Le
parole che non ti ho detto
Primo
capitolo:
-
Allora, come sono andate le vacanze?- Zayn si pentì della
domanda fatta nel momento in cui un ammasso di voci tentarono in ogni
modo di
attirare la sua attenzione.
Era
un insegnante ma odiava come tutti gli studenti il primo
giorno di scuola. Tutto così chiassoso dopo tre interi mesi
passati nel
silenzio e nella tranquillità.
-
Brian non ci interessa quanti ragni pericolosi hai
allevato.- iniziò sperando di bloccare almeno qualche
bambino.
-
e Dan, devi raccontarci sul serio come hai fatto
spaventare tua nonna mandandola all’ospedale? Non
è una cosa molto bella da
dire in giro. - rispose ad un altro bambino particolarmente chiassoso
facendo
ridere tutti i bambini e guadagnandosi finalmente la loro attenzione.
-
Bene, ora che ci siamo calmati possiamo ricominciare a
parlare.. uno alla volta- aggiunse sentendo già le prime tre
voci intrecciarsi -
Dan non vogliamo sapere di tua nonna, Brian non voglio sentir parlare
di ragni
e robe simili, ho appena mangiato, e Tom togli le mani dal tuo naso. -
Le
bambine iniziarono a fare dei versi disgustati mentre
altri iniziarono a ridacchiare parlando col compagno di banco. E si
ricominciava con il casino.
Zayn
si lasciò andare contro allo schienale della sedia,
l’unica cosa positiva dell’inizio
dell’anno era quel biglietto che lo aspettava
a meno di due settimane. L’importante era resistere fino a
quel momento.
-
E lei, maestro Zayn, come le ha passate le vacanze?- si
fece sentire una vocina tra le file laterali.
-
Grazie dell’interessamento, Michael, ma non sfuggirete
alla prima lezione della giornata come l’anno scorso.-
sentì i primi brusii e
dissensi mentre nuove mani si alzavano per fargli le più
svariate domande -
quindi tirate fuori i quaderni che si
inizia. Non voglio sentir lamentele laggiù Laurence.-
-
Non può parlarci della sua ragazza, maestro Zayn?-
-
Q-Quale ragazza? Non ho nessuna ragazza.- arrossì evitando
lo sguardo delle bambine nelle prime file che lo fissavano sognanti
-
Quella che le manda i fiori ogni volta.- evitò di correggere
dicendo che non glieli mandava proprio “ogni volta”
ma solo una volta al mese.
Quello agli occhi dei bambini sarebbe stata una semplice conferma
dell’esistenza di una possibile ragazza.. e ora della fine
della giornata
sarebbero già iniziate a girare voci di un suo fidanzamento.
Meglio
evitare una cosa del genere, i colleghi erano anche
più pettegoli dei suoi alunni.
-
Non dovrebbero essere le ragazze a ricevere fiori?- rigirò
quindi la domanda sicuro di risolvere la questione e poter dirottare il
discorso da quel discorso imbarazzante.
-
Magari la sua ragazza è un maschiaccio.- Zayn
sospirò
sconfitto certo di dover ormai dare una qualsiasi risposta per bloccare
tutto
quell’interesse -
Un maschiaccio come
Sam. - ringraziò il bambino nella sua mente che aveva dato
inizio alla solita
lotta maschi contro femmine.
Per
questa volta era riuscito a scamparla.
Liam
sbuffò frustato stringendo la matita tra le dita, aveva
provato e riprovato quella partitura ma si fermava sempre sullo stesso
punto. C’era
qualcosa che mancava, magari era solo
una semplice nota che doveva essere aggiunta o tolta ma non riusciva a
concentrarsi abbastanza per scoprirlo.
Il
suo sguardo finiva sempre su quella raccolta di poesie
che aveva preso da uno scaffale impolverato della libreria e che ora
risaltava
sul nero del pianoforte.
Respirò
piano, chiuse gli occhi e si lasciò prendere di
nuovo dalla melodia.
Ed
ecco che arrivava sempre allo stesso punto e si fermava.
Afferrò
il libro che continuava a richiamare fastidiosamente
la sua attenzione, passò le dita sulla copertina rigida
spolverandolo. Il nome
‘Hermann Hesse’ spiccava in giallo su sfondo blu,
sorrise tracciando lentamente
ogni lettera.
L’aveva
visto un giorno con un libro di quell’autore tra le
mani, seduto sul prato e concentrato nella lettura. Così
concentrato e perso
nel suo mondo da non accorgersi di lui che non aveva smesso un secondo
di
fissarlo.
Scacciò
via quei ricordi aprendo il volume in una pagina a
caso, la prima poesia su cui si posò il suo sguardo gli
mandò un’altra scia di
ricordi agro-dolci.
Lui
che senza farsi vedere gli lasciava biglietti anonimi
nell’armadietto, lui che fingendosi tutto concentrato a
mettere la combinazione
fissava con la coda dell’occhio il sorriso che man mano
compariva sulle labbra
di quel ragazzo.
Ricordava
di non essere riuscito a scegliere, per quella
volta, una semplice frase di una poesia ma l’aveva dovuta
scrivere tutta.
Troppo
bella e vera per essere catturata in un’unica frase.
Gli
era entrata così in testa che la ricordava ancora a memoria.
«Perché
ti amo, di notte son venuto da te
così impetuoso e titubante
e tu non mi potrai più dimenticare
l'anima tua son venuto a rubare.
Ora
lei è mia - del tutto mi appartiene
nel male e nel bene,
dal mio impetuoso e ardito amare
nessun angelo ti potrà salvare.»
Ogni
parola che rileggeva gli accendeva un nuovo ricordo.
Quei capelli neri, un giorno sistemati in un ciuffo e il giorno dopo
lasciati
ricadere sulla fronte; quegli occhi scuri nascosti dietro ad occhiali
da vista
che usava solo per leggere; quelle labbra rosee e piene che si
piegavano in un
sorriso quando trovava l’ennesimo bigliettino tra i suoi
libri di scuola;
quella mandibola forte in contrasto con la dolcezza dei suoi occhi e
quella
pelle un po’ scura che avrebbe solo voluto toccare almeno con
la punta delle
dita.
Non
aveva mai avuto il coraggio di dirgliele in faccia
quelle cose, si erano parlati due o tre volte senza nemmeno
presentarsi.
Ma
Liam sapeva tutto di lui e si sentiva quasi sporco
a conoscerlo così tanto.
Ma
non avrebbe avuto il coraggio di aprir bocca, per questo
si limitava a riportare su fogli di carta pezzi di poesie che
racchiudevano
tutto quello che provava, e non avrebbe mai smesso di provare, per Zayn
Malik.
Angolo
Shine:
Ed
ecco a voi il primo capitolo :)
Avendone
già un bel po' pronti ho deciso che
pubblicherò due volte alla settimana: mercoledì e
sabato.
Non
credevo potesse piacere a così tanta gente e..mi
avete commossa :’)
Grazie
ancora per i commenti, per chi l'ha inserita
nelle preferite, nelle seguite e nelle ricordate.
Ci
sentiamo mercoledì col secondo capitolo ;)