ai miei piedi?
I'M BACK FOOOOOOOOR YOU!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alors, sarò brevissima perchè allora non riuscirò
ad aggiornare entro stasera :)
Prima di tutto, GRAZIE, GRAZIE A TUTTI/E
Grazie per le recensioni, per chi l'ha messa nelle seguite, ricordate
e/o preferite! Grazie anche a chi non ha mai commentato, o chi l'ha
fatto una volta e poi mi ha mandato a quel paese :)
Good!
Anyway, vi lascio tutti i miei contatti, nella
speranza che qualcuno mi calcoli e mi cerchi (che forever alone!)
Ho pure ask, ma mi scoccia trovare il link lol
PS. LEGGETE ALLA FINE, DOPO IL CAPITOLO, PERCHE'
HO UNA NOTIZIA IMPORTANTE!


 
 
EPILOGO - CREDI NEL COLPO DI FULMINE?
 
Din Don.
Scatto sul letto mettendomi con la schiena dritta; apro un occhio e mi guardo in giro. La stanza è illuminata dal sole che filtra dalla finestra aperta e tutto sembra calmo.
Din Don, Din Don, Din Don.
Ah, non mi ero sognata il campanello.
-SAAAAAAAAAAAAAAAAAAAM- urlo uscendo le gambe da sotto le lenzuola calde. L'aria fresca della stanza, mi fa rabbrividire subito.
Un'amica più sorda no, eh?
-BROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOT- provo con mio fratello, nella speranza che non sia stato infettato anche lui. Che cosa triste.
Ma nessuno risponde.
Ringhiando, scendo le scale velocemente entrando in cucina. Vuota.
-Ma non c'è nessuno?- mi chiede da sola, alzando poi lo sguardo sull'orologio appeso alla parete: sono le 9 del mattino, dove cavolo si sono cacciati questi due idioti? E se fossero rinchiusi in qualche stanza a fare qualcosa a cui hanno preferito lasciarmi fuori? Forse Sam si doveva riprendere dalla sbandata di Harry e stava usando mio fratello giusto per ritornare al suo stato.
Sobbalzo sul posto spaventata dal pensiero che avevo appena fatto: cazzo no, Sam non farebbe mai una cosa del genere, non con mio fratello!
Mi ricordo d'un tratto il campanello. Porco spino!
Corro verso l'ingresso ancora a piedi scalzi; apro la porta e non trovandoci nessuno davanti, mi do della pazza. Adesso mi sogno anche che suonano al campanello. Ridacchio.
Casualmente, mi ritrovo ad alzare lo sguardo notando oltre il cancello un uomo salire su un furgone con un pacco. Sbarro gli occhi.
No, no, no. Quello era il pacco che aspettava Sam da un mese; mi avrebbe ucciso se per sbaglio sarebbe ritornato indietro. Non aveva fatto altro che avvertirmi di stare attenta in quegli ultimi giorni. Un pacco, cazzo!
-Aspetta- urlo correndo come una pazza nel giardino, nella speranza che il signore mi senti e che si fermi in tempo. Ma quello ha delle cuffie alle orecchie e di sentire le mie urla, non se ne parla neanche a morire. Anche mia nonna dalla tomba sentiva le mie urla.
Sbatto le mani contro il cancello, incavolata, quando il furgone riparte senza consegnarmi il pacco che mi serviva. Stavolta sono fottuta.
Prendo un profondo respiro: che importa, non c'è modo di stare più male di quanto lo sono in questo momento.
E' passata una settimana, una fottuta, cazzuta, inutile, insensata settimana che non sento nè Louis, nè i ragazzi. Mi mancano, loro, le loro cazzate, i pomeriggi senza senso, le battute non divertenti. 
Mi manca Harry che per finire una frase ci mette mezz'ora; mi manca Liam che cerca di convincermi a mettere le scarpe, o almeno le calze per camminare in casa; mi manca Zayn che continua a lamentarsi per la mia pelle secca del viso; mi manca Niall che si arrabbia ogni qualvolta lo chiami Cip e Ciop facendogli notare le vaste volte che si gratta le parti basse; mi manca Louis, mi manca tutto di lui, di noi insieme.
Passo una mano sul viso, stanca, quando qualcuno attira la mia attenzione.
-Ehy vicina sexy!- volto lo sguardo verso il mio adorabile vicino di casa che si divertiva a farsi pippe mentali guardandomi di tanto in tanto dalla finestra. Ormai ci convivevo con questo fatto, non ci facevo più caso e capitavano quelle volte anche in cui mi vestivo in camera mia  e poi lo notavo ad osservarmi. Almeno sapevo che apprezzava quello che vedeva.
-Ehy vicino coglione!- lo saluto camminando verso l'entrata. Lo sento ridacchiare, ma secondo me non ha capito che quello non  è un complimento.
Quando provo ad aprire la porta, che intanto si era chiusa, noto che è bloccata dall'interno e che quindi adesso sono fuori casa. In pigiama!
Minchia, cazzo, culo, tette. Proprio stanotte dovevo decidere di indossare il pigiama di Spongebob? Mi sento terribilmente osservata da tutti, anche se forse non è così. Mi vergogno, devo trovare un'entrata il prima possibile.
Faccio qualche passo in dietro, constatando che tutte le finestre sono chiuse. Posso sempre provare quelle sul retro, o almeno la porta della veranda.
Corro velocemente sulla parte opposta della casa, sospirando affranta quando vedo tutte le finestre del piano terra chiuse. Ma fanculo va, non ho mai fortuna!
Comincio anche a sentire un pò di freschetto. 
Alzo lo sguardo, notando una piccola fessura della stanza di mio fratello aperta. Ma non c'è nessun modo di arrivarci.
C'è un albero, ma è troppo lontano dalla finestra e soprattutto non voglio rischiare di nuovo di morire. Almeno l'ultima volta c'era stato Louis a salvarmi.
Mi deprimo di più ripensando all'ultima sera che Louis mi aveva rivolto la parola, un sorriso e fatto passare la migliore serata della mia vita.
Con la coda dell'occhio osservo la corda dell'amaca, ormai rotta per il troppo vento, gettata a terra. Alzo le spalle e vado a recuperarla.
Non ha senso continuare così.
La prendo tra le mani, camminando poi convinta verso l'albero spoglio del giardino. Alzo il braccio, riuscendo a far cadere giusta la corda. Recupero l'altra estremità e ci faccio un nodo, fino a chiuderla a forma di cerchio.
Non ho una sedia, uno scalino. Farò tutto con le mie mani.
Passo la corda attorno al mio collo, uscendone i capelli.
Chiudo gli occhi e conto: uno...Stringo la corda libera tra le mani. Due...Comincio a tirare leggermente verso il basso. Tre...
-Che cazzo fai, Sophy?- sento un urlo da parte di mio fratello, sicuro poco lontano da me. Ma lascio perdere e tiro con forza.
Sento le gambe leggere, un leggero dolore al collo che non mi permette di respirare, poi d'improvviso il contrario. Sono già morta? Eppure pensavo di metterci di più, di soffrire per qualche secondo. Niente.
-Ma sei scema?- sbarro gli occhi, riconoscendo la voce di mio fratello. Mi giro giusto un pò per vedere mio fratello tenermi per le gambe, pronto a non farmi morire.
-Cazzone, mi vuoi lasciare andare?- sbraito, infastidita -Devo morire- spiego scalciando tra le sue braccia.
-Ma ti senti quando parli? Porca miseria, fai questo lavoro da una vita e solo ora ti rendi conto del male che fai alle persone?- mi blocco immediatamente alle parole di mio fratello. Mi sento male a dirlo, ma per una volta ha ragione.
-Togliti la corda e vieni a fare una doccia. Puzzi- mi aiuta a slegare la fune dal collo -Da quanto non ti lavi?- chiede poi una volta che mi ha appoggiato per terra.
-Un pò...- dico vaga, seguendolo poi verso la casa.
 
*  *  *
 
Qualcuno bussa alla porta di camera mia -Posso?- riconosco la voce di Sam.
Mi giro nel letto, vedendo la mia migliore amica camminare nella stanza e poi sedersi sul mio letto, accanto a me.
-Come va?- mi chiede.
Per risposta alzo solo un sopracciglio. Come deve andare?
Sospira -Senti, io non posso vederti più in questo stato. Alza quel culo e fai qualcosa- dice, stufa.
Mi giro su un fianco, ascoltandola, stranamente, con attenzione -Tipo, cosa dovrei fare?- chiedo.
Alza gli occhi al cielo -Che ne so! Vai al centro commerciale, fai un giro al parco, ti trasferisci alle Bahamas, cambi nome in Amilcare e vai nelle isole vergini, che di vergini non hanno nulla a parer mio, vai a spaccare il muso a Keyra, vai ad allenare dei dugonghi, oppure mi compri un regalo, ne ho bisogno- finisce soddisfatta.
Ci penso un attimo -Hai ragione- scendo dal letto, indossando le scarpe.
-Cosa? farmi il regalo?- sorride -O parli dei dugonghi? Non sono sicura che ce ne siano a Londra; opta per il regalo che è più sicuro!- dice con aria sognante.
Alzo lo sguardo, recuperando le chiavi dell'auto dal mobile e il cellulare -No, Sam. Vado a prendere a pugni Keyra- dico prima di scendere velocemente le scale.
Saluto Brot che è troppo intento a mangiarsi una torta alle mele, ed esco di casa.
 
Quando il semaforo scatta il rosso, mi vedo costretta a fermarmi.
Sbuffo, pensando di non poter accendere lo stereo visto che ogni stazione mandava una canzone dei ragazzi. E' la mia punizione, me la merito!
Un barbone si avvicina alla mia macchina, e un sorriso curva le mie labbra.
'Dove c'è barilla, c'è casa'.
Scuoto la testa, ritornando alla realtà. E' tutto inutile! Quel ragazzo non se ne vuole proprio andare dalla mia testa.
-Ehy, ma che fa?- richiamo preoccupata quel signore che ora aveva gettato qualcosa sul mio vetro.
-Lo lavo- risponde quello tranquillo. Ma poi strabuzza gli occhi.
Che vuole?
-Ma tu non sei Sophy Smith?- mi chiede e stranamente comincio a sorridere.
Eh eh eh, sono famosa, lo so.
-Ti rendi conto che per colpa tua Louis ha lasciato Eleanor? Io li shippavo quei due- che cosa?
Alzo un sopracciglio, perdendo il sorriso -Tu..che facevi?- chiedo non capendo -Non shippi borsette e cazzate varie?- chiedo allibita. Insomma, pure un barbone conosceva la storia di...Un momento?
-Hai detto che si sono lasciati?- chiedo sconvolta e felice allo stesso tempo.
Il barbone annuisce -Sì- urla -Per colpa tua- mi indica con un dito.
Quello dietro me suona il clacson, spazientito. Alzo lo sguardo e vedo il semaforo verde. Ho solo una possibilità.
-Grazie amico- metto la marcia e invece di andare dritta, faccio un'inversione rischiando di farmi mettere sotto da qualche camion sulla corsia opposta.
Minchia, Louis si è lasciato...Io...Io devo parlare con lui. Ora.
 
Sento il cuore battere velocemente, nemmeno avessi fatto tutta quella strada a piedi. Parcheggio dalla parte opposta della casa, scendo dall'auto e mi avvio velocemente alla villa, suonando infine come una dannata al campanello.
-Ma che cazz..- apre Niall, sconvolto. Poi abbassa lo sguardo e vede me sul primo scalino con un sorriso enorme -Ah, sei tu- commenta strappando a morsi un pezzo del panino.
-Sì, sono io. Sono venuta qui per chiedervi scusa- dico velocemente.
Il biondo mi guarda -Non è a me che hai fatto il torto, in parte- dice, masticando a bocca aperta. Evito di commentare e mi faccio avanti, incrociando le dita dietro la schiena.
-Posso parlare con Louis? E vi giuro che dopo vi spiegherò tutto- sorrido.
Ti prego, ti prego, ti prego.
-Sono solo in casa- commenta tranquillo e un sembra che un pugno mi abbia colpito in pieno stomaco -Ma se vuoi, puoi entrare- sbarro gli occhi.
L'ha detto davvero? Non mi odia?
-Allora posso spiegarti nel frattempo delle cose- lo convinco.
Si fa da parte sulla porta, permettendomi così di entrare in casa one direction.
Lo seguo fino la cucina silenziosa, poi tira una sedia e con poca eleganza, ci si butta sopra.
-Spara- dice, mordendo ancora una volta il suo panino.
Mi siedo sul divano di fronte a Niall, incrociando le mani e cominciando a parlare a raffica.
-Io ti giuro, volevo dirvi dell'articolo. Anzi, alla fine ci stavo anche rinunciando. Ma sai qual è il problema?- mi interrompe.
-Io lo so, lo sanno tutti Sophy. Non siamo mica scemi come pensi tu- mi spiazza con una frase.
-Ah? Cioè, voi avete capito tutto e per una settimana mi avete lasciato marcire su un letto in piena crisi isterica pensando di avervi ferito, perso- dico, adesso con un tono leggermente più alto.
-Cosa? Mica è colpa nostra se uno ti ha puntato la pistola alla testa e ti ha fatto scrivere tutte quelle bananate su di noi- sbotta, posando il panin sul tavolo.
Bananate? Pistola? Ma di che parla sto biondo ossigenato?
-Quale pistola, scusa?- chiedo confusa.
-Sì..- riprende il suo panino tranquillamente -Quella che ti hanno puntato alla tempia per scrivere per forza l'articolo- dice e io aggrotto la fronte.
-Niall, nessuno mi ha puntato una pistola alla testa. L'ho scritto io di proposito, evitando tantissime cose, solo per il semplice motivo che, se non l'avessi fatto io, l'avrebbe scritto qualcuno che su voi non sa assolutamente nulla. Insomma, avrebbe sparato le solite quattro cazzate, aggiungendo qualche bugia per migliorare l'articolo- spiego e il biondo mi guarda confuso.
-Oh- dice -Adesso ha più senso- scuote la testa, divertito -L'avevo detto a Zayn che era una cosa troppo grossa. Insomma..- ride -Una pistola? A te?- e ride sempre più forte.
Pistole, bombe, attentati. Dovevo immaginare che in quella teoria ci fosse lo zampino di Zayn.
-Comunque, volevo chiedervi scusa- riporto l'attenzione su me.
-Ma non devi farlo con me- si alza, aprendo il frigo e uscendo una bottiglia di coca -Vuoi aspettare Louis in camera sua?- e mi trattengo dal saltare come una scema per tutta la stanza.
Annuisco, alzandomi piano per non dare nell'occhio, e salire le scale che portano al primo piano.
Apro la porta della stanza in questione e getto un'occhiata veloce: è ordinata come sempre, il pc aperto sulla scrivania, una maglia gettata sulla sedia.
D'istinto mi viene da chiudere la porta e recuperare l'indumento tra le mani: odoro a pieni polmoni il profumo che rilascia la maglia, chiudendo gli occhi e sognando che fosse Louis al posto della stoffa.
Dio, quanto mi manca.
Riapro gli occhi, intenzionata a non fare la scena della stupida, e poso la maglia sulla sedia, gettandomi poi sopra, stanca.
E ora che faccio? Non so nemmeno a che ora arriva Louis.
Mi guardo in giro, battendo il piede sul pavimento a ritmo di una canzone che nemmeno conosco.
I miei occhi finiscono sul pc aperto per metà sulla scrivania vicina, e prima che possa fare la cosa sbagliata, come sempre d'altronde, mi guardo in giro sicura che non ci fosse nessuno.
Alzo lo schermo, notando con mia sorpresa il contatto twitter di Louis aperto. Solo una piccola sbirciatina.
Sbarro gli occhi quando noto l'immenso numero di interazioni, soprattutto di fans e decido di rispondere a qualcuno.
 
'Ciao Louis, come stai? Tu meriti molto più di Eleanor x'
 
Questa mi pare una ragazza apposto, rispondiamo va.
 
'Ciao...ragazza? Beh, sì. Hai ragione, merito molto più di quella scodella x' 
 
Scendo velocemente col mouse su altri tweet.
 
'LOUISSSSSSSSSSS, TI PREGO, SEGUIMIIIIIIIII'
 
Mi scappa un sorriso e clicco il tasto 'segui' subito. Sono felice di far urlare qualche fans al momento.
Ma poi succede il caos. Da 3462 tweet, il numero sale in pochi secondi a 8780. Aiuto.
Scorro di nuovo la timeline.
 
'Louis, ma è vero che quella Sophy che ha sparlato su te, ti piace? x'
 
'Sophy è la persona più buona a questo mondo. Io so che non l'ha fatto per male. Poteva dire cose peggiori..x'
 
Mi sento figa muahahahahhaha. Sono da ricovero.
Passo ad un altro tweet.
 
'Ho visto le foto con Sophy e se devo essere sincera, con lei sorridevi più che con Eleanor :/'
 
'OMGGGGGGGGGGGGGGGG, ABBRACCIAMOCI SORELLA!'
 
E rido come una scema. Poi finalmente un tweet salta ai miei occhi.
Non è di oggi, non di questo momento. Ma devo rispondere!
 
'Ti ricordi quando mi hai detto "Nei tuoi occhi ci vedo una cosa meravigliosa"? Ti prego, torna con me xxxxxxxxxxxxxxxxxx El'
 
Cazzo, peggio di Danielle è diventata! Ora le rispondo a dovere, proprio come avrebbe fatto Louis. Credo...
Mi sfrego le mani prima di rispondere.
 
'Sì, ma io intendevo il riflesso. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Louis'
 
Sorrido soddisfatta, appoggiando poi la schiena alla sedia. Non sarei una brava fidanzata?
Il computer fa uno strano rumore; mi avvicino curiosa allo schermo e noto lampeggiare la casella della posta.
Ormai, o tutto o niente.
La apro, leggendo il nome di Eleanor. Cazzo, questa è in linea.
 
'Grazie per la risposta, eh!'
 
E ora che gli dico?
 
'Figurati, per così poco!'
 
Aspetto qualche secondo e subito ho una strana conversazione con l'ex di quello che mi piace...Andiamo bene.
 
'Louis, mi manchi. Non ce la faccio, ho bisogno di un tuo abbraccio'
 
'Zozzona, comprateli al super market e smettila di rubarti i miei biscotti'
 
'Ma che dici?!?!?!?!?!?!? Ti ricordi quando parlavamo del nostro matrimonio? Ecco, ricordati che tu sei mio :)'
 
'Louis essere elfo libero, Louis non avere padrone!'
 
'Vuoi fare il serio per una volta???? Lo sai che resterò per sempre al tuo fianco :)'
 
'E' una minaccia questa? D:'
 
'La vuoi smettere?????? Invece, dimmi la verità..Tu ci tieni ancora a me, a noi...vero?'
 
E qua decido di sganciare la bomba stile Smith.
 
'Giuro che per vederti, attreverserei l'oceano a nuoto........Proprio come farebbe Zayn'
 
Rido come una dannata, battendomi da sola le mani per le risposte. Aiuto, non respiro.
-Che fai?- caccio un urlo, scattando dalla sedia, spaventata.
-Fanculo Niall, mi è preso un colpo- dico con una mano sul cuore.
-Disse colei che continuava a ridere senza motivo. Ma che combini?- fissa il pc.
-Niente- lo chiudo di scatto -Ma quando arrivano i ragazzi?- chiedo, cambiando discorso.
Alza le spalle -Sono usciti due minuti prima del tuo arrivo per andare a vedere una partita di calcio- dice tranquillo.
Non credevo che ci fosse qualcuno messo peggio della mia migliore amica.
-MA SEI COGLIONE?- sbotto, facendolo sobbalzare -Potevi dirmelo prima invece di farmi fossilizzare su questa sedia!- dico.
Lui ride, ma io non vedo proprio nulla di divertente. Tranne le risposte di poco prima...
-Se vuoi, puoi lasciargli un bigliettino chiedendogli un appuntamento. No?- chiede e annuisco, sconvolta. La tinta non gli ha rovinato quei due neuroni che nel cervello.
-Prendimi i post-it- dico convinta e sorridendo amabilmente.
Niall scatta immediatamente, scomparendo dalla stanza.
 
*  *  *
 
-Oh cazzo- per poco non urlo, tenendomi salda alle mani di Sam che ride per la mia quasi spaccata.
-Credevo che Louis ti avesse insegnata a dovere- la fulmino con lo sguardo -Comunque, fai schifo a pattinare- commenta poi.
-Meeeeee meeeee- sfretta mio fratello sul ghiaccio, come se niente fosse. Ma dove aveva imparato?
-Oh oh- dice Sam bloccandosi e guardando oltre la mia spalla.
Oh oh cosa? Mi volto curiosa.
Le mie gambe si aprono sempre di più mentre Louis, seguito dagli altri, entrano nella pista di pattinaggio.
-Sono venuti- dico felice e stranamente con qualche dolore insieme. Poi mi accorgo che sono quasi sul ghiaccio.
Sam mi aiuta a rimettermi in piedi e con la mano mi guida verso i ragazzi, che vedendoci, ci sorridono. Tranne Louis.
-Posso parlarti?- mi chiede con tono piatto -Magari, da soli- conclude fissando Sam.
-Io però vi consiglio un posto meno scivoloso. Sophy fa schifo!- suggerisce la mia migliore amica.
E mi ritrovo spinta verso l'uscita. Tolgo i pattini infilando le scarpe, e seguo Louis in silenzio verso il bar che sta sopra la pista da pattinaggio.
Delgutisco nervosamente, mentre un magone si forma nel mio stomaco. Cosa gli dico? Come l'avrà presa la storia del 'bigliettino'?
-Due cioccolate, per favore- ordina Louis prima di sedersi ad un tavolino.
Mi sento terribilmente strana, e non mi piace questa situazione.
-Oggi sono venuta a casa tua- dico, imbarazzata.
-Lo so- risponde lui, tranquillamente.
-E ho spiegato a Niall il motivo di quell'articolo- continuo.
-So anche questo- rimane impassibile.
Mi gratto il collo, non sapendo come continuare. E parla! Dimmi tu qualcosa!
-Grazie per i biglietti- si muove sulla sedia, estraendo dalla tasca qualche post-it.
-Questi sono i miei preferiti- dice, e me li mostra uno ad uno.
'Ho provato a dare la colpa alle mestruazioni per il mio comportamento acido con la scodella, ma la verità è che mi sta immensamente sul cazzo, a prescindere dalle mie ovaie'
 
'And Looooooouis, you and I, I fuck you in casa mia toniiiiiiiiiiiight'
 
'Tu hai una bellezza diversa; tu hai la bellezza di chi ride e va avanti'
 
'L’amore è restare anche quando la vita ti urla da correre'
 
'E la verità è che non c’è verità, che nessuno se ne va mai per davvero e nessuno resta per sempre'
 
-Sono le mie preferite..Ma hai riempito la stanza di post-it e ancora non li ho letti tutti, purtroppo- mi scappa un sorriso, mordendomi le labbra per non fare la solita scena da film.
Strappo un pezzo di tovagliolo del bar, chiedendo al camierere che aveva appena portato l'ordine, di prestarmi una penna. Concentrata, scrivo.
 
'Hai una sicurezza di me. Che domani sarò qui, con te, per te'
 
Lo passo a Louis che sorride leggendo.
-Lo spero- commenta, sorseggiando un pò della sua cioccolata.
-Sai, in questi giorni sono cambiate tante cose- dice e quasi mi sembra di parlare con un amico d'infanzia.
-Ah si?- dico tranquilla, curiosa e confusa allo stesso tempo. Sembra davvero di stare in un film, dove alla fine c'è il 'fissero per sempre felici e contenti'.
-Cosa?- chiedo.
Louis sorride, giocando col manico della tazza.
-Per esempio, mi sono reso conto di essere innamorato di una ragazza..- dice con fare vago.
Mi trattengo dal saltare dalla sedia e urlare come una matta.
-Uhm...Lei lo sa?- chiedo, curiosa.
Louis ride. E ma fanculo! Così non aiuta!
Annuisce -Gliel'ho detto già-.
Oh cazzo! Non sono io, non sono io! Chiamatemi un ambulanza! Anzi, chiamate le pompe funebri, è appena deceduto un cuore.
-E lei che ha detto?- chiedo, sorseggiando un pò di cioccolata cercando di non guardarlo negli occhi.
Com'è brutto quando ti sbattono in faccia che non sei il suo tipo; anzi, che vogliono un'altra!
-Lei lo sa?- chiede e abbasso la tazza, confusa. 
Alzo un sopracciglio -Prego?-.
-Lei mi ha detto 'Lei lo sa?'- ride per la mia faccia.
Allora: secondo un matematico due più due fa quattro; secondo la mia calcolatrice no, ma è un dettaglio il fatto che l'ho comprata da un vucumprà un giorno al lago. Perchè sì, adesso ci sono anche i vucumprà ai laghi e non solo al mare.
-Sophy?- mi richiama, e mi scotto con la cioccolata che cade anche sul tavolo.
-Merda- impreco tirando la sedia.
Do una pulita ai pantaloni che ora sono sporchi e la risata di Louis attira la mia attenzione.
-Che ti ridi?- chiedo infastidita.
-Mi sarei aspettato urli da stadio; invece hai detto 'merda'- sventola le mani, ridendo.
-Mi sono bruciata, e grazie!- cerco di pulirmi.
-Vieni qui- mi tira per la sedia, avvicinandola alla sua -Ho avuto paura perfino di chiamarti. Ti rendi conto?- squittisce.
Sento il cuore in gola osservando le sue labbra perfette molto, MOLTO, vicine alle mie.
Annuisco -Pure io- commento.
-Rimediamo subito, allora- dice e alzo lo sguardo.
Lecca le labbra inferiori prima di farle combaciare ocn le mie.
WE ARE THE CHAMPIONSSSSSSSSSSS.
Schiudo la bocca per permettere di intrecciare le nostre lingue e approfondire il bacio. Cazzo se mi sento bene!
Poi si stacca, sorridendo. Uffa.
-L'ho sempre detto che siamo fatti per stare insieme- dice felice, stampando un altro bacio veloce.
Ma subito smonto i suoi sogni. Sfilo il cellulare dalla tasca e -Il test di compatibilità dice il contrario. Guarda- gli mostro il messaggio del 48884.
Louis ride di cuore, e mi abbraccia così, senza motivo.
-Vieni qui, e dammi un bacino- dice facendo sfiorare i nostri nasci e poi le labbra.
Ma anche la colonna vertebrala, se vuoi!
 
-Louis?- lo richiamo dopo l'ennesimo bacio.
-Mhh?- mugugna in risposta, mentre continua a giocare con le nostre dita delle mani e guardando di sotto gli altri pattinare, felici.
-Non aprire twitter e la posta per un pò. Forse ho fatto incazzare Eleanor- rispondo.
Alza la testa dal mio petto, guardandomi negli occhi.
-Cioè?- mi chiede confuso.
-Credi nel colpo di fulmine?- gli chiedo, e lui annuisce -Ho fatto la stessa domanda ad Eleanor col tuo contatto e le ho augutato di essere presa in pieno- scoppia a ridere e io mi sento morire.
E' troppo bello. Troppo per me.
-Ti amo- sussurra, e stavolta c'è bisogno davvero di un becchino!
 
 
FINE
 
  
 
 
EHIOOOOOOOOOOOOOOOO
Era una vita che non scrivevo 'fine' lol
Anyway...sono sempre io lollino
Btw, alors..come potete vedere *voce da deficiente*
non ho finito con un matrimonio (al mio solito) perchè forse,
e dico FORSE, ho un seguito per questa storia :)
Quindi, se vi è piaciuta questa, vi prego di dirmelo e mi
rimbocco le maniche :)
 
 
   
 
Leggi le 16 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: in love with horan