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Autore: giusy8690    12/05/2013    3 recensioni
è passato un anno dal loro primo natale passato insieme...tutto è cambiato e continuerà a cambiare...ma in meglio o in peggio? Questa è la mia prima fanfic su rossana spero che vi piaccia! Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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5 RICOMINCIARE

“Allora Sana raccontaci com’è andata in Argentina, siamo curiosi visto che non ci siamo sentite molto spesso…” Aya vuole sapere come me la sono passata in quel posto, ma io sinceramente non so cosa dirle visto che ho pensato ogni giorno alla stessa persona.  “Bè era meraviglioso però mi sentivo sola. Ho girato una telenovela e io facevo la parte di una studentessa ricca e viziata. Ho conosciuto molte persone e fatto amicizia con una ragazza di nome Camilla.” Infatti mi è stata molto vicina Cami e grazie a lei riuscivo a non deprimermi.
Ma Aya è curiosa e vuole sapere se ho avuto anche qualche ragazzo… “E che mi dici dei ragazzi?”
“Erano molto carini però non ho avuto niente di serio con nessuno…ho sempre pensato ad Akito” Detto questo divento rossa come un peperone.
“Sana, Akito mi ha raccontato che sei stata tu a dirgli che doveva andare avanti senza di te, non sai quanto ha sofferto.” Tsu ha ragione è colpa mia se ora Akito non vuole più avere a che fare con me, l’ho solo fatto soffrire. “Non gli hai dato nessuna spiegazione.”
“E io vorrei sapere il motivo”
Mi giro e vedo due occhi color del miele che mi incatenano alla sedia. Akito vuole delle spiegazioni e dovrò dargliele prima o poi però ho paura di peggiorare le cose.
“Oh Akito come mai da queste parti? Sarei venuto io tra un po’.
“Stavo facendo una corsa e vi ho trovati…ragazzi potete lasciarmi solo con lei?” Si riferisce ad Aya e Tsuyoshi. “Certo. Sana ci sentiamo dopo ok?” Saluto i miei amici e Akito si accomoda difronte a me. Il mio cuore iniziò a martellare e il mio respiro si fece più veloce. Lui sembra tranquillo.
“Allora? Ti ho fatto una domanda e io voglio delle risposte!”
“Si hai ragione…” Era arrivato il momento. “Quando ho finito di girare il film Rei mi ha fatto un’iscrizione per entrare in un collegio. Ho accettato perché per me era molto importante e avrei imparato cose nuove ma sapevo che dovevo rinunciare a te per altri 4 anni. Cosi decisi di non farti più aspettare perché non volevo che tu stessi male a causa mia.” Faccio una pausa e aspetto una sua risposta che tarda ad arrivare.
“Perché non me l’hai detto che dovevi frequentare una scuola? Io ti avrei aspettato lo stesso”
“Ma non ti volevo illudere. Non sapevo per quanto tempo fossi rimasta lì e tu avresti aspettato giorni infiniti.” Chiudo gli occhi per non guardare i suoi occhi freddi su di me. “Poi un giorno decisi di finire tutto e lasciare il lavoro. Ho mandato Rei a Londra. Devo solo comunicarlo alla stampa che lascio la mia carriera cosi mi lasceranno tutti in pace”
“Perché hai lasciato il tuo lavoro?”
“Avevo i miei motivi e non cambierò idea.” Penso di essere stata vaga ma non mi va di dire che ho lasciato per non rinunciare più a lui. Akito abbassa lo sguardo e una ciocca dei suoi capelli biondi gli cade sugli occhi. “Io ti ho aspettato comunque.”
Cosa? Nel sentire quelle parole mi percorre un brivido lungo la schiena. Devo farmi perdonare assolutamente, non riesco a vivere bene con questo peso addosso. “Akito so che ormai è tardi per cambiare le cose ma io voglio solo il tuo perdono. Voglio che torniamo ad essere amici…dammi un’altra chance!”
 
Pov Akito

Vuole una chance? Io vorrei solo abbracciarla e sentire il suo profumo su di me. Ma non dobbiamo correre forse tornare amici è una buona idea. “Sana noi non siamo mai stati amici, c’è sempre stato qualcosa di più. Forse dovremmo iniziare da zero e diventarlo.”
“Ok. L’importante che tu non ce l’abbia con me” Mi risponde con un bel sorriso. Sono contento che si sia rallegrata, non sopportavo che stesse male per colpa mia.
“Non ce l’ho più con te” E cerco di sorridergli.
 
Da quel giorno sono passati mesi fino ad arrivare al giorno degli innamorati. San Valentino.
In occasione di questa festa Tsu ha organizzato una cena per la sua Aya e mi ha consigliato di fare lo stesso con Sana. “Tsu io non sono il tipo che porta una donna a cena e fa tutte queste cose romantiche”
“Amico, so che vuoi tornare con Sana e il modo più giusto è questo che ti consiglio io. La mia tortina alla frutta mi ha detto che la devi portare prima a cena in un bel locale lussuoso, poi al cinema a vedere un bel film romantico, dopo tanti fiori…” “Tsu non ho bisogno dei tuoi consigli. Poi voi mi fate venire il mal di stomaco per quanto siete zuccherosi.”
“Sei sempre il solito non cambierai mai”
“Sto bene cosi. Ora devo andare ho lezione e una serata da organizzare, ci vediamo”
Allora devo pensare dove portare Sana. Finite le lezioni di karate vado dal fioraio per ordinare un mazzo di rose rosse. L’idea mi è venuta pensando a quello che mi ha detto Tsuyoshi con i fiori. Dopo una mattinata a girare Tokio non mi è venuta nessuna idea per la sera. Torno a casa e mi ricordo che mio padre è andato da mia sorella quindi ho casa libera. Si ho deciso cucinerò per lei qui almeno staremo tranquilli e nessuno ci disturberà. Ora la chiamo e la invito.
Dopo un paio di squilli mi risponde. “Pronto qui è casa Kurata”
“Sana sono io, ascolta hai degli impegni per stasera?”
“No nessuno impegno.”
Forza Akito prendi coraggio e invitala a casa tua. “Allora mi chiedevo che se fossi libera potresti venire da me” ma lei non mi fa finire nemmeno la frase che accetta su due piedi. “Benissimo a stasera e non fare tardi. Ti aspetto alle otto.”
Chiudo il telefono e mi metto a preparare tutto. Deve essere perfetto stasera.
 
Pov Sana

Sono cosi entusiasta che non smetto di sorridere. Non so che vestito indossare, voglio essere molto sexy ma non devo sembrare una donna facile. Voglio farlo cadere ai miei piedi ma non posso indossare qualcosa di troppo eccessivo. Uffa!
Dopo ore e ore a scegliere il vestito adatto vado a farmi una doccia.
Ho scelto un abito rosso corto con la scollatura molto ampia, infatti si vede il solco fra i seni. In vita c’è una cinta argentata e dietro c’è la schiena nuda. Spero che impazzirà. Ho messo delle scarpe argentate con tacchi molto alti e i capelli li ho mossi un po’. Un leggero trucco e sono pronta.
Prendo la macchina e arrivo in dieci minuti davanti casa Hayama.
Sono anche puntuale e sorrido fra me e me.
Sto per suonare quando sento la porta aprirsi. Ho davanti a me un dio greco, bello come sempre. Indossa una camicia bianca con i primi bottoni sbottonati che fanno intravedere i suoi muscoli, e un jeans molto stretto e casual. Mi toglie il respiro.
“Ciao…sono stata puntuale?” rompo il silenzio che sta diventando un po’ imbarazzante.
“Oh si. Sono meravigliato.” E non so se lo è da me o dalla mia puntualità.
Entro e trovo la casa ordinata come sempre, mi porta in salotto e c’è una tavola con al centro un mazzo di rose rosse e candele. È tutto cosi romantico e so che per lui queste cose sono delle sciocchezze ma ha fatto tutto questo per me e lo apprezzo moltissimo. Mi da le rose e io inizio a commuovermi per la troppa felicità. Insieme ai fiori c’è un bigliettino. Lo apro e leggo: Ricominciamo?
Sono al settimo cielo.
 
Allora come vi sembra? Aspetto i vostri giudizi :-)
Alla prossima!
  
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