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Autore: Daxn    10/05/2013    0 recensioni
Tutti facciamo cose stupide, di tanto in tanto, che sia fare azioni stupide, o prendere sul serio qualcosa che non era serio. Ma cosa succede se si unisce un' infermiera leggermente seccata, tre puledre un pò pazze, e una delle suddette puledre prendere alla lettera una semplice minaccia di ospedalizzazzione ?
(lasicate recensione, per favore)
Genere: Dark, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Apple Bloom, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Due ore più tardi, nella Casa di Cura Injection.

Quando Deep Injection abbe terminato la sua routine, egli andò nel suo nascondiglio preferito per lasciarsi trasportare dai “fumi” del pianto e del dolore presi dai pazienti: l' ufficio del personale.
Deep aprì con la magia la porta, e si inoltrò dentro lo studio deserto.
Lo studio non era nulla di  troppo pomposo o che: c' era un quadro rappresentante una cesto di frutta appassita; un vecchio diagramma anatomico ammuffito e pieno di macchie di ruggine a causa dei chiodi; un tavolo semplice in pressato; un portapenne ricavato  dalla tibia di un paziente deceduto decenni prima; una sedia tarlata e instabile in faggio e quattro sedie  ricavate  dalgli scarti di una fabbrica di mobili.

Tale arredamento era stato creato ad hoc da Deep Injection, il quale voleva trasmettere un messaggio chiaro a chi si addentrava in quella stanza: le cure erano fatte con mezzi economici ma efficaci, e nessuno dei medici interni alla Casa di Cura erano definibili “gentili e pazienti” per gli standard comuni.

Appena dentro, l' unicorno verde si sedette sulla sedia, si mise comodo, poi chiuse gli occhi, e lasciò la sua parte sadica nutrirsi della paura e del dolore che aveva visto provare dai pazienti prima.
Tale abitudine risaliva ai suoi giorni da assistente da suo zio: quando la situazione si rendeva troppo ecitante, e rischiava di esplodere in termini di sanità mentale dal piacere ( o dal disgusto, al tempo le due emozioni erano molto legate), egli si congedava un attimo, ed andava nel cesso, si chiudeva a chaive dentro, e per cinque minuti si lasciava trasportare dal flusso di emozioni forti accumulate... e tali emozioni forti apparivano appetitose alla parte sadica, che decise di nutrirsi con tali “prelibatezze” solo in privato, e mai davanti al paziente, a meno che ridere in faccia al dolore del suddetto non fosse una mossa per rompere il suo guscio spirituale contenete ciò che cercava.

Nella mente di Deep Injection, immagini  più innocenti passarono davanti a lui: la visione di un prato fiorito, la carezza di qualcuno di amato... tutte immagini che non avevano senso di esistere per Deep Injection, avendo un animo indurito dal suo passato e dal suo lavoro come medico pazzo, ma queste immagini continuavano ad esistere e a passare per la testa dell' unicorno verde solo perchè la parte sadica era troppo pigra per andare a cercare qualcosa altro per coprire il processo di consunzione delle emozioni, che, a detta della interessata, era “Un processo disgustoso e orrendo, che nessun occhio mortale deve vedere”, e visto che la sau parte sadica aveva, molto probabilmente, ragione, aveva sempre evitato di concentrarsi su come faceva a consumare le emozioni.

Deep Injection rimase così per circa dieci minuti, prima di essere riportato alla realtà da un urlo:
“Dr. Deep Injection ! Ci servono i vostri servigi !”
L' unicorno dalla rossa criniera rimase un po' stordito dall' urlo provniente dal corridoio: il medico sadico sbattè per tre volte gli occhi, prese gli occhiali caduti a terra, se li rimise sul muso e poi disse:
“Di che si tratta ?”
La voce era quella di Redheart, l' unica infermiera professionale della Casa di Cura, venuta lì per insegnare i rudimenti a due nuovi servitori della Casa.
“Incidente domestico. E' presente una gamba fratturata e il paziente riporta id avere un dolore al petto. Età stimata, otto anni”
Una scarica di piacere puro passò per tutto l' unicorno verde.
Una puledra di otto anni.
Con gamba rotta.
E petto dolorante.
LA combinazione di piacere per entrambe lep arti, sia la sadica sia la parte più sana della mente di Deep Injection.
Egli rispose:
“Perfetto.... andiamo ad applicare un po' di medicina....”


Nella Stanza 14, qualche minuto prima

Ae pplebloom era tesa come una corda di violino: non solo si era fatta molto male cadendo dalle scale, e ha dovuto aspettare per mezz' ora buona l' arrivo di sua sorella Applejack per poter finalemtne segnalare l' accaduto, ma sembrava anche che il suo sogno fatto la sera prima fosse, effettivamente veritiero: uno dei medici che trasportava la barella era effettivamente Sawbones, che per fortuna non mostrava comunque grandi segni di piacere nel vederla soffrire;  il medico che l' aveva adagiata sul lettino operatorio senza troppe cerimonie e grugendo come un maiale era molto simile al pony di terra marrone smile a grizzly, con l' unica differenza che il pony di terran el sogno mostrava fastidio, nella realtà invece quest' ultimo non gli ne fregava niente, e spesso si fermava a dare ceffoni ai pazienti troppo rumorosi nelle camere, incurnate del fatto che portava sul dorso una barella con soprau na puledra sanguinante.

Il tempo scorreva piuttosto lentamente nella sala operatoria, dopo la scarica di adrenalina che aveva provato prima, ergo Applebloom guardò i suoi dintorni: una vetrata sporca, da cui  si intravedevasua sorella Applejack guardavan con sguardo preoccupatissimo la puledra gialla, mentre Sawbones provava “cortesemente” a spostarla; le pareti erano bianche con irregolari strisce di rosso, che facevano intuire l' uso di una chirurgia meno ortodossa; il tavolo con strumenti era, a dire la verità, un mobiletto in bambù stile imepro che mal si sposava con il resto della stanza, di aspetto ben più asettico e professionale, se si potesse definire “asettico” un pavimento con mucchietti di cenere e liquidi corporei solidificati negli angoli.
Poi la puledra gialla cominciò a pensare su come si sarebbe svolta la probabile operazione: punti sul mento, ferri sulla gamba , degenza per qualche giorno, e fuori da quel posto con la gmaba inutilizzabile per due mesetti... nondimeno, nel mezzo potevano esserci imprevisti, quali, per esempio, un pony medico pazzo pronto a tutto per ottenere parte della sua anima, o magari un amputazione dell gamba, e conseguente macello riguardo se diseredarla o no  a causa di tale menomazione, visto che, senza una gamba, raccogliere le mele e fare le latre attività agricole diventava più difficile, se non impossibile... tale pensiero non la rassicurò, anzi, la rese ancora più nervosa riguardo quello che stava per succedere.
Alla fine il medico arrivò ed era, poco sorprendentemente, l' unicorno verde con criniera rossa che guardava Applebloom con desiderio nel sogno: inutile dire che anche in quella situazione non si poteva dire che fosse indifferente.

Il chirurgo indossava la classica mascherina e il solito cappellino operatorio, ma con un tocco personale al tutto: sul fronte della mascherina, c' era la sigla in caratteri rossi “DI”, a indizio sul vero nome del chirurgo.
 Appena entrato, l' unicorno verde accennò un inchino, e disse:
“Buongiorno, signorina Applebloom, vedo che lei ha subito diversi danni, fra cui anche la rottura  del mento... ha due scelte: il metodo veloce, e il metodo lento.
A lei la scelta, signora, non spingerò per nessuna delle due”
Applebloom fu quasi stupita dal modo di esprimersi del chirurgo: da come era conciato, lap uledra gialla si aspettava un linguaggio più scurrile e poco articolato.
Dopo il primo momento di sorpresa, la povera puledrina cominciò a pensare riguardo all' offerta fatta: il metodo veloce, o il metodo lento ?
Lei non sapeva che cosa intendesse dire, ma di certo entrambe le soluzioni prevedevano molto dolore... ma forse il metodo veloce erano meno doloroso.
Poi pensò al fatto che lei aveva una gamba rotta, e che quindi era probabile che il “metodo veloce” prevedesse l' amputazione, cosa da evitare ad ogni costo... alla fine, dopo cinque minuti di pensiero, Applebloom fece la sua scelta:
“Vada per il metodo lento”
“Come desidera...”
Detto questo, l' unicorno tirò fuori teatralmente ago e filo con la magia, accostò con i suoi zoccoli i lembi di pelle del mento, causando forte dolore alla puledra gialla, che nonp otè urlare, poi il chirurgo con i capelli carmini cominciò a dare i punti in modo lento... molto lento.. quasi a tentare di enfatizzare l' entrata e l' uscita dell' ago dalla carne del mento.
Dopo cinque, lentissimi, dolorossissimi, punti, l' unicorno verde coprì il tutto con una garza sterile e un pezzo di cotone imbevuto nell' alcool puro.
Il leggero bruciore  e il dolore al mento causarono la fuoriusicta di diverse lacrime dagli occhi di Applebloom: ella stava soffrendo, tanto, ed ella si chiedeva perchè lui faceva così.
Il chirurgo fece levitare il bisturi, e con un taglio netto, preciso e lento, aprì il petto della puledra, facendola urlare.
Il medico si mise ad osservare attentamente gli organi interni della puledra gialla con una lente di ingrandimento: Applebloom seguì, per quanto turbata da ciò che stava avvenendo, i movimenti degli occhi del medico, e sembrava che stava veramente guardando gli organi interni, non cercnado di spezzare la mente della puledrina sotto i ferri.
Da quanto le sembrava di aver capito, lei nell' urto si era danneggiata una costola, e qualche gocceia di sangue usciva dal diaframma.
Alla fine il medico verde smise di guardare, mise da parte la lente di ingrandimento sul tavolino in bambù e commentò:
“Sembra che lei si sia rotta una costola nella caduta... non un grosso problema. Per quanto riguarda la gamba rotta: vorrei tnato potergliela amputare...”
Applebloom sobbalzò
“Ma non ho il coltello adatto per lo scopo: la ifne id questa procedure è rimandata a dopodomani, quando dovrei riusicre ad ottenere id nuovo il coltello adatto. Ora lasciatemi chiudere questa incisione...” 

  
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