Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: ILoveLedZeppelin    13/05/2013    0 recensioni
Takehiko, un ordinario ragazzo di 16 anni con un passato difficile. Rimasto orfano da piccolo è cresciuto con la nonna morta 2 anni prima dell'inizio della storia. La sua vita verrà man mano sconvolta, dall'arrivo di nuovi amicizie, nuove sensazioni ed emozioni... Un cambiamento di un adolescente con una vita segnata da dolori e lutti che vengono raccontati dal protagonista, in prima persona.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tokio 2014
Oggi è un giorno speciale, mi dimetteranno dall’ospedale, sono guarito. Sono stato rinchiuso qui dentro per oltre due settimane, intanto il professor Yamada (che, perlopiù ha insistito tutta la settimana perché lo iniziassi a chiamare Riuji) ha recuperato le chiavi di casa mia e ha spostato tutte le mie cose a casa sua.
Ma le novità non sono terminate, qualche giorno dopo la notizia dell’adozione il professor Yamada è stato chiamato appunto dagli assistenti sociali; data la sua giovane età non è sicuro che lui possa farmi da genitore e per ora è un tutore momentaneo, quindi posso essere adottato da altre famiglie  finché non si sbloccheranno le procedure dell’adozione. Beh, la situazione non è cambiata di molto.
Intanto è entrata l’infermiera in camera, Sakura, una giovane donna, credo abbia una ventina d’anni, si prende cura di me da quando sono qui. ‘’E così oggi te ne vai, con chi leggerò nelle ore di spacco?’’ la sua voce fioca e tenera mi addolcisce, ma quando alzo lo sguardo dal libro che stavo leggendo nell’attesa dell’arrivo del professore, incontro quello di Sakura pieno di lacrimoni, ‘’Prometto che verrò il più possibile, non preoccuparti, però non piangere, non so come comportarmi in queste situazioni, non so che fare…’’
Mi alzo dal lettino, sono ancora in pigiama, devo vestirmi, il prof passerà fra circa mezz’ora, però prima mi avvicino a Sakur, l’abbraccio e dico ciò che mi viene più spontaneo ‘’Sakura, grazie per avermi allietato le giornate e per esserti presa cura di me, ne avevo bisogno’’, la stringo forte a me, è piccola, ha i capelli neri che sanno di albicocca, la divisa da infermiera rosa e bianca e due occhi color nocciola scuro pieni di lacrime, con una voce tremante lei risponde ‘’Ho fatto semplicemente il mio lavoro Takehiko, comunque non è un addio questo, è un arrivederci!’’
Mi stacco dall’abbraccio e prendo i miei vestiti che, sistematicamente Sakura mi ha posato sulla sedia affianco al lettino, mi reco in bagno e mi vesto, impiego circa 10 minuti. Appena uscito dal bagno Sakura non c’è, il lettino rifatto e tutta la stanza in ordine. Sorrido. Sicuramente sarà andata via per non piangere ancora. Ho appena il tempo di prendere la mia valigia che ecco arrivare il prof. ‘’Ohayo (buongiorno)’’, mi volto verso di lui e lo vedo nervoso, emozionato, entusiasta.
Durante la mia permanenza in ospedale mi è stato sempre vicino, non passava giorno che non stesse qui, solo in piccole fazioni della giornata scendeva al piano di sotto per un caffè che consumava nella mia stanza. Non abbiamo legato molto, ma ho scoperto che non è così male. Mi ha raccontato un po’ di lui, in verità un po’ tutto: la madre morì dandolo alla luce e il padre era un ricco ereditiere col vizio del gioco e alcolizzato; data la morte del padre per overdose quando lui aveva 5 anni, fu costretto ad andare in una casa famiglia poiché il nonno, suo unico parente, non lo accettò, ritenendolo un ‘’bastardo’’, un ragazzino non degno di quel casato. Così ha studiato per fare il professore e a diciotto anni ha ricevuto l’eredità della sua famiglia, essendo morto il nonno e essendo lui l’unico erede.
Avevo sbagliato a pensare che fosse un buon annulla, è un tipo in gamba, ma non mi faccio incantare dal suo fascino. Per ora diciamo che siamo un poco più in confidenza.
‘’Allora Takehiko, sei pronto? Si parte!’’ ecco che prende la valigia dalle mia mani, vuole già fare la mammina premurosa ‘’Ce la faccio, lasci stare’’, sorride e per la millesima volta dice ‘’Takehiko, mi devi dare del tu, basta onorificenze, mi chiamo RIUJI, non fare in baka (l’idiota)’’, lo ignoro come faccio sempre.
Eccoci fuori l’ospedale, oggi è un giorno speciale, si. Oggi inizia la mia nuova vita! 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: ILoveLedZeppelin