Prese la mano della figlia e la tiene stretta a se'..per sempre,e oltre.
-"mamma.." sussurrò con tutte le sue forze.
-"ora devi riposarti..dormi amore."
Chiuse gli occhi e cade in un sonno profondo.
Due giorni di dolore,di medicine e di vuoto totale..si sentiva peggio di prima e aveva paura come non l'aveva avuta mai.
-"Alis,Alis.." una voce la chiamava,si girò e vide la sua migliore amica Elen.
-"Come stai?...Che cos'è successo? Perchè l'ho hai fatto?..Scusami,scusami se ti sono sempre lontana,scusa se non ci sono mai stata..scusami.
Le parole di Elen le spaccò il cuore in mille pezzi..i suoi occhi così profondi erano pieni di dolore e lacrime,
si sentì un errore...era tutta colpa sua,pensava solo a se stessa..pensava che la morte sarebbe stata l'unica soluzione e non aveva pensato a Elen,a sua madre,a sua nonna..l'unica cosa che sapeva fare bene era scappare,e in quel momento avrebbe voluto farlo..avrebbe voluto chiudere gli occhi come una settimana fa e non aprirgli mai più ma questa volta non aveva via di scampo.
-"scusami.."
-"di cosa?..io mi devo scusare perchè avrei dovuto capirlo che non stavi bene,in fin dei conti sono la tua migliore amica."
-"scusami se non sono stata mai abbastanza,scusami se non ti ho dato ragione su Alex,scusami se ti ho fatto del male..mi dispiace,perdonami."
-
Elen nascose gli occhi dietro la manica della giacca come faceva spesso da bambina,
si asciugò le lacrime poi senza dire niente abbracciò Alis..lei non poteva fare nulla,piangeva,piangeva senza fermarsi,ora si sentiva anche lei piena..piena di ricordi,piena di felicità,piena di insicurezze e di paura...troppo piena,tranne il cuore che era ancora vuoto.
Dopo 8 settimane poteva finalmente dal ospedale..
L'aria dolce e fredda di maggio,un dolce profumo di fiori,e il canto di un uccello che vola tra i rami di un albero spoglio,vuoto e vecchio...esattamente come si sentiva lei.
Il mondo era sempre lo stesso,
sempre caotico come se stesse fuggendo anche lui come lei lontano..senza una precisa destinazione.
Il viaggio fu breve,
30 minuti di pensieri bianchi,vuoti e senza senso..ma per fortuna c'era la musica,la sua unica salvezza dopo le Marlboro.
Appena arrivata a casa salì in camera sua e si nascose sotto le coperte con due cuffie nelle orecchie..voleva solo che per un secondo tutto si fermasse come aveva fatto la sua vita in passato e che poi tutto riniziasse come se non fosse mai successo nulla..ma il passato era incancellabile e non poteva fare altrimenti che ricordare.
Dentro si sentiva morta,
priva di vita,di emozioni,e di ragioni..ma qualcosa dentro di essa voleva combattere,voleva vivere e ritrovare quella felicità persa da tempo.