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Autore: KillAnyoneForYou    12/05/2013    0 recensioni
Un riflesso collega tutti i personaggi di questa storia.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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L’impatto fu assolutamente inaspettato, era troppo distratto.
Sentì un forte dolore al braccio, ma era tutto confuso, vide il conducente della grossa auto scura che aveva distrutto la sua bicicletta, uscire dalla portiera di corsa e venirgli incontro. Era un uomo sulla trentina, aveva uno sguardo triste, era spaventato e continuava a chiedergli se stesse bene. Lui lo rassicurò e rifiutò il suo aiuto, prese semplicemente i resti della sua bicicletta e si incamminò.
Vide, dietro di sé, l’uomo completamente basito rimasto immobile in mezzo alla strada ma non vi prestò molta attenzione concentrato com’era sui suoi pensieri. La sua bicicletta era distrutta, lui perdeva sangue dal ginocchio sinistro ed il braccio si era gonfiato, niente che potesse impedirgli di partecipare alla gara settimana prossima.
Si avviò verso il più vicino rivenditore di biciclette, ovviamente sapeva tutti gli indirizzi a memoria per occasioni come questa.
Restare a parlare con l’uomo disattento gli avrebbe solo fatto perdere tempo, tempo prezioso per il suo allenamento.
Entrò nel negozio ed il venditore lo riconobbe subito, lo portò direttamente allo scaffale che gli interessava e gli indicò la bicicletta adatta a lui.
Uscito dal negozio ci salì subito e riprese a pedalare ignorando i vari dolori. Si diresse alla collina in fondo alla strada, un po’ di allenamento in salita poteva fargli solo bene.
Mentre pedalava ricordò a sé stesso perché doveva vincere quella gara: suo padre sarebbe venuto a vederlo. Questo pensiero fece accelerare i battiti del suo cuore ed il respiro gli si mozzò subito, come poteva fargli ancora quell’effetto? Era solo suo padre, una figura autoritaria, severa, che non gli aveva mai dimostrato amore se non quando aveva partecipato e vinto l’ultima corsa.
Era stato così emozionante vederlo lì, finalmente per lui, senza il suo solito sguardo di rimprovero, deluso.
Importavano davvero tutte le amicizie rovinate? Forse no, ora che suo padre era finalmente orgoglioso di lui, non importava più niente.
Il braccio gli faceva davvero male, ma lui spinse comunque più forte sui pedali per andare più veloce.
Finita la salita si ritrovò in un vialetto, bastò un secondo per riconoscerlo, era quello dove aveva passato la sua infanzia, un’infanzia senza padre ma solo con un amico e la sua famiglia. Passava lì ogni giorno ed ogni notte quando suo padre si dimenticava della sua esistenza e non lo veniva a riprendere a scuola.
Se il ciclismo non fosse diventato per lui quasi come un’ossessione forse avrebbe passato altre giornate con il suo vecchio amico d’infanzia; ma si sa, quando si cresce si prendono strade diverse, decisioni opposte, bisogna rivedere le proprie priorità! Era inutile rimpiangere il passato quando il suo futuro si stava rivelando colmo di successo.
Pedalando, quasi sbandò quando un raggio di luce lo colpì nell’occhio, girandosi vide solo un enorme bambino che teneva davanti a sé un oggetto luccicante, o forse era solo un bimbo sorridente dietro alla sua lente d’ingrandimento…
   
 
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