Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Valvonauta_    12/05/2013    2 recensioni
Estratto al 1° capitolo:
«Erano seduti sull'erba curata del parco di Hogwarts a godersi il primo tiepido sole dell’anno. Lei giochicchiava timida con un fiorellino che aveva reciso, una margherita. Una delle prime. La primavera era ancora lontana e di fiori se ne trovavano davvero pochi....»
Dal 4° capitolo:
«Tesoro. La felicità le diede così le vertigini che venne presa da un impeto che non aveva mai provato prima di allora e che la spinse a saltargli praticamente addosso e baciarlo appassionatamente con la lingua, cingendogli il collo con le braccia.»
«Perdonami Ginny ma non sono abituato ad avere qualcuno di cui preoccuparmi per le mie azioni. In queste relazioni amorose... non so come comportarmi e ci sto mettendo tutto me stesso ma sono sicuro di fare qualche sbaglio, ne ho già fatti e ne farò…” Prese fiato. “Vorrei dedicarmi a te... a noi tutto il tempo ma non mi è possibile perché ci sono delle vite in gioco."»
La storia tratterà di una coppia molto rara da trovare nelle ff: Blaise/Ginny.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise, Zabini, George, e, Fred, Weasley, Il, trio, protagonista | Coppie: Harry/Ginny
Note: Lime, Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ho una cicatrice sul cuore con sopra il tuo nome.

 

Capitolo 1 - La margherita (Harry's POV).

Erano seduti sull'erba curata del parco di Hogwarts a godersi il primo tiepido sole dell’anno. Era una domenica, niente lezioni.
Lei giochicchiava timida con un fiorellino che aveva reciso, una margherita. Una delle prime. La primavera era ancora lontana e di fiori se ne trovavano davvero pochi. 
La professoressa Sprite, che tra le altre cose si prendeva cura della vegetazione intorno alla Scuola, si rifiutava di usare la magia per modificare la natura, la trovava a suo dire 'oscura' e quindi non faceva, come molti maghi, spuntare rose o gigli in pieno inverno solo per far più carino il parco. Era una donna che amava le piante e queste le faceva onore, pensò Harry. Ginny interruppe quei pensieri.
"Hai visto che bella?" le chiese mostrandogliela con quel sorriso dolce, che lo faceva andare in Paradiso. Gliela prese dalle le mani e la osservò.
"Già" rispose lui senza saper bene che dire. La margherita tanto bella non era: aveva solo sei o sette petali tutti rovinati. Era il prezzo che aveva dovuto pagare per essere spuntata prima del tempo.
"Sai che uno dei tanti significati della margherita è la purezza?"
"Beh, non è che ci volesse tanta fantasia ad immaginarlo" constatò lui.
Lei arrossì ma continuò comunque nella sua spiegazione.  
"Nell'antichità se si regalava una margherita a qualcuno i singoli petali rappresentavano le varie virtù di colei o colui che la riceveva... era un modo carino per fare un complimento. L'ho letto su un libro di botanica mentre cercavo di fare una ricerca sull’Orclumpo per Erbologia”.
Lui riguardò il fiore alzando un sopracciglio. 
"Quindi mi stai dicendo che sono privo di virtù?"
Si misero a ridere all'unisono. Le loro risate che si fusero e danzarono. Adorava la risata di lei, così cristallina e genuina.
Lui lasciò la presa sul fiore, che cadde sull'erba indistinta che li circondava.
Ginny si avvicinò a lui: "No! Sai quanto ti adoro..."
Questa volta lei non arrossì, anzi… Si avvicinò a lui di più e lo guardò con occhi decisi, da donna. Quegli occhi così marroni, di un marrone stupendo, lampeggiante... Si, gli occhi... Lui la baciò.
Senza neanche rendersene conto si era avvicinato a lei, quasi il suo corpo avesse capito prima di lui ciò che la sua fidanzata volesse.
Un bacio tenero, quasi casto, che però bastò per fargli sobbalzare il cuore.
Si staccarono persi l’una dell’altro. Sentì un applauso improvviso in lontananza che lo fece ritornare bruscamente alla realtà ed irritare non poco.
‘Ma che cazz…’ pensò tra sé.
Si girò e vide da lontano Hermione e Ron che alzarono le mani in segno di saluto e poi Ron, malizioso come non mai, per rompere ancora di più le scatole (cosa che gli riusciva particolarmente bene), si mise le dita in bocca e tirò fischi ripetuti. 
Quando ebbe finito la sceneggiata ridendo lo apostrofò urlando: "Trattamela bene, ahi ahi!"
Ginny, sconvolta più di quanto fosse necessario in una situazione come quella, si alzò in piedi e urlò di rimando: "Fatti gli affari tuoi, testone!"
Ron divertito continuò: "Oh la piccola Ginny difende il fidanzatino!"
Anche Harry si mise ad urlare: "Sembri quel deficiente di Malfoy!"
Ron rise a crepapelle. Hermione però ad un certo punto, giudicando evidentemente inopportuno il comportamento dell'amico, gli sussurrò qualcosa all'orecchio. Lui smise di ridere e la guardò stranito. Ne iniziò una breve discussione che loro non riuscirono a sentire, alla fine della quale Ron gridò: "Noi ce ne andiamo, ok? Tranquilli! Fate tutto ciò che volete!!!"
Harry gli fece segno in modo poco carino di "avviarsi ad altri luoghi": l’amico seguì il consiglio. Hermione quando Ron si fu girato fece spallucce con sguardo dispiaciuto. Quando anche Hermione si allontanò, Harry pose lo sguardo su Ginny la quale era ancora in piedi accanto a lui: i capelli in disordine, le gambe leggermente divaricate, i pugni chiusi e il viso rosso dalla rabbia. Sembrava un toro pronto all'attacco. In quel momento le fece quasi paura.
Sapeva bene che aveva sempre digerito male l'esuberanza dei suoi fratelli. Soprattutto quella di Ron che, come età, le era più vicino e con cui aveva passato più tempo da piccola e quindi con cui aveva anche litigato di più.
Lui cercò di calmarla: "Hey, Ginny…"
Lei gli stroncò il discorso ancor prima di iniziare e sbuffò: "Maledetto Ron Weasley!" 
Sospirando abbassò lo sguardo su di lui e la vide addolcirsi un po’. Sciolse quella posizione e si risedette accanto a lui. Si mise apposto i capelli alla bell'e'meglio con una mano, ancora impettita. 
"Scusa... è che proprio NON LO SOPPORTO!" Nell'ultima parte era arrivata addirittura a parlare a denti stretti.
Harry rinunciò definitivamente ad abituarsi all'ambivalenza del carattere di Ginny. A volte era timida come un cerbiatto ma, altre volte, bastava che qualcuno la provocasse anche di poco (soprattutto i suoi fratelli) che lei diventava un thestral.
"Ginny, rilassati" la esortò Harry nel tono più dolce che riuscì a tirare fuori... lui non era mai stato molto bravo a parole.
Le mise una mano sulla spalla.
"Si si, è che..."
"E' un idiota! Fidati, lo so!"
Lei sorrise contenta del fatto di averlo dalla sua parte. Questo sembrò farle accantonare l’accaduto una volta per tutte. 
Tirò un altro sospiro e rilassata poggiò la propria testa sulla spalla di lui e chiuse gli occhi.
Calò il silenzio tra di loro, disturbato solo dalle foglie che stormivano al vento degli alberi secolari che li circondavano.
Dopo un po’ Ginny gli disse: "Mi piace... Mi piace davvero stare con te..."
La strinse di più a sé: "Anche a me, Ginny, anche a me".
Restarono così abbracciati per molto tempo...

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Valvonauta_