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Autore: Ehyca    13/05/2013    2 recensioni
Una raccolta di oneshots che ha come protagonisti un tenero Tao e un fiero Kris (Pff, vorrebbe esserlo...)
Storia originariamente scritta da: WhatsOnTheCeiling
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kris, Kris, Tao, Tao, Un po' tutti
Note: Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Storia originariamente scritta da: WhatsOnTheCeiling

Dei passi riecheggiavano sul pavimento in legno mentre una figura camminava nella silenziosa suite del motel, utilizzando come unica fonte di luce, per non inciampare su tutto, i raggi lunari. La persona si fermò e non proprio in silenzio frugò in cucina alla ricerca di qualcosa, qualsiasi cosa, da bere. Sorrise quando trovò una piccola bottiglietta d'acqua nascosta in fondo al frigo.

La figura ignorò completamente il nome scarabocchiato sulla bottiglia e bevve il liquido fresco fino a che la sua sete non fu soddisfatta. Per chiunque nelle vicinanze, era solo un membro assetato che cercava un po' di sollievo, ma per il giovane maknae degli EXO M, era un fantasma alla ricerca di un'arma.

Tao rabbrividì sotto le coperte, se le avesse tirate troppo in alto i suoi piedi sarebbero rimasti scoperti. Tutti sanno che i piedi sono la prima cosa che i mostri afferrano non appena vengono scoperti, e lui preferiva non rischiare.

Il ragazzo aveva fatto il fatale errore di ascoltare una delle storie di fantasmi di Xiumin durante il viaggio di ritorno in Cina, e visto che erano atterrati molto tardi e tutti erano stanchi morti, non poteva nemmeno guardare la TV per distrarsi.

Saltò quando sentì i passi ripercorrere il corridoio. Mentre il rumore si avvicinava sempre di più alla stanza, Tao strinse la propria presa sul lenzuolo e studiò disperatamente il pavimento. I suoi occhi si posarono sul bastone di Wushu infilato leggermente sotto il letto e sospirò, almeno aveva un'arma con cui difendersi se qualcuno avesse osato entrare.

Trattenne il fiato e aspettò che i passi si fermassero. Avevano ormai oltrepassato la sua stanza e la porta affianco ad essa venne aperta. Tao sospirò, era solo Lay.

La porta si chiuse piano dietro di lui, e il ragazzo dai capelli neri si rilassò quando sentì il leggero 'click' della maniglia. Rise di se stesso e allentò la presa sul lenzuolo, sei solo paranoico. Hai bisogno di dormire.

Proprio quando stava per addormentarsi, sentì un fruscio fuori dalla finestra. Il corpo di Tao si irrigidì e il ragazzo guardò con occhi spalancati il nulla, P-procioni... Probabilmente è come ha detto Chen... Procioni...

Si rilassò per un momento, ma poi si ricordò qualcos'altro, Chen lo aveva detto in Corea.

Come se fosse programmato, il rumore ritornò più forte e durò più a lungo. Tao si alzò a sedere sul letto e guardò la finestra. Non fuori da essa, ma la finestra. Per nessuna ragione si sarebbe alzato per controllare cosa fosse. Milioni di pensieri circa assassini e zombie e fantasmi gli riempirono la mente, e la testa cominciò a girargli. Tao si stava autosuggestionando a tal punto che poteva giurare di aver visto delle ombre sfrecciare per la stanza, o il profilo di una figura alta nascosta negli angoli.

Tao squittì e cadde dal letto quando qualcosa bussò alla finestra. Il suo corpo cominciò a tremare e si alzò in piedi, senza dimenticarsi di afferrare il bastone ovviamente. Le sue mani sudate lottarono con la maniglia della porta, e il ragazzo esultò mentalmente quando riuscì ad aprirla. Non perse tempo e corse in fondo al corridoio e nel posto più sicuro in situazioni del genere, la camera di duizhang.

Tao non prestò molta attenzione a quanto fosse rumoroso, dato che era quasi impossibile svegliare il leader. Il ragazzo chiuse la porta dietro di sé e guardò il letto. La stanza era buia, ma la leggera lucetta di un telefono in carica illuminava abbastanza perché il maknae riuscesse a vedere il viso addormentato di Kris.

Tao si mosse a disagio, ripensando a tutto il suo piano di scappare dal terrore. Quei pensieri lasciarono la sua mente quando sentì nuovamente il fruscio, questa volta accompagnato da alti sibili di gatti. In meno di un secondo si accucciò di fronte a Kris, il bastone ancora in mano, e gli punzecchiò la guancia delicatamente, "Yah... Kris ge..." sussurrò, "Svegliati... Ge... Ti prego svegliati."

Il leader grugnì e si mosse sotto le coperte, ma non mostrò alcun segno di aver sentito Tao. Il più piccolo balzò su improvvisamente quando sentì qualcosa rompersi fuori dalla finestra, e senza accorgersene colpì il viso di Kris con l'estremità del suo bastone wushu.

"Ah!" sibilò il ragazzo per il dolore, sedendosi sul letto e sfregandosi la guancia. Si voltò per urlare contro chiunque avesse disturbato il suo sonno fino a che non vide Tao in piedi, rigido come una tavola. Il ragazzo con i capelli neri guardava con gli occhi spalancati fuori dalla finestra con la sua arma stretta tra le mani. Kris era abbastanza sorpreso di vedere il maknae; non era il tipo che faceva scherzi, se gliene stava facendo uno allora faceva davvero schifo a nascondersi.

"Tao? Stai bene?" chiese gentilmente. Tao scosse la testa e lo guardò.

"S-scusa se ti ho svegliato..." rabbrividì quando sentì dei cani abbaiare e si avvicinò un po' di più al leader, "Ma n-non riesco davvero a dormire."

Kris aggrottò le sopracciglia e si strofinò gli occhi. Prese il telefono per controllare l'ora, strizzando gli occhi quando la luce luminosa lo accecò, 2:09..., "Hai fatto un altro sogno con quelle saesang fans?" Tao scosse la testa, "Per la storia di fantasmi di Xiumin?" fece una pausa, poi scosse la testa di nuovo, "Cosa c'è allora?"

"Continuo a sentire delle cose fuori."

"Sono solo animali, tipo gatti e procioni."

"Non sono solo animali. E poi i procioni sono in Corea."

Kris lo guardò in modo buffo, "Chi te l'ha detto?"

"Chen."

Sospirò, "I procioni non vivono solo in Corea. Ci sono anche in posti come l'America e anche qui, probabilmente."

Tao spalancò gli occhi, "Sono in America?" annuì, "Non ci voglio tornare là," Kris scosse la testa e sorrise leggermente, “Quindi... Posso dormire con te per un po'?”

Lo guardò per un altro po'. Tao era decisamente spaventato; il leader era preoccupato che se avesse continuato a stare sveglio tutta la notte, le borse sotto i suoi occhi sarebbero diventate ancora più scure, facendolo assomigliare ancora di più a un panda. E poi aveva un debole per il maknae; Tao era solo un ragazzino e diventare un Idol era probabilmente difficile per lui. Non vedevano le loro famiglie da molto tempo e Kris si era preso cura di lui durante i giorni da trainee.

Con un piccolo sorriso, il leader fece spazio sul letto e picchiettò il posto ora libero, “Vieni qui.”

“La tua presenza è sufficiente,” Tao si avvicinò al letto e si sedetto sul pavimento affianco ad esso, “Non voglio distubarti troppo.”

Nella stanza calò il silenzio per un momento. Tao sentì il letto muoversi e si chiese se Kris non si fosse ridisteso, ma all'improvviso sentì della braccia scivolare sotto le proprie e circondargli i fianchi. Il suo corpo venne sollevato e si ritrovò sul letto.

“Kris ho detto che stavo bene-”

“Non fa bene dormire così,” affermò cercando di guardare il più piccolo negli occhi nonostante la poca luce, “Saremo entrambi nei guai se non ci addormentiamo presto,” Tao stava per protestare ancora, ma Kris aggiustò la loro posizione e con il braccio intorno ai suoi fianchi lo portò più vicino al proprio petto, “Ora non sono proprio come il pupazzo panda che c'è in camera tua, ma dovrai adeguarti.”

Tao sorrise per il commento, “No, ma sei più bravo di lui a consolarmi.”

“Vai a dormire Tao.”

Sospirò e chiuse gli occhi, ma li riaprì quando sentì un altro rumore fuori. Kris sentì il suo corpo tremare e gli accarezzò gentilmente i capelli, “Sono solo gatti…”

Tao trovò il gesto confortante e avvicinò il viso al maggiore. Poi i due sentirono cantare. Era debole, ma forte abbastanza per riuscire a captare qualche parola, “Neanche Luhan riesce a dormire…” concluse, riconoscendo la voce.

“Mhmm… Pensala come una ninna nanna,” mormorò Kris, sentendo il sonno sopraffarlo.

“Sì... Notte Kris.”

--

La mattina seguente Kris si svegliò con una sensazione pesante sul petto. Abbassò lo sguardo e vide che durante la notte la loro posizione era cambiata e Tao stava ora usando l'incavo del suo collo come cuscino, mentre il suo braccio lo abbracciava protettivo. Sorrise e lentamente sollevò una mano per arruffargli i capelli.

Il più piccolo mormorò qualche parola insensata e aprì gli occhi piano. Li strizzò quando la forte luce lo colpì e si guardò attorno lentamente. I suoi occhi incontrarono quelli del leader e sorrise, “Giorno...”

“Dormito bene?”

Annuì e chiuse nuovamente gli occhi, la stanza rimase in un silenzio confortante, “…. Non mi voglio muovere.”

“Chi ha detto che devi farlo?”

“Dobbiamo alzarci no?”

“Non per altri…” prese il telefono e controllò l'ora, “… Cinque secondi.”        

“Cinque secondi? Ge, questo è-”

“Sveglia!” gridò Lay, spalancando la porta, “Se non lo fai non esiterò a gettarti altra acqua addosso come… oh?”

Inutile dirlo, era sorpreso di vedere il loro leader impossibile già sveglio, con il maknae nel letto per di più. Tao sussultò per la voce troppo alta e si ritrasse sotto le coperte mentre Kris guardava impassibile l'intruso.

“Che succede qui?” chiese Lay avvicinandosi al letto e punzecchiando il mucchietto di lenzuola che era Tao.

“Il maknae non riusciva a dormire, così gli ho permesso di dormire con me.”

“Che Duizhang di buon cuore che sei, sono ancora scioccato di vederti già sveglio,” sorrise, poi prese le coperte e le tirò via. Tao si lamentò e cadde dal letto mentre il più grande rideva, “Stai bene?”

Tao voleva fargli il broncio, ma si rivelò piuttosto un'occhiataccia e il maggiore deglutì. Kris ghignò mentre scendeva dal letto e cercava un paio di vestiti puliti nell'armadio, “Stai attento Lay, si è portato dietro il bastone wushu.”

Gli occhi di Lay si spalancarono e si guardò alle spalle, vedendo Tao che raccoglieva casualmente l'oggetto da terra.

“Non lo userebbe mai su di noi,” sospirò Luhan, spostando poi lo sguardo su Kris, “Non essere così cattivo con i bambini di mattina.”

Kris sorrise e scrollò le spalle. Lay lo guardò male e lasciò la stanza, lanciando un avvertimento di 30 minuti da sopra la spalla. Rimasero nuovamente soli, e Kris poteva sentire lo sguardo di Tao sulla sua schiena, “Cosa c'è Tao?”

“La scorsa notte…” Kris inclinò la testa e lo guardò, “Grazie per avermi fatto rimanere qui.”

Annuì, “La mia porta è sempre aperta.”

Tao sorrise e annuì, poi lasciò velocemente la stanza per prepararsi per la giornata. Kris ridacchiò una volta solo e scosse la testa, “Adorabile…” sollevò lo sguardo quando notò qualcuno che oltrepassava la stanza e lo chiamò.

“Xiumin!”

Il ragazzo si fermò e lo guardò, “Sì?”

“Quei rumori, ieri notte… li hai sentiti?” annuì, “Cosa erano?”

“Gatti. Hanno buttato giù un paio di vasi di fiori.”

Annuì e lo ringraziò. Kris finì di vestirsi velocemente e uscì dalla stanza. Stava per dire a Tao cosa fossero quei rumori, ma lo vide collassato sul divano, di nuovo addormentato. Sorrise e gli spostò la frangia dal viso. Si ricordò di come gli fosse sembrato tenero la notte precedente, e si chiese cosa sarebbe successo se gli avesse detto che non era niente di cui preoccuparsi, ...Immagino che non farà male a nessuno se pensa che sia un fantasma ancora per un po'…

  
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