Attenzione:  Verso la fine di questa One-Shot ho tentato di scrivere una piccola scena di SMUT. ho cercato di essere il più leggera possibile, sopratutto per adattarlo al rating della storia e perchè essendo la prima smut che descrivo non sapevo bene dove andare a parare, in fondo sono sempre i Thadastian. Se comunque credete che si debba alzare un filino il rating avvertitemi, grazie. Buona lettura.

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Parigi, aeroporto "Charles De Gaulle", un tardo pomeriggio di fine Settembre.

Sono passati sei mesi da quando Thad e Dylan hanno divorziato.

Sei mesi più tardi, Thad ha avuto il suo primo incarico lavorativo importante. Il capo in persona ha voluto che lo seguisse in trasferta a Parigi per arredare la casa estiva di un' altro tizio estremamente importante.

Per il suo primo viaggio a Parigi, la città dell'amore, Thad ha sempre immaginato qualcosa di diverso. Magari trascorrerci quella luna di miele mai fatta dato i pochi soldi.

Forse è solo che negli ultimi mesi il suo romanticismo se ne è andato, forse è solo il suo cervello che gli gioca brutti scherzi, sta di fatto che, mentre si dirige all' albergo per depositare le valige, gli sembra di vedere ovunque coppiette felici che vomitano arcobaleni.

Arrivato in albergo, abbandona la valigia sul letto, prende degli indumenti puliti e si fà una doccia.

In fondo, non c'è nulla che un po' di alcool e una scopata con uno sconosciuto non possa curare.

Negli ultimi mesi, l'inguaribile romantico Thad Harwood è stato rimpiazzato da uno un po' più duro e freddo.

Non c'è sera che non sia in qualche locale alla caccia di qualche bel ragazzo con cui divertirsi un po'.

Storie da venti minuti, come le chiama Hunter – Jeff lo chiama tutte le settimane per inveirgli contro e accusarlo di aver portato il suo bambino sulla cattiva strada – sono tutto quello che adesso Thad può sopportare in fatto di "relazioni".

Ma Parigi è pur sempre la città dell' amore.

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Sebastian Smythe.

Se hai bisogno di un' avvocato, a Parigi lui è la miglior scelta che tu possa fare.

Nonostante la sua giovane età, è già uno squalo del campo.

Da quando è uscito dalla facoltà di legge della Sorbona – a pieni voti oltretutto – non ha perso nemmeno una causa.

Sebastian non è solo un' ottimo avvocato. È anche uno degli scapoli parigini più ambiti.

Un metro e ottantotto di pura bellezza, fascino ed eleganza. Occhi verdi, capelli castano chiaro, un fisico scolpito dal lacrosse ai tempi del liceo, un ghigno collaudato.

Stasera, per il nostro scapolo d'oro è giorno di caccia grossa.

Un locale del centro, magari uno di quelli pieno di turisti, un drink, un bel culo, il gioco è fatto.

Quando il giovane avvocato arriva nel locale scelto è ancora un po presto.

Pazienza, la notte è ancora giovane.

Via via che vede la gente entrale li squadra per capire se tra di loro c'è quello giusto: un paio di coppie, un gruppo di amici, un paio di ragazzi neanche lontanamente qualificabili, un gran bel culo, un' altra coppia.. ad un certo punto gli occhi di Sebastian si posano su uno degli ultimi ragazzi entrati: non particolarmente alto – forse una decina di centimetri più basso del francese – capelli scuri, un filo di barba, pelle olivastra, un fondoschiena perfettamente fasciato da dei jeans scuri e il fisico messo in risalto da una camicia celeste chiara.

Sebastian decide che quel ragazzo vale mezz'ora del suo tempo.

Gli si avvicina e sfoggia il suo sorriso più volte collaudato.

I due ragazzi chiacchierarono un pochino – Sebastian scoprì che il giovane e sexy uomo accanto a se era di New York e che era li per lavoro – si offrirono un paio di drink e poi decisero di spostare la conversazione in un luogo un po' più privato – nella fattispecie nell'appartamento dell' avvocato -.

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Quello che successe una volta chiusa la porta dell' appartamento fu un'insieme di mani che cercavano di toccare quanta più pelle possibile e bocche che volevano assaggiare e mordere ogni centimetro disponibile.

Arrivati in camera, sono già tutti e due nudi, fatta eccezione per i boxer.

Quello che successe dopo fu novo per tutti e due.

Da quando le cose erano finite con Dylan, Thad aveva ripreso il controllo della sua vita a fatica. Da quando l'aveva riacquistato non lo lasciava mai, in nessuna situazione.

Sebastian era un dominatore. Lui era il burattinaio di qualsiasi situazione, o forse di tutte quelle dove non c'era il ragazzo di New York – ma questo ancora il francese non lo sapeva-.

Perchè nonostante l'ego di Sebastian questa volta fu il bisogno di controllare il tutto dell' altro a vincere.

Senza neanche sapere come, l'avvocato si era ritrovato legato per le braccia alla spalliera del letto, disteso sulla schiena.

Vedere l'altro prepararsi senza toccare quel corpo fu per Sebastian una tortura.. la tortura più eccitante che potesse esistere.

Quando l'altro si impalò da solo, pensò di aver trovato il paradiso.

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-Quanto resti?-

-mmm?-

-Quanto resti a Parigi?

-Un paio di settimane-

-Potremmo rifarlo qualche volta, se ti va..-

-Se capita..-

Con quelle poche parole Thad Harwood abbandonò l'appartamento dell' altro ragazzo.

E per il puro dovere di cronaca, il nostro scapolo d'oro tornò tutte le sere di quelle due successive settimane in quello stesso locale.

Sempre per il puro dovere di cronaca, vi posso dire che il nostro amico americano si fece trovare lì tutte le sere.

Lascio a voi immaginare come, quelle serate finivano.