La felicità in tutto il regno.
La principessa Lilika si era alzata dal suo letto e quella era una giornata favolosa, con gli uccellini che cinguettavano felici delle soavi melodie, i tiepidi raggi del sole di primavera riscaldavano il cuore suo e di tutti i regnanti, compreso il buon popolo.
La nostra principessa fatta colazione, a base di marmellate esotiche caffè al ginseng, frutta di ogni tipo, si mise il costume e andò a fare un bagno nella spiaggia tropicale a lei vicina, cavalcando il suo destriero Furente.
Il bagno fu particolarmente bello, l'acqua del mare era cristallina e di temperatura calda, la barriera corallina era di mille colori e vi erano pesci tropicali multiformi.
Quando Lilika fini di fare il bagno, si ritirò nella spiaggia e si sdraiò per abbronzarsi; a un tratto le si avvicinò un principe di nome Augusteo che la salutò:
- -Salve mia principessa!- Fece lui con tono cordiale
-Posso sedermi vicino a te?- Chiese il Principe garbatamente.
-Ma certo che puoi!- Rispose ancora lei
Lui si sdraiò accanto alla principessa e, come da copione, decantò la sua meravigliosa bellezza, paragonandola a una stella del cielo anzi di più a una costellazione.
Il principe era davvero gentile, con Lilika, le promise il suo regno e le sue terre se solo lei avesse acconsentito a sposarlo.
Neanche a farlo apposta, passò di lì il giovane indiano Agi.
- Che favola porti Agi oggi?- chiese lei sempre candidamente.
-Bene la comprò!-
-Questa volta te la voglio donare io !- disse felice Agi.
-Ma come io ti offro Castelli, terre e ricchezze e tu preferisci a tutto ciò una stupida fiaba. Come, mia principessa Lilika?- Chiese sbigottito il principe Augusteo.
- Non starci male mio principe! Le fiabe del giovane Agi sono preziose per me ed io le sogno di notte.- Rispose lei dolcemente ma fermamente.
- La mia realtà è più bella di un sogno, mia principessa, fai male a preferirmi a una vile fiaba!- Farfugliò lui acido
- Non sono daccordo con te principe, le mie fiabe per me hanno un gran valore! E poi io sono già ricca!- rispose Lilika in buona letizia.
Così la nostra principessa si congedò con la sua fiaba e, sopra il suo cavallo Furente, si ritirò nel suo favoloso castello.
Così entrò nella sua stanza da sogno, adagiò la favola nella sua vetrinetta di cristallo e si fece una doccia ristoratrice nella sua vasca di oro massiccio.
Poi si mise sul suo letto turchese, perdendosi con lo sguardo nel meraviglioso spettacolo del cielo stellato.
Pian pianino, verso l'imbrunire, si addormentò e verso sera sognò la sua fiaba Lo Scrigno dei Segreti.
Un triste giorno, però, la principessa Lilika fu chiamata dal re e dalla regina, i suoi genitori, per discutere insieme sul da farsi:
- -Cara figliola hai incontrato re e principi gran duchi e sultani, come mai nessuno di loro ti è piaciuto?- Fece il re imbarazzato. -
- Cara figliola se rimarrai così ostinata, i migliori partiti se ne andranno via e rimarranno solo ignoranti e zoticoni.- Fece la madre disperata.
- No! Sono sicura che il mio principe azzurro e qui vicino a me, lo sento!- disse Lilika speranzosa.
-Cerca di essere più umile di cuore figliola nostra o non troverai la persona che ti farà felice. - Dissero i loro genitori, i reali.
La nostra principessa, messa in allarme e pensierosa, andò nelle scuderie prese il suo destriero Furente e cominciò una lunga cavalcata tra le rive del mare caraibico.
- -Corri mio veloce cavallo e fammi passare ogni ansietà!- Disse Lilika assai pensierosa.
Alla fine i due arrivarono in un boschetto, Lilika si era sfogata e sembrava più serena ma bisbigliava le seguenti parole:
- -Povera me forse rimarrò sola per sempre!-
-Chi siete voi che osate spiare la principessa Lilika?-
-Sono il Cavalier Nero!- Parlò il nobile fieramente.
-Lei si volto e vide un uomo molto alto formidabilmente robusto.
- -Sono qui per conquistarvi mia principessa!-
- -E in che modo intendete farlo?- chiese lei addolcendosi.
- Voi una fiaba? Siete cosi imponente che quasi non ci si crede che vi piacciano le fiabe!- Disse Lilika insospettita, ma grata.
-Eppure è così! La fiaba s’intitola “Lo Specchio dei Sogni” e voi vi comparite nel capitolo “La Donna dei Sogni”. -
-Io come protagonista di una fiaba? E' davvero stupefacente, vi ringrazio davvero della vostra offerta, cosa vi devo per questo?-.
-Io vi darò la fiaba ma dovrete diventare mia sposa!-
-Mi dispiace deluderla, dal momento che io e lei ancora non ci conosciamo neanche.-
-E già tutto scritto nella fiaba! Voi la sognerete e ci incontreremo in sogno e ci sposeremo. -Disse lui sapendo di mentire.
-Davvero singolare!- rispose Lilika per nulla convinta di tutto ciò e con fare fulmineo prese dalle mani del Cavalier Nero la fiaba e, in modo altrettanto lesto, sali sul suo cavallo e partì al galoppo.
- Maldestra io vi sposerò lo stesso! E sarete non la mia regina ma la mia schiava!- fece stizzito il cavaliere continuando a provocarla ingiustamente.
Quella medesima notte Lilika conobbe in sogno il suo vero amore, il Cavalier Bianco di nome Tom; protagonista con il terribile Cavalier Nero della fiaba Lo Specchio dei Sogni. La sua gentilezza, il suo animo buono, la sua fermezza e la sua generosità insieme al suo aspetto fisico, faceva di Tom il suo uomo dei sogni; lei se ne innamorò perdutamente e con tutte le sue forze voleva incontrarlo nella realtà, per poterlo sposare un giorno nella più memorabile cerimonia mai vista.
Nel frattempo i suoi genitori erano disperati e, sebbene, la facessero incontrare con la migliore nobiltà di quel mondo poliedrico, lei rifiutava puntualmente ogni pretendente per quanto ricco e dal bel portamento.
Fino a quando un giorno, dopo essere stata tanto tempo chiusa nella sua stanza a pensare e ripensare a Tom, Lilika fece un bagno nell’ acqua esotica e multicolore delle sue terre. Quando, improvvisamente, si tuffò in acqua il Cavalier Bianco proprio lui nobilissimo di animo e di cuore. Egli, solo vedendola per la prima volta, folgorato all'istante da lei, disse:
- -Soave stella di tutti i tempi, tu che fai girare la testa a tutti i tuoi corteggiatori, tu che sei la musa ispiratrice di poeti pittori e scultori, tu che fai muovere le stelle e le galassie, sei il più bel fiore della terra, emani i più bei profumi d'oriente, sei una perla di ragazza, la tua bellezza è pari al sole, al mare, alla stessa terra che abitiamo. Concedimi la tua mano ed io sarò l'uomo più felice del mondo e dell'universo, Lilika, mia principessa.- Disse lui mosso da reale e genuino interesse e amore per lei.
- Non credo più ai miei occhi! Sei proprio tu, Tom, il Cavalier Bianco!- Fece lei incredula e quasi commossa fino alle lacrime.
- -Il mio cuore appartiene a te Cavalier Tom! Tu fierissimo uomo, generoso e unico che io voglio sposare al più presto perché ti amo di un amore infinito. -