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Autore: giusy8690    13/05/2013    2 recensioni
è passato un anno dal loro primo natale passato insieme...tutto è cambiato e continuerà a cambiare...ma in meglio o in peggio? Questa è la mia prima fanfic su rossana spero che vi piaccia! Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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6 COMPRENSIONI

Ricominciamo?
Rileggo questo piccolo foglietto mille volte fino a stropicciarlo. Non riesco a credere che Akito Hayama vuole ritornare con me, Sana Kurata, la ragazza che lo ha fatto tanto soffrire. Per me è un sogno che si realizza.
Con gli occhi pieni di lacrime lo guardo e lui aspetta una mia risposta. Mi avvicino a lui e faccio diminuire la nostra distanza fino a sentire il suo calore su di me. Non riesco a dargli una risposta vocale quindi mi alzo in punta di piedi e vado incontro alle sue labbra morbide.
Sento il suo battito accelerare, sicuramente non si aspettava questa reazione. Dopo un attimo di esitazione risponde al bacio. Le sue mani iniziano ad accarezzarmi la schiena nuda, tremanti e inquete. La sua lingua si attorcigliava alla mia, il suo respiro diventava sempre più veloce mescolandosi con il mio. Ma all’improvviso allenta la presa, ansimante e mi guarda sbalordito.
“Kurata se continui cosi credo che salteremo la cena, sono sempre un uomo datti un contegno!” Me lo dice con un sorriso beffardo e mi fa arrossire fino alla punta dei capelli.
“Hayama non ti ho mica violentato!? Poi pensavo che ti piacesse...ma non preoccuparti farò la brava e starò al mio posto.” E gli faccio la linguaccia. Vado a sedermi a tavola e inizio a mangiare facendo l’offesa.
“Kurata non ti ha insegnato nessuno l’educazione? E comunque a parte gli scherzi dovremmo parlare.” Si siede anche lui e mi fa cenno di continuare a mangiare. Ovviamente c’è il suo piatto preferito: il sushi. È tutto buonissimo, è proprio un ottimo cuoco. Se ci sposassimo non dovrei pensare alla cucina…
“Cos’è quella faccia? A cosa stai pensando?” Come fa a conoscermi cosi bene meglio di quanto io conosca me stessa? Ma non posso dirgli che sto pensando al nostro futuro matrimonio.
“Bè niente solo al fatto che sei proprio bravo in cucina e mi piacerebbe diventare brava come te.”
“Ma se non sai nemmeno cucinare un uovo!? Sei negata per la cucina Kurata!”
Si è vero non sono proprio capace di cucinare devo ammetterlo… “Ma imparerò prima o poi!”
“Lo spero per te e per il tuo futuro marito…povero uomo!” Meglio cambiare argomento altrimenti mi incavolo e finisce male. “Allora perché non mi racconti cosa hai fatto senza di me in tutti questi anni…”
Ora scoprirò se Hayama ha avuto altre donne, mi ha sempre raccontato che non si è mai innamorato di nessuna ma questo non significava che non ne avesse avuto.
 


Pov Akito

Ecco ancora con questa storia. Non saprei da dove iniziare visto che ne cambiavo una a settimana. Non ricordo nemmeno i loro nomi. “Si ho avuto delle ragazze ma non mi chiedere quante perché non ti risponderei.”
Non avevo dubbi sulla sua reazione, infatti sta cambiando colore per la rabbia. “Sana non sono affari che ti riguardano e ora non riguardano nemmeno me. È passato tanto tempo.” E mi arriva una martellata in piena fronte.
“Ahi, pazza quando butti quel coso?” E mi massaggio la fronte.
“Ho il diritto di sapere” Sbotta puntandomi un dito.
“Mmh, non che non ce l’hai, non eravamo fidanzati e io ero libero di stare con chi volevo. A te non ho chiesto niente perciò taci!” Anch’io vorrei sapere se ha avuto qualcuno ma al solo pensiero che un tizio qualunque avesse avuto il permesso di baciarla, toccarla e…non ci voglio nemmeno pensare, mi sale una rabbia accecante. Perciò lei non mi racconterà le sue avventure e io le mie.
“COME OSI DIRMI DI TACERE?” È scoppiata. Io continuo a gustarmi il mio sushi e devo ammettere che non mi dispiace affatto. Sana continua a sbraitare parole senza senso, io la ignoro, non posso rovinare questo momento gustandomi il mio sushi. Si stancherà e quando l’avrà fatto continueremo la nostra serata tranquilla.
Dopo il sushi Sana iniziò a calmarsi. Meno male altrimenti le avrei dato un pugno in testa come quello che davo a Tsuyoshi per farlo calmare. Avrebbe funzionato anche su di lei.
“Hai finito?” Chiedo portando una portata di involtini primavera a tavola.
“Io non ho avuto storie serie in Argentina. Ho conosciuto molti ragazzi ma non mi sono mai innamorata di nessuno, solo con una ragazzo è successo qualcosa...” Non mi ero accorto di aver contratto i muscoli e digrignato i denti.
Non ha avuto nessuna storia seria, fortunatamente per me, ma qualunque cosa fosse successa e non volevo saperlo. Le sorrido come per farle capire che sto bene.
“Con questo ragazzo ci sono andata a letto ma lui non mi piaceva.” Lo dice come per giustificarsi. “L’ho fatto perché volevo dimenticarti ma non ci sono riuscita. Mi pento ogni miserabile giorno di aver fatto quell’errore.” Credo di essere svenuto, ho un vuoto e le mie orecchie non stanno più ascoltando. Sento solo dei colpi al viso.
Apro gli occhi e mi ritrovo a terra e Sana è su di me che tira schiaffi al mio viso. Ho davvero perso i sensi.
“Aki ti prego svegliati! Aki mi senti? Sono Sana! Aki!” Sana è inginocchiata vicino a me che mi schiaffeggia e mi strattona per il bavero della camicia.
Inizio a borbottare qualcosa ma se lei mi sta cosi addosso non riesco nemmeno a respirare. “Sa-na, togli-ti mi fai ma-le!” Finalmente mi lascia andare e io cerco di alzarmi.
“Come stai? Sei svenuto e mi sono spaventata. Ti porto in ospedale.”
“No no sto bene. Ho avuto un mancamento scusami.” Ho reagito in un modo un po’ esagerato, mi immagino la sua reazione dopo averle detto di tutte quelle donne che mi sono portato a letto. Forse non mi perdonerà ma io l’ho fatto per non pensare a lei. Akito Hayama che razza di scusa è? Dare la colpa a lei per aver fatto il don Giovanni con molte donne! Non te lo perdonerà mai!
Questa vocina ha ragione, le dirò la verità ma non tutta.
“Akito spero che non sei arrabbiato per quello che ho fatto…”
“Cosa? No no…anch’io ho avuto da fare…” Mi vergogno tantissimo per aver ingannato quelle ragazze. Ho sfruttato il mio fascino e le ho usate.
“Parla!” Mi trafigge con lo sguardo.
Sapevo che mi avrebbe chiesto questo. Resto in silenzio prima di rispondere.
Mi sussurra “Dovresti sapere che puoi dirmi qualsiasi cosa”
Sospirai e scossi la testa “Sono stato con delle ragazze e le ho usate per dimenticarti. Ho cercato in tutti i modi ma niente, mi sentivo ancora più una merda” Cerco di capire se sta reagendo bene o male a questa rivelazione ma lei sembra tranquilla e mi fa cenno di continuare.
“Una volta finito le liquidavo e non avevo più contatti. Mi divertivo solo per una notte poi niente più. Se ci penso mi faccio schifo da solo…” La fisso e noto un imbarazzo sotto forma di sfida. Voleva sapere di più.
Abbasso lo sguardo per la vergogna. Lei mi mette una mano sulla guancia e mi accarezza. Il suo tocco è cosi leggero ma allo stesso tempo mi lascia una scia di fuoco.
“Sana perdonami, mi sento un vero stronzo…è come se ti avessi tradita.” Ribadisco con fermezza. Mi solleva da terra e si volta in modo da fronteggiarmi. Gira la testa di lato per appoggiarla contro al mio petto. Io aggrotto la fronte, confuso e allargo le braccia per farla aderire meglio al mio corpo. Con questo abbraccio mi fa capire che sono stato perdonato.
 

Pov Sana

Lascio cadere la testa all’indietro con un gemito. Poi gli prendo le mani e gli sussurro “Non ti devi vergognare, anch’io ho sbagliato ma voglio lasciare tutto alle spalle e andare avanti insieme a te” Mi ci volle molto tempo per trovare le parole giuste. Mi tiro indietro, osservandolo e aspettando mentre chiaramente lottava contro se stesso. Io avevo accettato la cosa e doveva farlo anche lui.
Akito dopo un lungo silenzio inizia a rilassarsi visibilmente. Mi prende la vita e mi attira a se stringendomi ancora al suo petto. Il suo abbraccio mi dava la sensazione più bella del mondo.
“Non voglio mentirti, ma vorrei prendere a cazzotti tutti gli uomini che ti hanno avuta e desiderata…faresti meglio a tenermeli e tenerteli lontani.”
“Anch’io potrei dire lo stesso.” Confessai in fretta.
“Vorrei poter cancellare tutti questi anni.” Mi appoggia il mento sulla testa. Io gli stringo le braccia attorno alla vita, dandogli conforto e accettazione. E ricevo in cambio gratitudine.
 
Finita la cena Akito mi accompagna a casa ma prima di scendere dalla mia auto mi chiede di parcheggiare la macchina e mi invita a passare la notte da lui, dato che suo padre tornerà in fine settimana. Scendiamo e andiamo a citofonare mia madre. Anche se avevo quasi 20 anni vivevo ancora con lei e dovevo chiederle il permesso. Uscita mia madre, fu Akito a parlare per primo: “Signora Misako, Sana può stare da me questa notte?” Oh ma che vergogna! Meno male che ho una madre particolare…
“Oh ma certo andate. Potevate anche soltanto chiamare…ah ma aspettate!” Dopo 5 minuti esce con una borsa con dei miei vestiti. Prendo la borsa e ci chiude la porta in faccia. Questa donna non cambierà mai.
Ci incamminiamo verso casa Hayama, Akito ha voluto lasciare la mia macchina a casa cosi siamo costretti a fare una passeggiata sotto un cielo pieno di stelle.
 

 
Ringrazio tutti i miei lettori!! Spero di non aver deluso dalmata e ringrazio anche megghi01! A presto con un altro capitolo! :-)
Giusy8690
  
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