Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Aria__    13/05/2013    11 recensioni
Tutti si chiedono "ma cosa c'è dopo le favole?". Ora vi racconto io cosa è successo alla fine della favola di Alice Wall.
Due ragazzi con lo stesso carattere orgoglioso, sicuro,scontroso. Alice ed Harry. Tutti dicono che i poli opposti si attraggono mentre due poli dello stesso segno si respingono. Quindi Alice ed Harry,uguali in tutto, dovrebbero respingersi giusto? E se la loro storia fosse l'eccezione che conferma la regola?
-Siamo troppo giovani per perdere le speranze. L'orgoglio ci fa perdere tante cose nella vita. A che serve essere brave persone? Cosa ci si guadagna? Solo sofferenza?-
A volte per andare avanti, bisogna tornare indietro.
Dal capitolo 8:
*-Io non me ne vado,perché adesso voglio essere solo qui.. con te-
Alice capì che stava lottando con qualcuno più testardo di lei e quella battaglia l’aveva persa nello stesso istante in cui aveva alzato lo sguardo verso quel ragazzo tutto ricci e fossette.
Le mani di Hary accarezzarono le sue guance.
-Ti odio-sussurrò la mora indignata
-Lo so-rispose Harry senza muoversi*
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Perché non l’hai mai capito? Faceva male ogni tanto, è vero, ma a me piaceva comunque da impazzire essere la tua più grande dipendenza.

 
 
 
“Flashback”

-Papà ma cosa fai?- chiese Alice
-Preparo le valigie tesoro- rispose Paul chiudendo la cerniera della sua valigia grigia –devo partire lo sai-
-Già? Non pensavo che saresti andato via adesso-
-I One Direction partono domani mattina, io ho l’aereo fra qualche ora.. devo anticiparli e cercare di sistemare tutto il casino di fan che troverò all’aeroporto-
Paul era stato scelto per accompagnare i membri del gruppo a Tokio, ottenendo una promozione e facendo aumentare il suo livello di stipendio. Era una buona occasione per lui.
-Mi dispiace lasciarti da sola, per questo ero indeciso se accettare o meno ma devo proprio andare.. ho chiesto alla madre di Sophie se puoi restare da solo e lei ha accettato-
-PAPà- urlò Alice sconvolta –sei per caso impazzito, io e Sophie non ci parliamo da due settimane e tu te ne esci che devo dormire da lei per il prossimo mese-
-Forse anche di più, dipende da come si evolge la situazione-
Alice sbuffò e si lasciò cadere sul divano, deglutendo rumorosamente.
-Tranquilla tesoro, un mese passa in fretta- cercò di rassicurarla il padre
Paul non voleva lasciare Alice da sola, si fidava da lei ma la conosceva abbastanza bene da non essere responsabile di badare a se stessa per un mese intero.
 
“Realtà”
-E avete fatto pace lei e Sophie quando è partito suo padre?- chiese Rachel tirandosi una ciocca di capelli neri dietro l’orecchio
Alice più la guardava più sentiva una fitta al cuore. Sempre la stessa domanda le ronzava per la testa. “è lei?”
-Sono successe molte cose signorina- si limitò a rispondere prima di ritornare al suo racconto
 
“Flashback”
Alice non sapeva neanche lei perché lo stava facendo. Si sentiva terribilmente ridicola e la sua testa continuava a gridarle di andare via ma era più forte di lei.
Bussò alla porta elettronica 123 e aspettò che qualcuno andasse ad aprire.
-Alice, ciao che sorpresa- disse Louis il ragazzo che aveva conosciuto all’incirca due settimane prima al bar
-Ciao Louis, scusa il disturbo- disse Alice leggermente intimorita
-Ma figurati, entra- rispose il ragazzo facendole spazio
-Lou chi è?-disse una voce dal salotto
Alice avanzò stringendo forte la fibbia della borsa di pelle della scuola.
-Niall lei è Alice, Alice lui è Niall- disse Louis presentandoli
Alice fece un cenno con la mano e sorrise.
-Beh sicuramente Harry non ha esagerato con i commenti-disse il biondo sorridendo e porgendo la mano alla ragazza
-Cosa vuol dire?-rispose Alice non capendo l’affermazione, mentre stringeva la mano
-Harry ti ha descritta in un modo che non ti rende giustizia, sei davvero bella-
-Ohw.. beh grazie-
-Figurati è la verità, comunque cosa ci fai qui?-
-Ecco io, so che partite domani e poi mio padre mi ha detto di portarvi questi- disse la mora prendendo dalla borsa i loro biglietti aerei –dovete essere lì per le otto, non più tardi- sottolineò
-è stato un pensiero gentile, grazie- disse Louis
Alice annuì,guardandosi intorno non sapendo più cosa fare o dire. In realtà sperava che da un momento all’altro arrivasse Harry con tutta la sua sfacciataggine.
-Lui non c’è- disse poi Louis
La mora lo guardò confuso.
-è uscito a fare compere prima del viaggio-
-Oh si, beh certo figurati io..sono solo passata per i biglietti.. ora meglio che vada devo pranzare con mio padre prima che parte. Fate buon viaggio-
I due ragazzi sorrisero, mentre osservavano la mora uscire dalla loro camera.
-Molto carina-commentò Niall – sembra anche dolce-
-Mmm magari con noi, ma quando c’è Harry caccia subito gli artigli-
-Come si dice “chi disprezza vuol comprare”- citò il biondo
-Credo che hai proprio ragione amico, hai proprio ragione-
 
Alice sistemò le sue ultime cose prima di guardarsi intorno. Come avrebbe voluto restare a casa invece di andare da Sophie. Il solo pensiero già le metteva la nausea. Si sentiva in colpa nonostante avesse fatto tutto solo per cercare di proteggerla. Sarebbe stata dura da spiegare soprattutto conoscendo il carattere testardo di Sophie.
Erano all’incirca le otto quando suonò il campanello.
Alice si sistemò il pantalone della tuta grigio e corse ad aprire la porte.
Ciò che si trovò davanti la lasciò senza fiato. Erano due settimane che non lo vedeva ma quella sensazione di leggerezza non svanì,anzi aumentò nello stesso istante in cui i loro occhi si incontrarono.
-Mi hanno detto che hai fatto visite oggi- disse il riccio sfoderando uno dei suoi soliti sorrisi da sbruffone che fecero subito innervosire la ragazza
-Dovevo solo consegnarvi i biglietti- rispose prontamente
-Si, lo so. Di sicuro non eri venuta perché ti mancavo-
Alice alzò gli occhi al cielo. Lui era fuori la soglia di casa, mentre lei dentro l’entrata.
-Mi fai entrare?- chiese lui
-Perché hai altro da aggiungere?-
Il riccio scosse la testa. –Come sei difensiva Alice, voglio solo salutarti-
-Bene, ora mi hai salutata quindi fa buon viaggio e salutami l’imperatore del Giappone- disse la mora mentre stava per chiudere la porta ma lui la bloccò con una mano
-Voglio farti una domanda seria- disse Harry indurendo la mascella
Alice rimase in ascolto.
-Vuoi che dopo il Giappone torni qui?- lo disse quasi in tono scherzoso
-No- rispose secca la mora
Il riccio, come se si aspettasse quella risposta scoppiò a ridere poi spinse la porta in modo da aprirla del tutto e allacciò le braccia intorno alla schiena di Alice che rimase paralizzata da quella mossa azzardata. Non riusciva a respira e a mettere insieme la forza necessaria per mandarlo via. Il suo profumo invase i suoi sensi e se non fosse stato per la sua presa salda sarebbe caduta sul pavimento.
Harry avvicinò i loro volti, ma Alice voltò il suo in modo da non guardarlo negli occhi. Sarebbe stata la fine.
-Vuoi che torni qui da te?- ripetè questa volta quasi come un sussurro con una voce così graffiante che fece venire i brividi ad Alice, che si sentì costretta ad alzare di nuovo lo sguardo
E non ci fu risposta a quella domanda, perché i suoi occhi parlarono da soli. Le labbra di Harry intrappolarono quelle di Alice in un bacio casto ma disperato.
Entrambi sapevano che era solo attrazione fisica, ma in quel momento l’adrenalina che scorreva nei loro corpi era così tanta da rendere i pensieri così offuscati ma lasciare libera immaginazione ai loro cuori.
Alice si ritrovò con la schiena contro il muro, accanto alla porta aperta e una mano di Harry che frugava sotto la camicia bianca.
Quando le loro labbra si allontanarono per prendere aria, le loro guance erano in fiamme. Harry provò a ribaciarla ma Alice spostò la testa.
-Vattene- sussurrò con voce fredda
Il ragazzo non si mosse di un millimetro.
-Ho detto che devi andartene, adesso- ritentò al ragazza, cercando di trattenere le lacrime che volevo a tutti i costi uscire
Si sentiva terribilmente in colpa perché stava facendo ciò che aveva impedito alla sua migliore amica. Rovinarsi la vita per un ragazzo che non avrebbe portato a niente, se non all’abbandono e alla delusione più totale.
Harry ancora una volta rimase immobile, avvicinò solo il suo naso alla sua guancia sfiorandola lievemente.
Come scossa da una forza innaturale Alice spintonò Harry lontano da lei e lo guardò con occhi assassini. Lui era la causa di tutta quella rabbia e doveva smetterla all’istante. Doveva partire per il Giappone e non tornare mai più.
Harry si avvicinò alla porta continuando a tenere lo sguardo fisso sulla ragazza che cercava di respirare regolarmente. Aveva poca forza di controllo, sarebbe bastato davvero poco per farla scoppiare. O per farla cedere..
Quando il ragazzo raggiunse la porta, sorpresa Alice, chidendola invece di uscire. Si riavvicinò poi a lei, che teneva le mani stretta a pugni.
-Io non me ne vado,perché adesso voglio essere solo qui.. con te-
Alice capì che stava lottando con qualcuno più testardo di lei e quella battaglia l’aveva persa nello stesso istante in cui aveva alzato lo sguardo verso quel ragazzo tutto ricci e fossette.
Le mani di Hary accarezzarono le sue guance.
-Ti odio-sussurrò la mora indignata
-Lo so-rispose Harry senza muoversi
Alice alzò lo sguardo e il cuore cedette a ogni tentazione.
Sentì le labbra calde e morbide di Harry sulle sue in un bacio più calmo e tranquillo del primo.
Non avevano nessuna fretta, avevano tutta la notte. Iniziò a sbottonarle la camicia, bottone dopo bottone, mentre lei restava immobile sotto il suo tocco. Sapeva che non sarebbe riuscita a star ferma ancora per molto ma voleva comunque mostrarsi,almeno all’inizio, indifferente a ciò che stava accadendo.
Ma lei sapeva bene che non era vero, perché dentro di lei niente era più indifferente.
Perché ogni guardo e ogni tocco erano come scosse elettriche dritte al cuore e facevano male, male per davvero. Un male che nessuno è mai riuscito a spiegare.
Quando il leggero tessuto cadde sul pavimento non si vergognò di essere in reggiseno davanti a lui.
Si era spogliata tante volte davanti a ragazzi come lui, quello era l’ultimo dei suoi problemi. Piuttosto si vergognava di essersi arresa così facilmente.
Non sapeva con chi predersela,se non con se stessa. Era lei la causa di tutto.
Allacciò le braccia intorno al collo di lui quando sentì la sua presa sotto i fianchi, in modo che potesse allacciare le gambe intorno al suo bacino.
Harry iniziò a muoversi, alla cieca, non sapeva dove andare ma non gli importava.
Sapeva che per lui quella ragazza era molto di più che del semplice sesso, ma voleva negarlo a se stesso. Dopo quella notte non l’avrebbe più rivista e voleva un ricordo di lei in tutta la sua perfezione.
Camminò fin quando non sbattè con le gambe conto qualcosa. Le loro labbra si separarono mentre Harry poggiava Alice sullo schienale del divano.
Si sfilò in un attimo la maglietta rossa lasciando il petto scolpito in bella vista.
Si guardarono per secondi interminabili, i loro cuori battevano in modo frenetico mentre i loro respiri sembravano interminabili.
Per quanto lo odiasse, non vedeva l’ora di riunire di nuovo le labbra con le sue, sentirne di nuovo il sapore. Harry l’aveva stregata da subito, col suo modo di fare. Non era diverso dagli altri, anzi.. ma forse era proprio il fatto che,nonostante fosse un cantante famoso, lui si comportasse come un normale adolescente.
Decise che quello sarebbe stato un addio. Decise di immaginarsi ubriaca. Decise di dare la colpa al suo cuore ormai partito. Sapeva che il giorno dopo avrebbe fatto i conti con i rimorsi, ma ora riusciva solo a guardare Harry in tutto il suo splendore.
Si lasciò scivolare sul divano sfilandosi il pantalone della tuta molto abilmente. Voleva sentire il suo corpo il prima possibile.
Harry si sdraiò su di lei, dopo essersi tolto i jeans in modo disordinato e goffo.
Tornarono a baciarsi, le loro lingue si cercavano e si univano.
Alice pensò a tutte quelle volte che quelle labbra avevano sfiorato quelle di Sophie. Era la peggiore delle amiche questo era sicuro, e quando Sophie sarebbe venuta a conoscenza di quella notte, non ci sarebbe più stata speranza per loro. E stranamente ad Alice non importava più.
Sophie l’aveva esclusa, fidandosi di Harry invece di lei.
Decise che il senso di colpa per la sua amica non era idoneo a quel contensto. Ci avrebbe pensato poi, ora voleva solo godersi quella notte che non avrebbe dimenticato tanto facilmente.
Sentiva le mani di Harry vagare su tutto il suo corpo esile,mentre sentiva il peso del suo corpo schiacciarla.
L’eccitazione cresceva ogni secondo, mentre il riccio le lasciava una scia umida di baci dalla mascella ai seni.
-Questo è un addio-sussurrò Alice al suo orecchio provocandogli i brividi
-Non chiedevo di meglio- rispose lui in tono roco prima di tornare a baciarla
 
“Realtà”
-Okey meglio se ci fermiamo qui altrimenti ci spingiamo oltre con i dettagli- disse Rachel un po imbarazzata
-Forse hai ragione- disse Alice ridendo –scusa è che mi lascio prendere dai ricordi, e puo sembrare sciocco ma quella sera.. fu.. fu non te lo so spiegare-
-Lei lo amava già?-
-No, o almeno se lo amavo io ancora non lo sapevo-
-Mi ha detto che quello era un addio però- disse Rachel
-Harry è molto testardo-
-Secondo me lui era innamorato di lei già a quel tempo-
-Puo essere- rispose amareggiata la donna –ma non lo sapremo mai-
In quel momento suonò il campanello.
-Scusami vedo un attimo chi è-
Rachel annuì mentre osservava Alice alzarsi dalla poltrona. La ragazza prese il ciondolo che era legato a una catenina abbastanza lunga da far nascondere il ciondolo sotto la scollatura della maglietta. Aprì il piccolo medaglione e guardò la foto, e cercò di mantenere le lacrime. Voleva solo sapere la verità.
 
Alice aprì la porta e si sarebbe aspettata chiunque, ma non lui. Il groppo in gola si formò in pochi secondi e le parole non le uscivano. Era come se la voce fosse svanita.
-Louis- riuscì a dire
-Ho sentito il messaggio nella segreteria di Harry.. credo sia arrivato il momento per noi due di parlare un po- andò dritta al sodo il ragazzo

*SpazioMe*
Tadaaan Louis coming back people :oo
Allora non so cosa ne sia uscito da questo capito, a me non convince per niente. Harry e Alice si sono spinti oltre davvero oltre e beh tranquilli non è un addio ;)
Ripeto attenzione Rachel a quanto pare è li per scoprire qualcosa mmmm
Mi dispiace che le recensioni stiano diminuendo, ci tengo davvero tanto ma a quanto pare boh, pensavo avrei ricevuto qualcosa in più.
Spero recensiate questo capitolo, inutile rieptere quanto ci tenga.
Per il prossimo aspetto almeno sette recensioni ..

Trailer1 : http://www.youtube.com/watch?v=z9-SSVp5ZZw&feature=youtu.be

Trailer2 : http://www.youtube.com/watch?v=oJWYPyTbc9A

Link gruppo facebook : https://www.facebook.com/groups/198299753628184/

Aria__
 
  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Aria__