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Autore: AmeliaRose    11/05/2013    3 recensioni
Dopo l'arresto di suo padre, Draco non riesce più a vivere una vita normale nel mondo magico. Narcissa, su ordine del marito, lo porterà nel mondo babbano per punizione ma anche per dargli una lezione di vita.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Pov. Amelia
 
Mi svegliai alle prime luci dell'alba. Avevo appena fatto un'incubo terribile. Mi alzai dal letto e andai davanti alla finestra, l'aprii e feci entrare un pò di vento freddo. Dei brividi percorsero il mio corpo sudato. Ero ufficialmente in paradiso. Sorrisi, sono una sciocca. Mi sto spaventando solo per un incubo che non ricordavo quasi più. A parte Pansy che mi uccideva. Mi chiedo se i sogni dei maghi o delle streghe si avverino di tanto in tanto. Spero che questo mio sogno non si avveri mai. Guardai fuori, tutto era tranquillo e silenzioso. Nessun uccellino cinguettava e nessuna nuvola nera carica di pioggia minacciava questa giornata. Anche se, molto probabilmente, l'avrei passata chiusa qui dentro con Draco che mi sbraitava come muovere il polso e come pronunciare correttamente un incantesimo di difesa o un incantesimo "speciale". Un insegnante molto sexy devo ammettere. Sentii bussare alla porta, mi girai di scatto spaventata. Era molto presto, nessuno a quest'ora mi aveva disturbato prima. Presi la vestaglia dalla sedia di velluto rosso, la indossai e andai ad aprire la porta. Draco Malfoy mi stava fissando con uno strano sorriso sul volto.
 
-Sai che ore sono signor Malfoy?" chiesi scocciata.
 
-Certo signorina Simmons. Sono le quattro e mezza del mattino" disse lui guardando l'orologio appeso alla parete della mia camera. 
 
-E dimmi caro, quale buon vento ti porta a quest'ora a bussare alla porta di camera mia?" chiesi incrociando le braccia.
 
-Non è camera tua, è in prestito finché le situazione non verrà risolta." disse "E sono qui solo per avvisarti che passeremo la giornata assieme" aggiunse.
 
-Come se non le passassimo già tutte insieme" dissi acida.
 
-Questa giornata sarà diversa. Non sarà come le altre e per altre intendo passare il tempo a provare un incantesimo dietro l'altro" disse sorridendo "La passeremo in un posto segreto. Da soli. Senza esercitarci o parlare di incantesimi". Rimasi sbalordita.
 
-E come passeremo il tempo? Così, per curiosità" chiesi dubbiosa. E' una trappola, ne sono sicura!
 
-Non posso dirti il luogo ma posso solo dire che sarà una giornata piacevole" disse Malfoy facendo il vago. Lo guardai a lungo.
 
-Da soli hai detto? Non è per caso un appuntamento?" chiesi divertita. Le guance di Malfoy si fecero leggermente più colorate.
 
-I Malfoy non danno mai appuntamenti" disse acido. 
 
-E se non accettassi questo tuo invito?" chiesi sottolineando bene la parola invito.
 
-Nessuno ha mai rifiutato un invito da parte dei Malfoy" ribattè il ragazzo biondo.
 
-C'è sempre una prima volta Draco".
 
-Amelia, fammi questo piacere" chiese lui con aria stanca. Sbuffai, magari mi sarei divertita sul serio oggi.
 
-E va bene Malfoy, hai vinto" dissi "E quando si va in questo posto segreto?" chiesi un pò curiosa.
 
-Alle otto. Ti consiglio di dormire ancora un pò" disse sorridendo. "A dopo Amelia". Malfoy si voltò e scese le scale. Posso giurare di aver sentito un "Come ho detto, nessuno rifiuta un invito dai Malfoy". 
 

Pov. Malfoy
 
Mancavano pochi minuti alla partenza e Amelia non era ancora pronta. Le donne sono sempre così. Si da un orario per incontrarsi e vengono sempre in ritardo! Guardai il cesto con il cibo sul tavolo, i miei elfi domestici avevano preparato delle prelibatezze niente male. Prelibatezze ovviamente degne dei Malfoy. Mia madre entrò in cucina e mi salutò con un bacio sulla guancia. Alzai gli occhi al cielo. Per la barba di Merlino, quando capirà che non sono più un poppante?
 
-Tutto pronto per oggi?" chiese mia madre mentre si sedeva.
 
-Ovviamente madre" risposi.
 
-Sei sicuro di aver preso tutte le precauzioni?" chiese lei preoccupata.
 
-Ovviamente madre" risposi di nuovo. Lei mi guardò dubbiosa. 
 
-Va bene Malfoy. Comunque sai cosa fare in caso di pericolo".
 
-Non ti preoccupare cara, Draco sa benissimo cosa fare in caso di pericolo" disse mio padre entrando in cucina. "E' preparato a tutto il mio erede" aggiunse. Sembrava stanco ma in forma.
 
-Scusa per il ritardo Draco" disse Amelia entrando in cucina. Indossava dei Jeans stretti scuri. una maglietta lunga nera e dei stivali dello stesso colore. Si era fatta la coda di cavallo. Molto, molto carina direi.
 
-Non ti preoccupare Amelia, voi donne siete sempre in ritardo" dissi con noncuranza. Amelia alzò un sopracciglio. 
 
-Come iniziare la giornata in stile Malfoy" disse acida. Presi il cesto e guardai i miei genitori.
 
-Torneremo prima che faccia buio, non state in pensiero" dissi.
 
-Divertiti figliolo" disse mio padre mentre si faceva versare dell'altro the. Feci segno ad Amelia di seguirmi e uscimmo di casa.
 
-Non useremo le scope vero?" chiese lei preoccupata.
 
-No, useremo la materializzazione" risposi. Lei mi guardò confusa. "Te lo mostro, è complicato spiegarti come funziona". La presi per mano. Ci materializzammo nel luogo che tanto amavo. Loiret, ci passavo le estati in questo posto quando ero piccoli. Questo posto mi porta in mente bellissimi ricordi.
 
-Ma è bellissimo" disse la ragazza guardando il paesaggio che si mostrava davanti a noi. "E una cosa Malfoy. La prossima sarà l'ultima volta che userò quel metodo per viaggiare! Pensavo di morire" disse infastidita. Sorrisi.
 
-Tutti abbiamo avuto quella sensazione all'inizio" dissi "Basta abituarsi".
 
-Io non voglio abituarmi a quella sensazione" disse facendomi capire che non ne voleva più parlare. Presi una tovaglia dal cesto e la posai aperta. Mi sedetti e misi il cesto in mezzo alla tovaglia. Amelia mi guardò con un sorriso a dir poco spaventoso.
 
-Sai Malfoy, visto il paesaggio romantico, il cesto da picnic e il resto, sembra proprio un appuntamento".
 
-Ti sbagli!"
 
-Sarà, ma nessuno mi toglierà questo pensiero dalla testa" disse lei mentre si stendeva a terra. Mi guardai attorno. Sembrava un appuntamento vero e proprio. O forse lo era, ma ero troppo orgoglioso per ammetterlo. O forse, nemmeno io sapevo cos'era tutto questo.
 
-Facciamo colazione che è meglio" dissi mentre aprivo il cesto e prendevo dei tramezzini al formaggio e una caraffa di succo si zucca. Mangiammo per un pò in silenzio, eravamo troppo, almeno credo, imbarazzati per parlare.
 
-Parlami delle tue avventure a Hogwarts" disse Amelia. La guardai.
 
-Quali avventure vuoi sapere?" chiesi un pò spaventato. Non volevo che sapesse tutto.
 
-Ho sentito in giro che odi Potter" disse dopo aver dato un boccone al terzo tramezzino. Sollevato da questo cominciai a raccontarle tutte le avventure, almeno in parte, tra me e Potter. Dal primo anno all'ultimo. Avevo saltato la maggior parte dell'ultimo anno.
 
-Secondo me sei arrabbiato perché aveva scelto Ron a te" disse lei dopo un pò. Cominciai a ridere. 
 
-Io geloso di Ron? Da quel rosso che vive in un buco?" chiesi ancora con le lacrime agli occhi.
 
-Non so dove viva lui ma si, quel Ron"
 
-Ma ti prego, non sarò mai geloso di Potter" dissi acido. Amelia mi guardò a lungo in silenzio. Poi alzo le spalle e si verso del succo di zucca nel bicchiere.
 
-Pensavo che mi avresti raccontato tutto tutto" disse senza guardarmi negli occhi.
 
-Che intendi?" chiesi confuso.
 
-Tua madre mi ha raccontato della battaglia di Hogwarts" disse lei a bassa voce. Cosa? Le avevo chiesto di non raccontarle niente! Ora che penserà di me?
 
-Quella battaglia, quello che ho fatto distrugge la mia immagine" dissi. Amelia mi guardò.
 
-La tua immagine? O quello che hai fatto ti uccide così tanto da non raccontarlo?"
 
-Non penso che la cosa ti riguardi" dissi freddo. Amelia si morse un labbro.
 
-Non ti sto giudicando Draco. Quello che hai fatto lo hai fatto solo per tener alto l'onore della tua famiglia e credo anche per salvare la vita di tua madre. E' molto probabile che se tu non avessi accettato l'offerta di voi sapete chi, avrebbe ucciso tua madre. Quello che hai fatto è si, sbagliato. Ma l'importante è che tu abbia capito gli errori che hai commesso e hai cercato di rigar dritto. Non commettendo più i stessi sbagli. Il fatto che tu sia diventato un mangiamorte" disse prendendo il mio braccio "non mi spaventa. Perché so che sei stato costretto a diventarlo. Quello che importa é quello che sei ora." disse. Amelia lasciò il braccio e abbasso lo sguardo. "A me non importa cosa dicono gli altri su di te perché ti conosco. E so che sei cambiato dai tempi della battaglia". Il discorso breve ma intenso di Amelia mi fece stare meglio. Nessuno, neanche i miei genitori, mi avevano fatto un discorso del genere.
 
-Grazie" dissi. Non sapevo cosa dire.
 
-Per cosa?" 
 
-Per quello che hai detto" dissi guardandola negli occhi. Sorrisi. " Ti va di andare in città? Tanto per visitare il luogo". Amelia annuii. Misi tutto nel cesto e presi la ragazza per mano.
 
-Non useremo ancora quella cosa per viaggiare vero?" chiese preoccupata. Risi.
 
-Non ti preoccupare, per ora cammineremo e basta".
 

Pov. Amelia
 
Ci materializzammo davanti a villa Malfoy. Le tenebre stavano per calare. Ripensai alla giornata di oggi, colazione sulla collina, un giro in città, pranzo di nuovo sulla collina e pomeriggio passato a parlare di Hogwarts, di Hogsmeade e di negozi magici. Appena finirà tutta questa storia ci devo fare un salto! Non vedo l'ora di vedere tutte quelle cose. Entrammo in casa e andammo in salotto, dove Narcissa e Lucius stavano leggendo dei libri sul divano. Appena ci videro, chiusero i libri e ci fecero tante domande sulla giornata appena trascorsa, se ci fossero stati problemi o se il tempo era buono. Rispondemmo a tutte le loro domande, senza tralasciare nessun dettaglio. Tra me e Draco non c'era stato nessun contatto fisico, solo qualche camminata mano nella mano. Non che m'infastidisce anzi, ma volevo riassaporare nuovamente le sua labbra. Ma vista la situazione, temevo che fosse fuori luogo. Era solo un "invito". Alle dieci, dopo una deliziosa cena, salutammo i Malfoy e ci dirigemmo nelle nostre stanze in silenzio. 
 
-Grazie per la giornata Amelia. Non mi divertivo così da anni credo" disse Malfoy dietro di me.
 
-Di nulla Draco. Grazie a te per l'invito" dissi guardandolo sorridendo.  Il ragazzo arrossii leggermente.
 
-Penso che sia più un appuntamento che un invito" disse a bassa voce. Sorrisi.
 
-Ti vergogni di dirlo Draco?" chiesi divertita.
 
-No"
 
-O forse ti vergogni di essere uscita con una mezzosangue figlia di babbani?" chiesi smettendo di sorridere.
 
-No" rispose nuovamente infastidito.
 
-Sicuro Malfoy?" chiesi. Draco si avvicinò a me e mi baciò. Non un bacio a stampo o un bacio di quelli che si scambiano i fidanzati alle prime uscite. Un bacio vero, appassionato! Un bacio che faceva alzare la temperatura dell'intera villa. Draco mi strinse forte a se, mentre io ricambiavo il bacio nel suo stesso modo. Draco si staccò da me e mi guardò.
 
-Sicuro Amelia". Sorrisi. "E ora cara buonanotte" disse mentre apriva la porta della mia stanza.
 
-Buonanotte Draco". Draco mi diede un'altro bacio, anche se breve e sorrise. 
 
-E sogni d'oro" disse. Lo guardai scendere le scale e entrai in camera. Chiusi la porta e mi buttai stanca sul letto. Mi addormentai in pochi minuti sognando però un ragazzo dai capelli biondi.
 
 
Avviso.
Salve a tutti. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Devo avvisare che non posterò fino al mese prossimo. Mi ospitano per un mese a Londra e partirò domani.
Scusate per il disagio.
A presto.
   
 
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