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Autore: Il giardino dei misteri    11/05/2013    1 recensioni
Sheila è una ragazza di venti anni, con la passione per il ballo e il sogno di poter diventare una grande ballerina. L’ultimo anno e mezzo le pesava come un macigno: non solo la madre era morta e il padre era diventato alcolizzato, ma lei, da sola a vent’anni, aveva dovuto rimboccarsi le maniche e portare avanti la famiglia, nonostante il dolore.
Cosa succederà? Sheila riuscirà a realizzare il suo sogno? Si riappacificherà con il padre? Troverà l'amore?
Spero che vi piaccia ^.^
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quel pomeriggio Sheila uscì di casa. La sua destinazione era una sola: la scuola di danza. Aveva da poco ripreso le lezioni, ma ancora non si era abituata. Respirare l’odore della scuola, sentire la fatica, la stanchezza, assaporare il gusto dolce della vittoria e quello amaro della sconfitta.

Era passato un anno e mezzo da quando aveva smesso, ma le sembrava un ‘eternità. L’ultimo anno e mezzo le pesava come un macigno: non solo la madre era morta e il padre era diventato alcolizzato, ma lei, da sola a vent’anni, aveva dovuto rimboccarsi le maniche e portare avanti la famiglia, nonostante il dolore.

Appena arrivò, sua zia la accolse a braccia aperte, più felice del solito.

<< Sheila, non vedevo l’ora che arrivassi!>> esclamò appena la vide.

<< Ciao, zia. Come mai tutto quest’entusiasmo?>>

<< Eh, sapessi! Vieni, ti devo parlare>> disse, portandola con sé nel suo studio.

<< Mi devo preoccupare?>> disse Sheila.

<< Non è necessario>> disse sorridendo. << Come sai, ogni anno organizziamo un saggio con varie coreografie, balletti e tutto quello che abbiamo svolto …>>

<< Mmh … e allora?>>

<< Io ho già scelto le coppie per i vari balli, dai più piccoli ai più grandi. Il tuo ritorno è stato come un toccasana per noi e io non posso escluderti dal saggio. >>

<< Ne sei sicura? Io è da tanto che …>>

<< Non ti devi preoccupare. Sei bravissima. Per questo ho deciso di affiancarti un partner altrettanto bravo.>>

<< Bene … e chi sarebbe?>>

 

In quel momento entrò dalla porta un ragazzo. Alto, bruno, un sorriso dolcissimo e due occhi verde smeraldo.

Sheila guardò quegli occhi. Le ricordavano qualcosa. Quando guardò meglio la figura che aveva di fronte, le venne un colpo.

<< Oh mio Dio! Non può essere. Questo è un o scherzo!>> pensò.

Iniziò a sudare e ad agitarsi, in preda alle palpitazioni.

<< Ehi … chi non muore si rivede!>> disse lui facendole l’occhiolino.

<< A- Angelo … che bello vederti!>> disse Sheila in evidente stato di agitazione.

<< Perfetto! Adesso ho iniziato pure a balbettare!>> pensò lei. << Sta’ calma, Sheila. Vedrai che è solo uno scherzo. Tutto un equivoco.>>

<< Bene, vi conoscete già. Perfetto>> disse la zia.

<< Ci siamo scontrati un paio di volte>> disse Angelo sorridendo.

<< Beh, in un certo senso …>> disse Sheila.

<< Bene, allora potete iniziare a lavorare. Io vi lascio>> disse la zia.

 Sheila ebbe un sussulto.

<< Oh, Signore. Dimmi che non lo  farà. Non se ne andrà.>>

Ma lei lo fece e fu molto rapida. E Sheila non ebbe il tempo di fermarla, come pensava di fare.

 

<< Allora, piccola come vanno le cose?>> disse Angelo avvicinandosi a Sheila e accarezzandole la guancia.

Sheila, arrossì fino alle radici dei capelli e per l’imbarazzo si scansò.

<< B- bene. Tutto bene.>>

<< Hai mantenuto la promessa. Stavolta non ci siamo più scontrati.>>

<< Beh, si>> disse Sheila arrossendo e sorridendo. << Possiamo iniziare se vuoi.>>

 

I due si misero a lavoro. Ma, Sheila era distratta, assente, agitata, spaventata. E dopo l’ennesima caduta, si fece prendere dallo sconforto.

<< Non so che mi succede, oggi>> disse sbuffando.

<< Sei troppo tesa. Rilassati.>>

<< Non ci riesco. E’ come se avessi paura.>>

<< Facciamo così : per oggi lasciamo stare, domani riprendiamo. Ora vieni con me>> disse lui.

<< Dove?>> disse Sheila.

<< Che c’è non ti fidi? Avanti, dammi la mano. Vieni con me.>>

 

Uscirono dalla scuola, presero la macchina di Angelo e percorsero pochi metri. Quando arrivarono ad una vecchia casa abbandonata alta tre piani e con una immensa terrazza, si fermarono e salirono in cima.

<< Questo è il mio posto preferito>> disse Angelo. << Quando sono triste o agitato vengo qui. Si vede tutta la città.>>

<< Hai ragione.>>

<< Adesso chiudi gli occhi e libera i tuoi pensieri.>>

Mentre diceva questo, Angelo si mise dietro Sheila e la abbracciò. Tra le sue braccia, Sheila si sentiva libera, felice, spensierata. Tutti i suoi pensieri erano svaniti e si sentiva protetta. Quel senso di protezione che le era sempre mancato e che tanto desiderava! Si sentiva bene con Angelo. E mentre tutto questo accadeva il suo cuore non la smetteva di martellarle nel petto.  

 

 

 

Salve! Che ne pensate di questo capitolo? Vi piace?

Se per caso passate a dare un ‘occhiata e vi è piaciuto o pensate che debba aggiungere qualcosa, recensite mi raccomando! Besos :D

  
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