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Autore: Valvonauta_    13/05/2013    1 recensioni
Estratto al 1° capitolo:
«Erano seduti sull'erba curata del parco di Hogwarts a godersi il primo tiepido sole dell’anno. Lei giochicchiava timida con un fiorellino che aveva reciso, una margherita. Una delle prime. La primavera era ancora lontana e di fiori se ne trovavano davvero pochi....»
Dal 4° capitolo:
«Tesoro. La felicità le diede così le vertigini che venne presa da un impeto che non aveva mai provato prima di allora e che la spinse a saltargli praticamente addosso e baciarlo appassionatamente con la lingua, cingendogli il collo con le braccia.»
«Perdonami Ginny ma non sono abituato ad avere qualcuno di cui preoccuparmi per le mie azioni. In queste relazioni amorose... non so come comportarmi e ci sto mettendo tutto me stesso ma sono sicuro di fare qualche sbaglio, ne ho già fatti e ne farò…” Prese fiato. “Vorrei dedicarmi a te... a noi tutto il tempo ma non mi è possibile perché ci sono delle vite in gioco."»
La storia tratterà di una coppia molto rara da trovare nelle ff: Blaise/Ginny.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise, Zabini, George, e, Fred, Weasley, Il, trio, protagonista | Coppie: Harry/Ginny
Note: Lime, Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Ho una cicatrice sul cuore con sopra il tuo nome.


 
Capitolo 2 - Aspettative (Ginny’s POV).
 

Avviso: le parti in corsivo indicano avvenimenti passati. Buona lettura, miei cari.

Lei, Ginny Weasley, era ad una lezione di Storia della Magia mattutina, che le sembrò protrarsi più del solito. Non che la materia non le piacesse ma quel giorno era decisamente speciale. Il motivo era uno: quello che Harry le aveva detto e che non la faceva stare nella pelle dall’eccitazione.
 
Il giorno prima, dopo tutto il pomeriggio passato insieme nel parco con la scusa di compiti da svolgere (che poi neanche toccarono), arrivarono in Sala Comune.
“Domani è il Tugwood’s Day” le fece constatare sovrappensiero.
‘Tugwood’s Day’ era quel giorno dell’anno dove le streghe di tutto il mondo venivano festeggiate. Perché Festa di Tugwood? Semplice: Sacharissa Tugwood era stata la prima inventrice di cure di bellezza per donne del mondo magico e si pensava che fosse giusto dedicarle questa ricorrenza.
 Ginny si ricordò che un giorno Hermione le aveva raccontato che anche nel mondo babbano organizzavano una cosa del genere, per motivi diversi però. Qualcosa che centrava con delle donne morte in una fabbrica… non è che se lo ricordasse tanto bene… che tristi questi babbani!
“Ah, davvero? Me lo ero dimenticato” rispose. In realtà non era assolutamente vero, se lo ricordava eccome! Era solo che non voleva rimanere delusa come quando stava con Dean o Corner che si dimenticavano sempre anche solo di farle gli auguri di compleanno e che pensavano solo al contatto fisico. Eran due bravi ragazzi, niente da dire, ma i loro ormoni erano decisamente fuori controllo.
“Io non so se tu sei una di quelle... quelle femministe che si sentono offese, sai....”
Lei rise. "No, Harry, non lo sono!".
Lui era in evidente imbarazzo: "Beh, allora potrei organizzare qualcosa per festeggiare..."
L'aveva presa assolutamente in contropiede. Non si aspettava che si interessasse addirittura a certe ricorrenze. In fondo non l'aveva mai fatto nel corso degli anni... "Si, certo".
Harry risultò assolutamente entusiasta dalla sua risposta. Vide una felicità quasi infantile si impadronì di lui: "Ok, grazie, grazie davvero!"
Lei rise. "Grazie a te! Che hai intenzione di fare?"
"Preferirei non dirtelo, é una sorpresa..."
"Wow, e che sorpresa è se me l'annunci?"
"Fidati, ti piacerà!"
"Ne sono convinta"  disse lei arrossendo.
Si baciarono e andarono nei rispettivi dormitori.
Ginny dormiva insieme a Lavanda ed Hermione, quest’ultima  era sul letto con un libro in grembo. ‘Strano’ pensò quando la vide scuotendo la testa. ‘E’ irrimediabile’.
Appena Hermione  sentì il rumore della porta che si apriva alzò la testa e appena la vide le fece l'occhiolino senza dire niente, il che significava che quella simpaticona di Lavanda era nei paraggi. Infatti tipo cinque secondi dopo uscì la loro "coinquilina" dal bagno.
Lavanda la vide, si bloccò sulla soglia della porta del bagno e accennò un finto sorriso: "Hey, sei ritornata!"
"Si."
Lavanda scrollando il culo come una gallina arrivò dall'altra parte delle stanza dove c'era il suo letto. Una generosa zaffata del forte profumo che si dava sempre, di un pungente da far lacrimare, la investì.
Lavanda civettuola si rivolse di nuovo a lei: "L'ho già chiesto a HerHer ma voglio anche un tuo parere, tesoruccio. Sto bene?"
Aveva la tenuta di tutte le ragazze di Hogwarts ma Lavanda vanitosa com'era voleva (anzi, pretendeva) complimenti su tutto e che le persone che la circondavano notassero anche particolari insignificanti. Il che portava che almeno due volte al giorno chiedesse a loro pareri su 'come stava'.
Ginny era stata più volte vicina dal dirle cose poco carine ma avrebbe portato a rendere invivibile quella già precaria convivenza, soprattutto dopo quello che era successo con Ron, pochi mesi prima.
L'accontentò come sempre: "Sei stupenda, Lavanda, davvero!"
"Oh, che carina che sei!"
La Grifondorofinalmente dopo aver ricevuto la giusta dose di complimenti giornaliera si stese sul letto e si mise a leggere la rivista "Streghette Innamorate" (n.d.a: una specie di Cioé del mondo magico).
Ginny andò a darsi una rinfrescata in bagno. Essendo domenica per cena poteva vestirsi come voleva. Si mise una maglietta a maniche lunghe  e jeans.
Quando arrivarono le sette, come sempre uscì con Hermione per avviarsi alla Sala Grande. Lavanda finalmente dopo anni era riuscita a capire che quando andavano a cena, pranzo o colazione insieme non doveva seguirle come un elfo domestico. 
Manco fece in tempo a scendere il primo gradino delle scale che portavano alla Sala Comune che subito Hermione le saltò addosso.
"Allora come è andata?" fece l'amica pettegola come non mai. Era strano vederla così.
La Weasley arrossì e non proferì parola.
L'amica era impaziente: "Racconta!"
"Non... Non è successo nulla, siamo stati lì..."
"Com'è stato? Carino? No, perché se no vado da lui e gliene dico quattro!"
Ginny terrorizzata al solo pensiero di quell'eventualità cercò di rassicurarla come meglio poté.
 "Oddio, no, tranquilla!" disse con  una certa fretta e poi più timida aggiunse: "È stato di una dolcezza unica".
Sentì più che vedere, dato che aveva gli occhi piantati sulle pietre delle scale, l'amica esclamare.
Ecco perché non le raccontava del tutto  le cose: lei era amica di Harry e da quando era incominciata la loro relazione, da due settimane ormai, le faceva da mamma pronta ad uccidere il pretendente in caso avesse fatto piangere la sua piccola.
Questa cosa le faceva di certo piacere fino ad un certo punto, però.
Alzò lo sguardo e le disse implorante: "Andiamo?"
"Va bene, va bene! Anche perché lo sai che se arriviamo in ritardo c'é il rischio che Ron si sia divorato mezza tavolata di mangiare, tavolo e piatti compresi"
Risero. Era vero. Suo fratello era sempre stato di una fame costante da far invidia ad un troll. Come facesse a non essere un Bolide extra-large viaggiante, solo Morgana lo sapeva.
Si incamminarono giù dalle scale e quando vide Harry in sala comune che le attendeva tutto il resto si annullò.... Solo lui riusciva a darle quel brivido lungo la schiena.
La mattina dopo si ritrovò delle peonie bellissime sul comodino con un biglietto in bella grafia: "Buongiorno e buon Tugwood’s Day".
Una frase che qualcuna con più esperienza nel campo dei corteggiamenti avrebbe trovato un pò banale e priva di originalità ma lei sapeva quanto Harry si era sforzato... Lui che con le parole era un perfetto disastro....
 
Sentì urlare improvvisamente "Signorina Weasley!". Alzò lo sguardo e si trovò davanti Binns che la osservava con sguardo truce in tutta la sua incorporietà.
“E' la terza volta che la richiamo ma lei è nel suo mondo, vero? Guardi che Hogwarts è una scuola prestigiosa e non permetto che venga infangata da una ragazzina, certi comportamenti sono inauditi! Meno 10 punti a Grifondoro!”
Sentì metà dell'aula brontolare in modo più o meno vivace e l'altra sogghignare. Serpi. Mannaggia a loro.
“Non si azzardi mai più ad alienarsi durante una mia lezione! Se risuccede la spedisco dal Preside, ha capito?”
Lei annuì e soddisfatto il professore si allontanò ancora furioso. Era un tipo tranquillo solitamente, con quella sua voce monotona, chissà che gli era preso! In fondo quattro quinti dell’aula dormiva regolarmente durante le sue lezioni. A lei poco importò. Voleva Harry, voleva sapere cosa aveva in serbo per lei. Forse si stava facendo troppe visioni ma la sua mente innamorata non poté farne a meno.
 
 
Spazio dell'autrice: Mi rendo perfettamente conto che questo capitolo è un pò privo di avvenimenti significativi e anche un po' breve. Vedetela così: è un capitolo di transizione. :D
Recensite se potete.
XD
FranciscaMalfoy

   
 
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