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Autore: SheilaPhoenix    12/05/2013    1 recensioni
Questa è semplicemente una continua della mia precedente storia : La verità di un falso legame, dove mostrerò la vita quotidiana dei nostri eroi, non ci saranno capitoli legati tra di loro o quasi, vedremo Sasuke e company alle prese con l’amore, madri gelose e protettive e soprattutto Gattini e figli…
QUINDI BUONA LETTURA !!
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Ero seduta su di un albero da almeno un ora, aspettavo che mia sorella si facesse viva.
<< Uffa, ma dov’è ? >>
Mi chiedevo se non si fosse persa, quando finalmente sentì le urla di mia sorella che correva verso di me, Ako era la solita ritardataria, teneva ancora in bocca il toast.
<< Ma stai ancora facendo colazione ? >>
Le domando incredula.
<< Scusami, erano così buoni che ne ho preso un altro >>.
Si scusò ridendo, mia sorella era una mangiona a confronto mio.
<< A causa di ciò, faremo due ore  in più di allenamento, visto che sei venuta in ritardo >>
Le dico sorridendole.
<< Cheeee ?? >>
<< Vuoi attivare anche tu lo sharingan ? >>.
<< Si ma.. Tu come ci sei riuscita ? >>
A quella domanda rimango a fissare davanti a me per qualche minuto, fin a quando i ricordi di quel giorno mi tornano alla mente.
 
Inizio Flashback :
Io e mia sorella stavamo giocando in cucina mentre mamma finiva di preparare la cena, avevamo cinque anni.
<< Sorellina ? Dov’è il mio pastello giallo ? >>
Chiedo ad Ako, lei mi guarda facendo spallucce, allora inizio a guardarmi attorno, fin a quando mi viene in mente che era caduto in salotto.
<< Vado a prenderlo >>
Dico alzandomi e correndo nel luogo che sapevo di trovare il mio colore.
‘’ Dove sarà… Ah eccolo ‘’
Lo trovo sotto al mobile dove vi è sopra appoggiata la tv, corro quindi a prenderlo, quando mi alzo urto la libreria talmente tanto forte da farla barcollare, spaventata rimango ferma sul posto, ma sento qualcuno spingermi via, era papà che si era gettato su di me, apro gli occhi di scatto con il terrore che gli sia successo qualcosa, ma lui è forte, infatti si era già rimesso in piedi, poi mi guarda incredulo e mi prende in braccio.
<< Riko, come hai fatto ? >>
Domanda mentre veniamo raggiunti da mia madre e mia sorella Ako.
<< I.io mi dispiace, ho sbattuto… Non l’ho fatto apposta >>
Dico piangendo.
<< No, no quello… Lo sharingan  >>
Dice incredulo, a questo punto è mia sorella ad intervenire.
 
<< E’ qualcosa che si mangia ? >>
Chiese con il duto fra le labbra, allora mio padre mi avvicina a lei e le fa noare i miei occhi.
<< Sono rossi, ti bruciano ? >>
Mi domanda Ako preoccupata.
 
Fine Flahback :
Quel giorno scoprimmo dello Sharingan.
<< Forse la paura di farmi male mi ha aiutata a svilupparlo, poi sai benissimo che il giorno dopo e l’altroancora non riuscivo ad utilizzarlo, allora mi sono allenata con papà… E ho imparato a padroneggiare la nostra abilità >>.
Ako annuisce prima di aggrapparsi al mio braccio.
<< E se mi spavento anch’io ? >>
Scuoto il capo.
<< E se non funziona ? >>
Rimaniamo in silenzio, poi finalmente Ako prende la sua decisione.
<< Alleniamoci >>.
Le sorrido, poco dopo siamo una contro l’altra, la differenza tra noi era molta, lei non era il tipo da combattere o cose del genere, infatti io sono molto più forte di lei, so le arti marziali, ma nonostante ciò cercherò di non farle molto male.
Ako mi viene addosso di sorpresa, ma è talmente tanto rumorosa che me ne accorgo subito e paro il suo colpo.
<< Uffa.. Non ci riesco >>
Sussurra abbassando la testa, allora decido di spaventarla e faccio finta di colpirla, Ako se ne accorge in tempo e si butta a terra.
<< Riko, sei matta ? >>
<< Ehi, vuoi sviluppare questo Sharingan o no ? >>.
La rimprovero io, Ako sembra pensarci su, poi si rialza  e combatte di nuovo, la determinazione non le manca.
A tarda sera stiamo ancora ad allenarci, ma lei non è riuscita a sviluppare niente, forse ancora non è arrivato il suo momento.
<< Ako, basta… Sono ore che va avanti, sono stanca… E mamma sarà preoccupata >>.
Cerco di convincerla, ma lo sguardo triste di mia sorella mi fa sentire male.
<< E se non ci riesco ? >>
Mi siedo a terra e le dico di venire accanto a me.
<< Forse per te, ci vuole più tempo >>
<< Ma tu avevi cinque anni >>.
<< Lo so, ma non dobbiamo per forza essere uguali in tutto, forse nelle tecniche abbiamo i nostri tempi >>.
Spero di averla convinta, Ako mi sorride debolmente.
<< Tu sei meglio di me, e papà ti apprezza di più >>.
<< Ma che dici ? >>
Le chiedo arrabbiata.
<< E’ vero, tu sei più abile di me nelle ari marziali e hai anche lo Sharingan, io non sono brava in niente, solo a scappare… NON E’ GIUSTO >>
Urla con le lacrime agli occhi, la vedo alzarsi per tornare a casa.
<< Ako ? Dove vai ? >>
Le corro dietro, a questo punto mi sento male a saper usare lo Sharingan.
<< Ako fermati, dai se vuoi ci alleniamo tutti i giorni. T’insegno tutto quello che so, poi un giorno avrai anche tu il tuo Sharingan >>.
Le dico prendendole la mano, mia sorella mi spinge via, e io sento come un dolore lacerante al petto.
<< Ti odio >>
Lo dice in un sussurro, ma lo sento benissimo.
 
La voce narrante sarà Ako :
Era la prima volta che io e mia sorella litigavamo, e ora come ora non volevo neanche sentir parlare di lei.
La detestavo perché lei era più brava di me, non le pensavo quelle parole, ma ormai le avevo dette e non potevo farci niente.
Una volta rientrate a casa, fummo accolte da nostra madre preoccupata.
<< Riko, Ako… Dove siete state fino a quest’ora ? perché siete sporche di fango ? >>.
Ci chiede, io le sorrido debolmente.
<< Stavamo giocando fuori >>.
<< Ah, andate a lavarvi >>
Ci sgrida ancora.
<< Si mamma >>.
Io allora corro di sopra sperando di non dover dare altre spiegazioni, ma forse lei si era accorta che avevamo litigato, perché per la prima volta io e mia sorella non ci tenevamo per mano. Lontane, eravamo troppo distanti.
Io riuscivo solo a guardare le sue spalle e quelle di mio padre, per questo da oggi non le rivolgerò mai più la parola,

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